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martedì 15 ottobre 2013

Rapporti di coppia nel bdsm e rispetto dell'SSC

Seguito a rimettere insieme i cocci di chiarimenti che sti mastri alpitour in vena anche di master in psicologia non la smettono più. Intanto anche se uno di noi fosse un medico laureato nel settore, le sue teorie dovrebbero avere per lo meno un riconoscimento comune e se fuori dal coro, una solida base su cui portare gli altri a discutere. In genere sono proprio quelli che cantano una canzone diversa a far fare alla scienza dei passi da gigante e non i conformisti.
Stiamo parlando però a grandi linee di un "gioco" erotico, spinto e relazione in cui durante la fase di "gioco" chi subisce non può dire no. Anche il tipo di pratiche sono diverse ed ampie rispetto ad un "gioco di ruolo" o in un rapporto tradizionale.
L'errore più grande che si possa fare è quello di dire in modo terra-terra: "voglio essere legata e scopata." Qui non si tratta di un atto fisico ma di uno stato mentale anche se una cosa così rimane consensuale ed è la base di ogni sano rapporto perché provoca piacere ad entrambi. Come si trasporta sta cosa in ambito bdsm dove chi domina in genere ha quasi un potere assoluto e non scadere nell'abuso? Alla fine questa è la chiave di volta di tutta la baracca.
Ragionevolmente parlando penso veramente che l'unico modo sia discuterne. Non volete fare il questionario della tavola dei limiti? Mettetevi ad un tavolo e parlatene fino a che non avete sviscerato ogni singola pulce e poi ricominciate da capo. Ci saranno cose che MAI vorreste fare e mi pare pure chiaro e naturali ed altre cose che forse domani potrete pure fare. Magari è semplice vergogna, magari altro, magari semplicemente ragionevolezza e che deve essere rapportato alla mentalità della coppia. Io non ho mai forzato nessuna a fare un tattoo ad esempio o qualsiasi altra modifica permanente del corpo. Magari in una coppia amante entrambi dei tattoo e/o dei piercings, questa cosa rientra nella più assoluta normalità. E' quindi chiaro che già nella scelta del partner se ne cerchi uno nella stessa lunghezza d'onda. E' altrettanto chiaro che siamo esploratori e ci piace andare alla ricerca di situazioni nuove con nuovi attrezzi magari e con nuovi "giochi" da fare assieme. La parte dei limiti flessibili deve pertanto essere molto ma molto chiara. "Non mi piace che ne so, leccare sperma", magari qua qualcosa si può fare per migliorare la cosa e farglielo piacere ma non puoi che ne so portare qualcuna a giro nuda o a una festa nelle medesime condizioni se lei proprio sta cosa la blocca. Insomma, una cosa è dire: "Mai", un'altra cosa è dire: "Discutiamone." Già perché il trucco qua non è solo "costringere" il punto è riuscire a farglielo piacere anche perché qua si nasconde qualcosa di più profondo.
Intanto le paure personali o le fobie. Si può superare la claustrofobia (leggetevi il link e che cazzo!)? Forse solo affrontandola a meno che non vi siano altre complicazioni. Questo alla fine è un bdsm sano e consensuale e che fa "crescere".
Se troviamo un/a masochista "pura" che facciamo? L' "usiamo" come ci pare o cerchiamo prima di risolvere una situazione che con l'andare del tempo può anche degenerare ulteriormente? Ecco. Vedo questa situazione un po' come un chiederti qualcosa che sai che è sbagliato da fare ma lo fai semplicemente perché tizio/a sa dire che giorno è oggi, come si chiama e perché ti piace farlo. La pacchia per ogni sano sadico senza morale che fa quel che gli piace fregandosene delle conseguenze. Dov'è a sto punto veramente il SANO nel SSC?
