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lunedì 23 settembre 2019

Il succo di limone

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"La vita di ogni uomo finisce nello stesso modo. Sono i particolari del modo in cui è vissuto e in cui è morto che differenziano un uomo da un altro". Ernest Hemingway.


Ne ho così tanto pieni i coglioni da avermi fatto venire la nausea. Son 15-16 anni che sopporto i vostri presunti titoli di studio inesistenti (o non legalmente riconosciuti), di cordame, scuole reali e di pensiero. Delle lotte a chi è più bravo. Di aver dato lezioni di vita a destra e a manca alle quali bisognava adeguarsi perché detentori di questo o quel forum dove praticamente era ammessa solo la loro opinione e chi non si adeguava (e ancora si adegua), fuori.


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"La mente dell’uomo superiore ha familiarità con la giustizia; la mente dell’uomo mediocre ha familiarità con il guadagno". Confucio

Ne ho pieni i coglioni di stare ad ammirarvi mente vi scannate su una scuola di shibari, per i vostri allievi e per il business che ci fate sotto,  quando le medesime non esistono né in italia, né in Giappone se non come passatempo. Ci ho già scritto in merito. Nel dubbio cercatevelo.  L'unica cosa che c'è e rimane, è l'hojojutsu e per quello ci si iscrive ad un Dojo di arti marziali dove questo sia compreso. In primo luogo il jujitsu, il judo, il karate-do. Fino a quel momento, fino a che non mi dimostrate che avete seguito con profitto tali corsi, da qui in avanti, muti. Per quello che mi riguarda vantate un titolo che non avete (Art. 497 C.p.p.). Tanto per capirsi, con i Kyū mi ci pulisco il fondo schiena al pari della carta igienica, sia chiaro. Che siate forse iscritti all'albo degli Artisti Italiani ed Europei del Circo magari (senza nessun intento denigratorio per nessuno), o in qualsiasi altro, poco importa, indicate dove. Di seguito favorite il nome della vostra ditta/attività/quello che è, visto che siete professionisti e forse vi starò ad ascoltare per quello che effettivamente è. Fino a quel momento fatevi un bel giro. Seguito a suggerire quel famoso paesino che mi pare stia in Austria ma non ne sono certo e che si chiama Fottemberg. Ci si trova di tutto e tutti tollerano. Meglio se solo andata. Vi troverete dei fanculini dolci, salati ed agrodolci. Incartati in dose singola o per gruppo, anche a trancio e pure nel cibo da asporto.


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"Devi andare il più possibile in profondità nella consapevolezza. Allora nessuno potrà illuderti poiché allora non vedrai l'apparenza, ma la realtà". Buddha

Ne ho pieni i coglioni di leggere di associazioni inesistenti, di firme non fatte, di circoli che non esistono che per bocca di chissà chi, prendono delle posizioni pubbliche. Nello stesso modo mi sono stancato di gente il cui valore è principalmente quello di mettersi in mostra attraverso esibizioni, palchi, fotografie per aver trasformato così dei rapporti umani unici tra una o più persone solo in un poderoso giro d'affari per cui scannarsi l'un l'altro. Perché poi, guai a chi ci entra, potrebbero perdere un cliente. E' non si sa mai! Ma a lavorare no è?

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"Quando la scienza scoprirà il centro dell’universo, un sacco di persone saranno dispiaciute nello scoprire che non sono loro". Bernard Baily

Ne ho pieni i coglioni degli ultimi arrivati che sono affetti dall'effetto Dunning-kruger (e vi conviene leggerlo perché vi ammazzerete dal ridere), e che arrivano e dall'alto della loro saccenza, arrivano e ti spiegano il mondo. E' strano maremma maiala, perché mi considero uno che non sa un cazzo e che ho sempre qualcosa da imparare. E' strano perché chiedo argomenti logici per elaborare e non mi vengono forniti. E' strano perché a sentire loro io vengo da un pianeta alieno, che non ho mai fatto queste esperienze mentre mentre loro, alle volte per semplice differenza di età, non erano manco degli oogoni del I ordine. We, gli oogoni del primo ordine non hanno niente a che vedere con i templari!!!


