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martedì 27 settembre 2016

I ricordi le mutazioni interiori

Ugo Foscolo scriveva nei "Sepolcri"

"All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne
Confortate di pianto è forse il sonno
Della morte men duro? Ove più il Sole
Per me alla terra non fecondi questa
Bella d’erbe famiglia e d’animali,
E quando vaghe di lusinghe innanzi
A me non danzeran l’ore future,
Nè da te, dolce amico, udrò più il verso
E la mesta armonia che lo governa,
Nè più nel cor mi parlerà lo spirto
Delle vergini Muse e dell’Amore,
Unico spirto a mia vita raminga,
Qual fia ristoro a’ dì perduti un sasso
Che distingua le mie dalle infinite
Ossa che in terra e in mar semina morte?
...
Non vive ei forse anche sotterra, quando
Gli sarà muta l’armonia del giorno,
Se può destarla con soavi cure
Nella mente de’ suoi? Celeste è questa
Corrispondenza d’amorosi sensi,
Celeste dote è negli umani; e spesso
Per lei si vive con l’amico estinto
E l’estinto con noi, se pia la terra
Che lo raccolse infante e lo nutriva,
Nel suo grembo materno ultimo asilo
Porgendo, sacre le reliquie renda
Dall’insultar de’ nembi e dal profano
Piede del vulgo, e serbi un sasso il nome,
E di fiori adorata arbore amica
Le ceneri di molli ombre consoli
Sol chi non lascia eredità d’affetti
..."


Eppure è un bell'argomento ancora in qualche modo dibattuto. Io che credo nella reincarnazione, mi ci soffermo poco ma ogni tanto si, il tema è da riprendere. Qualche millennio prima, gli antichi egizi credevano in una vita dopo la morte e che il corpo ed i beni, fossero necessari per essere utilizzati nell'aldilà. Per questo troviamo tutto quello che riguarda una persona o un reale, contenuto nella sua tomba. Peccato che di tombe integre poche. La più famosa quella di Tutankamon succeduto al Faraone Aketaton che stravolse la religione egizia. Loro avevano un modo particolare di cancellare le persone che consideravano non degne dalla memoria. Rimuovevano il nome dalle tombe, dalle scritte sui muri, distruggevano le maschere funerarie in modo tale che nemmeno il ricordo gli sopravvivesse. Funziona è. In qualche modo è la prima forma di sputtanamento della storia e allo stesso modo, la prima forma di merito o di demerito per come ti sei comportato nella vita. E' quel che lasci, il ricordo di te, vive nell'amore e nel rispetto leale, sincero che hai dato a chi ti era intorno, alle persone con cui sei venuto a contatto. Si, poi ci sono anche quei figli che puntano solo all'eredità e della memoria rimane spesso e volentieri, solo un immobile con garage. Venduto quello, finito.

Chi è che non sbaglia? Tutti lo facciamo. Così riprendendo anche il quesito del perdono, dico che c'è modo e modo. Sbagliare e porvi subito rimedio, è una cosa. Sbagliare e perseverare nello sbaglio è un altro. Spezzare volutamente i sentimenti altrui che siano personali o legati ad una vita comune come i figli, è semplicemente qualcosa di orrendo.
Perché credo non vi siano alternative: o si tratta di una persona completamente stupida o si tratta di cattiveria voluta e perseverata. Nel primo si discute anche se con qualche puntino sulle i ma preferisco quello cattivo e furbo, per lo meno sai come si muove mentre quello stupido, poerello, è come il classico calabrone che sbatte contro il vetro.


In qualche modo c'è un destino comune. Il nostro comportamento non è legato ad una situazione ma è una risposta caratteriale che si da davanti a certe situazioni. Preso atto di questo, la signora X si comporta con me come si comporta con tizio, caio e sempronio (vale anche per il signor X è). Mettiamola così, se ti addormenti tutte le sere alle 23:23 qualsiasi cosa succeda, è perché non ti frega di quello che accade ma solo di dormire. Nell'amore è lo stesso, nel lavoro è lo stesso e le voci girano. Veloci, inarrestabili. E' come voler fermare la rotazione della luna intorno alla terra e la terra intorno al sole. Girano, orbitano e portano luce o notte a seconda della loro posizione. Così prima o poi qualcuno ti prende per le parti basse e te le sbatte contro semplicemente a titolo di cronaca. Tanto non te lo meriti. Vox populi, vox dei. Vale per tutti noi, proprio per tutti. Non ha niente a che fare con la rete digitale, è la rete della vita in cui siamo intrappolati. Alle volte ti trovi, perché è successo, a ripescare dal fiume chi ti ci aveva buttato qualche anno prima o km prima. Ecco. La vita è strana ma non auguro a nessuno di vedere quella mano chiedere aiuto. Per me affoga. 

