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mercoledì 16 maggio 2012

Non solo bdsm programmazione html e validazione codice w3c

Risolto un problemino che affliggeva la rete da diverso tempo. Soluzioni più o meno abbordabili ce n'erano in giro ma testate sul campo, alla fine quasi nessuna di queste funzionava o ci obbligava a fare dei salti mortali nella scrittura.
Il problema è nei famosi tasti di facebook mi piace ed invia che sono scritti in html 5 e che non entrano in pagine scritte nei linguaggi precedenti tipo xhtml 1.0 strict o transitional, xhtml 4.1 strict o transitional e via così.
Pensa che ti ripensa, l'altro giorno ho deciso di risolvere il problema e la soluzione è arrivata alla fine della giornata a forza di tentativi e di ragionamenti.
La deduzione finale che è sempre quella che ti fa trovare il modo è che seguendo la logica, il pulcino è sempre figlio della gallina che l'ha fatto quindi il pulsante base.
fb-like è in qualche modo ancora legato al pulsante principale preesistente nella sua pagina php di riferimento. Per ingannare il w3c ovviamente non si può scrivere il codice in modo tradizionale ma inzupparlo in un iframe e inserendo in una stringa unica i pulsanti di formattazione. Questo risultato:



si ottiene con la seguente istruzione:

<iframe src="http://www.facebook.com/plugins/like.php?href=miosito.com/&amp;
show_faces=false&amp;layout=button_count&amp;color_scheme=light&amp;width=400&amp;
action=like&amp;colorscheme=light" scrolling="no" frameborder="0"
style="border:none; overflow:hidden; width:400px" class="like_fb"></iframe>

si può modificare anche il color scheme sostituendo il light con il dark ma colora solo il pulsante mi piace ed il numero, non la scritta ampia al posto della finestrella con il nr.

Fino a qua, forse poco anche se "notevole". Il vero problema suvviene però con il bottone invia la pagina a:
<fb:send href="http://example.com"></fb:send> questo qua, rimediabile alla pagina https://developers.facebook.com/docs/reference/plugins/send/ insieme agli altri "pre codici".

Il punto è che href etc. etc.. viene letto come un errore, non esiste pagina di riferimento come con l'altro pulsante .php quindi non può essere inserito in un iframe e manco scritto in java con document.write.

Però si può bypassare il link href togliendolo e semplificando l'istruzione a un semplice <div class="fb-send"></div> che è scritto nelle versioni html precedenti così il pulcino è diventato la gallina rendendo inutili tutti i tentativi di fb di fare adeguare al proprio sistema di scrittura le proprie pagine.

Ovviamente si può inserire il tutto una tabella formattata in caselle sequenziali in questo modo:

<table width="254" border="0">
<tr>
<td width="120"><iframe src="http://www.facebook.com/plugins/like.php?href=http://www.mastrodesade.org/&amp;
layout=standard&amp;show_faces=true&amp;color_scheme=dark&amp;width=400&amp;
action=like&amp;colorscheme=light" scrolling="No" frameborder="0"
style="border:none; overflow:hidden; width:120px; height:20px" class="like_fb"></iframe></td>
<td width="118"><div class="fb-send"></div></td>
</tr>
</table>
Ovviamente dopo il tag body della medesima pagina, va scritto un piccolo java:

<div id="fb-root"></div>

<script type="text/javascript">(function(d, s, id) {
  var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0];
  if (d.getElementById(id)) return;
  js = d.createElement(s); js.id = id;
  js.src = "//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1";
  fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);
}(document, 'script', 'facebook-jssdk'));</script>

Il risultato che vedrete alla fine in una pagina web php o html di qualsiasi versione esattamente quello che vedrete in fondo a questo post solo che sarà validato w3c in modo assolutamente corretto.