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I saldi, i resistenti, i semplici, e i modesti sono vicini alle virtù. "Confucio"

Ne ho (pure) pieni i coglioni anche di quelli vecchi a dire il vero. Solo perché sono arrivati prima non  detto che abbiano ragione. Intanto la ragione per definizione si da ai Bischeri ma per intavolare una discussione bisogna averne titolo. Insomma qualche neurone connesso tra di se, bisognerebbe averlo ed avere la stragrande capacità di mettersi in discussione. Così per dire è. 


"Il motivo per cui il mondo oggi è nel caos è che si amano le cose e si usano le persone". Anonimo

E per concludere, visto che voglio vivere e morire in pace con il mondo e con me stesso, ne ho pieni i coglioni di averne i coglioni pieni! In 3 parole:

MI AVETE STUFATO.

(No, non è quella roba che si fa in forno)

Dimenticavo, al solito dimentico sempre qualcosa. Sapete com'è, i miei amici Alzy e Disly colpiscono ancora. Quando vedete uscire Dio con un suo allievo, sarebbe il caso che rifletteste. Intanto è il Dio di qualcun altro non è detto che vada bene per voi ed in secondo luogo, il suo amico non è propriamente il Dio che (forse), adorate. Insomma, il tutto non vi esime da essere responsabili verso voi stessi e dare la colpa agli altri, non vi rende manco né più intelligenti, né più sensibili ma solo degli irresponsabili.
Namasté.


lunedì 1 luglio 2019

Bondage vuol dire schiavitù non legare.

Visto che qualche domanda sul post precedente mi è arrivata e pure abbastanza diretta e con la richiesta di spiegazioni, do' seguito al quanto.

Nella sua pagina, Ayzad definisce il bondage come: "Bondage – ‘Legatura’. Denominazione generale di tutte le pratiche di costrizione del corpo del sub, eseguite per lo più con corde". Cito Ayzad perché notoriamente faro del BDSM italiano. Quindi la sua voce è autorevole e mi serve tale.
Su wiki, scritto da qualcuno che non si sa chi è: "Pratica sessuale che comporta l'uso di corde o catene per immobilizzare il sub". Più avanti, lo stesso qui, pro, quo: "Sub: Persona sottomessa nell'ambito del rapporto BDSM". Se il bdsm è sm + vanilla o si trova anche nei GDR, va più che bene perché diventa un bel minestrone generale. Infine, il termine SM per chi sta sotto è BOTTOM non SUB, maremma maiala. BOTTOM!

Top > Bottom Mondo SM
Master/Mistress> Slave SM nel dettaglio.
Dom > Sub, il resto del mondo.

C'è la solita menzione in merito alla parola Master. Questa deriva dal latino Magister/magistri/mastro, maestro o capo, comandante. Maestro nell'arte che conosce. Mastro muratore: il primo muratore, il maestro e di conseguenza, colui che dirige la muratura. Il termine è ancora oggi usato. Non mi passa manco per l'anticamera del cervello farmi insegnare dai popoli di lingua inglese che significato abbia. Io, satellite di Giove si legge IO non aio. Jupiter, Giove appunto è Iupiter non giupiter. Senjor è senior e Junior è Iunior, non giunior o quello che pensano che si pronunci o che significhi. Se lo fanno, sbagliano. Punto.

Nel corso della storia, i GDR erano un buon modo per avvicinarsi al SM vero e proprio. Adesso a quanto pare mettono tutto sullo stesso livello. E' una considerazione personale che è del tutto opinabile ma mi rimane davvero strano che ci sia così tanta confusione a meno che non sia esplicitamente ed artificialmente voluta.
Nella realtà dei fatti, però bondage in inglese significa principalmente schiavitù (1, 2). Nel dizionario di Oxford, Lexico, in seconda voce da anche "Sexual practice that involves the tying up or restraining of one partner". Infatti la schiavitù era fatta principalmente di catene o di corde appunto. Tanto per un esempi fuori dall'ambito SM, il Merengue viene anche chiamato il ballo degli schiavi. Il peso ed il modo di legare le catene alle caviglie permetteva loro di fare solo piccoli passi ed è da questo che è nata quella danza. Per lo meno questo è quello che mi fu raccontato in loco. Qui si trovano altre versioni. Mi è stato raccontato anche che venivano legati secondo una fila una fila. Schiavo 1, caviglia dx con Schiavo 2, caviglia dx, e via così per impedire che potessero darsi alla fuga altra cosa a cui ho trovato riscontro. Nel caso in cui le marce dovevano essere veloci, la "catena umana" avveniva da collo a collo.

