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giovedì 6 dicembre 2012

Teoria delle stringhe

Si ma che c'entra? C'entra, eccome se c'entra.
Chi ha letto un po' di "Albertino" (Albert Einstein), e la sua teoria della relatività generale, probabilmente avrà anche pure tentato di seguirne il seguito. D'altra parte il tentativo di riunificare tutte le teorie per dare senso al tutto non gli riuscì fors'anche per la limitatezza delle scoperte scientifiche dell'epoca.

Riassumendo: portando indietro l'orologio del tempo vedremmo l'universo contrarsi (secondo la teoria del big bang), e riscaldarsi sempre di più fino a diventare un puntino infinitesimale e poi fare "puff", scomparire.
I fisici non sono cretini e giustamente si domandano: "ma da dove arriva questo puntino? come spiegare questa provenienza?"
Ed è li che casca l'asino perché nessuno lo sa. Così venne fuori la teoria delle stringhe che in termini tecnici e sulle sue variabili, potete leggere su wikipedia, ma che in effetti è semplificabile così: le particelle di materia viste fino a quel momento come puntiformi, erano in realtà stringhe e che da quelle particelle e dalle loro vibrazioni, si "emanava la materia come musica".
 "Le stringhe (non ci si lasci ingannare dal nome) sono fili infinitamente corti e sottili tanto che risulterebbero invisibili anche se venissero esaminati da strumenti miliardi di volte più potenti di quelli attualmente disponibili: sono lunghi un milionesimo di miliardesimo di miliardesimo di miliardesimo di centimetro (miliardi di miliardi di volte più piccoli di un nucleo atomico) e di spessore nullo. Si tratta di strutture le cui dimensioni sono vicine alla cosiddetta lunghezza di Planck (10-33 cm) la più piccola concepibile in fisica, ma che vengono tese con una forza incredibilmente grande: fino a 1039 tonnellate. Sarebbe proprio questa enorme tensione a determinare la frequenza di vibrazione: più essa è grande, maggiore è la massa della particella associata e di conseguenza maggiore è la forza di gravità che questa particella esercita sulle altre. Questo sarebbe l’indizio per il quale la teoria delle superstringhe collegherebbe la gravità descritta dalla relatività generale con la struttura delle particelle elementari descritta dalla meccanica quantistica."

Ecco, mi piace pensare che la mia partner sia musica e che attraverso le me, suoni una melodia unica, particolare ed irripetibile.

martedì 4 dicembre 2012

50 sfumature di puttanate

Ok, ok. Forse il post precedente l'avevo già fatto e anche se non mi piace recensire libri ma l'immane aumento dei pizzicori degli ultimi tempi, sembra sia dovuto proprio alla famosa trilogia in cui mr Gray è protagonista.
Quello che forse siete andati a leggere non HA NIENTE A CHE VEDERE CON IL BDSM, è un semplice romanzo scritto da qualcuno che probabilmente non è manco dell'ambiente e che scimmiotta di frasi fatte e situazioni di sesso spinto e finita li.
Nella vita reale i master non sono milardari  e bellissimi, sono persone semplici che in genere non amano la pubblicità, si nascondono dietro a nick e sanno che se venissero riconosciuti la loro vita cambierebbe in peggio. Nel caso in cui la pubblicità porti loro la fama, si vedrebbero circondati da decine di spasimanti curiose in vena di farsela grattare, cosa a cui loro non sono interessati. Se il invece la pubblicità è negativa, sarebbero additati come i peggiori perversi del nuovo millennio. In fondo però quando si ha la pubblicità, è questo che si ottiene, entrambe le situazioni. EVITIAMO GRAZIE.

In secondo luogo nella vita non si trovano vergini, anzi, sono piuttosto noiose. Non sanno fare una mazza, ti tocca mettergli un cuscino sotto il culo o sotto la pancia per fargli trovare la posizione giusta prima di servirla. Hanno una folle paura di ogni cosa, non sanno fare praticamente niente e perdi delle ore a spiegarli come sentirti mentre magari ti fanno un pompino. Drammatico!
Non sono fighe, sono persone normali, casalinghe con la pancia o con le smagliature, hanno il corpo segnato dalla vita di tutti i giorni e non sono studentesse che hanno solo retto libri in mano. In quelle mani si legge il loro lavoro, la loro quotidianità ed il loro essere donna.
Non hanno grandi accessori, spesso ci si arrangia con cose fatte in casa e che in gran parte dei casi, funzionano molto meglio degli attrezzi più o meno costosi che si trovano nei sexy shops, fatta eccezione per alcuni particolari oggetti.
Non ci sono case da sogno, sono spesso stanze di hotel a due o tre stelle o di qualche semplice B&B per non spendere una cifra. Basta che siano accoglienti, che siano puliti e discreti che le stanze od il gestore non faccia troppe domande dopo che ha sentito le sonore urla di goduria di entrambi.