Ora, è altrettanto chiaro che se dai uno sculaccione più forte preso dalla foga, poco male, un massaggio e un po di crema e tutto sparisce. Vale anche se mentre ti tira un pompino presa dalla foga ti morde l'uccello. Fosse la prima volta. Non facciamo drammi. I danni della mente e nella testa non sono quantificabili, né ben valutabili e neppure facilmente risolvibili. Ocio ad infilarsi in questi "giochini" se avete un po' di coscienza.
Ocio anche a non trasformare questo modo di vedere le vostre relazioni in un costante stile di vita. Sempre uno sopra, lei sotto. Sempre uno che comanda, uno che ubbidisce. Uno che provoca, l'altro che impartisce punizioni. E' veramente come quando il gioco d'azzardo diventa irrefrenabile. Si perde il senso della sana relazione umana e lentamente l'anormalità diventa normalità. Nessuno se ne accorge. In genere si prende coscienza di questa solamente quando è troppo tardi. Scrivete spesso su fb? Provate a stare lontani dal pc per 4 o 5 giorni per vedere se ci riuscite. Provate la stessa cosa nel vostro rapporto sm. Riuscite ancora a staccare la testa ed avere con lei/lui un rapporto normale come due singoli individui magari in una giornata di dolcezze e carezze piuttosto che nella solita frusta e manette? Adesso capite perché non mi piace il 24/7 e credo che sia applicabile seriamente senza rischi da due persone per lunghi periodi? Credo di si. Spero! Per chi non lo capisce è che che l'anormalità diventa costante stile di vita. Non sono più divagazioni o esplorazioni sessuali e mentali diventano compulsivismo, diventano "droga", diventano che non riesci più a vedere e vivere la vita in modo normale anche per qualche giorno. Se non siamo alla parafilia conclamata, poco ci manca. 
Detto questo poi ci sono quelli che si affacciano a questo mondo per la prima volta e sono curiosi. Intanto nessuna di queste pratiche o stile di vita, può far cancellare i normali rapporti interpersonali con il vostro partner. Buon giorno, ciao, un bacio, una carezza, discutere di ogni cosa come se voi il bdsm proprio non lo conosceste nemmeno. Imparate ad accendere e spengere quell'interruttore. Adesso si "gioca", adesso c'è la battaglia. Poi, come un soldato si posa il fucile e le bombe a mano e ci si fa una sana risata con gli amici. Non si va in
giro per strada a sparare al prossimo. Chiaro?
Adesso e come si dice: "uomo avvertito, mezzo salvato". Ve l'ho detto, ridetto, rispiegato e di nuovo rispiegato e ancora rispiegato tanto da farmi venire due @@ così. Non è che con una lettura di 12 o 120 saggi di psicologia diventate medici o esperti. Anche questo è un grosso errore di sopravvalutazione di se stessi. Parlatene piuttosto con il vostro medico curante anche solo perché vi  dia un indirizzo sia fisico (di qualcuno che magari ne sa più di lui), che di approfondimento, che di interpretazione.
E' veramente l'ora di finirla con la storia del fai da te e ho ragione solo io perché ho letto e garantisco di aver capito. Si chiama nozionismo e niente ha a che vedere con scienza e verità anche se alle volte, l'intuito può far fare passi da giganti. Marconi non era laureato e lo prendevano tutti per i fondelli eppure... 
Sta di fatto che il medesimo ha solo rischiato in proprio, non coinvolto nessuno con la forza (fisica o mentale), nelle sue follie.
Buona giornata gente.

