Kinbaku, shibari, D/S, relazioni, pericoli stati d'animo, relazioni, pericoli, relazione e zen nel mondo BDSM o meglio, SM, sado-maso. blog I.
Cerca nel sito per parole chiave: inserisci argomento e cerca
venerdì 20 novembre 2015
Ma come fanno
Vorrei sapere come cazzo fanno. Schemo girato. Post scritti e postati, bozze inviate e pure dal tablet. Son gatti... con gli stivali. Mah!!!!!
giovedì 19 novembre 2015
Il non dialogo
A cosa può arrivare il non dialogo. Prima dell'11/9 gli usa erano così (pressappoco), strutturati. Polizia comunale, polizia statale, Fbi per i reati federali. CIA, per lo spionaggio ed il controspionaggio fuori degli USA. Nessuno di loro praticamente si parlava. Se uno aveva una info su un tizio aerobomba, non lo diceva agli altri. Il risultato era che la testa non sapeva cosa facevano mani e piedi. In effetti poi gli aerei sono caduti e con dei bei botti pure. Per Francia e Belgio avete ancora dei dubbi?
All'inizio del, cinema andavano di moda i "cappelloni", gli western. Trovatemene uno che sia dalla parte dei nativi. Siamo cresciuti, noi, con l'idea che i cattivi fossero loro. Poi arrivò "Balla coi lupi". No. Non è vero, il primo fu "Piccolo, grande uomo" con Dustin Hoffman. Beh, guardatevelo. Negli anni 70 quelli turbolenti erano i neri. Martin Luther King? Un casinista reazionario. Malcom X? N'altra testa di cazzo poi tutti abbiamo capito chi erano le teste di cazzo no? :)
L'assenza di dialogo distrugge prima le nostre teste che sentiamo solo una campana anche se solo prodotta dalla nostra mente. In secondo luogo crea dei danni a chi e intorno a noi, comunque sia, comunque vada. Capire è la parte fondamentale per la convivenza. Poi chiaro che subito dopo c'è il rispetto per la diversità.
Dipende a chi si crede e anzi, a chi e cosa in legame indissolubile, si vuol credere e questo fa un'abnorme differenza.
Beh per le teste di cazzo storiche e non ci vuole poi tanto ad informarsi. Basta andare a fine IIGM e magari qualcuno sa cosa sia successo a Norimberga. Magari è ma non ci conto mica tanto. Una su tutte la dico: come cavolo fece Speer a diventare quello che fu nonostante la sua cultura. L'ennesima dimostrazione che la stronzaggine non dipende dal livello di studio.
È notte, sono le 00:14 e ho sonno ma anche no. Mi piacerebbe tanto che la testa potesse andare su tumblr a postare qualche foto porcella o qualche altra semplicemente bella o dolce o selvaggia anche magari sono di un bel piatto infarcito. Ci penso e ho quasi paura perché oramai so che se ci vado, poi mi si contorce lo stomaco. Se scrivo, per lo meno penso a quello che scrivo e mi rifuto di sentire e di pensare. Evito di tornare a quello che ho creduto e magari evito di fare una strage virtuale. Di quelle che prendi un fucile e spari ai mostri, tipo doom. Avevo scritto della fata turchina e dei troll. Forse è pure peggio. È tipo la Circe che trasforma tutto in porci o porcheria. Lo sappiamo che i maiali sono intelligenti e sensibili e pure affettuosi ma sono pure di uno sporco unico e ineguagliabile. Ecco.
Ah, devo pure ringraziare alcuni blog femminili che nonostante il bordello successo in Francia non hanno fatto una piega. Seguitano a postare culi, cosce, cazzi e quant'altro fa sesso e nessuna ma nessuna parola per i poveri cristi crepati o feriti a Parigi. Quasi fosse un altro mondo. Forse lo è ma devo smettere di seguirli. Se vedete la lista a sx diminuire, questa è la ragione. Certo, il mondo è bello perché vario ma alle volte è parecchio, ma parecchio brutto. Penso che dopo millenni che hanno trattato le donne come niente, oggetti da usare, violentate, uccise ed abusate in così malo modo da farle sparire pure dai testi sacri che è doppiamente assurdo che alle fine, proprio loro possano comportarsi peggio di noi e se questo è vero allora... ve lo meritate.