C'è un'altra cosa che mi viene in mente adesso e che fa filo con l'ultimo post. Le persone cambiano in base alle loro esperienze di vita e questo è innegabile ed immutabile se si vuole. La crescita dell'uomo in fondo, la sua evoluzione è proprio dovuta a questo. La capacità che noi abbiamo di tramandare le nostre esperienze a chi ci è vicino. Che siano brutte o buone, non importa. Questa è l'esperienza. Ognuno reagisce in diversi modi. Penso a tanti dottori che si distaccano talmente dai pazienti da considerarli dei semplici numeri con una totale perdita di umanità o quelli che invece riescono ad avere il giusto distacco per non essere coinvolti emotivamente e conservare lucidità ma riuscire lo stesso a far il loro meraviglioso lavoro con coscienza e professionalità. Ci sono i ciarlatani, quelli che ti curano un tumore con la camomilla e ci sono pure gli idioti che ci credono. Ogni situazione di vita ti cambia ma quando è l'altro a causare mutamenti la prima responsabilità del cambiamento è sempre sua. Dei dolori fisici si può quasi sempre rimediare attraverso i farmaci antidolorifici, dei mali dell'anima no. E' vero che non si può stabilire cosa sia il dolore per ogni singola persona. Ognuno ha la sua soglia, ognuno le sue reazioni giuste o sbagliate che siano ed è proprio per questo che non si dovrebbe causarli. La morale è sempre la stessa: non entrare nella gabbia della tigre e soprattutto non ci entrare se prima l'hai persa a bastonate. Cerca di dare amore a qualsiasi costo e se poi di la non viene capito, per lo meno sei a posto con la coscienza. Credo sia solo saggezza, nulla più ed è solo così che si rende il mondo migliore. Questo è il quanto. Qualcosa su cui meditare, solo questo. Ci sono due bei proverbi popolari che mi piacciono in merito: "Chi è causa dei sui mali, pianga se stesso" e l'altro che ho scritto più volte: "Chi semina vento, raccoglie tempesta" e questa E' l'esperienza che si tramanda in modo semplice e facile da ricordare.
Concludo postando il messaggio di un amico stamane che in fondo mi ha fatto molto piacere: "Esiste una differenza sostanziale tra essere stronzo ed essere stufo di bandire idioti saccenti."
Visto che ho cominciato con i versi di un poeta che amo, concludo il post con un altro che amo ancora di più. Ogni volta che la leggo, fin da ragazzo, mi scendono due lacrimoni ripensando agli amici e agli "amori" persi qualsiasi sia il loro colore dei capelli:

"O Nerina! e di te forse non odo

Questi luoghi parlar? caduta forse
Dal mio pensier sei tu? Dove sei gita,
Che qui sola di te la ricordanza
Trovo, dolcezza mia? Più non ti vede
Questa Terra natal: quella finestra,
Ond'eri usata favellarmi, ed onde
Mesto riluce delle stelle il raggio,
E' deserta. Ove sei, che più non odo
La tua voce sonar, siccome un giorno,
Quando soleva ogni lontano accento
Del labbro tuo, ch'a me giungesse, il volto
Scolorarmi? Altro tempo. I giorni tuoi
Furo, mio dolce amor. Passasti. Ad altri
Il passar per la terra oggi è sortito,
E l'abitar questi odorati colli.
Ma rapida passasti; e come un sogno
Fu...."


Namaste.

