Passando nell'attesa di ricevere notizie dalla clinica mi son dilettato nel fare un altro video. Mi aiuta a liberare cattivi pensieri dalla testa che purtroppo durano parecchia fatica ad andarsene.
Il video è sia su you tube che su vk. Chiaramente non ci sono immagini esplicite. E' dato tutto dalla fantasia e da come si voglia leggere il video e va bene così. E' condivisibile anche per l'incorporamento. Dopo il video vi metto i codici.
Chi l'ha visto si è fatto una domanda: perché quella frase finale? Seguite le scritte rosse sul video. Sono dedicate al narcisismo. Ecco. Mi pareva giusto rimarcarlo in chiave veramente poetica con una citazione di Yves Saint Laurent e due di William Shakespeare in modo da non lasciare adito a dubbi. Infine, sul video di you tube l'ingresso dell'ultima citazione è anticipato. Non so come sia successo ma in quello di Vk, è stato corretto. Mi pareva forzato toglierlo del tutto per questa ragione. Voi potete incorporarlo con entrambi i sitemi. Vi suggerisco Vk però anche se in alcuni siti nell'incorporamento protrete ricevere il messaggio: "Domain is banned" (il dominio è stato bannato): funziona lo stesso e infatti, lo vedete senza problemi. Quel social e anche il suo messenger funziona da dio. E' una specie di Telegram con più funzioni ed i contenuti davvero tanti.
Guardatevi questi video. Sono fatti in modo semplice e a me toglie un sacco di roba da scrivere. :)
Nei commenti
"Altra ipotesi.
Se ipotizziamo che il principio di sovrapposizione degli stati possa intendersi come sovrapposizione degli universi, allora potremmo asserire che in ciascuno di tali stati/universi le particelle sono sempre state in un ben determinato stato di correlazione, sin dalla loro separazione iniziale. In tal caso e’ ovvio che quando con l’osservazione facciamo collassare la funziona d’onda, in realtà’ stiamo semplicemente selezionando uno degli universi possibili." Di Michele Viglianisi
Secondo video:
Quindi dal un punto di vista prettamente fisico (fisica, scienza. Materia), sarebbe sufficiente stare assieme per un po' di tempo perché si crei un legame. Vista così sembra una cosetta semplice, tutto risolto. Ci si slurpa e zac, abbiamo un legame. Più vicini di così non c'è mica modo.
Ho smesso di spiegarmi quando ho realizzato che le persone capiscono solo dal loro livello di percezione.
Peccato chela vita sia una roba un po' complicata. L'empatia non è legata alla fisica delle particelle, i sentimenti nemmeno per lo meno per il momento.
Secondo quell'esperimento se io Mastro, fossi stato con la Pulzella X, basterebbe che mi stimolassero o che richiamassi un ricordo perché lo senta anche la medesima e questo in genere non succede a nessuno o per lo meno non ce ne accorgiamo. Oppure ci sono delle persone più sensibili al fenomeno che riescono a sentirlo ed altre no. Così potremmo dare la "colpa" alle ESP (Percezioni Extra Sensoriali), piuttosto che alla fisica materiale ma di fatto non c'è nessun legame astrale ma un legame fisico o forse tutti e due allo stesso tempo. Nello stesso modo potremmo dare una spiegazione nel modo in cui vengano archiviati i ricordi. Conosciamo le aree interessate ma dove le informazioni a livello inter cellulare vengano archiviate, è ancora un mistero. Non sappiamo manco cosa renda emozione per alcuni e per altri no. Sappiamo che magari durante le emozioni si hanno rilasci ormonali a seconda del tipo ma li ci fermiamo.
Cerchiamo di capirsi. Gli uomini sono creature elevate per cui "sentono" e la fisiologia susseguente è causa delle percezioni/sentimento. Gli animali hanno una fisiologia reattiva a certe situazioni ma non sentono. Psss! E' sbagliato. Funziona per tutti allo stesso modo. Gli animali, sentono per lo meno quelli più evoluti. Insomma, la vita non è semplice meccanica, è evidente. Sentiamo il caldo ed il freddo ma sentiamo anche l'emozione del caldo ed il freddo. Per alcuni piacevole l'uno, per altri, l'altro appunto. Il vostro telefono è solo in grado di registrare la temperatura. Non si emoziona.