"La gente falsa non parla, insinua. Non conversa, spettegola. Non elogia, adula. Non desidera, brama. Non chiede, esige. Non sorride, mostra i denti. La gente falsa è povera di spirito, poiché non cammina, striscia nella vita, sabotando la felicità altrui. La gente falsa ignora la bellezza e la nobiltà d’animo perché non ama, e così finisce per non vivere, esiste appena". Marisina Vescio
Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione. Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo. E a subirla ti senti ingannato, beffato, umiliato. La vittima d’una ingiustizia che non t’aspettavi, d’un fallimento che non meritavi. Ti senti anche offeso, ridicolo, sicché a volte cerchi la vendetta. Scelta che può dare un po’ di sollievo, ammettiamolo, ma che di rado s’accompagna alla gioia e che spesso costa più del perdono. UN CAPPELLO PIENO DI CILIEGE, Oriana Fallaci
Bello no? Tra ieri e oggi hanno ammazzato altri 2-3 ostaggi. Le teste di cazzo le perdona Dio. Se c'è. Cara Oriana (visto che eravamo quasi paesani), non esiste soddisfazione più bella che "condividere" il dolore anche con chi l'ha causato. Aĺle volte ti devi abbassare al loro livello ma se non fosse così, nessun criminale mai sarebbe preso. Due piccioni con una fava. Psicologia e giustizia. Anche questo è un dato di fatto.
mercoledì 18 novembre 2015
Liberté, egalité, fraternité
Guerre ri religione? No. Guerre di principi? Si.
Una volta avevo letto che: "per ottenere la libertà bisogna combattere, per perderla è sufficiente non fare niente.". Era attribuito ad un grande della nostra storia mondiale, il Sig. Benjamin Franklin. Non sono mai riuscito a trovare similari e conferma attribuzione ma è un concetto verissimo.
La libertà parte dalla mente ed è prima di tutto equidistanza tra gli elementi che si valutano o a quello che si pensa. Facile insomma dire e parlare presi dall'emozione del momento, difficile è confermare o fare le stesse valutazioni al sopraggiungere di un qualsiasi elemento nuovo condizionante. La libertà è il valore primario per quale ogni cosa vale la pena di vivere. La libertà di decidere, di pensare, di andare e di fare. Libertà è pensiero puro, sentimento puro. Libertà senza uguaglianza sarebbe niente. Il più stronzo, più intelligente, più bravo magari in alcuni settori economico-sociali farà presto a fare man bassa di risorse o di libertà altrui. Nemmeno l'equità è sufficiente a far si che giustizia legale e sociale sia trovata e mantenuta. Eguaglianza è avere prima di tutto gli stessi diritti e gli stessi doveri l'uno verso gli altri. L'eguaglianza è quello che da un senso di giustizia alla libertà e che va pure oltre il rispetto. Questo è come l'equità. È semplicemnte implicito nell'uguaglianza.
E infine la fraternità. Il vecchio testamento è in comune con le grandi religioni monoteiste e la storia di Caino e Abele la raccontano tutti. E beh mi pare quasi superfluo raccontare cosa sia la fraternità e cosa non anche se qualcuno preferisce parecchio mettere davanti il desiderio o l'interesse o il comodo a questo sentimento. Gli tirza il cazzo o gli prude la passera e chi se ne fotte. Poi il contrario o forse no. L'importante è fare. Già. Lo diceva pure la Fallaci nella citazione di qualche post fa. "L'importante è fare" ma non è mica vero. Fare male è peggio che non fare e non fare è il non vivere e siamo di nuovo all'equidistanza, alla ruota del carro.