Psss. Se avete letto sto post in modo incacchiato, avete sbagliato nuovamente tiro. :)

lunedì 26 settembre 2016

Amici in visita ed una bella giornata


Oggi è stata una bella giornata. Son venuti in visita prima due amici. Lui sta da diversi anni con una tipa della terra dei draghi del nord.
Buffo se si vuole. Ci siamo messi a chiacchierare dei mondi e della terra di mezzo. Lui, nonostante siano diversi anni, non è mai stato in Norvegia e manco conosce una parola in vikinghese. La Norvegia è uno dei posti più belli del mondo. È una terra tra mare e cielo e in mezzo ci sono le montagne e i draghi. È da li che sono arrivati in Islanda, in Groenlandia e in nord America.
Per caso il discorso è finito sui modi di fare. L'argomento è stato i picchi con l'auto. Li tutto è più semplice. Meno fogli e cose così. Dipende proprio dall'onestà delle persone. Nessuno lo tira in tasca al prossimo come qui. Se lo fai, sei fuori. Non solo finisci dentro ma vieni escluso dalla società,  emarginato. Se devi riscuotere lo stipendio il 10, il 5 ricevi i soldi, qui dopo un mese, forse. Se una donna ti dice si, è si. Se prende un impegno lo mantiene. Se ti frega, sei fuori.
Ritornavo ai miei tempi in cui qualche pantegana nordica, invece di sparire con le tue cose ed i sentimenti,  sparivano anche con i figli specialmente dall'Italia. Gente che non li ha proprio rivisti altro che lavori, sentimenti e promesse. Insomma le mia al confronto erano delle principianti. Cambia un cazzo. Anche perché se stai qua e lei torna la, loro ti considerano come un "terrone" e ciao, ciao.
Due o tre casi non fanno testo è vero, specialmente in tanti anni ma rimane il fatto che è successo pure questo. In paesi civili, sta roba non dovrebbe avvenire ma le mele marce ci sono ovunque. Lo strano è che nel paese delle mele, qui, son più quelle marce che quelle buone.
Andati via loro, sono arrivati gli amici da Padova: Chiara Ferro e Stefano Garzanti o se invece si vogliono usare i nicks di Legami: "Kitt" e "Manopesante". Siamo stati piacevolmente qualche ora a chiacchiera e pappare schiacciata con l'uva.
Bona per dio. Proprio bona.
Ecco, abbiamo chiacchierato di un sacco di cose, dai narcisisti in cui era passata anche lei, al Pacciani e i compagni di merende. A quei grulli che le corde le incerano, le bruciano, ci fanno riti mistici al fumo che vendono i grandi maestri delle legature. Roba da far girare nella mummia Tutankamen.
Però è stato piacevole nonostante che da qua magari voi leggiate fischi per fiaschi.
Ecco, volevo fissare la piacevolissima sensazione della giornata prima di farmi portare a ninna dalla micia che già è venuta a protestare.
La serenità è una cosa lontana ancora. Molto. Il resto me lo tengo per me. Non sarebbe facile da scrivere e da far capire.
Namaste a chi ama con sincerità e lealtà e un  TIR a 18 ruote per il resto. Ecco, forse rende l'idea. :)

sabato 24 settembre 2016

Il Verga

La cosa strana da quando è cominciato tutto sto casino e dormo decisamente male, la gatta di  mia mamma si è trasferita da me ma non in casa. Non la vedo tutto il giorno ma ad una certa ora se mi vede alla tv, si piazza sul tavolo da fumo e comincia a guardare me ed il letto. Vocalizza e solo uno stupido non capirebbe cosa vuole.
Appena entro in camera  ci salta su. Aspetta che mi sdrai e poi regolarmente si avvicina, si fa fare le carezze e poi alla mia testa, comincia a fare le fusa e leccarmi i capelli. Smette e si accuccia vicino ad una gamba. Se non riprendo sonno e mi butto sul divano lei viene a riprendermi e non la smette fintanto che non torno a letto. Se mi alzo e vado in bagno, lei viene e comincia a vocalizzare agitata, a puntare il letto e quando ci torno, di nuovo mi sbaciucchia ogni santa volta. Dove l'ho visto fare? Quando aveva i cuccioli e stavamo assieme a dargli il latte e tutto quanto.  È "solo" una gatta e alle volte gli animali hanno più empatia di molte cose dall'aspetto umano che si sforzano di dimostrare di sentire qualcosa e che invece sono vuoti, morti dentro. Anzi, non sono mai nati. Vite false come chi gli sta intorno e non si accorge che accanto non hanno nessuno. Si, non c'è nulla meno di nulla. Ti fanno sentire così perché semplicemente sono così. Ho visto solo un film nell'ultimo anno al cinema e si, cosa sia avere una relazione con questi sub umani sta tutto qua.



