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mercoledì 5 ottobre 2016

Informazione di servizio

Preso e letto il libro dell'amica Viviana. Domani recensisco :)

Seconda lezione

Prima di leggere, il video e va letto per ogni verso possibile.


"Tu ti meriti di più di quell* stronz*" dice XVC. Non era amore e l*i è una pessima persona... o solo tanto superficiale ed egoista," continua RTD. "Lerci*" un'altra. Di che parliamo? Che mi sono perso? Aiuttt!!! :)
Ogni volta che mi girano, qualcun* se ne esce così.


Mettiamo le cose in chiaro. Intanto nella vita non esiste il merito. Questa è solo una serie continua di casualità derivate più o meno dall'azione di qualcun altro e se ci credete, anche dal destino. Il merito è qualcosa che altri uomini riconoscono verso altri uomini dopo che si è verificato un certo tipo di reazione ad un evento più o meno casuale. Questo presuppone non sono empatia ma anche senso dell'onore se così si può definire. Lo scorso mese c'è stato su National Geographic, una serie di documentari dell'11 settembre negli USA. Molto interessante devo dire. Tra le cose che mi hanno colpito è stato il fatto che una gran parte di una delle torri gemelle appartenesse alla Guardia Costiera. I loro dipendenti dopo l'esplosione del jet, facevano uscire prima le altre persone perché si sentivano responsabili dell'incolumità di chi aveva preso in affitto altri piani o che nell'occasione, si fosse trovato li dentro.
Un passettino in avanti è quello dei vigili del fuoco che nonostante fosse chiaro che qualcosa di grosso sarebbe venuta giù, si sono addentrati dentro le torri per tentare di prestare aiuto, in molti casi, rimettendoci la vita.
Un altro passettino è quello dei poliziotti e della gente comune che comunque si è prodigata ad aiutare pur non avendo alle volte manco i mezzi per intervenire vista l'enormità dei morti e dei feriti.

Il passo successivo invece è quello del poliziotto o del soldato durante il loro lavoro. Un semplice posto di blocco, richiede che ci sia sempre qualcuno in copertura. Mentre uno va a chiedere i documenti, quell'altro tiene "sotto tiro" o sta pronto nel caso succeda qualcosa. La vita di chi chiede i documenti è spesso nelle mani dell'altro. Con i soldati è ancora "peggio". Visto che il nostro campo visivo è molto limitato, ognuno "copre l'altro" guardando in direzioni diverse. Provate questo sul serio nella vita anche una sola volta e capirete che la fiducia è una cosa drammaticamente seria. Merito, fiducia, onore e lealtà, sono parte spesso della stessa medaglia. Senza che qualcuno non abbia fiducia in qualcun altro, non ci saranno occasioni per riconoscerne il merito una volta dimostrato e onore è in fondo il premio di quel merito. Non importa che sia in ambito militare, lavorativo o nella vita sentimentale.

"Un vigliacco è un essere che non ha mai osato guardare nel fondo della propria anima, che non ha mai cercato di scoprire da dove provenga il desiderio di liberare la fiera selvaggia, di capire che cosa siano la felicità, il dolore, l’amore: sono esperienze limite dell’uomo. E soltanto chi conosce queste frontiere può dire di conoscere la vita. Il resto è solo un far passare il tempo, un ripetere lo stesso esercizio, invecchiare e morire senza aver realmente saputo che cosa si stava facendo". Paulo Coelho


Da Umbriaon
Così, in antitesi ai primi, ci sono quelli che in genere vengono definiti "mele marce". Quelli che invece di far fuggire gli altri, scappano per primi loro tipo durante un certo naufragio all'Elba. Quelli che invece di tenere gli occhi sul controllato guardano gli uccellini volare ed infine pure quelli che si addormentano di guardia. Una, dieci, cento volte non succede nulla ma quella volta che va male, lo fa sul serio.

Come si dice: "Se io fossi un pesce, lo zen sarebbe l'acqua in cui nuoto" ma siccome non sono un pesce, lo zen è la mia vita, anche l'aria che respiro. Così se quest'aria è inquinata da un qualcosa che emette gas tossici per tentare di cambiare l'ambiente a suo "favore" la legge dell'evoluzione non ci lascia altre vie tra il riuscire ad adattarsi o estinguersi o rimuovere la causa dell'emissione anche in modo drastico. Questa cosa avviene anche nelle piante. Si chiamano piante colonizzatrici. Cambiano con la loro presenza, le foglie e quello che producono, il suolo circostante favorendo l'insediamento solo di individui della stessa specie. Per chi crede nelle teorie evoluzionistiche, l'adattamento ai cambiamenti dell'ambiente è il moto principale dei mutamenti in noi stessi ed il moto di spinta di ogni mutazione genetica.