Chi capisce un po' di programmazione credo che questo post sia di facile lettura e che il valore di questa semplice soluzione risolva una grossa, pesante parte delle validazioni w3c attuali D'altra parte solo un paio di siti dedicati italiani avevano tentato di risolvere il problema ma aggredendo solo la problematica del tasto  mi piace e non dell'altro. I siti americani ed inglesi, avevano tentato di fare la medesima cosa ma anche qui con soluzioni abbastanza complicate che andavano da una diversa dichiarazione DOCTYPE ad aggiunte di codici suppletivi incasinando di nuovo la stessa validazione.

lunedì 14 maggio 2012

Pensieri



"Voglio affogare nella profondità di una persona piuttosto che nuotare sulla sua superficialità e salvarmi" - Renato Cherchi

giovedì 10 maggio 2012

Malattie a trasmissione sessuale ed incontri protetti

Vale la stessa, solita premessa: questo non è un blog medico, io non sono un medico e non mi intendo di medicina. Questo articolo è frutto solo di informazione reperita in rete, di un po' d'esperienza di studio e non è da seguire alla lettera. Anzi, per le vostre accurate informazioni mediche, rivolgetevi al vostro medico di fiducia: é suo dovere darvele e voi di essere informati prima di fare qualche passo falso e poi pentirvene. Prendete questo pezzo come una informazione superficiale, da approfondire nelle sedi e nei luoghi più opportuni ed adeguati.

Siccome c'è una furba che se non ti metti il preservativo non te la da' allora m'è venuto in mente di fare un bel post da riderci su, sulle protezioni da usare nel caso di sesso o incontri bdsm che quelle descritte nell'HIV non gli andavano bene.
La prima domanda da porsi pertanto è:
DA COSA CI PROTEGGIAMO?
Una per volta va, così magari si fa più chiarezza su cosa bisogna adottare per fare sesso o bdsm sicuro.

Gonorrea o blenorragia, detto comunemente "scolo": è sufficiente il contatto con gli indumenti intimi dell'altro partner, pulirsi con lo stesso asciugamano, alle volte anche baciarsi, il cunnigulus (leccare la topa), i rapporti anali e quelli normali. Insomma è sufficiente un semplice contatto. Il batterio al contrario di  HIV, sopravvive all'aria. Quindi il solo uso del preservativo sul cazzo è non serve a nulla. Proprio a nulla. L'unico modo serio per evitare un contagio di gonorrea è non averla, quindi analisi. Altrimenti guanti, nessun o quasi contatto fisico e attenzione anche al letto dove ci si sdraia assieme.

Sifilide: è causata da un batterio molto aggressivo e anche un numero limitato di questi, può causare il contagio. Si trasmette attraverso tutti i rapporti sessuali, cunnigulus e fellatio incluso. Vale per come sopra. Il semplice preservativo su cazzo come protezione equivale semplicemente a non proteggersi.

Gardnella e questa è proprio bella. Già perché il 30% delle donne è portatrice di questa malattia. Si tratta di un comune batterio presente in TUTTE LE DONNE, solo che in alcuni casi o dietro alcune condizioni, incluso quel che si porta come biancheria intima, può alterare tutta la flora batterica vaginale moltiplicandosi a dismisura. L'odore di "pesce", in genere è causato proprio da questo batterio. Nell'uomo che fa? Ti può causare una uretrite infiammatoria ma in questo caso il preservativo è sufficiente.

Chlamydia: rapporti sessuali, in particolar modo quelli anali. Il preservativo in genere è sufficiente ma siccome da sintomi solo quando oramai siamo già infettati di brutto, nessuno si accorge di averla. Nell'uomo etero causa uretriti (infiammazione dell'uretra), gonfiore allo scroto, formazioni allungate sull'epidimo (cercarsi il termine grazie che altrimenti scrivo una vita). Nei gay, prochite (infiammazione del retto, diarrea). Nella donna: infiammazione della cervice con facilità di sanguinamento, uretriti.

Ureaplasma urealyticum: anche per questo è sufficiente un preservativo e siccome nel 70% dei casi infetti, non da' sintomatologia evidente, puoi contagiare o ricevere il contagio da qualcuno e non te ne accorgere fintanto che è troppo tardi ed il tardi significa problemi a carico dell'uretra, dei reni, della prostata, epididimi e compromettere anche la fertilità. 

Ce ne sono altre al livello batterico e micologico, ma qui mi fermo. Passo ai virus ed alle epatiti.

Il papilloma virus o HPV: è molto diffuso, si può contrarre in diversi modi anche per contatto con pp in un bagno pubblico non scaricato, con indumenti, con tutto quanto fa semplice contatto fisico. Il preservativo non è pertanto sufficiente. Per evitare di contrarlo, vi sono analisi specifiche, ed ovviamente, se non ce l'hai, non contagi. Non metti a rischio insomma la tua e la palle del tuo partner scopazzando a destra e a manca o avendo comportamenti poco igienici nella vita di tutti i giorni. Il che non significa girare il mondo con una bottiglia di disinfettante ai quaternari d'ammonio o di cloriti (es varichina o amuchina, ipoclorito di sodio in entrambi i casi).

