Allora ri-amica mia.
Da quello che ho capito e non sono uno psicologo, in queste situazioni intervengono due fattori principali e che a cascata si portano dietro tutto il resto. In secondo luogo la disinformazione e la seria difficoltà a far passare il messaggio a chi legge. Mentre cercando materiale su siti autorevoli internazionali trovo paginate di materiale, nei siti italiani no, come al solito.
In primo luogo la rottura di una relazione. Ogni relazione sentita e cessata di comune accordo porta del dolore. Sia per ragioni normali, diciamo, sia perché si è scoperto purtroppo che l'altr@ è un mostro. Ora, voi due siete passate sotto qualcuno che si sapeva chi era eppure è ancora in circolazione a fare danni. Il tuo: "Dammi tempo che mi faccio intestare una delle sue macchine e poi la mando a fanculo," è come dire, la fortuna di averlo beccato. Il loro scopo è questo. Prendere senza soluzione di continuità. Fregandosene delle conseguenze. E' un motivo ricorrente e francamente mi son pure stancato di scriverlo ma se serve per fare capire allora ben venga perché è difficile parecchio spiegarsi.
Non gli frega. Loro girano un interruttore e da dio diventi il nulla. Però poi quello che la persona normale sente è quello già descritto nei post precedenti. Si sente sporco perché quel profumo è diventato olezzo e la persona che conoscevi o credevi, semplicemente non esiste. Non è mai esistita. E' come un lutto profondo ma è anche tradimento. Il "peccato" è che questo, questi due girino per la rete a seguitare a fare danni come fanno nella vita normale. Si dice che non si può misurare cosa sia il dolore ma cercando in giro leggo che non è vero. Si misura eccome e con una semplice tac:
5 modi in cui è peggiore la sofferenza emozionale che di quella fisica.
https://www.psychologytoday.com/blog/the-squeaky-wheel/201407/5-ways-emotional-pain-is-worse-physical-pain
E la cosa bella è che in italiano non si trova nessuna traccia di questa roba pure autorevole. Così devo mettermi e fare un po' di traduzioni perché sia meglio capito e diffuso. In italiano si trovano solo rimedi ma nessuna traccia dei danni che fa e gli studi fatti. Non è che serve per far cambiare i narcisisti no. Quelli non cambiano mai e voi ne siete la prova evidente ma per le persone normali che inevitabilmente vanno incontro a separazioni più o meno consensuali. Chiaro che se non si ama più una persona non è detto che l'altr@ abbia smesso contestualmente. Spesso e volentieri è un@ che rompe la storia e l'altr@ la subisce. Nel rispetto e in civiltà credo si debba rendere le cose "dolci" e meno dolorose possibile anche se capisco che pure io non sono scevro da colpe in questo caso. Alle volte ti fai prendere la mano o alle volte addirittura spedisci perché si stacchi nel modo più veloce possibile tipo cerotto ma purtroppo non è sempre una buona idea. Non mi giustifico no. Sbaglio pure io, come tutti.
Quindi che fare? Intanto partire da una prima traduzione e leggere così da poter diffondere e prevenire. In secondo luogo sfatiamo che non sia possibile misurare questa sofferenza e che non si debbano fermare questo genere di individui. Da quello che ho letto e provato il narcisismo ci fa passare da diversi stati.
1) Confusione e incomprensione. Noi non capiamo subito con chi abbiamo a che fare anche con l'evidenza. Abbiamo imparato a conoscere qualcun@ in un certo modo e quest@ comincia ad assumere atteggiamenti inconsueti e letteralmente inaspettati. Per esperienza passata dico che nonostante abbia più volte avvertito pulzelle in procinto di cadere nelle mani di narcisisti noti, queste abbiano rifiutato ogni genere di dialogo. Sorde. Sono gentili con loro e noi andiamo li e gli diciamo che sta per cadere nelle mani di un mostro. Non funziona. Mai (o quasi).