In modo corretto sarebbe scrivere infatti
Bondage (e di seguito come sotto categoria, tutte quelle correlate).
  • Harness
  • Rope bondage
  • Chains
  • Handcuffs
  • Mummification
  • Ropes in generale
  • Nastri, adesivi o meno
  • Ect. etc.. Fino volendo andare nei dettagli.
In pratica oggi quasi nessuno lo fa eppure è un errore pacchiano, di quelli grossi proprio quasi inaccettabile ed infatti vengono spesso scritti in lista a pari livello, spesso in ordine alfabetico. Magari vi domandate del perché anche io ho fatto uguale. Un semplice copia e incolla ed è come il BDSM, c'è per titolo e per motivi di ricerca, non per significato.

Il termine Bondage era del tutto inutile nel SM, in quanto parte dei due gruppi in antitesi. Mi spiego. Per un qualsiasi master (per quello che mi riguarda, degno di questo nome), ridurre il schiavitù o legare non è fatto di corde o di cavigliere (ceppi o pelle), manette, harness, nastro di plastica, collant e tutto quello che c'è a disposizione al momento. La sola importanza è data dal risultato che deve essere appagante per entrambi e sicuro di per se stesso. Gli strumenti fanno parte del "gioco", del divertimento di per se e non sono legati ad altro.

Il che dava spesso adito a lunghe chiacchierate, discussioni e confronti sul modo di fare e di utilizzare, dando anche il tempo a chi poi si affidava di poter utilizzare la propria testa per valutare non solo l'abilità ma anche la persona con cui ci si andava ad incontrare. Il tutto in reciprocità. Il SM non è un GDR. Nell'SM spesso i rapporti erano a lungo termine. Il provare per provare andava e va più che bene ma li ci si ferma. Non c'è necessità di infilarsi in promesse ed impegni. Non c'è bisogno di innamorarsi ma metterci tutto noi stessi si anche nell'impegno di lealtà. Insomma la classica frase: "Mi sono rotto/a, ciao" o lo sparire di punto in bianco come spesso accade era e rimane segno evidente di immaturità, di leggerezza e di assoluta inaffidabilità.

venerdì 28 giugno 2019

L' SM vs BDSM - Involuzione per interesse.

We, salve gente.
Se ci siete ancora, un nuovo post.


Qualcuno da la colpa a Secretary, qualcuno a 50 sfumature di grigio, qualcuno da la colpa ai siti a tema della mercificazione e del BDSM per tutti.
Dopo qualche tempo, imbrigliato pure io da questo come dire, abbocco hollywodiano, mi son dovuto ricredere.

Intanto che significa BDSM?
Bondage & Disciplina; Dominazione & Sottomissione; Sadismo & Masochismo. 



Anni addietro era una roba solo per pochi. L'SM fa una distinzione semplice. Il/la Sadico/a è per sua natura e definizione un dominante ed impone la sua Disciplina. Un/a Masochista è di per se stesso/a un/a sottomesso/a e subisce l'altrui disciplina. Discorso a parte per gli switch che hanno le due nature presenti nel loro animo.
Allora perché il solito saccente americano si è dato la briga di introdurci anche la Dominazione e Sottomissione come significato esplicito nell'acronimo? Per il momento mistero.
Adesso manca il Bondage. Questo si fa con le corde. Legare con il cordame. Bene, secondo l'acronimo solo chi lega con le corde fa BDSM, mentre chi usa nastri magari anche di seta, polsiere e cavigliere, no. Ma com'è sto fatto? Perché sono anni se non millenni che vengono usati strumenti ed abbigliamenti fatti all'uopo per la costrizione in ambito SM (più o meno violento, a seconda delle epoche).

Queste cose qua ad esempio, non rientrano nell'acronimo eppure a colpo d'occhio e a qualcosa di più di una sensazione, rientrano tutte in ambito BDSM o meglio, nel SM. Eppure non ci sono corde. Non c'è il bondage. Perché questa roba è in genere legata al SM?

    

E questo sotto non è BDSM per caso? Perché nell'acronimo tutta sta roba non è specificata. L'unica pratica apparentemente ammessa è il bondage.