HIV, già trattato, vedi POST

Epatite B: Come sopra, si trasmette nei rapporti sessuali ed in presenza di sangue. Da quel che leggo, bastano i fluidi corporei. Quindi protezione totale.

Epatite C: trasmissibile attraverso il sangue, molto pericolosa e subdola, causa danni al fegato e tumori. In genere non è legata ai rapporti sessuali ma si può contrarre attraverso i rapporti sessuali. Ad esempio facendo sesso durante o in prossimità del ciclo, causando lesioni alla pelle con fuoriuscita di sangue anche in modo involontario. Vedi sempre post HIV.

Pellicola trasparente da cucina
Si può usare come diga per il cunnigulus
al posto di un preservativo aperto.
Concludendo: per fare sesso sicuro il preservativo da solo non sufficiente. Ci sono malattie serie e gravi il cui semplice contatto può causare contagio.
Andare a dire a chiedere a qualcuno: "ma tu lo usi il preservativo?" significa non aver chiaro bene il rischio che si corre. Andare a chiedere a me, ma tu usi il preservativo ti viene data una semplice risposta: "NO". La ragione è perché c'è solo un modo di fare sesso sicuro più e che coinvolge più o meno entrambi i modi. Avere prima di tutto una vita, sana, regolare e di non saltare da un partner all'altro in poco tempo e dopo una conoscenza superficiale ed un comportamento igienico corretto aiutano a diminuire il rischio. Gran parte di queste malattie non si conclamano in poco tempo: un'analisi personale saltuaria, evita gran parte del rischio.
Nel caso di sesso o bdsm sicuro, il contatto personale è oltremodo ridotto e soprattutto molto ma molto protetto per evitare tutte le possibilità di contagio. A molti questo non piace. E' molto asettico, spesso si usano oggetti e l'oral se c'è, passa attraverso materiali plastici di ogni genere dal cellophane, al lattice, al nitrile.
Quindi risposte o domande a cazzo al primo contatto sarebbe bene evitarle così da non vedersi spedire a fotbar per ignoranza congenita. Anche perché, personalmente non ho nessuna intenzione di andare a letto o fare bdsm con qualcuna vestito con uno scafandro o quasi, semplicemente non mi diverto. Altra cosa è sapere cosa hai, se ce l'hai e quindi TI SEI CONTROLLATA ed allora si adegua il modo al rischio ma tirando alla cieca diventa tutto un gran casino di protezioni. Meglio un cinema.

martedì 8 maggio 2012

Il fiammifero e i sakura


E meno male che siamo tutti diversi altrimenti sai che noia. Però bisogna pure capirsi e non arroccarsi sulle proprie posizioni.

C'è chi s'arrabbia se tu gli dici fai delle foto che fanno cagare anche se lo sono, c'è chi s'arrabbia quando l'attaccano, come me. C'è chi s'arrabbia se dici cazzo e chi s'arrabbia se non lo dici. Ci sono persone che mentre le slurpi le chiami cagna e gli piace e chi cagna mai e troia si. Ognuno piglia le cose a modo suo.
Ci sono persone che aspettano il colpo di fulmine della serie: ti guardo in faccia e zac mi piaci o non mi piaci. Non importa se non capisci un cazzo o meno. L'importante è che "gli piaci o non gli piaci". Insomma come un fiammifero anti vento, s'accende subito fa un gran fuoco, poi però brucia subito. C'è solo l'attrazione a pelle e la pelle dura poco. Non si chiacchiera, ci si scontra, si hanno gusti diversi perché ai primi incontri si da il meglio di se, poi si da il resto di se. Se non ti piace quel resto, non dura nulla. Così forse per esperienza e forze per ragionamento o forse per entrambi, penso che i bei rapporti debbano avere dei presupposti. Il primo è lo stare bene insieme. Che si slurpi che si vada al cinema o a pappare una pizza o che ne so, a fare due passi, che si stia bene assieme. Il secondo è che oltre a stare bene assieme, ci si intenda. Insomma a letto godi, si? al ristorante si litiga perché a me piace l'aglio e tu lo odi che poi gli odori ed i sapori contano! A fare una passeggiata ti vengono due maroni così che preferisci che ne so, andare al luna park e farti sballottare come sacco su una montagna russa? Perché tutte ste piccole cose a lunga corsa diventano sostanza. Quindi cerchiamo da subito di essere chiari. Una botta e via, vale per entrambi si da tutto e si pretende tutto per una volta sola. Non importa se si sta bene e magari dopo ci verrebbe voglia di rivedersi. Finita la "botta", ciao, ognuno per i cacchi propri. Nessun ripensamento.