Ecco, ci ha fatto morir dal ridere
Snoopy forever
Con gli umani non si può prendere una motosega ed abbatterli magari per scaldarsi in casa e credo, o ci si adatta al loro modo, oppure si isolano. Logica spicciola ma l'alternativa al non fare niente è subire e risubire il loro comportamento abusivo.
Lessi una volta una citazione attribuita ad un "tal" Benjamin Franklin che, secondo quanto riportato, aveva pronunciato al momento della firma della dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America, tal frase: "Per ottenere la libertà bisogna combattere, per perderla è sufficiente non fare niente". A tutt'oggi non ho saputo ritrovare l'autore se c'è, di questa citazione ma il concetto è chiaro a tutti. Oddio, alle volte combatti e perdi ma lo fai da uomo libero e mica è poco.

Battetevi sempre per la libertà, per la pace, per la giustizia sociale. La libertà senza la giustizia sociale non è che una conquista fragile, che si risolve per molti nella libertà di morire di fame. Sandro Pertini
La libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere. Oriana Fallaci
La libertà corre gravi pericoli a causa di inganni e tradimenti. Tito Livio

La libertà consiste nel poter fare tutto ciò che non nuoce ad altri. Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino. Psss questo nuoce non fa distinzione tra il fisico ed il morale.


Così non parliamo di merito, non parliamo di cose che girano per il mondo ricche solo di egoismo e che poi magari si incazzano pure se glielo rendi. Non credo faccia una grinza se dico che per fermare le forze dell'asse, ci sono volute le stesse armi, gli stessi uomini e la stessa determinazione per arrivare a qualcosa. Questo non è manco revisionismo, documenti recenti dimostrano che le "porcate" le hanno fatte anche gli alleati, dalle fucilazioni sommarie, agli stupri di donne di qualsiasi età.
Penso agli infiltrati che per riuscire a scovare gente non poco edificante si mettono allo stesso livello. Quindi di che diavolo deve essere per forza negativo scendere ad un livello più basso. Se parli con un delfino, devi andare a livello del delfino. Con un* che ha un QI comune, devi parlargli per cosa capisce. Funziona così, per tutto. Nel bene e nel male. L'avevo scritto in un post cancellato quindi lo rimetto perché mi piace il concetto senza che lontanamente ci possa venire letto chissà quale dietrologia o significati di minaccia verso qualcuno o qualcosa. Non lo è ma è un modo di affrontare le cose con un certo senso dell'onore, del merito ed il valore dell'amicizia per la quale alle volte siamo "costretti" a sporcarsi le mani e di quello che si può e si dovrebbe fare per un amico che francamente mi piace. 

Mousa Ghani: Io non so chi tu davvero sei, ma dal tuo aspetto vedo che tu non hai nessuna esperienza di guerra. Vero? ...avanti vero?
Rambo: Ho sparato qualche volta.
Mousa Ghani: In tempo antico a un re afgano è stato chiesto di mandare cinquecento suoi guerrieri in battaglia. Lui ne manda solo cinque, quelli più valorosi, e vincono! E lui dice "meglio mandare cinque leoni che cinquecento pecore!" Cosa pensi di questo?
Rambo: Che è stato fortunato.
Rambo: Non posso aspettare.
Capo afghano: Devi aspettare per aiuto come facciamo noi!
Rambo: Andrò solo.
Capo afgano: E morirai!
Rambo: E morirò.

Adesso veniamo al caso o ai casi con la premessa di una frase successiva dello stesso film. Quella serie è una vera mattonata. Rambo ne esce illeso sempre e comunque e di poche parole ma tanta azione. Quelle poche frasi dette, sono drammaticamente profonde e vere.

Col. Trautman: La tua ferita?
Rambo: Lei ci ha insegnato a ignorare il dolore.
Col. Trautman: E funziona?
Rambo: Non proprio; non se la prenda a male.