domenica 13 ottobre 2013

Un pensiero fuori tema

L'altro giorno mi venne in mente di postare qualcosa che mi piace parecchissimo proprio. Il coro degli schiavi del Nabucco di Giuseppe Verdi.


E l'ascolti una volta, due, tre e ad un certo punto sparisce tutta la merda che ci hanno buttato su tra i vari leghisti e politucoli da strapazzo in caccia solo di fare il loro tornaconto. Già, perché qui gli schiavi eravamo e siamo ancora noi che di questa Italia abbiamo fatto nel frattempo l'unità ma che poi abbiamo svenduto a destra e a manca. Qui alberga il sogno di ogni italiano che si rispetti, che abbia un cuore, un'anima, che abbia voglia di cambiare che vi sia un oggi ed un domani migliore. Bando alle ipocrisie, solo gente di buona volontà. E' il mio pensiero e sentivo veramente la voglia di condividerlo. Ci metto anche un'altra musica, bellissima, "La bandiera", cantata da Domenico Modugno uno dei tanti grandi che ha sfornato questo paese di geni, come al solito, compresi solo dopo. Pezzo tratto dalla commedia di Garinei e Giovannini "Rinaldo in Campo".


Buona domenica e cantate, invitate gli altri a cantare, tutti assieme :)

"Può darsi non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non farete nulla per cambiarla."
"Se avremo aiutato una sola persona a sperare, non saremo vissuti invano."
Martin Luther King


Romantico


Ho che bella questa domenica di ottobre. Il primo freddo e dopo così tanto tempo vedo una chiave di ricerca che vi ha condotto qui: BDSM romantico.
Non so se sia lo stesso, non so ovviamente chi sia ma accanto vi è un numero 3. Poca cosa in confronto dei 6000 click sul massaggio prostatico ma per un giorno vorrei sognare che per lo meno ad una persona è servito. Così allego una foto che mi ricorda un urlo lunghissimo di piacere assoluto così forte e intenso che "Cavolo! Meno male, altrimenti arrivano i pompieri :D :D :D".



"L'amore è una bocca nel cuore, mai sazia di te". MDS


Bolero.




E di seguito quale miglior inno? :)



Quand je vous aimerai?
Ma foi, je ne sais pas,
Peut-être jamais, peut-être demain
Mais pas aujourd'hui, c'est certain
L'amour est un oiseau rebelle
Que nul ne peut apprivoiser,
Et c'est bien en vain qu'on l'appelle,
S'il lui convient de refuser

Rien n'y fait, menace ou prière,
L'un parle bien, l'autre se tait:
Et c'est l'autre que je préfère,
Il n'a rien dit mais il me plaît
L'amour! L'amour! L'amour! L'amour!

L'amour est enfant de Bohème,
Il n'a jamais, jamais connu de loi;
Si tu ne m'aimes pas, je t'aime:
Si je t'aime, prends garde à toi!
Si tu ne m'aimes pas,
Si tu ne m'aimes pas, je t'aime!
Mais, si je t'aime,
Si je t'aime, prends garde à toi!
Si tu ne m'aimes pas,
Si tu ne m'aimes pas, je t'aime!
Mais, si je t'aime,
Si je t'aime, prends garde à toi!

L'oiseau que tu croyais surprendre
Battit de l'aile et s'envola
L'amour est loin, tu peux l'attendre;
Tu ne l'attends plus, il est là!
Tout autour de toi, vite, vite,
Il vient, s'en va, puis il revient
Tu crois le tenir, il t'évite,
Tu crois l'éviter, il te tient
L'amour! L'amour! L'amour! L'amour!

L'amour est enfant de Bohème,
Il n'a jamais, jamais connu de loi;
Si tu ne m'aimes pas, je t'aime:
Si je t'aime, prends garde à toi!
Quando ti amo?
Beh , non lo so ,
Forse mai , forse domani
Ma non oggi , questo è sicuro

L'amore è un uccello ribelle
Che nessuno può addomesticare ,
Ed è invano di chiamarlo ,
Se a lui conviene di rifiutare


Nulla funziona , minaccia o supplica ,
L'uno parla , l'altro tace :
E questo è l'altro che preferisco
Non disse nulla , ma mi piace
Amore ! Amore ! Amore ! Amore !

L'amore è il figlio di Boemia
Non ha mai , mai conosciuto alcuna legge ;
Se non mi ami , io ti amo :
Se io ti amo , state attenti!
Se non mi ami ,
Se non mi ami , io ti amo !
Ma se io ti amo ,
Se io ti amo , state attenti!
Se non mi ami ,
Se non mi ami , io ti amo !
Ma se io ti amo ,
Se io ti amo , state attenti!