Cosa pensate davvero che una violenza subita da qualcun* stia nei lividi, nelle percosse e quant'altro? I lividi dopo un po' passano ma è quello che resta dentro che non va via. Non se ne va per nessuna ragione vacca dell'Eva eppure "mi diverto" ma il disagio rimane li. Si perché non muori. Non c'è una spada laser che ti trapassa e ciao. Rimani vivo con quel coso dentro.
Per certi lati quel dolorino alla frattura, quel taglio che giace sulla pelle non se ne andranno manco se fai finta di nulla. Sono li e li rimarranno come tutto il resto ed il disagio, lo schifo che ti porti dentro per la disumanità di questa sensazione é indelebile. Il profumo di l*i diventa tanfo, i ricordi diventano sporchi, i messaggi, le foto, le parole, conati quasi come se gli volessi buttar fuori da te. E' tutto lercio quello impregnato da questa "cosa". Non ti fidi, ti sforzi di dire che le persone non sono tutte uguali, che ogni storia è diversa che devi dare ad ognuno la sua chance ma al primo sintomo di un comportamento simile ti torna di nuovo in mente tutto e fumi il soggetto alla velocità della luce.

Quante volte ho dato agli altri gli stessi suggerimenti che sto dando adesso a me stesso? Tante, troppe volte ma spesso e volentieri io ero li a dimostrare e stare attento a non replicare situazioni o cose simili. Ricostruire fiducia dove non c'è. Non esiste legge credo che possa davvero fare giustizia. Bisognerebbe trovare il modo di arrostirgli l'anima ma ancora non l'hanno inventato e soprattutto quella è una cosa che semplicemente non hanno.

Gli uomini non ragionano alle volte e se lo fanno, lo fanno con il cazzo. Per quello perdono la ragione e fanno delle cose inumane. La follia sta quando invece ti trovi donne che hanno gli stessi comportamenti. Loro, che danno la vita. Spesso la parola "mamma" è la prima e l'ultima che si dice nella nostra esistenza e sapere che una mamma considera il tutto come cose da possedere ed usare e nulla o poco più, è l'antitesi totale della bellezza e la profondità della vita. Semplicemente inconcepibile eppure ci sbatti il muso anche se non vuoi. Così partecipo e leggo e scrivo e mi confronto. Per chi vuole leggere: Se il cuore brama vendetta ma seguito a considerare da qua per non riempire il blog di qualcun altro che mi pare pure giusto non farlo, il come riuscire a fermarli che lo so è difficile ma so anche che se non si fa niente e non si seguita a parlarne, va a finire che si ignora il problema.

Io non voglio la giornata della pace, voglio la pace. Non voglio la giornata contro la violenza sulle donne, voglio la non violenza su tutti e tutti i giorni. Questa per me è la serenità o per lo meno, una parte di essa.

Non provo rispetto per loro, mi spiace. Ho scritto tanto quando rileggo questo blog mi sembra che invece sia già stato detto e ridetto e che ho solo ripetuto in alta forma la delusione per avere incontrato e dato l'anima a chi non si meritava nemmeno il buon giorno.

E se siete qui a capire allora rileggetevi "regole tra me e te". Shogun. "Il tempio del drago Ryoanji", 47 ronin e molto altro ancora ma guardate le date così a facciamo finita una volta per tutte. Come concilio il buddismo al kumite ad esempio? Semplice. Se sei un nemico sei solo qualcosa da abbattere come tutti i soldati. Il "Chi". Ognuno di noi è fatto di bello e di brutto e tutti convivono nello stesso posto. E adesso questo cazzo di perdono di cui tutti parlano. Si ci ho provato qualche volta con il risultato che il o la perdonata si è sentito liber* ti tornare a rompere le palle e ricominciare da capo perché questa roba non cambia è. Nemmeno se la paghi, se la compri, se la rimandi in fabbrica. Son venuti talmente di emme che spesso non li rivogliono manco li. Una volta ci ho anche quasi rimesso la pelle tanto per cambiare una ventina di anni fa.
Quindi si taglia i ponti. Per me non è vendetta avere le mie cose o roba del genere come il tipo del post nel blog che ho linkato poco sopra. E' semplicemente cancellare le loro esistenze. Poi è roba mia, se un* la vuole, la paghi come fanno tutti sempre che gliela la vendo ma i cd, nastri, dischi in vinile, manco sotto tortura poi "tu" cosa "va a farti ammazzare il prima possibile" (detto male ma è quello che mi passa nella testa, così come i tir a 18 ruote), modi di dire, tutto qua. Se poi gli dai di zoccola va a finire che ti trovi una pantegana norvegese sotto casa che i miei mici dicono: "Finalmente una topa decente!" ma lei ti apostrofa guardandoti diretto negli occhi ed incazzata come una scimmia: "We, bischero, sarò brutta, grigia, con i denti di fuori ma al pari di quella tu non mi ci metti o ti do un camuffo nel muso che la tu mamma per riconoscerti ha bisogno dell'impronta dentaria. Forstået du?" Ah, se avete da ridire per i "camuffi nel muso", guardatevi questo così tagliamo la testa al toro:


Il perdono lo chiederanno a dio se credono, a me no. Non l'ho mai capito manco quando li vedo in tv che gli hanno ammazzato i genitori o quant'altro e si sentono dire: "Si, io l* perdono". Boh! E' fuori da ogni (mia), ragione sarà che mi pare strano che lo stesso dio abbia raccontato una cosa agli Ebrei, ai Cristiani poi e ai Mussulmani dopo e ancora roba diversa agli Avventisti, alla Chiesa del 7mo giorno e chi ne ha, più ne metta. O dio capisce un cavolo o siamo noi che abbiamo bisogno di un otorino bravo ma parecchio.
Mi viene spesso da fare delle similitudini con i cafoni del Verga che "continua a parlare, dolcemente, con la Dama in questa novella che ha tanto il sapore di un programma stilistico e contenutistico: “... mi è parso ora di leggere una fatale necessità nelle tenaci affezioni dei deboli, nell'istinto che hanno i piccoli di stringersi fra loro per resistere alle tempeste della vita, e ho cercato di decifrare il dramma modesto e ignoto che deve aver sgominati gli attori plebei che conoscemmo insieme. Allorquando uno di quei piccoli, o più debole, o più incauto, o più egoista degli altri, volle staccarsi dai suoi per vaghezza dell'ignoto, o per brama di meglio, o per curiosità di conoscere il mondo; il mondo, da pesce vorace com'è, se lo ingoiò, e i suoi più prossimi con lui. - E sotto questo aspetto vedrete che il dramma non manca d'interesse. Per le ostriche l'argomento più interessante deve esser quello che tratta delle insidie del gambero, o del coltello del palombaro che le stacca dallo scoglio”
Con una Dama ci andai a letto ma non era un'ostrica. Nel mediterraneo ci son solo le cozze ed il Verga non mi era mai stato simpatico. Credevo nell'individuo, nella possibilità di crescere e nel libero arbitrio che fa scegliere di fare cambiamenti drastici fuori dalla continuità dei canoni e delle regole dogmatiche della società italiana. Mentre studiavo il signore, andavo ed abitavo nella terra dei draghi e mi dicevo che era possibile e gli esempi qui ce n'erano tanti. Trentaquattro anni dopo mi sono dovuto ricredere. Le cozze rimangono delle cozze e anche se si attaccano allo scoglio, arriva qualcuno o qualcosa che le apre e se le mangia. Semmai la scelta è se accontentarsi delle briciole o se partecipare al banchetto. Anche perché pur stando ferme, hanno la straordinaria capacità di uccidersi a vicenda nel tentativo di sopravvivere a quella tempesta che in fondo non è altro che il predatore di turno.



mercoledì 21 settembre 2016

Giornata della pace



Oggi  è la giornata della pace. Così rimetto un classico.
Pace una semplice.




martedì 20 settembre 2016

Saluti anche a...

In ordine alfabetico che son tutti dopo la Lombardia e un particolare a Marsala con un bel 32 :)
Il resto ci vuole troppo :P  Saluti a tuttissimi :)

SESSIONI (SLUVP)

Bari 4
Bologna 17
Bolzano 6
Catania 10
Firenze 23
Genova 13
Lucca 9
Marino 4
Marsala (bona!!! :P) 32
Napoli 21
Palermo 16
Quartu Sant'elena 4
Rimini 6
Roma 110
Sassari 3
Torino 27
Udine 7
Venezia 11
Verona 19

I' Davide

Prologo:
"E’ questo che mi ammazza,
C’è un prezzo da pagare

Per spiare
Le mie cicatrici, per auscultare
Il mio cuore. Eh sì, batte.

