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domenica 2 giugno 2013

Paura e mushin

La discussione di ieri sera con un'amica sulla tensione nei momenti più belli mi ha spinto stamane a suggerirvi un metodo yoga o di meditazione in generale che può aiutarvi.
Sono certo che questo non risolverà tutti i problemi ma di sicuro vi aiuterà. E' indolore e non ha nessuna controindicazione, semplicemente quel che vi serve è un po' di volontà e di tempo.

Sedetevi comodamente per terra con le game incrociate e le mani rivolte all'insù appoggiate sulle gambe, Sedetevi su una sedia, va bene lo stesso. Dovete stare comodi ma non appoggiate la schiena se eventualmente siete su una sedia prendendo un oggetto di casa, un vaso ad esempio, mettendolo davanti a voi, magari su uno sgabello o su un tavolo, in modo che sia ben visibile e che non dobbiate piegarvi per guardarlo. Posizione del loto, fig. 1, Zazen, fig. 2. Zazen in ginocchio, fig. 3 o anche seduti su una sedia
fig. 1
Kodo Sawaki Zazen
fig. 2


fig. 3
Ho scelto questo perché ben ricco di disegni certo che comunque in casa nessuno ce ne ha uno simile. Va bene anche una foto, purché ben visibile e grande. Chiudete gli occhi, rilassatevi, respirate pianto, lasciate che le membra riposino e si rilassino. Lasciate andate i problemi, la vita semplicemente lasciatevi andare ad un riposo "vigile".

Adesso aprite gli occhi e guardate bene il vaso davanti a voi. Concentratevi sulla sua forma, sui suoi singoli disegni. Apprezzate le curve, il modo in cui è fatto, i colori e via così.
Lentamente chiudete gli occhi e cercate di ricordare cosa avete visto. Provate a ricostruire i disegni, mentalmente ma non perdete mai di vista la forma ed il centro dell'oggetto. Non importa che poi non tornino con la realtà, non è un esercizio investigativo o di memoria ma un semplice esercizio mentale. Con il tempo ma anche abbastanza poco, sarà sempre più semplice farlo.
Quando siete pronti o vi sentite tali, cancellate il contenuto mettendo attenzione solo alla forma. Lo scopo della meditazione non è pensare o riempire la testa ma di svuotarla, così come noi facciamo con il vaso. Togliamo elementi dalla nostra testa. Potremmo ad esempio mentalmente togliere le maniglie, visualizzare la forma di un vaso semplice e tondo. Ridurre l'impegno della mente al ricordo e all'attenzione.e


Cancellate adesso anche il vaso o l'oggetto che avete usato, come ste stesse guardando il vuoto ma con la mente, non c'è niente, tutto è silenzio, rilassamento. Riposo, ristoro. Questo è mushin, no-mente.

Buon viaggio :)



sabato 1 giugno 2013

E se adesso

Scrivessi un post dei difetti peggiori delle donne italiane, che succederebbe?
Probabilmente verrei ammazzato o cotto sulla graticola :)