Ed in effetti non funziona. Lo sopporti fino ad un certo punto ma seguita a fare un male cane. Ti rifiuti di farti abbattere dal dolore, vinci tu ma il dolore è li e non se ne va che sia fisico o morale. Quando si tratta del genere narcisista-bugiardo è qualcosa di peggio.
Non è solo l'andarsene, il fottersi tutto quanto in genere riesce a portarsi via ma è il "niente vero" che ti lascia attonito e vuoto, quasi incapace di credere che sia così.
Non sono veri i rapporti con una famiglia se ce l'ha, ma sono solo come l*i te li ha propinati, come voleva che "tu" credessi. Non è vero il lavoro, gli amici se ci sono ma in genere no, solo conoscenti con cui passare il tempo. Non sono veri i regali, sono solo cose per illudere e nemmeno le frasi, quello che si è scritto: "Verba volant, scripta manent" dicevano i latini ed è quello che è, solo che sono inganni pure quelli, non sono veri, non sentiti, solo scritti per l'interesse del momento. Non è vero il lavoro ma solo quello che gli fa comodo per il lavoro. Non gli manchi "tu", gli manca il comodo che gli fai a letto, se c'è, fuori se serve.
La testa è strana eppure magica. Passi del tempo con qualcuna che ti piace e lei comincia ad associare il suo odore al piacere anche solo nello stare bene.  Se leggi qualcosa di suo e che ti manda per scritto, la leggi con la sua voce. Alle volte se la pensi, senti il suo odore, il suo profumo. Tutto questo è la parte più difficile da togliere. Pensate a casa vostra. Vi alzate di notte, va via la luce, riuscirete a muovervi anche al buio. Se per caso c'è un oggetto caduto nel percorso lo centrate non perché è buio ma perché la memoria non c'è di questo ostacolo. Ecco, hanno cambiato casa vostra. Adesso qualsiasi passo facciate, inciampate, vi cade qualcosa addosso. Al posto del corridoio c'è uno sgabuzzino, il bagno è al posto della cucina. Psicologia "spicciola" ma è il quanto. Quella voce con quell'odore adesso è vostra nemica. Quella che avete considerato per mesi, anni "amore", è diventata un troll o meglio: è caduta la maschera, c'è solo il troll. Questa è una delle ragioni per cui i narcisisti in genere riescono a rifarsi strada. Se non prendete provvedimenti per come li vedete e per come, COSA sono veramente, ci riusciranno. Voi, noi, siamo i nemici di noi stessi. Uccideteli nella testa, rendeteli, vedeteli per quello che sono: una massa immonda di cacca tossica. Asociali, vampiri, ingrati, incapaci di considerare gli altri come esseri umani. Non sono cattivo, è quel che è. Poi si incazzano se reagiscono. Oh quanto ne vorrei un* sul tatami e dirgli: "Reagisci, dai reagisci che quando ho finito ti metti in ginocchio e saluti il sensei o ricomincio". Un noto maestro ancora in auge, insegnò (si quello dell'ushiro-geri di qualche post fa). Funziona è, eccome per dio. Ah, questo è un libro solo che la prima pagina è l'ultima, per capirci qualcosa bisogna cominciare dall'inizio. Ribadisco che sono responsabile di quello che scrivo, non di quello che capisce qualche emerito "Webete".

Però anche il loro è un modo di sopravvivere. Se la natura o le esperienze di vita li hanno ridotti così per proteggersi e beh, i primi ad avere sbagliato sono loro e continuano a farlo. Perché stupirsi se poi stimolano reazioni uguali e contrarie negli altri esseri umani secondo la terza legge della dinamica? O è scienza o non lo è.

Ripenso a mamma della prima convivenza in terra vikinga. "Stronzo di un italiano, mi porti via mia figlia. Vattene". Ecco, con lei era palese. Mica gli fregava della figlia, era talmente folle e "troia" da combinar casini ogni tre per due ed il suo lui ogni tanto voleva tirarle il collo. Così scappava in casa nostra alle ore più pazze. No, non gli fregava di lei, solo del posto dove andare a battere il capo e fare una improbabile vittima. Eppure le amiche, chi si interessava di lei, chiedeva spesso: "Cosa le hai fatto? E' un'altra persona, è felice, serena". "Niente J., l'ho solo resa donna". Finita questa storia, l'inferno. L'inevitabile favola nel senso peggiore che si possa immaginare, di quelle dove ci sono i mostri: i trolls, le streghe, i cerberi, le medusa e via così e sono tutti parte dello stesso soggetto. Il bene qui non vince, mai perché la società li lascia semplicemente fare. Dopo un anno si accorse che quello che un intera classe di psicologi, la sua insegnante e l'imbecille che studiava con lei, io, di nuovo a dimostrazione che è difficile accorgersi in prima persona cosa un parente stretto, un* che ami ti stia facendo. Così se ne andò da un'amica comune a chiedergli se Luca l'avrebbe mai ripresa. Questa, in modo superficiale le rispose una cosa del genere: "Seee, Luca è un donnaiolo, gli importa un corno di te." Così tutto un botto, lezione nr due: pensa con il cuore, ama con la mente. 

