Seguito a scrivere di devianze caratteriali e cerco nel mentre, di capire anche dove mi trovo io. Facile "assalire" il prossimo e sentirsi sopra agli altri. Il punto è che non mi sento sopra agli altri. Avrei tanto voluto essere un normale cretino ma non lo sono. Magari domani se ne esce uno che mi dirà che la solitudine derivata al fatto di non essere capito dalla maggior parte del mondo, m'ha portato di qui o di là. Francamente non lo so. Sto cercando di tirare qualche esperto qui dentro ma pochi, se non nessuno, vuole apparire in un blog per soli adulti. Quindi sarà dura. Nel frattempo mi barcameno tra un post e l'altro cercando di capire il tutto ma mi rendo conto che mi muovo su un territorio sconosciuto e cerco informazioni per colmare un Gap che mi infastidisce. Non sopporto, se posso dire così, non sapere le cose. Ho una testa e mi piace usarla spesso in modo non convenzionale. Mi pare che questo genere di post piacciano pure a voi visto come li assalite.
Nel nostro "mondo" credo possano manifestarsi due tipi principali di personalità devianti: psicopatici e masochisti. Possono le due cose "convivere"? Gli scritti principali su psicopatia e narcisismo da quello che ho capito, sono di Alexander Lowen e ne ho pubblicato già un estratto.
Ci sono delle certezze in tanti comportamenti o per meglio dire, dei comuni denominatori:
c'è la metodica capacità di taluni nel dire cose e fare affermazioni o ancora, prendere impegni, fare dichiarazioni vincolanti che non dovrebbero essere contraddette. Eppure lo fanno. Un qualsiasi minuto secondo dopo, secondo il loro personale giudizio, negheranno di aver mai aperto bocca. Anzi, è sempre l'altro a non aver capito un cazzo. Sono dei "semplici" bugiardi prologici come li definisce
George K. Simon? Secondo lui
"è possibile identificare due obiettivi principali dietro l’utilizzo della bugia:
– prevenire qualcosa che desideriamo non avvenga.
– aiutarci ad ottenere qualcosa di desiderato ma che non sarebbe ottenibile in maniera onesta (un esempio è quando si mente ad un test)."
Se l'intento è solo trombare e divertirsi, allora è innegabile che si possa farlo anche senza la menzogna. Simon continua: "Alla fine di una relazione le vittime di questi comportamenti ambigui arrivano a chiedersi come hanno fatto a farsi ingannare per così tanto tempo. Le tipiche domande possono essere: il mio partner era realmente differente all’inizio ma è cambiato per qualche ragione sconosciuta? Ero così affascinata/o dal mio/a partner da non vedere la verità? Ma la cosa che tengono in considerazione è che alcune persone di natura non permettono a loro stessi quella vulnerabilità che potrebbe derivare da una relazione di pari livello.
Sfortunatamente queste vittime, quando realizzano di essere state raggirate, si imbattono in vissuti di vergogna, colpa e mettono in discussione di continuo la loro abilità nel giudicare correttamente le persone per quello che realmente sono. Superato questo momento queste persone arrivano poi a capire la natura del disturbo e accettano il fatto che semplicemente alcuni individui mancano della capacità, o della voglia, di relazionarsi sullo stesso piano di eguaglianza con gli altri; sebbene situazioni più rispettose possano portare queste “vittime” a riguadagnare un senso di integrità personale e di rispetto per se stesse.
Il punto però che la menzogna non copre tutto l'ampio ventaglio di comportamenti che mettono in atto. Uno così in effetti capitò non tanto tempo fa ad un'amica e che raccontava panzane talmente assurde da essere poi beccato in flagrante. Inaffidabile e basta. Per tutto il resto, una persona "normale" se accettabilmente la si può definire tale.Il tipo è in fondo una una mosca bianca. Tutti gli altri, di tutti i sessi e le età, non si limitano alla bugia.
In
psicologoinrete.com si legge:
"Il bugiardo patologico è in genere manipolativo, autocentrato e ben poco empatico rispetto alla dimensione psicologica delle altre persone."
Leggendo quel bell'articolo, sembrerebbe che si tratti "solamente" di partner nocivi ma di nuovo, non basta. Sono egocentrici, privi completamente di empatia, non gli frega assolutamente niente dell'altr* se non per quello che gli viene dato, fintanto che gli piace o gli fa comodo e questo è proprio della personalità narcisista. Adulano, compiacciono, accondiscendono per poi di nuovo, passare di punto in bianco a comportamenti che definirli strambi è poco. La tipamica diceva dello: "Scendi" ed io seguito ad aggiungerci un: "Chi sei, che vuoi da me ma chi ti conosce" per poi passare alle volte ad un "Che fai, ci vediamo?" Se parlano, dicono di se e spesso di cose banali altrimenti si scordato anche il tuo nome per riapparire magari dopo un po di tempo, come se niente fosse accaduto.
La domanda spontanea che mi viene alla mente in questo momento è del perché in questo "mondo" vi siano così tante persone con queste devianze caratteriali. La prima risposta che mi do è che è molto facile per "cose" così, nascondersi in quest'ambiente dove trattare i sottomessi come una cosa e con distacco è apparentemente il modo di fare comune e costante.
Tornando alle mie esperienze all'estero, questi modi non sarebbero MAI stati tollerati se non durante una session anche e proprio per evitare ogni forma di abbruttimento dell'umanità della coppia sadomaso. Il SM senza "Appartenenza e legame", sarebbe un guscio vuoto. Senza lealtà e rispetto non può ragionevolmente esistere né appartenenza e né legame o per meglio dire, un sano rapporto tra due (o più persone), a cui piace vivere situazioni estreme a letto.
Così come da tempo dico, penso e magari mi sbaglio di nuovo non so, che il primo compito di una onesta divulgazione non sia solo presentare ed aggregare ma fare pulizia da persone di ogni sesso ed età che abilmente si mascherao nei ruoli pur di appagare i loro desideri.
Qualche anno fa pubblicai qui nel blog questa foto ed il suo relativo messaggio. Andare oltre alla fisicità:
Oggi devo dire con profondo rammarico, che questo non basta. Insieme alla capacità di pensare, valorizza quanto è come sei in grado di amare e di rispettare il partner