Come lo comincio questo post? Così con la più bella dichiarazione d'amore che conosco: "Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti." e per la cronaca, IO sono il mostro. Quello che la società rinnega, quello che va fuori dai canoni, quello che appena si può, si uccide semplicemente perché è troppo. Il mostro de "La bella e la bestia", la bellezza con l'animalità, il sacro, il profano. La crudezza dell'atto, la profondità. La vita e la morte, l'evoluzione. Il mondo in cui la diversità è ricchezza e non distanza.
I mostri veri in in effetti son quelli che scrivono "Noi per sempre" in linea con il bianconiglio. Alice: "Per quanto tempo è per sempre"? Bianconiglio: "A volte, solo un secondo." Quegli degli incastri perfetti e poi in un attimo non sono più incastri, sono solo delle cose avanzate da un giorno qualsiasi della vita che non ci si ricorda più quale era e che cosa farsene. Non mancava una persona, mancava cosa si poteva prendere: piacere, godere a letto e della doppia vita. Il gusto del proibito, la relazione parallela al nulla o quasi che si ha a casa vestita dalla maschera di quell'arlecchino che si porta per giocare con se stessi e gli altri e che alle volte ha anche l'aspetto ed il contenuto di giochi che non si sanno usare.
“Ma io non voglio andare fra i matti, — osservò Alice. — Oh non ne puoi fare a meno, — disse il Gatto, — qui siamo tutti matti. Io sono matto, tu sei matta. — Come sai che io sia matta? — domandò Alice. — Tu sei matta, — disse il Gatto, — altrimenti non saresti venuta qui.”
Ecco, ho trovato una mail in posta. Ovviamente è anonima. Non ho manco un nick quindi da parte di XXX e non era Vin Diesel ma parlava di una cosa simile, anche se appena abbozzata.
I mostri veri in in effetti son quelli che scrivono "Noi per sempre" in linea con il bianconiglio. Alice: "Per quanto tempo è per sempre"? Bianconiglio: "A volte, solo un secondo." Quegli degli incastri perfetti e poi in un attimo non sono più incastri, sono solo delle cose avanzate da un giorno qualsiasi della vita che non ci si ricorda più quale era e che cosa farsene. Non mancava una persona, mancava cosa si poteva prendere: piacere, godere a letto e della doppia vita. Il gusto del proibito, la relazione parallela al nulla o quasi che si ha a casa vestita dalla maschera di quell'arlecchino che si porta per giocare con se stessi e gli altri e che alle volte ha anche l'aspetto ed il contenuto di giochi che non si sanno usare.
“Ma io non voglio andare fra i matti, — osservò Alice. — Oh non ne puoi fare a meno, — disse il Gatto, — qui siamo tutti matti. Io sono matto, tu sei matta. — Come sai che io sia matta? — domandò Alice. — Tu sei matta, — disse il Gatto, — altrimenti non saresti venuta qui.”
Ecco, ho trovato una mail in posta. Ovviamente è anonima. Non ho manco un nick quindi da parte di XXX e non era Vin Diesel ma parlava di una cosa simile, anche se appena abbozzata.
"...su un social e sono stata contattata da un tizio che diceva di essere un master e pubblicava bellissime foto di donne in atteggiamenti e pose bdsm. Premettendo che io non avevo idea di cosa fosse in realtà il bdsm, però l'idea mi piaceva, anzi mi sussurrava... Ed ero curiosa di conoscere quest'uomo.
Quindi ho cercato su google e ho trovato il tuo blog e l'ho letto
A parte il fatto che il sedicente 'Master' non voleva mostrarsi in foto e che io davo per scontato che ci saremmo prima conosciuti, avremmo chiacchierato e instaurato un rapporto non dico sentimentale ma almeno di amicizia e poi eventualmente si sarebbe passati al resto... Beh x farla breve, a questo del bdsm non gliene fregava niente, voleva solo scopare una donna bendata e legata, niente safeword che non serve, senza nemmeno vederci prima e io avrei dovuto fare così perchè è così che si comportano le slave, che in cambio ricevono il piacere che solo un master come lui sa far provare...
Sfanculato subito ovviamente..."