Perché è indubbio che qualsiasi male che tu dai che alla fine provoca una reazione, soprattutto se lo fai a qualcuno incolpevole. Che sia uomo, donna, bambino non importa. È la gratuità del male che lo rende peggiore del male stesso ed alle volte la giustizia arriva a diventare "vendetta".
Così ritorno all'amato S. Agostino che diceva che tutti i pregi portati all'estremo diventano difetti. La parsimonia diventa avarizia, l'amore diventa gelosia e così in tutte le cose della vita. Ne avevo già parlato in tempi non sospetti ma anche questo è passato da un orecchio all'altro così, senza lasciare traccia.
Così è come quello che tirava i sassi e gli dicevano "basta, basta". E lui smetteva per un po e poi rincominciava. Un giorno chiamarono i gendarmi senza dirgli niente e lui si mise a piangere implorando di non essere punito.
Ecco. Molti qua sono così. Fanno i grandi, distribuiscono dolore e se qualcuno/a sbotta, la "colpa" è la sua.
Mentre son qui in tv si parla di droni e di privacy. Il garante dice che si potranno anche abbattere. Si penso io, fintanto che si vedono. Quando saranno grandi poco più che un insetto o che tutti ne avremo uno, sarà impossibile. La privacy crea la libertà per mostri di Parigi. Il controllo è oppressione. La migliore libertà è non avere niente da nascondere soprattutto in campo sociale e sessuale anche perché se nascondi poi va a finire che puoi provare negare anche l'evidenza.
Buona serata a chi legge, se c'è.
martedì 17 novembre 2015
Il master in casa
Avete fatto per conquistarvi la libertà, l'autonomia, la vostra capacità di pensare e di decidere e vorreste mettere un master in famiglia. Se andate in alcune parti del mondo questo tipo di società c'e ancora. Andate a raqqah o ovunque vi sia estremismo religioso. Avete sta roba servita su un piatto d'argento e vita natural durante.
Lo pigliate così, fuori della relazione normale e va a finire che fate male a chiunque vi capiti a tiro. Alle volte pure anche verso voi stesse. Tra voi non fate squadra e lo portate anche nella relazione. Le vie di mezzo spesso vi sono sconosciute. O re o ciabatta. Avete pure linguaggi vostri, spesso incomprensibili. Il forse vuol dire "che cazzo hai fatto" o ancora "ma levati di qui". Raramente "forse" vuol dire "forse" e vale anche per un'altra lunghissima serie di parole. Se vi girano le palle vi fate venire i mal di testa che generalmente non vi riesce di spiegarvi per quello che non va, avendo pure la pretesa che vi si capisca al botto. Alle volte seguendo ragionamenti talmente complicati o contraddittori che lasciarvi con il mal di testa ed uscire con gli amici e quasi necessario alla sopravvivenza.
Come diceva quella canzone? "Dolcemente complicate...". Lo pensavo pure io, poi mi sono accorto che anche il dolcemente dipende dal troll dell'umore. Alle volte con il dolcemente ci mettono anche parecchio Shining.
Abbiate pazienza ma non so più come dirvelo ecco.
Abbiate pazienza ma non so più come dirvelo ecco.
Il bdsm e il vanilla.
Ne ho parlato tante volte ma a quanto pare o non ci arrivate oppure fate recchie da mercante oppure ancora a seconda di quello che vi fa comodo e credo che sia questa parte che la fa da padrona.
Il bdsm non è un rapporto a parte. Non è, un flipper, un videogame, un diversivo per la sera. Oddio, per qualcuno si ma è bene dirlo subito (vedi post "Se..").
Il bdsm è fatto di PERSONE non di vibratori. Quando qualcuno definisce me, te, voi come "BDSM" vi porta sullo stesso livello di uno di quei cosi o poco ci manca.
Per quello affibbio definizioni di "cose" al posto di nomi o per quanto possibile li associo. Ripeto, a me pare ovvio, ad alcuni no.