Fotbar, al merito. Non qui. Fortuna vuole che molta gente abita in questo paese, in altri sarebbero semplicemente esclusi da tutto. Infatti mammina faceva la mammina invece di lavorare. Tutti così quelli sbroccati. Così si mantiene l'acqua e l'aria pulita e fino a che rimango qua, ho paura che di tossici ne incontrerò altri e pure troppi per reggerli. Se vivi nell'acqua sporca ti sporchi, se non ti piace, cambi acqua con tutto quello che comporta: "cambiarla". Un ultima CONSIDERAZIONE (perché è quel che è, null'altro), solo che così è molto scenico :)


Namaste


domenica 2 ottobre 2016

Due aforismi che mi son piaciuti tanto

"Con tutto l’oro del mondo non si può comprare il battito del cuore, né un lampo di tenerezza." Alphonse de Lamartine


Il tempo è molto lento per coloro che aspettano, molto veloce per coloro che hanno paura, molto lungo per chi si lamenta, molto breve per quelli che festeggiano, ma per tutti quelli che amano, il tempo è eternità. 

William Shakespeare

venerdì 30 settembre 2016

Notizie da google analytics sulla privacy

Google comunica che ha adottato il privacy shield.

Il che significa che la raccolta dei dati di accesso a questo sito, gestito direttamente da google, è conforme alle normative europee e statunitensi in base alla privacy.
I dati raccolti e che ho anche pubblicato per numero di accessi per località, sono pienamente conformi a questa direttiva ed espressi in forma anonima. Ho fatto questo post perché mi pare una piacevole novità e anche per la vostra sicurezza.
Ogni ulteriore commento ed approfondimento, me lo tengo per me.
Ho provato a mettere uno widget per la geolocalizzazione. Niente di particolarmente approfondito e pure impreciso ma insomma magari con il corso del tempo potete vedere qualche statistica on line senza che debba copiare  a mano i dati di analytics e magari faccio un dispetto a qualche lettore. :)

Un momento di dolcezza.

Seguo le notizie che passano sulla mia bacheca e sui social e stamane l'amica Stregatta ha passato questo in ricordo di un grande cantante dalla voce bellissima.









Andrea Parodi,  "No potho reposare."

 


Non posso riposare amore del cuore
sto pensando a te ogni momento
non essere triste gioiello d'oro
né addolorata o preoccupata
Ti assicuro che desidero solo te
perché ti amo forte, ti amo e ti amo
Se mi fosse possibile prenderei
lo spirito invisibile dell angelo 
e ruberei dal cielo il sole e le stelle
e creerei un mondo bellissimo per te
per poterti regalare ogni bene
Non posso vivere che con un po' d'amarezza
lontano da te cuore amato
A nulla valgono le bellezze della natura
se non ti ho vicino tesoro mio
che mi consoli e mi fai rinascere
cuore amato più di dio
Ti assicuro che desidero solo te
perché ti amo forte, ti amo e ti amo
Ti assicuro che desidero solo te
perché ti amo forte, ti amo e ti amo.

giovedì 29 settembre 2016

Siamo chi vogliamo essere - rewritten

Come lo comincio questo post? Così con la più bella dichiarazione d'amore che conosco: "Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti." e per la cronaca, IO sono il mostro. Quello che la società rinnega, quello che va fuori dai canoni, quello che appena si può, si uccide semplicemente perché è troppo. Il mostro de "La bella e la bestia", la bellezza con l'animalità, il sacro, il profano. La crudezza dell'atto, la profondità. La vita e la morte, l'evoluzione. Il mondo in cui la diversità è ricchezza e non distanza.
I mostri veri in in effetti son quelli che scrivono "Noi per sempre" in linea con il bianconiglio. Alice: "Per quanto tempo è per sempre"? Bianconiglio: "A volte, solo un secondo." Quegli degli incastri perfetti e poi in un attimo non sono più incastri, sono solo delle cose avanzate da un giorno qualsiasi della vita che non ci si ricorda più quale era e che cosa farsene. Non mancava una persona, mancava cosa si poteva prendere: piacere, godere a letto e della doppia vita. Il gusto del proibito, la relazione parallela al nulla o quasi che si ha a casa vestita dalla maschera di quell'arlecchino che si porta per giocare con se stessi e gli altri e che alle volte ha anche l'aspetto ed il contenuto di giochi che non si sanno usare.