Il primo approccio. Basta questo a fare cambiare idea ed è giusto così. Se il signore in questione avesse detto da subito che era un famolostranista magari la signora XXX avrebbe pure potuto accettare. Chissà, magari quella scopata si rivelerà pure indimenticabile ma è una falsa "promessa" è un rappresentare noi stessi quello che non siamo. Siamo sempre alle solite. Se in una session una vergata è data troppo forte, urli, dici la safe, ti spieghi. Per le parole non esiste safe word.
“Sapeva che sarebbe stato sufficiente aprire gli occhi per tornare alla sbiadita realtà senza fantasia degli adulti.” Il guaio è che la fantasia degli adulti è spesso corrotta dalla cupidigia.
Le parole uccidono.
“Sapeva che sarebbe stato sufficiente aprire gli occhi per tornare alla sbiadita realtà senza fantasia degli adulti.” Il guaio è che la fantasia degli adulti è spesso corrotta dalla cupidigia.
Le parole uccidono.
Il grande Buddha disse: "Le parole hanno il potere di distruggere e di creare. Quando le parole sono sincere e gentili possono cambiare il mondo." Quando falsifichiamo le nostre parole, falsifichiamo noi stessi. Quando rinneghiamo quello che abbiamo pronunciato, rinneghiamo la nostra essenza. Tanti, troppi, dicono falsità. Ho parlato di Giuda qualche post fa. In fondo, se credete, egli compì la volontà di Dio. Con quel gesto fece si che Gesù tornasse al padre. Niente di più bello. Il punto è il modo. Buttiamo via ogni credenza, vediamo questa cosa come se fosse una cosa asettica e quel che rimane è la pochezza dell'animo umano tanto forte da far si che lo stesso Giuda non la sopportasse e si uccise. Qui non è in questione la vita ma la qualità della vita. Le bugie servono a niente se non a vivere il comodo. Inzuppo il biscotto o mi faccio inzuppare, mi diverto fino a che dura, poi: vaffanculo. "Dov'eri tu? Ecco, tornaci", in tono molto generalista. A qualcun* piace vincere facile? Per farti una scopata o una "section" per inseguire un desiderio si passa sopra a se stessi, a chi si sta relazionando, al marito/moglie, figli se si hanno non importa una niente quanto male e dolore si distribuisce. Quanti inganni si costruisco pur di arrivare là dove si vuole?
Un'altra grande della scrittura disse: "Una parola muore appena detta, dice qualcuno. Io dico che solo in quel momento comincia a vivere." Emily Dickinson. Già, perché le parole sono quello che possiamo dare agli altri di noi. Sono il mezzo con cui trasmettiamo l'anima ed i sentimenti. E' vero che le parole sono affini a se stesse se non vengono seguite dai fatti che dimostrino quanto "vale" quello che diciamo ma un gesto senza parole, è come un fiore senza stelo. Non sta su.
Chi è, chi è stato? Mistero, o forse no. Si scopre il coglione di turno e l'arcano che dietro si cela. Figl** o persone salvat* da cosa? Una pinza o delle fascette? Dall'andare al pronto soccorso e non fare una denuncia? In fondo e come dico da sempre, non esistono denunce per la stronzaggine. Non esiste questo reato. Se sei italiano e procuri una lesione passi dei guai e se invece sei senegalese e clandestino e spacchi due bottiglie in testa ad uno, il giorno dopo sei a giro come se nulla fosse. C'à, nissiun è' fess.
Non credo mica che possa succedere chissà cosa sulla pelle ma quello che accade e rimane dentro è spesso irreparabile come dicevo ieri. Non importa quanto tempo passa. Sono uscito nel corso degli anni con donne che sono state stuprate, violentate e so cosa fa dentro e adesso lo so ancora meglio. Una per lo meno l'avete vista al cinema e vi siete pure detti magari cose del tipo: beato chi se la spupazza. Come al solito inseguendo un desiderio per un corpo meraviglioso, statuario, irraggiungibile ma senza considerare che quella è la foto di una persona che ha le sue debolezze e i suoi drammi di vita.
