L'altra sera guardavo la solita trasmissione che parla di stelle e di fisica ed è stato fatto un paragone tra energia e temperatura applicato alle particelle.
Ok adesso mi saltate addosso se sbaglio qualcosa come al solito ma è un concetto, non una lezione. L'energia è un concetto astratto ed ha un mero valore matematico. Nessuno può vederla, nessuno può toccarla. Ogni corpo ha a disposizione un'energia potenziale e che in quanto tale, non è detto che si possa esprimere. L'energia applicata al bdsm forse non è altro che calore, il modo cioè di trasferire energia da un corpo all'altro e quindi anche a mente e cuore.
La temperatura invece è il modo di misurare l'energia termica. Ognuno di noi ha una percezione diversa della temperatura. Agli stessi gradi qualcuno sta bene, qualcuno sente freddo, altri caldo. La temperatura viene quindi espressa in gradi centigradi (C°), in modo che chiunque possa regolarsi di conseguenza. Certo è che ognuno di noi anche a letto, deve in qualche modo accendersi, raggiungere quello stato in cui tutto è possibile o che comunque permetta di buttarsi. Anche in questo caso ognuno ha il suo modo, i suoi tempi, i suoi gradi. Pertanto la temperatura è caos. Ognuno fa come cavolo gli pare ma comincia tutto dal buttarsi o meno. Buttarsi significa liberare energia e mettersi in gioco. Relazionarsi con gli altri e ricevere l'energia che il partner ti da, dare la propria energia al partner. Così si può cominciare in tanti modi. Da una chat, da una mail o una telefonata. Certo che è più che energia, questa è un'esplorazione per capire se si può veramente liberarla. Il resto avviene con gli incontri reali dove spogliarsi non è un must (dovere), ma una semplice opportunità che alle volte può anche non accadere.
L'importante è mettersi in gioco sempre e comunque e non avere preconcetti ma semplice curiosità. Certo è che alle volte ci si sorprende per non aver fatto un cavolo di niente se non chiacchierato. Essersi esplorati e non aver trovato affinità e altri casi, rari ma preziosi, essersi pure stupiti di dove piacevolmente siamo arrivati.