giovedì 30 maggio 2013

Essere o non essere, questo è il dilemma

Non si trovano molte porno attrici nordiche,
chissà come mai.
Si ok, prendo spunto dai post che leggo e dalle situazioni che vivo o dalle esperienze confidate. Ovviamente ci sono dei blog di persone che mi piacciono e che seguo particolarmente, quindi magari è più facile che trovi spunto spesso dai soliti.
I commenti che ho letto ieri su "La rossa" m'hanno fatto tornare indietro di una trentina d'anni abbondante. Già, sono vecio ed è una vita fa se non due. Il mio primo viaggio all'estero fu in nord europa, avevo 16 anni e mi cambiò la vita. Viaggio organizzato per poi aver fatto amicizie particolari, fino ad avere convivenze in vikingonia. Ovviamente non dico tutto a meno che non voglia anche scrivere il mio indirizzo completo nel blog, cosa che vorrei evitare.
La cosa che più mi colpì in assoluto fu la libertà sessuale che vi trovai. A quell'età ed in quei tempi erano incomparabili a cominciare dall'educazione sessuale nelle scuole. Possedere un vibratore non era drammatico anzi, dipendeva molto dalla disponibilità economica ma trastullarsi solo con le dita alle volte non è soddisfacente. Esperienze gay di molte ragazze che alle volte preferivano farlo in tre. Nessun timore o quasi nel mostrarsi nuda, nel chiedere o nel dare o nello sperimentare. Nella non gelosia dell'amica presente e quindi nessun odio verso il proprio sesso, cosa abbastanza comune qui che ci sono un sacco di persone a cui piacerebbe farlo con una donna ma l'incomodo "deve essere niente", l'oggetto di piacere di una notte. Spesso  già a 16 anni vivevano per conto loro e se andavi in casa dei genitori, avevi la tua stanzetta e ci davi dentro senza che nessuno si scandalizzasse, anzi bussavano. Io non so cosa succede adesso qui ma all'epoca era praticamente impensabile.
C'era un'altra cosa che piano, piano cominciò ad infilarmi in testa. I peli. Ho scoperto li la fissa dei peli e queste donne ne avevano pochi, mentre le italiane se non erano depilate qualche ora prima e gli accarezzavi le gambe controverso, sembrava di toccare il viso di un uomo. Si dice nel mondo che la donna danese sia la più bell'amante del mondo ed al contempo la peggior madre del mondo. Ci sarà una ragione anzi, più di una e le conosco tutte anche se non voglio scrivere un romanzo o fare paragoni che ognuno è un individuo distinto e separato. Per una nordica un no è un no, un si è un si e non come qui che un no è un forse, ma vedi che e forse dipende da ed un si spesso solo a certe determinate condizioni che cambiano a seconda dell'ora e del giorno. Tutto più semplice, chiaro, evidente, sincero e sopratutto, meno atteggiato. Qua per imbroccare se non avevi il vestito alla moda o uno strafigo, non eri nessuno. Li le persone ti guardavano per quel che eri e non per quello che sembravi. Ad una incomprensione o un fraintendimento, ti chiedevano spiegazioni pacate, qui erano e sono spesso reazioni uterine frutto di giri mentali che alle volte mi lasciano veramente allibito. Non per niente ho cominciato il SM con una di loro e non per niente se cerchi del porno, raramente trovi attrici scandinave o danesi.
Mi ricordo pure i sexy shops e la lista della spesa che facevo per questo o quel marito per bocca della moglie ed alle volte era difficile giustificare in aeroporto un set più o meno vasto di oggetti da scopatura fantasiosa.   Mi tornano in mente le facce strambe dei finanzieri in quel di Milano dove regolarmente la convivente veniva fermata per chissà quali ragioni ma che alla fine era solo per l'imbrocco ed i miei raid nel lato arrivi per sbloccare la situazione.
Mi ricordo che in genere si vestivano in un'altra stanza perché non sapessi mai cosa si fossero messe sotto. La noia uccide! Mi ricordo pure una diversa e più aperta volontà e curiosità nel volere sperimentare cose nuove mentre qui per fare anche solo il culo a qualcuna, dovevi aspettare dei mesi.
Ora però, andare a dire che quello era il paradiso e che tutto filava perfetto, sarebbe uno sfondone di quelli grossi. A 16 anni sei solo ribelle e fai degli sbagli che te li porti in giro per la vita. Quando ne hai 25, ti sei accorta di quello che hai combinato e già ti viene la tristezza che ti toccherà lavorare per altri 25 per la banca se non di più. Hai tirato conclusioni affrettate, hai deciso in modo impulsivo e poi te ne sei pentita. Cazzo, quante volte. Riflettere non fa male. Lasciare sbollire la rabbia e recuperare senso di giudizio aiuta ed anche parecchio. Chiedere spiegazioni e comprenderle fa la differenza nella vita piuttosto che ragionare con il cazzo o con l'utero.
Le ragazze mediterranee sono quasi l'opposto di queste. Spesso trovano la loro sessualità solo dopo i trenta e cominciano a capire come stanno le cose oltre i quaranta. Piuttosto spesso ragionano a camere stagne e non si sentono mai libere, una libertà che viene di nuovo cercata nel partner in cui è impossibile trovarla. Pregi? Quando sono in uno stato di grazia, sono molto calde e disponibili, peccato che in generale siano stati rari. Devi stare attento a cosa dici e come lo dici ed alle volte non basta. Le italiane sono spesso talmente contorte da non essere comprensibili, per lo meno per me che sono "cresciuto" in un altro mondo ma così appaiono ai miei occhi.
Oddio potrei scrivere per ore a costo di annoiare tutto il mondo e dire cose che forse oggi non esistono più. Quel poco che ho potuto scrivere senza annoiarvi forse è che il problema è spesso trovare il "fiore" che si distingue dalla massa e questo vale in entrambi i mondi perché alla fine quel che vale veramente è l'educazione assimilata, la capacità singola di ragionare sugli insegnamenti ricevuti, il modo di rapportarsi al mondo e non la razza.
Aggiungo solo che "normanno" deriva da nord-mand (uomo del nord, vikingo (pirata), norvegese).