“Ma io non voglio andare fra i matti, — osservò Alice. — Oh non ne puoi fare a meno, — disse il Gatto, — qui siamo tutti matti. Io sono matto, tu sei matta. — Come sai che io sia matta? — domandò Alice. — Tu sei matta, — disse il Gatto, — altrimenti non saresti venuta qui.”

Ecco, ho trovato una mail in posta. Ovviamente è anonima. Non ho manco un nick quindi da parte di XXX e non era Vin Diesel ma parlava di una cosa simile, anche se appena abbozzata.

"...su un social e sono stata contattata da un tizio che diceva di essere un master e pubblicava bellissime foto di donne in atteggiamenti e pose bdsm. Premettendo che io non avevo idea di cosa fosse in realtà il bdsm, però l'idea mi piaceva, anzi mi sussurrava... Ed ero curiosa di conoscere quest'uomo.
Quindi ho cercato su google e ho trovato il tuo blog e l'ho letto
A parte il fatto che il sedicente 'Master' non voleva mostrarsi in foto e che io davo per scontato che ci saremmo prima conosciuti, avremmo chiacchierato e instaurato un rapporto non dico sentimentale ma almeno di amicizia e poi eventualmente si sarebbe passati al resto... Beh x farla breve, a questo del bdsm non gliene fregava niente, voleva solo scopare una donna bendata e legata, niente safeword che non serve, senza nemmeno vederci prima e io avrei dovuto fare così perchè è così che si comportano le slave, che in cambio ricevono il piacere che solo un master come lui sa far provare...
Sfanculato subito ovviamente..."

Il primo approccio. Basta questo a fare cambiare idea ed è giusto così. Se il signore in questione avesse detto da subito che era un famolostranista magari la signora XXX avrebbe pure potuto accettare. Chissà, magari quella scopata si rivelerà pure indimenticabile ma è una falsa "promessa" è un rappresentare noi stessi quello che non siamo. Siamo sempre alle solite. Se in una session una vergata è data troppo forte, urli, dici la safe, ti spieghi. Per le parole non esiste safe word.

“Sapeva che sarebbe stato sufficiente aprire gli occhi per tornare alla sbiadita realtà senza fantasia degli adulti.” Il guaio è che la fantasia degli adulti è spesso corrotta dalla cupidigia.

 Le parole uccidono.
Il grande Buddha disse: "Le parole hanno il potere di distruggere e di creare. Quando le parole sono sincere e gentili possono cambiare il mondo." Quando falsifichiamo le nostre parole, falsifichiamo noi stessi. Quando rinneghiamo quello che abbiamo pronunciato, rinneghiamo la nostra essenza. Tanti, troppi, dicono falsità. Ho parlato di Giuda qualche post fa. In fondo, se credete, egli compì la volontà di Dio. Con quel gesto fece si che Gesù tornasse al padre. Niente di più bello. Il punto è il modo. Buttiamo via ogni credenza, vediamo questa cosa come se fosse una cosa asettica e quel che rimane è la pochezza dell'animo umano tanto forte da far si che lo stesso Giuda non la sopportasse e si uccise. Qui non è in questione la vita ma la qualità della vita. Le bugie servono a niente se non a vivere il comodo. Inzuppo il biscotto o mi faccio inzuppare, mi diverto fino a che dura, poi: vaffanculo. "Dov'eri tu? Ecco, tornaci", in tono molto generalista. A qualcun* piace vincere facile? Per farti una scopata o una "section"  per inseguire un desiderio si passa sopra a se stessi, a chi si sta relazionando, al marito/moglie, figli se si hanno non importa una niente quanto male e dolore si distribuisce. Quanti inganni si costruisco pur di arrivare là dove si vuole?

Un'altra grande della scrittura disse: "Una parola muore appena detta, dice qualcuno. Io dico che solo in quel momento comincia a vivere." Emily Dickinson. Già, perché le parole sono quello che possiamo dare agli altri di noi. Sono il mezzo con cui trasmettiamo l'anima ed i sentimenti. E' vero che le parole sono affini a se stesse se non vengono seguite dai fatti che dimostrino quanto "vale" quello che diciamo ma un gesto senza parole, è come un fiore senza stelo. Non sta su.

Di sicuro per XXX quello che ha trovato nel tipo in questione non è una cosa nuova. Trovi nella borsa di tu* figli*, fascette da elettricista, pinze da saldatura e ti preoccupi e allora: Mastrooooooooooo...... aiuto. Mastrooooo il tizio mi ha spento le sigarette sulla pelle come faccio adesso? Mastrooooo il tizio mi ha pluggato mezza giornata, il buchetto dietro non si richiude e la lista è lunga, tanto, troppo.