L'uccello che tu pensavi di sorprendere
Battè d'ali e volò via
L'amore è lontano, tu puoi aspettare ;
Tu non aspetti più, tu puoi attendere!
Tutto intorno a te , presto, presto ,
Si tratta , va, poi ritorna
Pensi che lo puoi tenere, lui evita
Pensi di evitarlo, lui è
Amore ! Amore ! Amore ! Amore !

L'amore è il figlio di Boemia
Non ha mai , mai conosciuto alcuna legge ;
Se non mi ami , io ti amo :
Se io ti amo , state attenti
!

venerdì 11 ottobre 2013

Chiarificazione per i profani differenze tra bdsm e giochi di ruolo, sadismo e masochismo. Parafile secondo DSM-5

Mettiamo due pallini una volta per tutte visto che qui il bdsm è diventato alpitour e tutti sono nati imparati. E' scritto in modo generale, non personale. 

Punto 1
Il bdsm  non è un gioco di ruolo. Ognuno di noi ha le sue regole ma generalmente posso dire che il non ubbidire alle volte porta a punizioni anche pesanti o alla cessazione totale del rapporto. E' tutto vero e serio ovviamente nei limiti del rispetto reciproco altrimenti sarebbe un abuso. E' chiaro che chi subisce è volontario e che se lo fa, gli piace. E' altrettanto chiaro che chiunque debba e possa cambiare idea ed interrompere tutto ed andarsene anche solo per aspettative mancate. Magari il modo di comportarsi negli atti del top, non si confà al vostro modo di essere. E' altrettanto chiaro che se un rapporto è fatto solo di punizioni non a
vrebbe manco senso ma per esperienza personale e di qualche amico, posso dire che ci sono delle persone a cui piace dire costantemente di no e farlo in modo più duro. Come dice "G.", di quelle che ti fanno girare i coglioni. Con questi soggetti con cui è difficile capire quando il "no" è parte del rapporto e quando magari è un vero no, consiglio sempre di avere una safe e un gesto di sicurezza. Usatelo non come stop al rapporto ma come "stop, fermati, quello che adesso ti dico è una cosa seria". Utilizzate la safe in modo più ampio insomma. Magari l'interruzione totale, con la ripetizione della safe per tre volte. Per usare parole già scritte: "nel bdsm ci si diverte entrambi e lo spirito di entrambi si eleva". Si cresce e si impara. Il top è una guida a cui obbedire se questo da qualcosa di elevato nel piacere e nella crescita.

Punto 2
Il gioco di ruolo non è vincolante. Si tratta più di fingere di fare che fare veramente. Situazioni più blande e di sesso infarcito con qualche fantasia in più. Nessun vero obbligo. Nessun superamento dei limiti parziali. Nessuna vero "ordine" se così posso dire. Nel gioco di ruolo non c'è nessuno scopo che già non vi sia in un normale rapporto di coppia e non va oltre a quello. Non c'è nessun vero abbandono o annullamento da parte del bottom, non c'è nessun vero ordine o comando o guida da parte del top. Il che non significa che siano cose sbagliate entrambe o che una sia migliore dell'altra. Magari si fanno pure entrambe a letto ma hanno uno scopo, una profondità ed una responsabilità completamente diverse. Non voglio manco accennare del vanilla o degli ortodossi.
Sta di fatto che chiunque si affacci a questo mondo debba aver chiaro cosa fa ed del perché. In un gioco di ruolo, non necessariamente si pratica bdsm. Probabilmente adesso va di moda per via dei tanti libri-cazzata che sono stati scritti.