E c’è un prezzo, un prezzo molto caro,
Per una toccatina, una parola,
O un po’ del mio sangue

O di capelli o un filo dei miei vestiti"
Sylvia Plath 




E adesso scusate un po' tutti ma devo mandare un messaggio diretto a qualcun* che si collega qua come un orologio svizzero nonostante i fanculi in modo molto goliardico e scherzoso. Come ho già scritto, son responsabile di quello che scrivo per come lo penso, non per come cavolo lo leggete voi :) .
Però sarebbe l'ora di abbozzarla. :)

Non è difficile sapere quando un* si collega, cosa guarda, quanto ci sta, CENSURA (attaccarsi a i' lilli di' Lallo e più avanti spiego cosa sia),... etc. etc. è un giochino da ragazzi e pure senza durar troppa fatica anche quanti peli ad un* gli crescono sul culo. Tutto legale, inculati e felici. Questo è il profilo generale del "webete" visto che i' termine mi piace. Mi viene i' dubbio che forse andava meglio quando scrivevo e vi insegnavo i trucchetti. Un dubbietto leggiero (con la i), leggiero ma così, tanto per dir qualcosa. :)
Però i miei istruttori m'hanno insegnato così, forse sbagliando, chissà: o sei amico o nemico. O una persona o un "bersaglio" per non diventare un "bersaglio". Come disse il grande Gen. G.S. Patton: "Lo scopo della "guerra" non è morire per il proprio paese bensì fare in modo che l'altro bastardo muoia per il suo" ed in fondo anche nella vita normale è così. :)
In fondo nel mezzo il grande Bonvi ci fece una delle più esilaranti strisce delle "Sturmtruppen" in cui la sentinella intimava: "Altolà, chi va la?" e di risposta otteneva solo un: "Semplici conoscenti" spiazzandolo completamente. :)

Adoro Patton, uno dei più grandi condottieri di tutti i tempi nonostante la sua vena di follia ma chi non ce l'ha? Al pari di Napo (no, non è l'orso capo), di Annibale che quello poi veramente un genio. Alessandro Magno e tanti altri. Ah, a scanso di dubbi, non ho armi, non mi piacciono le armi se non da un punto di vista storico anche se mi piace vederle usare per capire come funzionavano. :)

E pe' a cronaca, e siamo a Firenze in piazza della Signoria. Ci son tre statue
guardando Palazzo Vecchio da sx Cosimo I, la fontana di' Nettuno e i' Davide d'un
certo Michelangelo. Ecco, "I lilli di' lallo" è i' pistolone di' cavallo.

Da quell'attra parte invece c'è uno che "ti" guarda male. Mi correggo, guarda male i rompicoglioni e gli dice con lo sguardo: "Vieni avanti bellino che anche se tu ti chiami Golia, ti butto giù senza troppe storielle." Ecco, quello è "i' Davide" come si dice da queste parti. Sta li da 1504 circa anche se oggi quello è una copia a difesa di Firenze, della sua repubblica e della sua libertà. "Regna cadunt luxu surgunt virtutibus urbes" e pure gli stronzi. :)
"Come fiamma più cresce più contesa dal vento,
ogni virtù, che il cielo esalta,
tanto più splende quant'è più offesa."
cit, uno di famiglia.

Non ho mica capito se il problema è cosa pubblico o se qualcuno sta cercando di tirar fuori dal forno l'arrosto che oramai è bruciato da un pezzo. C'è rimasto solo FUMO. A casa si torna solo con quello se si riesce a combinarci qualcosa. Nun credo visto che per qualcun* ho finito i miracoli e pure l'impossibile ma da un pezzo proprio.
Magari, oh è una fissa ma qua non ci sono psichiatri eppure ci venite e qualcun* avrebbe davvero bisogno di farsi vedere da uno bravo sempre che ci sia una ancora una vaga, lontana speranza di riportare l' "uomo" dove "uomo" non è, non c'è mai stato.