Chi è, chi è stato? Mistero, o forse no. Si scopre il coglione di turno e l'arcano che dietro si cela. Figl** o persone salvat* da cosa? Una pinza o delle fascette? Dall'andare al pronto soccorso e non fare una denuncia? In fondo e come dico da sempre, non esistono denunce per la stronzaggine. Non esiste questo reato. Se sei italiano e procuri una lesione passi dei guai e se invece sei senegalese e clandestino e spacchi due bottiglie in testa ad uno, il giorno dopo sei a giro come se nulla fosse. C'à, nissiun è' fess.

Non credo mica che possa succedere chissà cosa sulla pelle ma quello che accade e rimane dentro è spesso irreparabile come dicevo ieri. Non importa quanto tempo passa. Sono uscito nel corso degli anni con donne che sono state stuprate, violentate e so cosa fa dentro e adesso lo so ancora meglio. Una per lo meno l'avete vista al cinema e vi siete pure detti magari cose del tipo: beato chi se la spupazza. Come al solito inseguendo un desiderio per un corpo meraviglioso, statuario, irraggiungibile ma senza considerare che quella è la foto di una persona che ha le sue debolezze e i suoi drammi di vita. 
Non è un caso, non sono mai casi, sono purtroppo il leitmotiv della vita di tutti i giorni. Il mondo è pieno di gente così capaci di sputare sulla sincerità, sulla fiducia, sull'amicizia e quant'altro di bello si possa costruire. Ognuno di noi in fondo sa cosa sia rimanere fregati da una persona a cui CREDE.

Dalla "bacheca" di un' "amica" intima.
E' logico, umano, semplice, lapalissiano.
Postare, non è condividere ma riflettere.
 Non credo sia è una questione di "vendetta"
ma di Webeti e pure di Witebeti.
Signori e signore. La vera differenza non è fare cosa ci fa comodo, ma quello è giusto fare e questo "costa". La strada più facile porta solo al niente. Come ho spesso detto non c'è mai la scelta tra A e B, quello è ciò che ti si presenta agli occhi. Compito tuo è trovare il piano C, D, E, e quanti sono, sono perché A e B ne possano uscire indenni. La via semplice è un sentiero chiuso dove in fondo non c'è il lupo (che non è stato mai), cattivo ma lo sputtanamento. Non c'è modo di mettere davanti qualcuno alla sua coscienza se non ce l'ha ma se così è, sappiate chi sia quel qualcuno prima di avvicinarvi o di farvi avvicinare.

"Un giorno Alice arrivò ad un bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull'albero.
- "Che strada devo prendere?" chiese.
La risposta fu una domanda:
- "Dove vuoi andare?"
- "Non lo so", rispose Alice.
- "Allora, - disse lo Stregatto - non ha importanza."

Scegli la tua strada e percorrila. Sceglila in base alle tue credenze e stanne certo che se qualcuno si ricorderà di te, sarà per chi eri, per quello che hai fatto, non per quello che hai detto.

Poi però tutti ricordano il valore.
foto da "Brother's in arms"
Fintanto che qualcuno ricorda, come scrisse Foscolo appunto, come ripetuto in modo magico in dragonheart, come successe 2485 anni fa presso un passo nell'antica Grecia quando 300 gay al comando del loro re, fecero passare la voglia di combattere a un esercito di 2.000.000 di uomini alla faccia di chi ce l'ha con i soldati.
Uomini LIBERI, di vivere e di morire per difendere la loro libertà di essere e che ancora ricordiamo con un'ammirazione unica, irripetibile.



"Ricorda chi eravamo. L'ordine più semplice che un uomo possa dare. Ricorda perché siamo (vissuti e poi), morti... lui non desiderava tributi o canzoni o monumenti o poemi di guerra e coraggio... il suo desiderio era semplice... ricorda chi eravamo... così mi ha detto....
A lungo ho pensato alle parole del mio re, criptiche parole di vittoria, il tempo gli ha dato ragione, perché da uomo libero a uomo libero!"

Un giorno siamo andati a Redipuglia, il sacrario militare. Tra quelle file in un incredibile numero di caduti per ragioni assurde, prima di tutte la guerra, su un livello c'era un mazzo di fiori di plastica. Chissà a quale ossario si riferiva. Quasi un secolo dopo, "fintanto che qualcuno ricorda". Davvero, una volta nella vita andateci.