Punto 3
Il masochismo "è la capacità di provare eccitazione solo patendo una qualche forma di sofferenza fisica o psicologica; il termine deriva dallo scrittore austriaco del XIX secolo, Leopold von Sacher-Masoch, e viene utilizzato per descrivere, in particolare, un tipo di parafilia sessuale: un sufficiente livello di eccitamento, tale da determinare un orgasmo viene raggiunto solo se il soggetto, da solo o con l’aiuto di altri, prova dolore e/o umiliazione. Secondo il DSM-IV, per porre diagnosi è necessario un periodo di almeno 6 mesi in cui le fantasie, gli impulsi sessuali e i comportamenti masochistici siano di entità tale da creare disagio emotivo e interferire nell’ambito sociale e/o con l’attività lavorativa. Freud riteneva che l’aggressività nel masochista, al contrario del sadico, fosse rivolta verso l’Io del soggetto; in un secondo tempo, l’autore ipotizzò che all’origine del disturbo ci fossero desideri di punizione correlati a fantasie edipiche. Nell’ottica della psicologia del Sé, il comportamento masochistico è un tentativo, anche se in apparenza autodistruttivo, di ristrutturare il Sé quando in realtà c’è una perdita di coesione interiore.
La personalità masochista non ha implicazioni sessuali e, più che il dolore, ricerca l’umiliazione o l’insuccesso del soggetto; rappresenta una forma passiva di aggressione (Reich 1933) in cui la propria sofferenza diventa uno strumento punitivo nei confronti degli altri. Anche per questo, il termine di personalità masochista non si ritrova più come definizione nel DSM-IV, ma viene incluso nell’ambito dei disturbi di personalità NAS, nel gruppo dei disturbi passivo-aggressivi di personalità.
Il trattamento elettivo in questi casi è la psicoterapia a orientamento introspettivo, nel tentativo di autoriconoscimento dell’impulso aggressivo represso e della necessità di autopunizione, derivante da eccessivo senso di colpa inconscio." (da http://www.aipsimed.org/masochismo/)
Un masochista pertanto ricerca prima di tutto una "punizione" mentale, o psicologica piuttosto che una situazione di dolore. Ci sono alcuni che ne ricercano entrambi. Nel gioco di ruolo questa ricerca è fasulla, nel bdsm diventa reale.

Punto 4
Il sadismo "è la necessità di provocare un qualunque tipo di sofferenza fisica o psicologica ad altri, al fine di raggiungere eccitazione sessuale. Il termine “sadismo”, nome che deriva dal Marchese de Sade, scrittore francese del XVIII secolo, può essere utilizzato sia per indicare il disturbo parafilico di tipo sessuale, sia per definire una particolare caratteristica di personalità. Il DSM-IV, per porre diagnosi di sadismo sessuale, richiede la presenza per un periodo di almeno 6 mesi di fantasie, impulsi sessuali o comportamenti ricorrenti associati costantemente alla sofferenza psicologica o fisica di una vittima che rappresenta l’oggetto sessuale; molto spesso il partner è consenziente, creandosi così la coppia sadico-masochista. L’atto sadico viene attuato in maniera imperativa e inevitabile ed è l’espressione dell’istinto aggressivo dell’uomo; spesso si associa a disagio e a compromissione del funzionamento sociale e/o lavorativo. Nello stupro, vi è una stretta correlazione con il sadismo, ma in questo caso è maggiormente esaltato l’aspetto aggressivo.
Tra gli approcci terapeutici, il più utilizzato è quello psicoterapeutico a orientamento introspettivo, ma in alcuni casi sono associate anche la terapia sessuale, la terapia comportamentale o quella farmacologica. Nel caso del disturbo sadico di personalità, il comportamento è caratterizzato dal bisogno di umiliare, essere crudeli e aggressivi con il prossimo senza che ne derivi piacere sessuale: la definizione attualmente non è più compresa nel DSM-IV, se non come forma aggiuntiva tra i disturbi di personalità non altrimenti specificati nel gruppo dei disturbi passivo-aggressivi di personalità, ma viene comunque utilizzata per descrivere particolari modalità di comportamento che appaiono enfatizzate in alcuni soggetti. In molti casi, alcuni tipi di personalità presentano aspetti di tipo sadico oppure masochistico o, spesso, un’associazione di entrambi." 
Vale come per il masochismo. Nel gioco di ruolo anche questa è una finzione, nel bdsm no.