Il bdsm non si fa con gli attrezzi, si fa con la testa, lo ripeterò fino alle fine. Non è la posizione, lo strumento che usi o il semplice dare ordini che fa di te un top. E' il carattere, è qualcosa che se non lo provi forse non è manco spiegabile se non con le parole di un sommo poeta e che investono il/la sottomessa: "naufragar mi è dolce in questo mar...".
L'appartenenza è qualcosa che arriva dall'anima e non da un collare o da una presa per i capelli. L'appartenenza è un sentimento profondo che non è separabile da tutto il resto. Pacco completo o nulla. Non è possibile avere solo la marmellata, bisogna aprire il barattolo, quindi manica di curiosi ingrifati e dai mille pizzicori, seguitate per cortesia a fare il vostro bel sesso strano, a sognare quello che mai potrete avere, a fingere di fare piuttosto che di vivere e andate a rompere le balle da un'altra parte che di falsi in giro ce ne sono anche troppi. Anche questo non è un attacco personale nei confronti di qualcuna in particolare è semplicemente l'emerita costatazione del pressappochismo che c'è in giro e quanto stucca.

Confessioni di una donna

Visto che traggo spunti da quello che mi succede o quello che pariteticamente succede agli amici, ve ne propongo un'altra, l'ennesima della serie.

Intanto i soliti collari, guinzagli ed attrezzature varie, le solite foto più o meno esplicite per fare colpo inviate per posta e le solite frasi del tipo "a me piace il pissing", voglio provare a squirtare, voglio vivere esperienze bdsm vere e non come gli ultimi partner che stavano attenti alle posizioni o alla forma. Vorrei provare l'appartenenza, vorrei, vorrei, vorrei...

Alla fine si scopre che cercano solo una scopata diversa. Un'amante, del sesso più o meno libero, qualcuna credo, abbia pure qualche serio problema di ninfomania. Mi domando seriamente perché andare a cercare un master quando vi sono dei siti di incontri sufficientemente espliciti da poter garantire di trovare esattamente quello che cercano.
Serve per darsi un'importanza? Serve per sentirsi più grandi, migliori, per fare un passo in più e per stare alla moda?
Non lo capirò mai sinceramente e la cosa drammatica è che alcune, pure davanti all'evidenza, seguitano ad andare in giro a dire che fanno bdsm. Oddio, l'ho messa dal mio punto di vista ma non è che tra i presunti master sia meglio. Insomma, dal punto di vista di una bottom, spesso non va meglio, anzi fors'anche peggio.
Cos'è il prezzo dello sdoganamento del bdsm? Cerchiamo di capirsi, scopare è abbastanza facile e lo è sempre stato. Farsi un'amante non richiede grossi sforzi, basta rimediare una persona che abbia una certa intesa a letto ed è sufficiente. Per fare bdsm occorre intesa mentale ed il tutto non passa dal letto. Ci finisce quando tutto fila ma è tutto parte di un percorso che non è frusta e manette, strumenti e ordini asettici ma parte dall'anima. E' come quella famosa canzone di Ruggeri....