lunedì 27 maggio 2013

Solo per i tuoi occhi


Ci sono un'infinità di ragioni per cui ci si butta a capofitto in questo mondo. Ognuno ha le sue ovviamente. Le mie forse sono un po' riduttive, non lo so.

So solo che quando tra le mie mani, quando riesco a gestire il tempo e le situazioni come voglio e vedo nei suoi quello sguardo perso tra lo stupito, il perso, l'appagato e l'abbandono totale di un piacere multiforme ed estremo, in quell'attimo ho raggiunto il culmine. Per un attimo tutto l'essere ed il desiderio esce e si crea dalla mia volontà, in quell'attimo mi sento dio ed è questo che alla fine mi appaga. Riuscire a portare la mia partner in luoghi e situazioni dove il tempo si annulla, dove piacere estremo è reale, vivo, impagabile, ineguagliabile e per assurdo potrei sintetizzare il tutto in quattro parole. "For your eyes only" (solo per i tuoi occhi).

E la cosa buffa è che quando vidi sto film con la Easton che cantava questa canzone mi venne un mezzo "coccolone".  Quei maledetti occhi, quel viso. Sembrava gemella di altri occhi persi, i primi occhi persi...
The passions that collide in me, the wild abandoned side of me.
Only for you, for your eyes only.

domenica 26 maggio 2013

Le persone...

Le persone sono come la musica, le apprezzi veramente ad occhi chiusi. Solo dopo li apri e guardi perché anche una semplice scopata è fatta di sensazioni non di apparenze. MDS

martedì 21 maggio 2013

Corso di bondage gratuito - Come legare una pulzella e vivere felici.

SPOSTATA LA DATA, CAUSA PREVISIONE BRUTTO TEMPO




Va bene, mi sono rotto i maroni con sti corsi di bondage giapponese. Corso gratis: come legare una pulzella e vivere felici senza spendere una mazza. Luogo? ovunque capiti, radunate qualche amico/a ed una che si voglia fare legare, basta che abbia una tutina aderente che non invito nessuno così non costa un cacchio.

Le corde le porto io già preparate così vedete come si piombano e come si preparano. Trattiamo: legature in sicurezza, rischi e pericoli dell'uso delle corde, come legare qualcuna senza complicarsi la vita e divertirsi. Legatura dei polsi e delle caviglie in vari modi e posizioni, karada e suka... varie ed eventuali.
Me lo date un bicchier d'acqua gassato? :)
Serve altro? No...


Data evento: Sabato 22 giugno 2013, Firenze
Link evento
https://www.facebook.com/events/617012351660513/

per contatti, usate la mail mastrodesade@live.it

venerdì 17 maggio 2013

Mi piace essere scopata...