Lo strano comportamento dell'entanglement umano però, potrebbe essere indissolubile o di rara attenuazione e questo spiegherebbe anche il come sia difficile levarsi dalle scatole persone con cui abbiamo vissuto esperienze negative. Per quelle positive chiaramente il "problema" non si pone. Oppure l'apparizione di persone a cui si stava pensando. "Io" ti penso, "tu" pensi a "me" e mi cerchi. Potrebbe. Solo questo credo.
E' tutto qui? La differenza tra una persona empatica ed una narcisista è davvero tutta in questa spiegazione? Sarebbe veramente riduttivo. Come ho già scritto, il tentativo di dare delle risposte semplici è sempre fallito come costante ed anzi, è molto ma molto complicato.
Quant'è la distanza di contatto per cui le particelle di cui siamo composti possano cominciare ad interagire? Quanto dura questo fenomeno?
Perché evidente che non siamo fatti tutti uguali. Ci sono persone per cui amore, legame, condivisione e di tutta quella roba di cui è fatta l'umanità, sentimenti inclusi, sono praticamente a livello zero. Durano fintanto che gli fa comodo. Dicono che non sono capaci di provare sentimenti profondi e quindi si nutrono degli altri. Eppure siamo fatti della stessa materia. Le nostre particelle potrebbero essersi incontrate in vite precedenti anche se non nostre. E' chiaro che dentro di noi ci sono particelle che durante la vita del bis nonno si sono incontrate con altre persone e con le quali inevitabilmente dovrebbero avere un "legame". Noi però non abbiamo ricordi di vite precedenti come se attraverso la morte, particelle e ricordi si resettassero. Forse alcuni ce li hanno comunque come sensazioni o flash back, non saprei spiegare ma sta di fatto che nella maggior parte dei casi, una volta data la vita a nostro figlio, quello ha la memoria completamente vuota. Deve acquisire sensazioni e ricordi ex novo.
Ci sono sempre per lo meno due modi di vedere le cose. Uno è quello prettamente osservabile e dimostrabile, fatto salvo il principio di indeterminazione di Heisemberg (Video), e quello da un punto di vista umano. Qualcuno i cui sentimenti alle volte sono talmente forti da causare estremo dolore o estrema felicità ed altri per cui è facile cancellare un altro essere umano o un'animale con un click e con il menefreghismo più totale. Se prendiamo i bambini disumanizzati dalla guerra o anche gli adulti in merito, devono fare un percorso di "riabilitazione" altrimenti e beh, la facilità di farsi un caffè o sparare a qualcuno sarebbero divisi dalla moralità del niente. Nessuna differenza. Quindi il percorso inverso al narcisismo esiste ma passa dalla presa di coscienza del portatore del problema egocentrista.
Dipende cosa guardi si potrebbe anche dire. Da un testo indiano di 1500 anni prima di Cristo (in cui si ritrovano concetti quantistici molto profondi). Ora, non voglio assolutamente infilarmi in divulgazioni complicate di quantistica. Non ne sono capace. Non c'è mango modo che la maggior parte proprio le capisca anche solo di striscio. Così in un testo indiano (indù), di circa 1500 anni prima di Cristo c'è scritto: "TAT TVAM ASI (questo sei tu). La vita che stai vivendo comprende l’intera esistenza, il tutto, ma i tuoi sensi sono limitati e non ti permettono di osservarla tutta insieme. Tutto esiste già ora e per renderlo manifesto, un pezzo alla volta, c’è bisogno che tu scelga, che tu osserva cosa far apparire, quindi cosa sperimentare." Guardi qualcosa e questo c'è, semplicemente per cui ci metti gli occhi, il tuo sguardo.
La domanda che mi pongo a questo punto è perché molti ritornano sulla "scena del crimine"?