Per la cronaca, il sacrario preserva il ricordo e le spoglie di 100.000 caduti

Ricorda chi eravamo, un giorno quando il tempo sarà passato, ricorda come abbiamo vissuto. Ricorda che il piacere non è questa o quella tecnica, non è un desiderio da inseguire. Il piacere, totale, inappagabile, si realizza e non esiste altro che in una sola moneta con due facce ma una sola, quando le regole cessano e si va oltre alla fisica, alla quotidianità, all'abitudine, al dato certo, alla paura del dopo ed ai cambiamenti, quando si VIVE LIBERI e 1+1 da un solo risultato possibile:
1

Ricordati che tanto si dimentica ma niente si cancella.


martedì 27 settembre 2016

I ricordi le mutazioni interiori

Ugo Foscolo scriveva nei "Sepolcri"

"All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne
Confortate di pianto è forse il sonno
Della morte men duro? Ove più il Sole
Per me alla terra non fecondi questa
Bella d’erbe famiglia e d’animali,
E quando vaghe di lusinghe innanzi
A me non danzeran l’ore future,
Nè da te, dolce amico, udrò più il verso
E la mesta armonia che lo governa,
Nè più nel cor mi parlerà lo spirto
Delle vergini Muse e dell’Amore,
Unico spirto a mia vita raminga,
Qual fia ristoro a’ dì perduti un sasso
Che distingua le mie dalle infinite
Ossa che in terra e in mar semina morte?
...
Non vive ei forse anche sotterra, quando
Gli sarà muta l’armonia del giorno,
Se può destarla con soavi cure
Nella mente de’ suoi? Celeste è questa
Corrispondenza d’amorosi sensi,
Celeste dote è negli umani; e spesso
Per lei si vive con l’amico estinto
E l’estinto con noi, se pia la terra
Che lo raccolse infante e lo nutriva,
Nel suo grembo materno ultimo asilo
Porgendo, sacre le reliquie renda
Dall’insultar de’ nembi e dal profano
Piede del vulgo, e serbi un sasso il nome,
E di fiori adorata arbore amica
Le ceneri di molli ombre consoli
Sol chi non lascia eredità d’affetti
..."


Eppure è un bell'argomento ancora in qualche modo dibattuto. Io che credo nella reincarnazione, mi ci soffermo poco ma ogni tanto si, il tema è da riprendere. Qualche millennio prima, gli antichi egizi credevano in una vita dopo la morte e che il corpo ed i beni, fossero necessari per essere utilizzati nell'aldilà. Per questo troviamo tutto quello che riguarda una persona o un reale, contenuto nella sua tomba. Peccato che di tombe integre poche. La più famosa quella di Tutankamon succeduto al Faraone Aketaton che stravolse la religione egizia. Loro avevano un modo particolare di cancellare le persone che consideravano non degne dalla memoria. Rimuovevano il nome dalle tombe, dalle scritte sui muri, distruggevano le maschere funerarie in modo tale che nemmeno il ricordo gli sopravvivesse. Funziona è. In qualche modo è la prima forma di sputtanamento della storia e allo stesso modo, la prima forma di merito o di demerito per come ti sei comportato nella vita. E' quel che lasci, il ricordo di te, vive nell'amore e nel rispetto leale, sincero che hai dato a chi ti era intorno, alle persone con cui sei venuto a contatto. Si, poi ci sono anche quei figli che puntano solo all'eredità e della memoria rimane spesso e volentieri, solo un immobile con garage. Venduto quello, finito.

Chi è che non sbaglia? Tutti lo facciamo. Così riprendendo anche il quesito del perdono, dico che c'è modo e modo. Sbagliare e porvi subito rimedio, è una cosa. Sbagliare e perseverare nello sbaglio è un altro. Spezzare volutamente i sentimenti altrui che siano personali o legati ad una vita comune come i figli, è semplicemente qualcosa di orrendo.
Perché credo non vi siano alternative: o si tratta di una persona completamente stupida o si tratta di cattiveria voluta e perseverata. Nel primo si discute anche se con qualche puntino sulle i ma preferisco quello cattivo e furbo, per lo meno sai come si muove mentre quello stupido, poerello, è come il classico calabrone che sbatte contro il vetro.