Non è un caso, non sono mai casi, sono purtroppo il leitmotiv della vita di tutti i giorni. Il mondo è pieno di gente così capaci di sputare sulla sincerità, sulla fiducia, sull'amicizia e quant'altro di bello si possa costruire. Ognuno di noi in fondo sa cosa sia rimanere fregati da una persona a cui CREDE.
Signori e signore. La vera differenza non è fare cosa ci fa comodo, ma quello è giusto fare e questo "costa". La strada più facile porta solo al niente. Come ho spesso detto non c'è mai la scelta tra A e B, quello è ciò che ti si presenta agli occhi. Compito tuo è trovare il piano C, D, E, e quanti sono, sono perché A e B ne possano uscire indenni. La via semplice è un sentiero chiuso dove in fondo non c'è il lupo (che non è stato mai), cattivo ma lo sputtanamento. Non c'è modo di mettere davanti qualcuno alla sua coscienza se non ce l'ha ma se così è, sappiate chi sia quel qualcuno prima di avvicinarvi o di farvi avvicinare.
Dalla "bacheca" di un' "amica" intima. E' logico, umano, semplice, lapalissiano. Postare, non è condividere ma riflettere. Non credo sia è una questione di "vendetta" ma di Webeti e pure di Witebeti. |
"Un giorno Alice arrivò ad un bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull'albero.
- "Che strada devo prendere?" chiese.
La risposta fu una domanda:
- "Dove vuoi andare?"
- "Non lo so", rispose Alice.
- "Allora, - disse lo Stregatto - non ha importanza."
- "Che strada devo prendere?" chiese.
La risposta fu una domanda:
- "Dove vuoi andare?"
- "Non lo so", rispose Alice.
- "Allora, - disse lo Stregatto - non ha importanza."
Scegli la tua strada e percorrila. Sceglila in base alle tue credenze e stanne certo che se qualcuno si ricorderà di te, sarà per chi eri, per quello che hai fatto, non per quello che hai detto.
Poi però tutti ricordano il valore. foto da "Brother's in arms" |
Uomini LIBERI, di vivere e di morire per difendere la loro libertà di essere e che ancora ricordiamo con un'ammirazione unica, irripetibile.
"Ricorda chi eravamo. L'ordine più semplice che un uomo possa dare. Ricorda perché siamo (vissuti e poi), morti... lui non desiderava tributi o canzoni o monumenti o poemi di guerra e coraggio... il suo desiderio era semplice... ricorda chi eravamo... così mi ha detto....
A lungo ho pensato alle parole del mio re, criptiche parole di vittoria, il tempo gli ha dato ragione, perché da uomo libero a uomo libero!"
Un giorno siamo andati a Redipuglia, il sacrario militare. Tra quelle file in un incredibile numero di caduti per ragioni assurde, prima di tutte la guerra, su un livello c'era un mazzo di fiori di plastica. Chissà a quale ossario si riferiva. Quasi un secolo dopo, "fintanto che qualcuno ricorda". Davvero, una volta nella vita andateci.
A lungo ho pensato alle parole del mio re, criptiche parole di vittoria, il tempo gli ha dato ragione, perché da uomo libero a uomo libero!"
Un giorno siamo andati a Redipuglia, il sacrario militare. Tra quelle file in un incredibile numero di caduti per ragioni assurde, prima di tutte la guerra, su un livello c'era un mazzo di fiori di plastica. Chissà a quale ossario si riferiva. Quasi un secolo dopo, "fintanto che qualcuno ricorda". Davvero, una volta nella vita andateci.
Per la cronaca, il sacrario preserva il ricordo e le spoglie di 100.000 caduti
Ricorda chi eravamo, un giorno quando il tempo sarà passato, ricorda come abbiamo vissuto. Ricorda che il piacere non è questa o quella tecnica, non è un desiderio da inseguire. Il piacere, totale, inappagabile, si realizza e non esiste altro che in una sola moneta con due facce ma una sola, quando le regole cessano e si va oltre alla fisica, alla quotidianità, all'abitudine, al dato certo, alla paura del dopo ed ai cambiamenti, quando si VIVE LIBERI e 1+1 da un solo risultato possibile:
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Ricordati che tanto si dimentica ma niente si cancella.
Ricordati che tanto si dimentica ma niente si cancella.