Punto 5
Variazioni in ambito psicologico sul modo di considerare la parafilie (deviazioni sessuali). Con l'andare del tempo la considerazione delle medesime è cambiata. L'omosessualità è stata rimossa e così si rivedono anche le altre che forse erano dettate più dal modo di vedere comune che da una reale situazione di malattia. Le parafilie vengono mutate nell'ultimo aggiornamento del DSM-5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders), e così descritte:
"The DSM-5 Paraphilias Subworkgroup reached a "consensus that paraphilias are not ipso facto psychiatric disorders", and proposed "that the DSM-V make a distinction between paraphilias and paraphilic disorders. A paraphilia by itself would not automatically justify or require psychiatric intervention. A paraphilic disorder is a paraphilia that causes distress or impairment to the individual or harm to others. One would ascertain a paraphilia (according to the nature of the urges, fantasies, or behaviors) but diagnose a paraphilic disorder (on the basis of distress and impairment). In this conception, having a paraphilia would be a necessary but not a sufficient condition for having a paraphilic disorder." The 'Rationale' page of any paraphilia in the electronic DSM-5 draft continues: "This approach leaves intact the distinction between normative and non-normative sexual behavior, which could be important to researchers, but without automatically labeling non-normative sexual behavior as psychopathological. It also eliminates certain logical absurdities in the DSM-IV-TR. In that version, for example, a man cannot be classified as a transvestite—however much he cross-dresses and however sexually exciting that is to him—unless he is unhappy about this activity or impaired by it. This change in viewpoint would be reflected in the diagnostic criteria sets by the addition of the word "Disorder" to all the paraphilias. Thus, Sexual Sadism would become Sexual Sadism Disorder; Sexual Masochism would become Sexual Masochism Disorder, and so on."
"Il DSM -5 parafilie Subworkgroup raggiunto un " consenso che parafilie non sono ipso facto disturbi psichiatrici", e ha proposto "che il DSM –V debba fare una distinzione tra le parafilie e disturbi parafilici. Una parafilia di per sé non giustificherebbe o richiede l'intervento psichiatrico automaticamente. Un disturbo parafilico è una parafilia che causa disagio o menomazione all'individuo o danno ad altri. Si potrebbe verificare una parafilia (a seconda della natura della pulsioni, fantasie, o comportamenti), ma la diagnosi di un disturbo parafilico (sulla base di angoscia e di valore). In questa concezione, avere una parafilia sarebbe una condizione necessaria ma non sufficiente per avere un disturbo parafilico.
"La pagina 'Logica' di qualsiasi parafilia nel DSM -5 progetto elettronico continua: "Questo approccio lascia intatta la distinzione tra normativa e comportamento non-normativo sessuale, che potrebbe essere importante per i ricercatori, ma senza etichettare automaticamente un comportamento non-normativo sessuale come psicopatologico.
Elimina anche certe assurdità logiche nel DSM - IV - TR . In quella versione, per esempio, un uomo non può essere classificato come un travestito - per quanto egli attraversa -abiti e comunque sessualmente eccitante che è a lui, a meno che egli non è soddisfatta di questa attività o compromessa da esso. Questo cambio di punto di vista si rifletterebbe nei set di criteri diagnostici con l'aggiunta della parola "disordine" a tutte le parafilie. Così, Sadismo sessuale diventerebbe Disordine del Sadismo sessuale, Masochismo sessuale diventerebbe Disordine del Masochismo sessuale, e così via." 

In altre parole ha fatto qualche distinguo tra comportamenti compulsivi e patologici e gusti sessuali diversi dalla norma in modo più chiaro. Insomma il sado maschismo sessuale non dovrebbe annullare la normalità di un normale rapporto. Spaziare in tutto non è una patologia medica, non riuscire più ad avere rapporti normali con la propria partner si. Detto da un profano e con parole semplici.

giovedì 10 ottobre 2013

Domande curiose sul masochismo.



Domanda pubblicata su richiesta dall'amica Juilette. Esprimete se vi va il vostro parere. Non abbiate paura o vergogna a scrivere, è solo un "test" semplicemente più articolato che non poteva ovviamente essere ridotto a delle risposte a cui dare un si o un no. Rimarrà visibile per qualche mese anche dalla home.