Do' sempre un foglio in bianco a tutti, nessuno escluso. Non mi frega di religione, razza, altezza, peso, colore di capelli e quant'altro. Considero tutti come PERSONE con egual diritti ma anche egual doveri. In base a quello che fate, decido. Credo e spero che la cosa francamente sia reciproca perché come non ho nessuna voglia di considerare nessuno come un passatempo, un diversivo o una con cui fare sesso estremo, mi pare particolarmente degradante e non lo voglio per me.
Il bdsm non è un rapporto "normale". Mi piace parecchio paragonarlo ad un rapporto "soldato-comandante", condito parecchio da profondi sentimenti di affetto se non di amore puro.
E' chiaro che se tu lavori in un magazzino, sia abbastanza difficile che ti capiti che ti crolli addosso uno scaffale. Oddio, dipende dal magazzino ma l'equazione regge. Così se lavori in una acciaieria, il lavoro è particolarmente pericoloso e se sei un soldato, spesso e volentieri dagli ordini che ricevi o dalla situazione in cui ti trovi ci puoi anche rimettere la pelle o qualche pezzo di corpo.
Il bdsm è qualcosa di molto simile. Fatto male è particolarmente rischioso, fino a giocarsi la vita. Non è un lavoro, è sesso e senza intesa prima e legame dopo, è solo un susseguirsi di gesti convulsi anche se divertenti.
Se il vostro ufficiale vi dice: "alzati e corri che dobbiamo individuare un cecchino", tu ti alzi e corri punto. Il rischio che il cecchino ti centri è alto e l'ufficiale lo sa eppure te l'ordina. Qui chiaramente non c'è nessun cecchino, nessuno che ti spara ma se non ubbidisci a quello che ti viene chiesto, ciao. Non è che si cambia perché non ti piace e diventa solo gioco di ruolo. In questo, quando ci si stufa, si smette. Qui si smette se ci si stufa di quell'altro/a o se quel che ti dice o fa, non ha nessun senso e si diverte solo lui/lei.
Comparare e mettere le due cose assieme è semplicemente impossibile a meno di non aver così tanti compromessi da renderlo altro rispetto a quello che è partito. Non vi torna? Pace. Quando ci avrete battuto il muso per anni, forse capirete.
Non avete le idee chiare? Di nuovo, non venite.
Non avete chiaro quali siano i vostri obblighi e i vostri doveri? Non venite, non aprite manco bocca.
Non avete chiaro cosa vi è dovuto e cosa no che significato profondo è fare un'azione o dichiarare qualcosa in questi rapporti? Andate a giocare con le bambole, le vostre però.
lunedì 16 novembre 2015
Buona notte
Vorrei chiudere gli occhi e sognare un tempo dove falsità, interesse, religione non ci sono mai stati.
Che bello il posto dove l'amore supera l'egoismo, dove dare è più bello che prendere anche perché è così ovvio che se dai, dall'altra parte c'è qualcuno che riceve ma lo spirito di sicuro, cambia. La pace nel sogno non c'è un dio migliore di un altro o un profeta altrettanto. Senza le follie di qualcuno che pretende di parlare con un essere superiore che anche se ci fosse, sarebbe così impegnato con il suo uni (forse), verso da non avere tempo per un granello di sabbia tra miliardi, di miliardi, di miliardi di mondi di sabbia. Vorrei che in quel tempo le persone siano finalmente tali e che si rispettino capendo che questo dipende da noi stessi e non dalla società ma dalla crescita interiore. Vorrei che non ci fosse bisogno di "punizioni" perché ognuno capisca quando sbaglia. Vorrei che ad ogni sbaglio ci fosse un modo per riparare con successo.
Poi ti svegli e ti accorgi che tutto questo non esiste. Se va bene, trovi uno che ti mente. Se va male ti ammazza magari per 20 euro o per dire che il suo dio è meglio del tuo. Ti chiama l'amico/a: "Mi fai un pc?"
"Ok", prendi i pezzi.
"Non mi bastano i soldi, mi anticipi che appena è pronto pago?"