Vuoi costruire? Allora abbassa il tiro, guarda lontano un pezzettino per volta e vedrai che ogni volta è più intenso e profondo via, via che l'affinità e l'intesa ed il piacere di stare assieme cresce. Per accendere un fiammifero ci vogliono pochi secondi. Per trovare un riparo basta un albero ed un anfratto, spesso pochi minuti. Per costruire una capanna, solo qualche ora. Per fare una casa, ci vogliono dei mesi. Per un rapporto degli anni. Se è un bel rapporto, se ci stai bene, non avere fretta che è come casa tua. Con il tempo l'abbellisci, la rendi confortevole, ci fai il tuo nido e ti senti sicuro/a, protetto/a e la vivi nel senso più bello del termine. Ecco, i rapporti sono come le case, godi ogni giorno che ci passi, vivila attimo per attimo e vedi che ne viene fuori.



Se si esce fuori da questa linea mischiando le cose, qualcuno poi s'ink e non poco. Chiunque sia. A nessuno piace essere preso i fondelli, a nessuno piacciono le banderuole soprattutto perché sulle banderuole non si può fare affidamento. Crolla la fiducia e dietro la fiducia anche il rapporto. Certo, lo riaffermo come ho sempre fatto. Ogni cosa è relativa. Domani posso cambiare idea su chiunque. Tutto è in funzione della coerenza tra quello che si dice e quel che si fa ma prova a lasciare una persona per capire se davvero è importante. Non importa se t'ha preso piano, piano. Se ha fatto come l'acqua cheta che a Firenze si dice, "la rovina i ponti". Guarda e senti se c'è un vuoto o una mancanza e allora capisci. Alla fine  conta sempre e solo non guardare cose nuove, ma le stesse con occhi diversi o le radici dei ciliegi non s'incontreranno mai e i cuori prima o poi, si spezzano.

Così il prossimo post lo dedicherò di nuovo alla protezione ed al sesso sicuro che in quanto a capocciate qua mi sembra che ne pigliamo tutti un po troppe. Mollare i freni, ragionare, anche litigare, incazzarsi ma poi capirsi altrimenti è polemica sterile non confronto acceso.

domenica 6 maggio 2012

Strano e quasi consequenziale

Quando meno te l'aspetti, quando pensi di aver capito tutto, quando senti di non esser compreso, ecco, in quel momento, solo chi ti ama riesce ancora a farti sorridere.   (ancora) Vincenzo Sansone. :P

sabato 5 maggio 2012

Il coraggio e la fragilità

Capita a pennello. Subito dietro il post. Ecco una pubblicazione dell'amica Giulisa.


Abbiate il coraggio di essere fragili. È l'unico modo che ha la vita di rendervi forti.
(Vincenzo Sansone)