In qualche modo c'è un destino comune. Il nostro comportamento non è legato ad una situazione ma è una risposta caratteriale che si da davanti a certe situazioni. Preso atto di questo, la signora X si comporta con me come si comporta con tizio, caio e sempronio (vale anche per il signor X è). Mettiamola così, se ti addormenti tutte le sere alle 23:23 qualsiasi cosa succeda, è perché non ti frega di quello che accade ma solo di dormire. Nell'amore è lo stesso, nel lavoro è lo stesso e le voci girano. Veloci, inarrestabili. E' come voler fermare la rotazione della luna intorno alla terra e la terra intorno al sole. Girano, orbitano e portano luce o notte a seconda della loro posizione. Così prima o poi qualcuno ti prende per le parti basse e te le sbatte contro semplicemente a titolo di cronaca. Tanto non te lo meriti. Vox populi, vox dei. Vale per tutti noi, proprio per tutti. Non ha niente a che fare con la rete digitale, è la rete della vita in cui siamo intrappolati. Alle volte ti trovi, perché è successo, a ripescare dal fiume chi ti ci aveva buttato qualche anno prima o km prima. Ecco. La vita è strana ma non auguro a nessuno di vedere quella mano chiedere aiuto. Per me affoga. 

C'è un'altra cosa che mi viene in mente adesso e che fa filo con l'ultimo post. Le persone cambiano in base alle loro esperienze di vita e questo è innegabile ed immutabile se si vuole. La crescita dell'uomo in fondo, la sua evoluzione è proprio dovuta a questo. La capacità che noi abbiamo di tramandare le nostre esperienze a chi ci è vicino. Che siano brutte o buone, non importa. Questa è l'esperienza. Ognuno reagisce in diversi modi. Penso a tanti dottori che si distaccano talmente dai pazienti da considerarli dei semplici numeri con una totale perdita di umanità o quelli che invece riescono ad avere il giusto distacco per non essere coinvolti emotivamente e conservare lucidità ma riuscire lo stesso a far il loro meraviglioso lavoro con coscienza e professionalità. Ci sono i ciarlatani, quelli che ti curano un tumore con la camomilla e ci sono pure gli idioti che ci credono. Ogni situazione di vita ti cambia ma quando è l'altro a causare mutamenti la prima responsabilità del cambiamento è sempre sua. Dei dolori fisici si può quasi sempre rimediare attraverso i farmaci antidolorifici, dei mali dell'anima no. E' vero che non si può stabilire cosa sia il dolore per ogni singola persona. Ognuno ha la sua soglia, ognuno le sue reazioni giuste o sbagliate che siano ed è proprio per questo che non si dovrebbe causarli. La morale è sempre la stessa: non entrare nella gabbia della tigre e soprattutto non ci entrare se prima l'hai persa a bastonate. Cerca di dare amore a qualsiasi costo e se poi di la non viene capito, per lo meno sei a posto con la coscienza. Credo sia solo saggezza, nulla più ed è solo così che si rende il mondo migliore. Questo è il quanto. Qualcosa su cui meditare, solo questo. Ci sono due bei proverbi popolari che mi piacciono in merito: "Chi è causa dei sui mali, pianga se stesso" e l'altro che ho scritto più volte: "Chi semina vento, raccoglie tempesta" e questa E' l'esperienza che si tramanda in modo semplice e facile da ricordare.
Concludo postando il messaggio di un amico stamane che in fondo mi ha fatto molto piacere: "Esiste una differenza sostanziale tra essere stronzo ed essere stufo di bandire idioti saccenti."
Visto che ho cominciato con i versi di un poeta che amo, concludo il post con un altro che amo ancora di più. Ogni volta che la leggo, fin da ragazzo, mi scendono due lacrimoni ripensando agli amici e agli "amori" persi qualsiasi sia il loro colore dei capelli:

"O Nerina! e di te forse non odo

Questi luoghi parlar? caduta forse
Dal mio pensier sei tu? Dove sei gita,
Che qui sola di te la ricordanza
Trovo, dolcezza mia? Più non ti vede
Questa Terra natal: quella finestra,
Ond'eri usata favellarmi, ed onde
Mesto riluce delle stelle il raggio,
E' deserta. Ove sei, che più non odo
La tua voce sonar, siccome un giorno,
Quando soleva ogni lontano accento
Del labbro tuo, ch'a me giungesse, il volto
Scolorarmi? Altro tempo. I giorni tuoi
Furo, mio dolce amor. Passasti. Ad altri
Il passar per la terra oggi è sortito,
E l'abitar questi odorati colli.
Ma rapida passasti; e come un sogno
Fu...."


Namaste.

Psss. Se avete letto sto post in modo incacchiato, avete sbagliato nuovamente tiro. :)