"Si, volentieri". Pc consegnato, soldi mai visti. Piccole cose ti dici ma per quelle grandi invece le persone cambiano. No, fanno peggio. Per quelle grandi ti lasciano solo. Passa uno a Capaci e boom. Tutto a pezzi e tu cerchi quei pezzi perché il buono non si perda nell'aria o nel tempo ma anche qui capisci che non gliene frega un cazzo a nessuno. Dove c'è caos pochi furbi fanno come gli pare ed il resto si affanna per le briciole. Tu dirai che magari conosci una persona con cui sognare sia lecito. Per due, tre ore, un giorno, un we o quello che è, puoi fare pace con il mondo, dare e ricevere solo serenità. In fondo è così semplice: un giorno, un passo. Tanti giorni, tanti passi. Un cammino.
Nulla da fare. Una mattina, un pomeriggio, una sera arriva qualcuno che senza vergogna ti dice che abbiamo scherzato. Così è meglio non svegliarsi e lasciare libera l'anima se c'è di poter trovare un posto dove la sua energia serva a qualcosa, magari solo a dare un'altra vita o ad accendere una stella.
A che serve svegliarsi se non ad adattarsi al peggio o a trovare le certezze che ogni meglio, anche piccolo, è destinato ad essere demolito.
Buona notte, buona guerra. Ci sarà sangue e paura. Ribellarsi costa, non ribellarsi costa di più perché annienta anche il sogno.
Buon notte.
sabato 14 novembre 2015
Se...
In primis, il feed. Adesso funzionano tutti e due. Creato il nuovo feed con feed burner, l'altro non lo legge direttamente dal blog e si autoinganna. Fino a che regge potete rimanere così. Ma che stronzi. Avete mai letto Sant'Agostino? Ecco, dovreste. Dovreste parecchio, si.
Coloro che ci hanno lasciati non sono degli assenti, sono solo degli invisibili: tengono i loro occhi pieni di gloria puntati nei nostri pieni di lacrime. (Sant’Agostino)
Meglio avere un cuore senza parole che dire parole senza cuore. (Mahatma Gandhi)
Adesso mi viene la voglia di fare una domanda scontata alle lettrici di questo blog se ce ne sono. Chi di voi vuole una session tanto per fare e per divertirsi e basta? Su dai, è una domandina semplice, semplice. Mi avete sfrantecato le palle con la storia dell'unicità, che le donne vogliono questo e quest'altro e poi arrivi ad un certo punto e ti accorgi che di quelle veramente così, una o due su cento. Guardate che è meno fatica dire una cosa e farla che fare l'esatto contrario. Non richiede tanto impegno, no!. Chiamate mastro o un altro e gli dite: "hai da fare domani? Nel caso tu fossi libero mi piacerebbe farmi un giro". Non mi direte che avete paura di passare da troia a dire che vi piace solo una cosa del genere. Però e nel caso, perché cazzo venite qua? Li fuori è pieno di gente così, perché venite a rompere a me. La prima miss mi disse una cosa che è verità sacrosanta. Se sai che vedi una persona una volta, due tre, poi basta, ci metti tutto l'impegno per prendere e dare il massimo. Se sai che lo rivedi, non esaurire mai il desiderio, lascialo per la volta e la voglia di rivedersi successiva. L'onestà ha i suoi vantaggi. Effettivamente...
Le parole non sono state inventate perché gli uomini s'ingannino tra loro ma perché ciascuno passi all'altro la bontà dei propri pensieri. La misura dell'amore è amare senza misura. (Sant'Agostino)
Mantieni i tuoi pensieri positivi, perché i tuoi pensieri diventano parole.
Mantieni le tue parole positive, perché le tue parole diventano i tuoi comportamenti.
Mantieni i tuoi comportamenti positivi, perché i tuoi comportamenti diventano le tue abitudini.
Mantieni le tue abitudini positive, perché le tue abitudini diventano i tuoi valori.