Cancellazioni

E non l'ho mai capito del perché ci sono persone che ti dicono una cosa oggi e domani non è più la stessa. Non è che non sia giusto cambiare idea anzi, è proprio questo che ci fa crescere ma quando la modifica delle proprie opinioni diventa ingestibile, alla fine le persone nello stesso modo prendono l'appellativo di banderuole.
E' dalle parole che nasce la conoscenza reciproca, che ci si presenta, che ci si rivela agli altri. Dai gesti che seguono le parole, nasce la coerenza e la credibilità e da questo magari l'affetto in amicizia o l'amore in una storia. Essere chiari significa pertanto dare concretezza alla propria personalità, dimensione e sostanza al proprio modo
di essere.
Allora mi domando del perché ti avvicini a me chiedendo sicurezze, chiedendo "garanzie" che non sia una cosa di sfuggita, che non sia una "botta e via". Mi chiedi chi sono nella vita ed allo stesso modo ti riveli. Parli di fiducia, parli di costruzione, parli di sicurezze e poi sei la prima a dare incertezze e sei strapiena di insicurezze. Così dopo mesi di parole, di confidenze e di intimità anche profonde te ne arrivi con le tue garanzie in saccoccia per buttare all'aria tutto in meno di un minuto.
"Pensavo fossi un altro". Ma che cosa è questo? Storie, poi ti spogli e mi ripeti diverse volte che quello che t'ho fatto t'è piaciuto ed anche molto ma che non c'è domani. Già, perché alla fine è sufficiente dire che non so come vanno queste cose o che hai casini o che comunque era una prova. Solo che io non sono un vibratore che s'accende e si spenge a batteria. Vero, funziono meglio ma  non ho l'interruttore e coerentemente con quello che dico, non ti ho mai considerato una cosa anche quando ti ho usata come tale.
Si, è sempre una prova, anche un normale rapporto è una prova che si rinnova di giorno in giorno e quando non va più, in genere si fa festa. Sai anche perché penso che ad altre condizioni, un po' meno superficiali, non saresti venuta visto anche la distanza che c'è, probabilmente non avresti detto parole, fatto gesti, contatti, telefonate, messaggi e quant'altro per spingere in avanti una "cosa" inutile. Di rimando mi sarei dedicato ad altro. A qualcuno di meno "leggero" di te. Ti sei davvero divertita tanto come hai ripetuto più volte? Bene e a dire il vero si vedeva ma IO NO! Manco il divertimento a fine a se stesso m'è rimasto guarda un po'. Non mi sono divertito per nulla, perché quei baci sono vuoti e rimangono tali così come le parole e tutto il resto, punto e basta.
Non do numeri non mi piace dare numeri e non mi piacciono manco queste cose. So che alle volte le storie non vanno e lo metto in preventivo ma li mi fermo. Aspetto di vedere quello che succede prima di rompere eventuali "rapporti" con altri e come volevasi dimostrare faccio bene che quasi sempre finisce così. Vorrei avere una prova contraria ma purtroppo non c'è. Una che si eleva dalla massa e che per la miseria, ti fa trovare quello che dice che c'è. Che non strilla a telefono, io non sono così ma si lascia scoprire e ti scopre con dolcezza, passione, sincerità, fiducia, estremo.

Non c'è il tuo nick, non ci sono più i tuoi commenti, non c'è niente qui dentro che riconduca a te come "slave" così che nessuno possa accusarmi di "averti offesa pubblicamente". Questa non è un'offesa comunque, è il mio pensiero, è quel che sento, è quel che mi è arrivato e lo scrivo e spero e voglio come sempre positivamente pensare che serva per far riflettere prima di tutto me stesso. Questo è sentimento niente altro. Qualcuno che forse t'ha vista qui potrebbe ricollegare...??? Naaaaa! Guarda bene, c'è gente che non sa manco usare la casella di ricerca di google e nelle chiavi ci scrive le stronzate più assurde. Lascia perdere. Internet per molti è solo un mistero buffo.
A nessuno piace sentirsi rifilare indietro il nulla, te la darai a gambe levate nascondendoti dietro una poesia potente di qualcun altro. E si, vedo che l'hai già fatto, fuggita dal blog. Solo che io non sono arrabbiato con te, sono solo deluso e offeso niente altro. Ho mantenuto la mia cortese ospitalità fino in fondo ma dal momento che hai fatto le tue scelte volute, pensate, espresse e rimarcate, poi che nessuno s'arrabbi se scrivo quel che penso, quel che sento per come m'è arrivato e l'ho riscritto se non fosse chiaro.

"E ma io non ci avevo pensato, e ma io non so come vanno certe cose, e ma io ho casini per la mente", e ma io un corno! "Foste non fatti per viver come bruti ma per seguire virtute e conoscenza". Rizza il culo, pensa prima di agire, considera le conseguenze dei tuoi gesti, considera che quel che fai è l'immagine di te e di chi sei e poi hai voglia a strillare "io non sono così". M'hai dimostrato di essere così, hai fatto di tutto per far vedere di essere così e per forza ti vedo così anche se ti sei presentata in altro modo. Posso cambiare idea? E come no, l'ho scritto pure dall'inizio. Vuoi commentare? Fallo! Vuoi rispondere in privato? Fallo. Vuoi ignorare il tutto? Va bene, è quello che alla fine mi aspetto, un altro po di nulla anche se bello, nudo e gaudente fino a prova contraria, come sempre.
Questo è il quanto.