È strano come le persone dicano spesso una cosa e ne facciano diametralmente una opposta. Nei momenti difficili gli amici dovrebbero stare vicino agli amici. Oddio, sempre che questi siano davvero tali, come si dice: "gli amici veri si vedono nel momento del bisogno" e spesso il bisogno serve a scremare dai falsi. Non sono un disfattista o pessimista no ma ho un serio timore che sta storia isis o daesh non si risolverà in tempi brevi né in modo indolore. Sia per le azioni dirette di cellule presenti, sia per emulatori come sembra il caso di quanto avvenuto in USA questi giorni. Il vero problema di daesh non è il numero. Sono 4 gatti alla fine. Il problema è che nemmeno l'islam moderato ha il controllo effettivo su quel territorio. Siamo andati la a fare delle guerre sceme e fatte male e ne paghiamo gli errori sopratutto come occupatori e non come collaboratori. Il peso di questa politica ricade molto sugli stati uniti e sul fatto che nessuno vuole il peso dei morti che inevitabilmente le guerre portano con se.
Chiudersi in casa funziona perché non solo avranno vinto sulla paura ma avranno vinto anche da un punto di vista economico e sociale. Ok nessuno è qua per augurare la morte a nessuno ma spesso dico che se potessi scegliere, i colpi di una guerra moderna sono spesso risolutori ma soprattutto sono indolori. Quelle che rompono le balle sono le mine antiuomo ma questa è un'altra storia.
Adesso magari avete pure ragione nel dire che bisognerebbe parlare d'amore, di vicinanza e pure di porcellate sparse così non si pensa alle brutte cose. Il punto è che ci sono. Ogni fottutissima scelta ha un costo nel bene e nel male. Quale questo sia lo diranno gli eventi. Che ci si innamori che no, un prezzo è davvero da pagare. Certo, poco impegno, pochi problemi in genere ma bisogna vivere contenti senza avere affetti. Affetti, non comodi o persone con cui tappare i buchi del narcisismo patologico. Intendo persone in grado di avere relazioni umane nel più sano senso del termine. Se ci riuscite senza fare o farvi male, insegnateci il trucco.
Ah no, pardon. Voi siete qui solo per leggere. Dimenticavo.
C'e un'altra cosa che sarebbe dovuta risultare chiara da sto blog nella sua interezza.
Chi vive o ha vissuto troppo a contatto con dolori e li ha subiti o vissuti, o è irrecuperabilmente perso nell'indifferenza oppure ha bisogno del suo spazio piccolo ma sano, sincero, protetto dal resto. Capisco che si sobbarca queste relazioni ha una doppia responsabilità ma anche un "premio" maggiore.
Mentre scrivo sento in tv che il, censis dice che viviamo in un paese che pensa di più all'individualità. Nova. Pure questa è? :)