Mantieni i tuoi valori positivi, perché i tuoi valori diventano il tuo destino. (Mahatma Gandhi)
Poi siete venute con l'appartenenza. Che è sta roba? No non si va dal pizzicagnolo e si chiede se te ne incarta due etti. L'appartenenza è l'essenza di un rapporto e che si costruisce attraverso un legame serio, profondo e vero. L'appartenenza è fatta di piccole e grandi cose. Dai grossi problemi della vita ali piccoli dettagli. Per l'appunto le tazze con le foto dei figli, il dolce per la festa, il sito che non funziona, i ladri che ti entrano in casa o sul posto di lavoro e pure dalle ore o i giorni passati assieme a fare bdsm. L'appartenenza non accetta falsità e preclude l'inganno e l'ipocrisia verso se stessi perché l'appartenenza è la presenza prima di tutto di persone con valori. Qui non esiste o quasi il tradimento fisico. Il bdsm si può vivere semplicemente guardandosi negli occhi o in un incontro di gruppo, il bdsm non è una pratica, non vai a giocare a tennis. È uno stile di vita che parte dalla morale e finisce con l'appagamento. Il piacere non è il fine perché puoi godere mille volte e mille volte ancora e non trovare mai appagamento. L'appartenenza non ha inizio né fine e non è mai un errore. Non si può dire infatti mai quando questa cominci, non ci sono interruttori per cui "tu" puoi sentire qualcuno dentro ed essere ricambiato/a. Può avere fine una storia ma se davvero rispetti te stesso e con chi dividi la tua vita, questa non ha una fine.
Dio ti ha creato senza interpellarti, ma non ti salva se non c'è il tuo consenso. (Sant'Agostino)
Per me è sempre stato un mistero perché gli uomini si sentano onorati quando impongono delle umiliazioni ai loro simili. (Mahatma Gandhi)
La vita non è un errore, le persone sono sono errori e manco le scelte lo sono. Facciamo ciò che sentiamo e se lo sentiamo è giusto. Può essere sbagliato perché di per se porta ad un fine sbagliato ma non è mai un errore. Se sbagli capisci cosa fare bene e se hai fatto bene, non importa andare oltre.
E adesso per cortesia non venite a parlarmi di Dio, questo è un esempio e una metafora. Dio c'entra se credete in Dio e c'entra la vostra morale se credete in voi stessi.
Fides quaerit, intellectus invenit. Et rursus intellectus Eum quem invenit adhuc quaerit. - La fede cerca, la ragione trova. E ancora la ragione cerca Colui che ha trovato. (Sant'Agostino)
Non vale la pena di godere di diritti che non derivino dall'aver compiuto il proprio dovere (Mahatma Gandhi)
La prima volta che sono ito su al nord ero un ragazzino. Arrivi ad un semaforo pedonale, non passa nessuno e tu cerchi di attraversare comunque come si fa qua. Ci hanno ripreso per il collo e detto che non si fa. Anzi, non mettere manco il piede fuori dal marciapiede che se passa un pula ti fa la multa. Adesso sinceramente non so cosa dice il codice della strada qua ma credo che sia previsto. All'epoca lo era ma qui non penso che nessuno mai abbia multato uno che abbia fatto una cosa del genere e manco un gruppo di ciclisti che prendono l'intera carreggiata. Una bici senza faro la sera e via così. Ecco perché nel post precedente dicevo che il diritto nasce dal dovere. Se non vuoi trovare gente in mezzo di strada quando guidi, non entrare in mezzo di strada e se lo fai c'è uno che scrive e ti fa capire.
Nessuno può essere veramente amico dell'uomo se non è innanzi tutto amico della verità (Sant'Agostino)
Non dovremmo avere che una sola paura: quella di fare qualcosa di ingiusto o di falso. (Mahatma Gandhi)
Se domattina mastro dicesse alla signora x che è l' "unica che spoglia e la più importante", mentre lo dice ad un'altra in contemporanea e sta cosa si scopre chi è lo sputtanatore? Chi pubblica o "io" master, che sono uno stronzo? Per la cronaca, la cosa è successa davvero ad un'amica qualche anno fa. Il tipo era un master famoso. Poi arrivò uno/a (boh), che con un profilo farlocco raccontò la storia. Ultimamente gli è risuccesso con un altrettanto master famoso (Esinem). Morale?