sabato 1 dicembre 2012

Luoghi comuni superficialità e disinformazione

In questi anni ne ho sentite di tutti i colori, sia verso di me che verso amici e non amici. Vedo pubblicare una serie di interminabili puttanate su animali e non. Quindi visto che sono un drago, è uno dei tanti momenti in cui chiarezza è d'obbligo.
Su di me: no, non ho harem. Non ho mai voluto harem, non mi interessano. Credo nelle relazioni e se mi viene proposta una session a 3 o a 4, l'accetto se la mia compagna l'accetta, se si sta bene assieme prima di tutto. Se ci si piace come persone, se ci sono insomma i presupposti in cui la session non è ancora contemplata. Le persone ed i rapporti, sono più importanti che il sesso o il bdsm di per se. Quello se mai viene dopo. Chiunque metta in giro voci o parole del genere su di me, non solo è in cattiva fede ma dimostra anche di non conoscermi. Certo, non mi rivelo alla prima sbarbetta che passa, sono pazzo, non folle!!! ;)
Cagne o gatte? Già domandona risolutoria. Ma perché una schiava deve essere chiamata cagna e non gatta? Naturalmente una canina ha un estro di 15 giorni ogni sei mesi, in cui va in calore. Per tutto il resto dell'anno fa la canina ubbidiente e non fa manco sesso. Proprio no. Forse perché in inglese "puttana" si dice bitch, quindi cagna? Se gli inglesi o quelli che usano questa lingua sono degli ignoranti galattici qualcuno di voi, vuol essere altrettanto? La gatta invece va in estro ogni 15-20 giorni  fino ad arrivare anche alle tre settimane se la monta non è andata bene. Si fa montare da ogni gatto che abbia vinto la gara tra maschi e salta il ciclo per via del freddo, generalmente da ottobre a gennaio. Dopo una gravidanza e 40 giorni, ritorna in calore e si riattacca la musica. Se siamo al primo parto, generalmente due gattini sono anche troppi ma in seguito si può arrivare a 6 per cucciolata per un totale di 3 cucciolate all'anno. Praticamente un "trombificio". Certo che la gatta non ubbidisce a priori. Devi crearci un rapporto e allora si che funziona. E' un rapporto paritetico in cui lei prima di tutto sceglie te e poi tu lei. Strano che le femmine umane siano in calore praticamente sempre e che per tutto il resto, praticamente è la stessa cosa. Allora perché cagna e non gatta?
Il lupo. Vedo un sacco di uomini sui vari social network che usano l'immagine di un lupo come avatar o che si identificano nella figura immaginaria del lupo solitario. Beh, il lupo non è la tigre, non è manco una pantera, nè un lepardo o un ghepardo la cui natura gli porta a vivere solitari. I lupi sono animali sociali e raramente si hanno dei lupi solitari. Se ci sono, in genere hanno dei problemi di socialità o di aggregazione verso altri branchi. Si, perché la forza del lupo consiste proprio nell'aggregazione. Abbattono alci ed animali di grossa taglia confidando su una caccia molto cooperativa. Sono animali sociali, a cui piace e conviene vivere assieme. I solitari sono spesso costretti a prede piccole e sono facile preda di altri predatori dove ci sono. Insomma dichiararsi lupo per un essere umano, significa spesso dichiararsi asociali. Forse per qualcuno c'è l'illusione che il lupo abbia un harem? Sbagliata pure questa. Si accoppia con una femmina sola la femmina alfa, dominante come lui e a nessun altra è dato questo privilegio. Ma, una volta trovata una femmina con cui accoppiarsi, comincia a dare origine ad un nuovo branco. Insomma siamo fuori sotto tutti i punti di vista. Scrivendo mi viene in mente una cosa. Forse si vuole dare l'idea che la prescelta sia l'unica? Ma... il branco? ;)


AIDS giornata mondiale, per parlarne ancora.



"Sembra un titolo degli anni '80/'90, quando la scoperta del virus accese i riflettori su questa infezione letale che mieteva vittime in ogni parte del mondo. 

Col passare del tempo, l'attenzione iniziò progressivamente a diminuire e, complici le terapie retrovirali sempre più efficaci, iniziò a farsi strada una falsa rassicurazione diffusa nei confronti della malattia. 
Niente di più sbagliato, come confermano i dati diffusi in occasione di questa Giornata Mondiale contro l'AIDS: nel mondo oggi sono 34,2 milioni le persone sieropositive (dati Unaids), con il 69% dei casi nell'Africa subsahariana. Ma non bisogna commettere l'errore, quando si parla di epidemia da HIV, di pensare che colpisca solo nei paesi più poveri. In realtà si tratta di una vera e propria pandemia, presente senza discriminazione in ogni paese del mondo, Italia compresa. E anche da noi il numero di sieropositivi non fa che aumentare, al ritmo di un contagio ogni 2 ore. Sono 160mila secondo l'Istituto Superiore di Sanità, con 4mila nuove infezioni all'anno trasmesse nell'80% dei casi per via sessuale (IST, ovvero le Infezioni Sessualmente Trasmesse). Ma i dati confermano anche un'altra allarmante verità, e cioè che nonostante i numeri e i contagi in costante aumento sull'argomento si sta abbassando la guardia. Secondo un'indagine condotta dal portale Studenti.it, il 31% dei giovani intervistati ha dichiarato di sapere poco o nulla sull'AIDS. 
Ignoranza, silenzio e disattenzione sono i migliori alleati del virus, mentre la prevenzione rappresenta l'arma più potente per combatterlo."