2) Presa d'atto di quello che è successo. Non importa quanto si scopre realmente come avete fatto voi. Il punto è che tutti i tasselli combaciano in modo assurdo e si dura fatica a credere che sia vero. Che ci siano individui così in grado di passare sopra alla vita degli altri con tale superficiale attività. Tu definisci l'oggetto che chiamarlo uomo è troppo. "Feccia". In effetti è difficile trovare per loro dei termini adatti.
3) Uscire dal richiamo. Accettare che tutti i momenti, ogni giorno di vita, ogni parola, ogni gesto, tutto fino alla più piccola cosa, non siano più come li abbiamo percepiti. Spesso significa affrontare due volte quel dolore e non c'è modo di placare la cosa se non distrarsi, uscire, togliere la testa di li e diluire nel tempo l'orrore vissuto. Alle volte non basta una ma quattro, cinque, dieci volte e fa sempre male allo stesso modo.
4) Trovare le ragioni e la forza per cui fidarsi di qualcun altr@. Come dici tu, un vibratore è meglio alle volte. Non tradisce, non da illusioni. Non inganna. Fa il suo lavoro onestamente fino a che durano le batterie.
E adesso l'articolo tradotto sul perché il dolore emotivo è molto peggio del dolore fisico e il dolore della relazione narcisista è credo, dieci, cento volte peggio di questo.
Tendiamo a monitorare il nostro corpo e la nostra salute fisica molto più di quanto facciamo con la nostra salute emotiva. Ad esempio, si può fare annualmente un check-up fisico, ma l'idea di ottenere un 'check-up psicologico' è completamente a noi estraneo. Sappiamo che una piccola lesione fisica come un taglio, se diventa più dolorosa nel corso del tempo è generalmente il segno di un'infezione più grave. Se invece non riusciamo a ottenere una promozione sul lavoro è ancora più emotivamente doloroso e dopo diverse settimane siamo consapevoli che potremmo cadere in depressione. Noi tendiamo a reagire al dolore fisico molto più proattivo rispetto al dolore emotivo. Eppure, a corto di lesioni catastrofiche o malattie, il dolore emotivo spesso impatta la nostra vita molto più di quanto faccia il dolore fisico. Ecco cinque ragioni per cui il dolore emotivo è peggio che il dolore fisico:
1. I ricordi scatenano il dolore emotivo ma non il dolore fisico. Ricordando il giorno in cui ci siamo rotti una gamba non ci renderà di nuovo la gamba ferita ma ricordando il giorno in cui siamo stati rifiutati al liceo ci creerà un sostanziale dolore emotivo. La nostra capacità di evocare il dolore emotivo, semplicemente ricordando eventi angoscianti è profonda e si trova in netto contrasto con la nostra totale incapacità (per fortuna) di ri-esperienza del dolore fisico. Questo è uno dei motivi:
2. Usiamo dolore fisico come distrazione dal dolore emotivo non viceversa: alcuni ragazzi e adulti si praticano 'tagli' (affettare la carne superficialmente con una lama), perché il dolore fisico che evoca li distrae dal loro dolore emotivo, offrendo loro sollievo. Ma lo stesso non funziona in senso inverso, che è il motivo per cui raramente vediamo una donna di scegliere di gestire il dolore del parto naturale rileggendo la lettera del rifiuto al college che aveva scelto. Purtroppo, anche se si potrebbe preferire il dolore fisico a quello emotivo, gli altri vedono il nostro dolore in modo diverso, come dimostra il fatto che:
3. Il dolore fisico genera più empatia negli altri che il dolore emotivo. Quando vediamo uno sconosciuto colpito da una macchina sussultiamo, abbiamo il respiro affannoso o addirittura urliamo e corriamo a vedere se è tutto a posto. Quando vediamo uno sconosciuto subire atti di bullismo o degli scherni è probabile che non faremo nessuna di queste cose. Gli studi hanno provato che costantemente sottovalutiamo dolore emotivo degli altri ma non il loro dolore fisico. Inoltre, queste lacune dell'empatia per il dolore emotivo sono ridotte solo se abbiamo sperimentato un simile dolore emotivo da poco tempo su noi stessi. Un altro aspetto del dolore emotivo che gli altri non capiscono è:
4. Il dolore emotivo crea echi che il dolore fisico non da. Se vi chiamano perché un vostro genitore muore mentre eravate ad una cena romantica con aragosta con il vostro partner per San Valentino, passeranno probabilmente alcuni anni prima di poter godere di nuovo il giorno di San Valentino o addirittura mangiare l'aragosta senza diventare estremamente tristi. Se vi siete rotti un piede a softball (o quel che vi pare), in un campionato amatoriale, sarete probabilmente di nuovo in campo non appena sarete completamente guariti. Il dolore fisico di solito lascia pochi echi (a meno che la circostanza della lesione fosse emotivamente traumatica), mentre il dolore emotivo lascia numerosi richiami, associazioni e vibrazioni che riattivano il nostro dolore quando li incontriamo. Questo è uno dei motivi:
5. Il dolore emotivo, ma non il dolore fisico può danneggiare la nostra autostima e lungo termine la salute mentale: Il dolore fisico deve essere abbastanza estremo per influenzare la nostra personalità e danneggiare la nostra salute mentale (ancora una volta, a meno che le circostanze sono emotivamente traumatiche), ma anche singoli episodi di dolore emotivo possono danneggiare la nostra salute emotiva. Ad esempio, la mancanza di un esame in università può creare ansia e la paura del fallimento, un singolo rifiuto doloroso può portare ad anni di evasione e di solitudine, il bullismo nella scuola media può farci diventare timidi ed introversi come adulti, e un capo critico può danneggiare la nostra autostima negli anni a venire.
Tutti questi sono motivi dobbiamo dare la nostra salute emotiva altrettanto (se non di più) attenzione e cura come facciamo la nostra salute fisica. Ahimè, facciamo raramente. Mentre agiamo a prima vista di un raffreddore o di muscolo distorsione facciamo ben poco per "trattare" ferite emotive comuni come rifiuto, il fallimento, il senso di colpa, rimuginare, o la solitudine quando li sosteniamo. Mentre noi applichiamo pomata antibatterica ad un taglio o ci grattiamo fin da subito ma facciamo poco per aumentare o proteggere la nostra autostima quando è bassa.
È vero, potremmo non sapere quali azioni possiamo assumere in tali situazioni, ma la buona notizia è che questo tipo di informazioni sono facilmente disponibili. Tutto ciò che dobbiamo fare è cercare (per esempio, utilizzando la funzione di ricerca su questo sito).
Va da se che lo stress comporta diverse conseguenze fisiche fino a causare vere e proprie malattie anche gravi. Ora visto che l'elenco è lungo vi lascio il solito link autorevole di uno studio in merito:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3341916/ Presso il National Center for Biotechnology Information, U.S. National Library of Medicine 8600 Rockville Pike, Bethesda MD, 20894 USA. C'è inoltre da considerare una cosa fondamentale. La perdita di un genitore è parte della vita anche se pur grave e profondamente triste. In qualche modo abbiamo coscienza di questo e siamo per lo meno un po' preparati. Alla perdita di una persona cara perché sentimentalmente di questo si tratta, no. Non sono spesso storie che danno dei segni evidenti ma solo piccole percezioni fino a che la valanga ti travolge e non c'è modo di fuggire. Alla fine cancellare il ricordo significa anche cancellare una parte della propria vita e non è per niente facile. Una frattura, 40 giorni e tutto a discesa. Il dolore emotivo legato ad una relazione sono mesi ed anni in cui non si è esistiti.
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Vi lascio un messaggio della ragazza a cui è dedicato questo post e che mi ha aiutato a scriverlo se dir si vuole: "Quando l'umanità capirà che le persone veramente innamorate non sono gelose e oppressive ma pretendono solo sincerità e onestà, allora il genere umano farà un passo da gigante in avanti! Abbiate sempre il coraggio di condividere tutto con i vostri partners senza ipocrisia e moralismi e magari avrete la piacevole sorpresa di essere se stessi sempre, apprezzati pure per quello che siete o o comunque diventerete senza dover nascondere o giustificare un bel niente, senza costruire castelli in aria fatti di amare menzogne, siate puliti e voi stessi sempre!!!"