1 - non prendere per il culo,
2 - non prendere per il culo,
3 - non prendere per il culo,
Prima di tutto te stesso/a ma soprattutto non gli altri.
L'amore non si vede in un luogo e non si cerca con gli occhi del corpo. Non si odono le sue parole e quando viene a te non si odono i suoi passi. (Sant'Agostino)
Se urli tutti ti sentono... Se bisbigli ti sente solo chi ti sta vicino... Ma se stai in silenzio solo chi ti ama ti ascolta. (Mahatma Gandhi)
Qualcuno ha un'idea di cosa siano gli accordi prematrimoniali negli states? Stessa roba. Prevenire che uno, ma in genere una stronza, sia li solo per i soldi del tipo perché a dire ti amo ci vuole uno sputo e a negare che sia vero, ancora meno. Poi c'è la fila per andare a puttane (e c'è davvero), figuriamoci se non c'è la fila da una che te la da gratis. Basta che gli giri nel verso giusto e se poi cambia idea, un'altra. Ecco, questo potrebbe pure essere un modo per evitare che circolino in giro certi soggetti o per lo meno che si sappia che tipo di cosi siano. Eppure ripeto, mi pareva è, solo, mi pareva di aver sentito tante volte. Ho una cena, un compleanno, mastro mi aiuti? Ho bucato, sono senza ruota di scorta, come faccio adesso? Ho il pc in famiglia, non voglio che mi leggano, come si fa? Le tazzine appunto per le colazioni di casa, quello, quell'altro e uno se lo domanda effettivamente. Cercavate un tuttofare? Che cosa signore cercate quando venite qua. Su, una che dia una risposta che poi non banno per evidente stupidità. Quando comincia una convivenza o una relazione, siamo tutti spinti dalla curiosità del viaggio. Quando finisce, se entrambi hanno vissuto con coscienza e non è andata, non ci sono né vinti né vincitori. Né offesi, né abusati. Né forti, né deboli. Né cattivi, né buoni. C'è solo il rispetto reciproco perché sai che nonostante tutto ci siamo arresi per incompatibilità e non per via delle sveglie mattutine o dei desideri del cazzo o della fica. Quando finiscono le storie false c'è sempre uno sconfitto ed un vincitore ma non sono le storie ad essere false o "sbagliate", sono le persone.
“Se qualcuno vi si avvicina con un dono e voi non lo accettate, a chi appartiene il dono?”, domandò il samurai. “A chi ha tentato di regalarlo”, rispose uno dei discepoli. “Lo stesso vale per l’invidia, la rabbia e gli insulti”, disse il maestro: “Quando non sono accettati, continuano ad appartenere a chi li portava con sé”. (Storiella Zen)
Preferiamo ignorarla, la verità. Per non soffrire. Per non guarire. Perché altrimenti diventeremmo quello che abbiamo paura di essere: completamente vivi. trovare scappatoie quando non si vuole guardare dentro se stessi è la cosa più facile al mondo. Una colpa esterna esiste sempre, è necessario avere molto coraggio per accettare che la colpa – o meglio la responsabilità – appartiene a noi soltanto. (S. Tamaro)
Domattina arriva uno che sbagliando contenitore mette la candeggina in una bottiglia di acqua. I primo che ha trovato. Esce per andare a pisciare, arriva un altro che ha sete e beve. Scusa? Scusa lo chiedi a tua sorella. Non importa quanto sei stato bravo prima. A me pare ovvio, a molti a quanto pare no. Nelle vite giocate c'è anche questa. Non era candeggina e me ne sono accorto in tempo ma non abbastanza da finire al pronto soccorso raccontando una cazzata. Mo anche queste son finite è. :)
Iscriviti a:
Post (Atom)