E quindi vi rimetto il links sul post dell'AIDS, sperando che vi aiuti.  Sesso sicuro o comunque insicuro - HIV - sieropositività, aids

Convinzioni... sbagliate

Ho appena finito di scrivere un post sugli odori ed i sapori e mi vedo infilato in un gruppo di fb dove c'è pubblicato un post particolare.


"Questa riflessione è scaturita da una concomitanza di eventi. I quotidiani aggiornamenti di Google su alcune keywords, mi hanno segnalato un video di DrFatso in cui al punto 2.55 vi è questo interessante scambio di battute:
Intervistatrice: A volte, in qualche film, si vede la donna che si sfila la calza e che con le calze lega i polsi dell’uomo…
Manette con chiave e leva di sicurezza
DrFatso: E’ una situazione erotica molto forte. Negli anni ’70, nel mio immaginario è rimasta una scena dei classici film gialli: la ragazza viene tramortita… il tizio infila le mani sotto la gonna, gli stacca dal reggicalze le calze e le usa per legarla. Eroticamente è forte. La calza comunque è sbagliata da usare, perché la calza è elastica, quindi se stringo troppo diventa un laccio emostatico e bloccherà la circolazione, se non stringo abbastanza si tira e ci si libera."

Una delle ragioni per cui io e Fatso non andiamo d'accordo è proprio questa. Convinzioni sbagliate e statiche regolarmente smentite dai fatti. Premetto che questa non è un'ennesima critica diretta al Fatso che comunque ammiro come legatore, ma allo sbagliato modo di vedere le cose. Ovviamente, visto che    quanto sopra è frutto delle sue convinzioni, diventa per forza di rimando anche una critica a questo modo di vedere le cose.

Qualcuno di voi ha mai provato a legare qualcuna? Insomma, ha mai usato corde, manette, polsiere e cavigliere, nastri di plastica, foulard di seta etc. etc. etc.?
Beh se si, saprete anche che buona regola se siamo in due a fare il quanto, è lasciare un modo pratico ed efficace per slegarsi nel caso in cui al legatore venisse un malanno o fosse per qualche ragione, impossibilitato a slegare il legato/a. Usate manette con sgancio di sicurezza senza chiave, raggiungibile  dalle dita di chi le porta. Fate una legatura con un nodo facilmente risolvibile in modo tale che se serve, si possa usare altrimenti il sicuro dell' "SSC" dove sta?
Beh, dalla mia personale esperienza che ho legato con qualsiasi cosa che mi fosse capitato a tiro, calze e calzini inclusi, non mi sono mai trovato nella posizione di qualcuna che volesse veramente fuggire da quella situazione. Insomma, nessuno ha mai usato la sicurezza sulle manette, nessuno ha mai tirato in modo da sciogliersi a meno che la legatura non sia stata fatta in modo sbagliato e che slegarsi non sia effettivamente troppo facile.