Così vado su wiki che qualche anno fa mi dicevano che non era attendibile e leggo: "Molte sono le pratiche che possono essere ricondotte a queste macrocategorie, e ogni persona potrebbe essere interessata solo a una o a molte di esse; per questo motivo chi ha l'intenzione di cominciare a fare BDSM con un nuovo partner solitamente apre un aperto confronto sui reciproci gusti, arrivando in alcuni casi a dettagliate contrattazioni di quanto si andrà a fare".

Si ma quali sono? :)

Perché vedete, la discussione più accesa in ambito SM è tra i praticanti ed i così detti Vanilla, quelli che fanno sesso in modo canonico e che della dominazione e della sottomissione non ne hanno mai sentito parlare. Il primo però che mi viene alla mente è questo. Si da il caso che i rapporti D/S esistono praticamente in quasi tutte le coppie vanilla. C'è chi decide chi sta sotto e chi sta sopra, chi dove e come si scopa e via così. Non c'è in effetti nessuna determinazione di limiti oltre il quale si possa ragionevolmente passare dal Vanilla al BDSM vero e proprio a meno che non ci considerino sempre e solo i due acronimi finali. Il sadismo ed il masochismo.

Sadismo Disturbo della personalità caratterizzato da una modalità pervasiva di comportamento crudele, umiliante e aggressivo diretto verso gli altri. Il comportamento sadico si manifesta spesso sia nelle relazioni sociali, specie con i familiari, sia sul lavoro, ma raramente nei contatti con persone in posizione di autorità o di più elevato livello sociale. Nell'ambito dei disturbi sessuali, il s. si manifesta con ricorrenti e intensi impulsi e fantasie sessuali che implicano atti reali, non simulati, in cui è la sofferenza psicologica o fisica (oppure l'umiliazione della vittima) a essere sessualmente eccitante. Lo stupro o altri tipi di aggressione sessuale possono essere commessi da soggetti affetti da questo disturbo.


Masochismo Anomalia psichica che riguarda sia la sessualità, con il bisogno di associare il piacere a condizioni di sofferenza fisica e di mortificazione, sia un tratto del carattere proprio delle persone che ricercano maltrattamenti e umiliazioni. Il termine Masochismus fu coniato nel 1869 da R. von Krafft-Ebing e deriva da L. von Sacher-Masoch, la cui vita e i cui scritti costituiscono un famoso esempio del masochismo. Il masochista deve soffrire per poter ottenere una gratificazione e per poter raggiungere l’orgasmo. In S. Freud si trovano distinte tre forme di m.: un m. erogeno, un m. femminile e un m. morale. Quest’ultimo è il più noto e si esprime in comportamenti in cui il soggetto (dominato da un inconscio senso di colpa) assume costantemente il ruolo di vittima; il m. erogeno è invece caratterizzato dal legame tra sofferenza e piacere sessuale. La nozione di m. femminile individua come appartenenti all’ambito della femminilità i tratti salienti della perversione. A queste nozioni si collegano quelle di m. primario e m. secondario. Dopo aver introdotto nell’ambito del suo sistema il concetto di pulsione di morte, Freud concepisce oltre a un m. secondario anche un m. primario in cui, diversamente dal m. secondario (dove il sadismo, prima diretto verso l’esterno, si rivolge ora verso il soggetto), la pulsione di morte è diretta sul soggetto, anche se unita alla libido e da essa controllata.


Come ben leggete alcune cose saltano immediatamente gli occhi. La prima è che le due forme si incastrano alla perfezione. Non ammettono "limiti" di pratica o sono legati al bondage. Se qualcuno è sadico o masochista lo è se lega o è legato/a con una corda o con un filo elettrico (non lo fate, è solo uno stupido esempio). Il sadismo ed il masochismo, a vari livelli, sono due stati d'animo, due condizioni interiori e non sono legati a nessuna pratica in particolare. La terza è che chi è affetto da comportamenti Sado Masochisti ha un rischio di cadere nell'estremo e di perdere il senso della misura e dei limiti comportamentali. Il sadismo e spesso associato a comportamenti narcisisti. Il sadico è al centro dell'attenzione. Ha sempre ragione. L'ego è il centro dell'universo e non sbaglia MAI. Tende a sminuire chi ha di fronte se non con gli argomenti di merito, con la semplice derisione su piccolezze sfruttate per fare sembrare il prossimo come il nulla. Qualcuno/a da umiliare e da mortificare in modo che la sua personalità e la sua ragione non possa mai essere messa in discussione. Narcisista sadico – L'arte di salvarsi. Ed infine, il sadico è in genere anche un buon manipolatore patologico. Riempie la testa di giustificabili nefandezze sfruttando a suo favore la fase di adulazione iniziale. Insomma, deve essere creduto come "Buono". Gli sbagliati sono gli altri. sono loro che non hanno capito e che non li capiscono.