Premesso che:
"Il masochismo è il desiderio d'essere sottomesso e in balia di qualcuno che possa fare ciò che vuole, desiderio e atto dal quale il soggetto che vi si sottopone consegue eccitazione sessuale. Considerato da Freud (Cfr. Tre Saggi sulla sessualità - 1905) in combinazione con il sadismo è chiamato anche sadomasochismo." Da wikipedia

Ho due domande per le slave ma aperta anche ai Master ovviamente. 

  1. Come avete scoperto il vostro lato masochista?
  2. Per voi può esistere una slave NON masochista? 

Spero che le vostre risposte mi aiutino a fare delle considerazioni personali. Grazie a chi vorrà rispondere.
Ci aggiungo che sono curioso pure io e ci faccio una richiesta: potete scrivere da quanto eventualmente vi siete affacciati a questo mondo? Grazie a tutti per la partecipazione.

lunedì 7 ottobre 2013

Sintesi

Ok, parliamoci chiaro.
Dopo oltre 400 post non avete ancora capito perché non si può fare bdsm tutti i giorni?
Il “problema” è insito nelle pratiche e nel rush ormonale stesso. Tanto più oppio ti fumi,


tanto prima hai assuefazione. Tanto più spesso ti butti con il paracadute, tanto prima è come l’oppio. Tanto più spesso fai bdsm e tanto prima ti ritrovi a dire e mo che faccio?




Abbiate queste certezze.
  •        L’assuefazione arriva, ogni volta cercherete qualcosa di più.
  •        Un rush ormonale di quelli veri, arriva a durare qualche giorno, minimo due.
  •       Ogni volta che fate qualcosa, “vi rovinate” ogni giorno un pochino di più. Fate fisting? Vi muovete, godete, spingete, scopate quel cavolo di pugno, ed  ogni volta vi “allargate” un po’ di più. Provate a prendere vergate un giorno si ed un giorno non o anche una volta ogni tre o quattro giorni anche in posti, diversi e dopo sei mesi vediamo come state.

Detto questo per cercare emozioni in grado di darvi quella che cercate non avrete che solo due strade. Cercare nuovi partners ogni poco, infilarvi in situazioni sempre più spinte e non riuscire a vivere una vita normale in modo ottimale.
Già perché ai masteroni non gliene fotte un cazzo di voi. Quando si saranno stancati, ciao, sotto un’altra o altre due o tre. A voi resta solo il peso e la certezza di non poter tornare indietro. Che siate uomini o donne, non importa.
Adesso avete capito perché ci vuole moderazione ed essere “preparati” per fare sta cosa? Significa essere coscienti fino in fondo dei rischi ed accettarli in primo luogo ed in secondo, fare comunque ogni pratica nel modo giusto, senza riceverne danni fisici o mentali.

Ecco, questo è uno dei post che vi dovete incorniciare, ricordare sempre. Poi la “pelle” è vostra, nessuno può dirvi cosa e come fare. Rimane il fatto che diventa una sfida contro se stessi. La capacità di saper dire di no a qualcosa di allettante, molto allettante. Se siete sicuri di riuscirci, prego, buttatevi tra le braccia di ogni masterone che capita. Con un po’ di tecnica vi divertirete un casino, statene certi.
La scelta è sempre la solita: fare bdsm o un gioco di ruolo e blando? Livelli ormonali diversi. Riconsegnare una pulzella allo stato di riutilizzo così come l'avete trovata anche la volta successiva che la incontrate o no? Essere responsabili fino in fondo di quello che si fa o no?
Voi di sicuro farete le vostre, scelte. io le mia. Non voglio avere sulla coscienza nessuno. voglio fortissimamente dare piacere e non rovinare nessuno.
La sintesi è proprio questa. Non importa cosa fate, l'assuefazione arriverà. L'unica possibile soluzione è diluirla nel tempo e cercare di ingannare il metabolismo, non ripetendo mai le stesse cose con troppa frequenza ed alle volte non basta.
Chiaro per tutti?