E per divagare ma mica tanto sul tema, c'è un post di qualche gg fa di Betty B. Bologna che postava questo stickers.

Due romani son li a giocare a carte e ad un certo punto entra una toppa della madonna con un vestito bellissimo, elegante ma porcello. Di quelli che non si porta niente sotto con la schiena scoperta e lo scoscio fino all'anca. Così uno dei due fa:
"Ma chi è quella?"
"E' mi sorella" risponde l'altro.
Cosi il tipo fa il carino e chiede del vestito:
"Ma che fa, a' sarta"?
"Si, sarta da'n cazzo a n'attro"!
Ecco.

Direi che per molte altre, troppe a dire il vero e lo dico con profondo rammarico, ne va bene un altro:


Perché il problema, se c'è, non è disporre del proprio corpo che rimane a discrezione del suo possessore comunque sia ma è il come questo corpo si utilizza. E' sempre il come che fa la differenza. Insomma è un discreto casino andare a comprarsi un bel barattolo di nutella e trovarci dentro un mazzo di asparagi oramai in poltiglia. Ordinare che ne so, un piatto al pesto al ristorante che consegna a casa e vedersi recapitare un paio di pinze da freni. Non è per le pinze ma non sono commestibili. Ecco, le persone dovrebbero avere delle etichette così uno sa dove casca ma riconosco che è un'utopia anche se non del tutto folle.

Spe che come al solito dimentico sempre qualcosa in fondo.
Un salutino speciale agli utenti lombardi. In particolar modo alle:
  • 121 sessions di Milano,
  • 7 sessions di Brescia,
  • 7 sessions di Vignate,
  • 5 sessions di Como,
  • 4 sessions di Monza,
  • 3 sessions di Pavia, Oleggio, Varese, etc ect. ect....
Poi saluto tutte le regioni è :)

Pssss. Non ci avete capito una mazza vero? Meglio così. Scremiamo :)

lunedì 19 settembre 2016

Domande idiote in tono scherzoso

Ok, un'altra domandina idiota ma per me non per voi.
Chi è un atleta completo, chi fa i 400 metri piani o il decatleta?
Pssss... colui che fa decathlon e che non è quello che lavora all'omonima catena di negozi.
Oh, è semplice è.
Dite che ve la spiego subito o aspetto che voi (NON), rispondiate per paura di sputtanarvi/rivelarvi? :P
Fanno tutti e due atletica questo è vero ma c'è una sostanziale differenza. Uno è specializzatissimo in alcune discipline, l'altro invece ne fa dieci.
Da chi andate ad imparare ad aprire la mente su come testa e corpo possano eccellere in ogni disciplina, dal primo o dal secondo? :)

Dai che è facileeeeeeee!!! E' facilissima!!!

Ok se avete scelto il primo siete fuori di testa ma tanto la maggior parte è fuori di testa e pure di brutto, quindi cambia poco. Son pure fuori di testa io, figuriamoci. Così qualcuno si è specializzato in corde. Spesso sa un cazzo manco cosa sia la via. Sa nulla manco di zen e buddismo. Sa praticamente nulla di cosa "sia" un kimono ma solo che fa figo. Le corde se le incera, gli leva i pelucchi e via così. E legala mezza cartuccia. Una bella sciarpa di seta che per lo meno la sciogli facile ed al contatto è pura libidine. No! Va a fare i corsi. Nodi e contronodi che sembra di essere a Norcia a fare salamini. Gli stessi te li trovi davanti su facebook che ti dicono che un pompino non c'entra niente con il SM.
Ma va là!
Oh! E' come voler suonare il violino con le corde di metallo ai tempi di mozart. Erano di budellino!!! Ohhh!!! Si chiamano fissazioni detto terra-terra. Quell* che vede solo facebook, quell* che vede solo le corde o solo le fruste e se un giorno non ce le ha, non sa da che parte rifarsi. Così per la discussione in un post di un'amica milanese mi viene il dubbio che il sesso non centri niente con il (BD)SM, nullissima, anzi si fa con il burka! Le tette non si scoprono, niente mollette che non si può toccare e badam, c'è chi sostiene pure che se al pene (cazzo per il popolino), ci si mette il preservativo, allora il pompino c'entra perchè di fatto uno succhia un pezzo di "plastica". Ok  è lattice, trascuriamo i dettagli...