Se d'altro canto il/la sadico/a e il/la masochista sono due persone intelligenti e sono riuscite a mantenere quel tanto di umanità che dovrebbe contraddistinguere due persone "normali" che hanno bisogno di sublimare questi loro particolari aspetti della personalità senza voler scadere nell'abuso, allora bisogna tenere presente cosa e come non si dovrebbe superare. imponendosi anche reciprocamente, sincerità e non comodi venduti come verità, ma soprattutto una continua analisi e riflessione interiore.

Si ma allora qualcuno dirà, per fare BDSM davvero che bisogna fare? Secondo la definizione allargata del SM, niente. Voi esistete e pertanto siete dei BDSMr's. Ci entrate di diritto di nascita. Ridicolo vero? No, è parte della manipolazione di cui sopra. Più persone aderiscono, più "merce" c'è in giro. Più è facile raggirare prede. Più è facile convincerle di essere quello che evidentemente non sono.
Parte seconda.
Allora i GDR (Giochi di ruolo), che differenza hanno in ambito attuale BDSM? All'apparenza, nessuna. Il gioco di ruolo doveva essere qualcosa in cui si simula una dominazione o una sottomissione sadomasochistica. Finito il gioco o stancati del medesimo, si cerca altro. C'è da considerare qualcosa che non dovreste perdere mai di vista. Il dolore associato al piacere aumenta quest'ultimo, è un semplice meccanismo fisico ormonale. Non necessariamente chi chiede dolore o chi lo da è un sadico o un masochista. Semplicemente ha imparato a sfruttare le particolarità di questo fattore per godere di più. Fine, non c'è altro. Non è questione di stati d'animo o stili di vita. E' una scelta di letto come un toy, o un abbigliamento. Nel vecchio SM questo non era e non è accettabile. L'SM richiede profonda fiducia. Un rapporto molto intimo. Qualcosa di continuativo e che non si limita ad una semplice pratica ed alla sua durata.
Richiede lealtà e non fedeltà. Si possiedono le cose non le persone. Chi considera le persone come cose è già fuori dei canoni del rispetto reciproco.


Per il momento basta. :)

venerdì 19 aprile 2019

Auguri

Buon giorno. Si avvicina la Pasqua, un'altra festa cristiana. Per molti di voi atei, senza dio ed alle volte manco una morale, sarà  l'ennesima festa buttata. State qui sul mio profilo  o tra i miei contatti con il quasi unico scopo di essere letti ma senza quasi alcun interesse a leggere. Vi serve un pubblico a seconda del momento e del comodo. 
C'è chi dall'arte dei robi è passato all'arte dell'odio. C'è chi non avendo un cazzo da fare riposta le notizie ansa o dei vari tg. C'è chi viene a cercare un master ma anzi no, solo a scassare i coglioni. C'è a chi provoco reazioni allergiche anche gravi che si sente a rate che quelle poche volte che lo fa, poi ti pianta li a mezzo della discussione distratta dal buco che riempi nel tempo libero. C'è chi pubblica ip suo stato del giorno ma che se ne fotte altamente dello stato dei sui "amici". C'è chi ti contatta su questo o quel sito dichiarando un interesse che palesemente non c'è e credetemi, si vede e si sente. Ebbene, da festa cristiana può anche essere letta in chiave pagana. Morte e rinascita. L'evoluzione della vita. Migliorarsi. Ebbene, spesso dimostrate di non capire manco questo quindi è solo tempo perso. Insomma a quella croce insieme Gesù, avrebbero dovuto appenderci anche molti altri. Un'altra occasione persa. Al solito.
Buona Pasqua! 

domenica 7 aprile 2019

La fine di un tempo, l'inizio di un'altro



C'era una volta...
In una terra lontana situata tra quella de "I figli di Odino" e la "Terra dei Tritoni", giù al sud c'è una grande foresta millenaria nascosta su "Le montagne del fuoco".
In questa terra di mezzo vivevano i draghi.