"Mi piace essere scopata.
Mi piace essere presa per i capelli, immobilizzata, leccata, toccata, inculata. Essere dominata, baciata, mordicchiata, desiderata, sculacciata, penetrata, riempita.
Mi piace anche essere accarezzata.
Mi piace essere sbaciucchiata, solleticata, viziata, abbracciata. Essere coccolata, protetta, amata.
Mi  piacerebbe fare tutto questo con un’unica persona, e non dover separare parti di me che poi non riesco più a riunire. Come se mi mancasse il collegamento tra cuore e corpo." (da http://iolarossa.blogspot.it/2013/05/tra-cuore-e-corpo.html)
E a proposito, grazie per avermi dato lo spunto, bellissime parole, "La Rossa" :) 


Concetto chiaro, alla fine è quello che ho sempre sostenuto ma il "problema" è che è ampliabile. Mi piace che sia "schiava", partner, amica, confidente. Mi piace essere il suo dom ma non stargli sopra come un dio anche se mi piace sentirmi dio quando la domino e la porto in luoghi di piacere estremi ed inaspettati. Mi piace amarla ed usarla ed al contempo rispettarla. Mi piace un rapporto a tutto tondo dove non ci sono fraintendimenti e questo presuppone dialogo, spiegazioni piuttosto che silenzi e approfondimenti piuttosto che un "si padrone". 
Padrone di che poi? Del corpo? Fintanto che a quel corpo piacerà quel che le faccio, forse sarà mio ma è un dono non possesso. Dell'anima? Fino a che questa si sente legata ma non c'è legame se non c'è costruzione costruzione di rapporto e dove ci sono fraintendimenti ci sono litigi.

E' difficile riuscire a costruire così già un rapporto normale, figuriamoci uno bdsm.
Il partner ideale spesso è lontano e la distanza rafforza i rapporti che valgono e distrugge quelli che non valgono ma ci vuole costanza e non crearsi aspettative a meno che queste vengano espresse e condivise. Se poi per qualche ragione queste non vengono realizzate, si creano delusioni e di nuovo si incrina il rapporto.

E' difficile ancora dare senso alle parole perché si, è vero: "Io sono quello che preferisce un abbraccio ad un «ti amo» scritto su un muro. Perché in fondo sì, la scritta rimane su un muro, ma l’abbraccio resta sulla pelle." (citazione di autore sconosciuto), ma senza parole quei gesti non avrebbero senso.


E poi c'è il mezzo. Questo è un mezzo di parole, di sole parole che a seconda dell'umore arrivano a chi legge come dirette o come critica. Quante volte è successo? Alle volte anche giornalmente ma il punto è che davvero e lo sottolineo con forza, che scrivi un post pensando a situazioni passate, a rapporti che "x", "y" o "z" hanno avuto, e nessuna di loro ci si ritrova ma ti risponde incazzata, delusa o armata di mazza ferrata, "a", "b" e "c". Ma come cazzo sta sta cosa? Ve lo siete mai chiesti del perché il 99% delle persone alla fine si rivelano farlocchi?


Ultimamente mi viene pure chiesto un esempio calzante che fa la differenza tra un gioco di ruolo ed un rapporto sado maso serio vero e reale. Non ho trovato di meglio che rispondere facendo un paragone tra un videogioco e la vita reale. Non hai tre vite e sei picchi con la moto nel circuito virtuale, risali e ricominci. No, no! Qui se ti stampi ti fai male ed anche parecchio. Se in doom arrivano i mostrilli incacchiati e ti fanno a pezzi, fine, stop, alt. Qua si va in fondo, senza se e senza ma. Non esistono compromessi. Perché questo funzioni intanto tutto quello di cui sopra si deve incastrare, poi c'è lo spoglio e nello spoglio non si finge. Quando cadono i vestiti alla fine ci si rivela per quello che siamo perché non è un videogioco, nemmeno un gioco di ruolo. Qui ci si fa male o parecchio bene e credo che la differenza alla fine tra i casi farlocchi e quelli che poi succedono stia solo in una parola: volontà.
Volontà di capirsi, di arrivare in fondo, volontà di non nascondersi, volontà di darsi e di prendere con un mix di giuste dosi e tanta, tanta, tantissima voglia di vivere.