Polsiere tenute assieme da un gancio
facilmente apribile. Si slegano tutte si,
come no. Ma se uno si sente male
l'altro/a può liberarsi.
D'altra parte chi si fa legare è li per farsi legare (affermazione stupida ma è il quanto), e che la consensualità presuppone anche il piacere di essere legata. Per quale stracazzo di ragione chi si fa legare dovrebbe volersi slegare? Questo mi chiedo ed in effetti penso che sia la domanda giusta da porsi. E' chiaro che se ti dibatti sotto gli atti che danno piacere della session, mentre sei li, legata, e ti trovi involontariamente slegata non va bene ma è anche chiaro che chi è li non per tentare di slegarsi ma per subirla e nel godere di quello che succede. Allora perché voler legare a tutti i costi in modo che tizio o caio non riesca a slegarsi? Se sei capace di legare, va bene anche una calza, la metti a doppio o a triplo, la stringi quel tanto che basta perché non si sleghi e non si fermi la circolazione. In genere questa si chiama padronanza dei mezzi. Sapere cosa si usa e come. Poi chiaro che una corda non stringe da sola come le calze o le fasce elastiche ma non sposta il tutto di una virgola. Costrizione è anche consensualità e sicurezza, potete usare qualsiasi mezzo che avete a disposizione purché sappiate usarlo altrimenti che siano corde o calze o fasce o nastri o foulard, diventeranno sicuramente un pericolo per lo meno nella sua potenzialità.
Ecco, mi pare il quanto e non è shibari a tutti i costi, non è manco lo sciogliersi con più facilità o meno, è semplicemente piacere di fare le cose che ci piacciono nel modo giusto, con l'approccio giusto, con i mezzi che si hanno, con la coscienza che siamo entrambi li per vivere quello che vogliamo vivere ognuno nel suo ruolo dove trae più piacere.

M'importa una sega, scusate, a quale fonte di elevata ispirazione traggono spunto, l'unico vero spunto da cui trarre qualcosa, penso che sia "lei e me". Tutto il resto è la solita acqua fritta e rifritta per darsi importanza.


Sesso e attrazione è legata a odori o vista?

Bando alle ciance. Lo sappiamo tutti che tra i cinque sensi quello più importante è la vista. Quale miglior mezzo della tv per farci credere quello che vogliono farci credere? Da sempre è così. Pensiamo alle grandi dittatture del secolo scorso con le loro grandi parate militari allo scopo di mostrarci la loro grandezza e potenza. Insomma, quello che abbiamo visto è assimilato. Pensiamo ai supermercati, ai giornali ed alle foto che costantemente si vedono on line. Sono in grado di indirizzarci verso questo o quell'altro prodotto o idea. Quindi sei noi vediamo foto tipo questa, lo stimolo visivo è palese. La lingua fuori, la fragolina, il collare, una bella donna. Tutto tende a smuovere la fantasia. Già perché alla fine i sensi servono a stimolare il primo organo che ci fa eccitare: il cervello.
Chiaro che ognuno di noi reagisce in modo diverso agli stimoli. c'è chi preferisce le foto sensuali o erotiche, chi preferisce il porno esplicito, e chi in ogni caso un certo tipo di porno o di eros rispetto all'altro.
C'è un ma però nel sesso. L'avevo un po' affrontato nello squirting toccando il tasto ormoni e adesso cerco un po' di approfondirlo.
Che succede se chiudiamo gli occhi? Se ascoltiamo la musica, la sentiamo più in profondità, se odoriamo, sentiamo meglio quegli odori, assaporiamo, ci gustiamo di più quello che teniamo in bocca. L'esclusione del senso primario, in genere esalta quindi tutti gli altri. E' altrettanto vero che noi siamo un po' tutti refrattari ai nuovi sapori e nuovi odori. Già quando siamo piccoli e comunque mentalmente predisposti all'apprendimento ed alla scoperta, l'assaggiare nuovi cibi o nuove bevande alle volte ci rende la vita difficile e se poi magari ci dicono che una tribù dell'Amazzonia considera delle particolari larve di insetti delle prelibatezze, probabilmente avremo pure i conati di vomito. Però la domanda è spontanea: perché per loro quelle sono davvero prelibatezze e a noi ci fanno quell'effetto? Sono mica più scemi di noi, anzi. Sappiamo tutti che gli insetti sono una sana e ricca fonte di proteine. Se vi dicessi che gli scorpioni fritti sono ottimi, voi cosa pensereste? Superare l'idea di guardare qualcuno o voi stessi mentre li pappate probabilmente. Anche i grilli sono buoni. Dolci e saporiti, speciali magari immersi in un lecca-lecca come premio finale.Chi supera questa "visione" repulsiva, spesso e volentieri riesce ad apprezzare quindi, situazioni inusuali spesso dettate dall'educazione che riceviamo durante la crescita. Assimiliamo immagini, ne facciamo uso comune, ne rendiamo altre "inaccettabili". Quello che ci ferma in effetti non è il sapore dello scorpione o del grillo, ma l'idea della visione dell'assaporarlo. Fatto questo, tutto scorre liscio.
A letto in effetti, tutto si basa non sulla vista, ma sugli odori ed i sapori. Per eccitare la testa serve di sicuro un bel paio di cosce, ma per fare in modo che l'eccitazione permanga, ci deve essere assoluta affinità di odori e sapori.