Pochi ci erano mai arrivati. I draghi si sa, hanno un brutto carattere e sono creature schive non molto avvezze alla socializzazione. Hanno però una capacità certa oltre a quelle che molti conoscono ed apprezzano o disprezzano a seconda della loro cultura. Possono donare un pezzo del loro cuore a chi è degno o chi merita di essere salvato alle volte anche solo da se stessi o semplicemente alle persone che amano e da cui sono amate.

Così quel giorno, in cui la ragazza incontrò il drago, un pezzo di quel cuore batteva nel suo petto. A qualsiasi distanza fossero rimanevano uniti in un legame inseparabile, indissolubile, semplicemente inalterabile.

Un giorno di questi il drago cominciò a sentire un'inquietudine da prima come semplici sprazzi di uno stato d'ansia nascosto e oscurato da una marea di altri problemi legati ad una non pacifica convivenza tra le terre del nord e quelle del sud. Scaramucce di ogni tipo e morti ammazzati in ogni modo e misura tra cui qualche amico ed una inevitabile situazione in cui la terra dei draghi si trovava senza discussioni nel mezzo anche di questo. Non è piacevole trovarsi in un qualcosa più grande di te, tirato a forza per le scaglie. In tutto questo casino, qualche amico e parente ci aveva pure rimesso le bucce, finendo come parte integrante di armature e decorazioni varie delle due diverse fazioni come segno di forza e di coraggio.


Con il passare del tempo quell'inquietudine si trasformò in malessere. Qualcosa non andava e non capiva cosa. Il drago sentiva silenzio. Un silenzio dentro del tutto innaturale ed una voce lontana farsi strada nelle sue orecchie, appena pronunciata e quasi impercettibile seppur nitida e presente. Giorno dopo giorno la voce si tramutò in una figura eterea che assomigliava a quella ragazza ma non sembrava del tutto lei. Qualcosa non andava. Le sue parole da un tenue sussurro, divennero sempre più distinte ma continuavano ad essere prive di significato. Il drago le si avvicinò e le chiese:



"Ma sei tu. sei proprio tu? Che lingua è? Non è vichingo e non capisco."

Ma ogni volta che lei appariva con le stesse modalità, le stesse parole indistinte ed il drago chiedeva che lingua fosse, lei spariva improvvisamente così decise di indagare in merito.


Una notte senza luna per non essere notato, decise di farsi un volo verso l'abitazione della ragazza. Stranamente non sentì nessun rumore. Sembrava che in quella casa non ci fosse nessuno e solo delle flebili luci di candela, rivelavano la presenza di qualcuno all'interno. Nessun riso, nessun rumore di piatti, di famiglia, di gioia.
Si affacciò ad una finestra e vide solo persone silenziose. Si muovevano per la casa come fantasmi. Teste basse, movimenti automatici e facce che rivelavano una indicibile tristezza.



"Cosa mai sarà successo?" si chiese il drago ma non ci mise molto a capire. La ragazza non c'era! Si guardò intorno e sotto alla vecchia quercia secolare, notò una pietra grande che prima non c'era. Piano, piano si avvicinò trovandoci sopra scolpito il nome della ragazza che aveva volato con lui e capì. In fondo tutto era chiaro, palese, inequivocabile. Nessun fraintendimento possibile. I suoi occhi divennero gonfi di lacrime in un attimo e dalla dalla sua bocca uscì un suono gutturale, disperato,  inconsolabile ed orribile.

La disperazione si trasformò in rabbia e la rabbia in furia.

Il drago decise che la guerra doveva finire, che questo mondo era troppo piccolo per riempirlo di cattiverie, di odi, di incomprensioni, soprusi ed abusi e si scagliò con tutta la sua forza contro le armate dei due regni. Era così stupido riempire il mondo di uno stupido odio che già è così di suo e di arrivare a giustificarlo con motivi così stupidi e superficiali.



Ogni notte la ragazza tornava a trovarlo. Non riuscivano più a toccarsi né a comprendere le loro parole ma i due cuori pulsavano all'unisono quasi fossero il tramite tra due mondi e dimensioni. Si dice che la pioggia ed il tuono non siano altro che l'eco del ruggito e delle lacrime del drago che piange la sua bella e che al termine di ogni scroscio, ci sia un roseto che sbocci simultaneamente a ricordare al mondo che il vero amore non conosce né limiti di razza, né di bellezza esteriore, né di tempo.

Il drago - は桜木人は竜