"La donna sceglie l'uomo che poi la sceglierà!" Così Vittorio Gassmann, in "Profumo di donna" di Dino Risi, raccontava come ad accendere l'eros basti un semplice odore. Una verità che nel 1871, meno romanticamente, aveva dimostrato Charles Darwin nel libro "L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso" parlando dei segnali chimici, visivi e uditivi che entrano in gioco nella selezione sessuale. E segnalando il successo dei più "profumati" nell'accoppiarsi. Arte e scienza, dunque, sono d'accordo: il partner si sceglie col naso. Ma se nel mondo animale, come hanno spiegato nel 1959 gli entomologi Karlson e Luscher, tutto dipende dal "feromone" (dal greco pherein, portare, e hormon, eccitare), ovvero la "sostanza secreta da un individuo e recepita da un altro, capace di innescare in quest'ultimo una reazione", per l'essere umano la faccenda è più complessa, dato che finora nessuno ha dimostrato l'esistenza di feromoni nella nostra specie.


Senza dubbio chi supera la barriera vista-assaggio e mi spiego, superare il blocco "nonostante quel che vedo mi faccia schifo ma provo comunque ad assaggiarlo", in modo naturale e senza troppe forzature, è avvantaggiato rispetto a chi dice che comunque quel tentativo non lo farà mai. Riuscirà comunque ad avere delle relazioni e dei rapporti ma senza una parte fondamentale, quella più profonda. In effetti la vista è legata ai ricordi "asettici", gli odori ed i sapori sono legati strettamente al sistema limbico (Il sistema limbico è una serie di strutture cerebrali che includono l'ippocampo, l'amigdala, i nuclei talamici anteriori e la corteccia limbica che supportano svariate funzioni psichiche come emotività, comportamento, memoria a lungo termine, e olfatto. Il termine limbico viene dal latino "limbus", solitamente tradotto con "cintura" o "fascia". Da wikipedia), quindi le emozioni nel senso più profondo del termine.


Allora mi viene in mente una cosa fondamentale sul quale nessuno  credo, fin ad oggi abbia mai fatto una ricerca. Mi chiedo semplicemente se il fare sesso con poca luce, non sia solo legato alla "vergogna" ma sia anche e sopratutto un meccanismo di "riflesso" per farci apprezzare di più gli odori ed i sapori annullando l'eventuale blocco della vista. Altrimenti come si spiegherebbero coppie particolari, solo legato al sentimento? Non basta. L'amore e l'affetto non sono sufficienti per fare del buon sesso e sopratutto non sono da sole, capaci di suscitare eccitazione. Certo che poi all'atto pratico c'entra l'intesa, il modo di fare, di approcciarsi, di viversi ma senza ombra di dubbio, il vero problema è che alcuni non riescono a superare e/o a capire che il vero segreto di una buona intesa è che gli odori ed i sapori, siano attinenti. Insomma, se vediamo una bella foto di una bella donna o di un uomo, siamo tutti in grado di associare queste immagini a situazioni vissute o che ci piacerebbe vivere ma che il cervello non riuscirebbe a superare nella realtà, senza "chiudere gli occhi", senza apprezzare la profondità di quello che "apparentemente" si vede. Insomma la differenza tra l'apparenza (vista), e la sostanza (odori, sapori, intesa, sentimento etc. etc.).

Il altre parole, se vi piace qualcuno/a, quello che dovreste fare, non è "guardarlo" ma viverlo. Avvicinarvi, sentire il suo odore, il suo sapore, come si pone nei vostri confronti, come si muove con voi, come si dedica a voi, come si relaziona a tutto tondo quando gli siete accanto. Capisco che questo sia un problema insormontabile per molti e che richieda uno sforzo per capire come funzionano le attrazioni sessuali ma fatto questo questo, cambierete in modo drastico ed in meglio, la scelta del vostro partner sessuale/affettivo.
Buona esplorazione :D


http://d.repubblica.it/argomenti/2012/04/02/news/olfatto_eros-897650/
http://www.universonline.it/_sessoesalute/sesso/01_12_17_a.php
http://vitadicoppia.blogosfere.it/2006/02/lodore-e-il-ses.html