Perché tra tante mi trovo tra i coglioni sempre la stessa tipa, quella che beh è stato un peggio che peggio manco a costruirlo di proposito non si poteva? Perché viene qui, viene a leggere il profilo, la pagina, quello che pubblico se poi non serve ad un cazzo (manco a lei), che il cambiamento se c'è, devo dire che non si nota? Perché anche qualcun altra che pur di realizzare il suo sogno è passata sopra a me e quelli prima e quelli dopo seguitando anche loro a fare le stesse identiche cose e per di più, essersi poi trovata a subire agli effetti del karma? Il risultato è sempre lo stesso. Se qualcuno ti guarda o ti pensa o ti guarda e ti pensa, allora esisti. Dove "tu" poni lo sguardo dai vita ad una realtà, la tua ma c'è. Il punto è il come lo guardi! :)
Si, ok, stessa roba. Altra spiegazione del perché smetto di guardare chi mi ha fatto del male. Cancello la sua presenza. Rompo il contatto e per il Sig. Dinci, funziona. Altri invece sembrano non riuscire a liberarsi dal "legame".
Seguitano a postare robe condivise tempi addietro quando la situazione era diversa. Seguitano a volere essere presenti. Ricordo e momenti condivisi sono una cosa sola. Si lo faccio anche io, mica mi nascondo ma un conto è ricordare il dolore e quindi la lezione, un altro è avere "viva" quella persona dentro di se. Una volta che mi è stato fatto del male, parecchio male con coscienza e determinazione non c'è più posto. Mi spiace. Ho poche certezze e questa è una. Se una persona ti ha fatto male per il carattere (nel modo in cui affronta - la sua - esistenza), lo rifarà fino a che non cambierà approccio con la sua vita e questo genere di maturazione è la parte più difficile che possiamo affrontare. Magari è più chiaro detto con un paio di aforismi.
"La mente, dopo essersi aperta a nuove esperienze non torna mai alle dimensioni originali."
Ma:
"Non possiamo risolvere i problemi con lo stesso tipo di pensiero che abbiamo usato quando li abbiamo creati"
Albert Einstein
vinci sulle tue cattive abitudini o loro vinceranno su di te
Non siamo pesci. Se nuotiamo nell'acqua tossica o cambiamo acqua o moriamo a causa della stessa roba velenosa che noi stessi alle volte abbiamo creato. L'unica soluzione possibile è smettere di creare acqua tossica!!! Cambiare sistema. Smettere di buttare la plastica a mare che poi muoiono gli oceani e crepiamo pure noi per le ragioni che non vi sto ad elencare. Non importa quanto ci vuole, ci ammazzerà. Però l'esempio dell'acqua ci sta a pennello.
Non vi sbagliate, non sono reminiscenze "personali" è che tutti abbiamo vissuto più o meno lo stesso. Seguito piuttosto a parlare di cose personali per non mettere in piazza i cazzi degli altri. Per alcuni le esperienze negative sono state addirittura peggiori e il tipo o la tipa ha compiuto atti materiali da ergastolo se non peggio.
Non aver paura di cambiare. Potresti forse perdere qualcosa di buono ma potresti raggiungere qualcosa di migliore
Sta di fatto che cambiare stile o meglio, cambiare il modo di vedere la vita e di rapportarsi con gli altri è fondamentale per avere risultati diversi. Con questo non voglio assolutamente affermare che il mio modo sia il migliore ma che sia uno dei tanti modi possibili. Fin da piccolo pensavo che osservando - ma non solo con gli occhi - la natura (il creato, l'universo, chiamatelo come vi pare), si possano trovare tante fruibili risposte a singoli quesiti.
Dal punto di vista Zen, quella più semplice è questa sequenza logica:
Sono uscito con qualcuna. mi ha dato qualcosa, ho raggiunto dei bellissimi risultati. Perché mandare tutto a puttane? Metteteci quello che vi pare.
Distanza.
Comodo.
Interessi. Fatica di fare le cose.
Paura di mostrarsi al mondo - timore di essere giudicati.
Bla, bla, bla.
Funziona? Allora che vi frega se vi mostrate al mondo? Che vi frega della distanza se poi quando state assieme ci state bene? La vita è la vostra, non quella del mondo. Dovete essere felici voi con la persona o le persone con cui state bene non dovete giustificarvi perché la gran parte degli abitanti di questo pianeta non capirà a prescindere, perché non avrà fatto nessun passo in tal senso. Dovreste smettere di aver paura di questo e si, leggete se vi va questo articolo. Se volete cambiare il mondo, cambiate voi stessi! Rifatevi il letto la mattina, chiamate chi vi ama e vi piace. Cercate di vederlo/a quanto possibile. Il percorso di crescita è personale, non familiare. Non si possono manco far crescere i figli se loro non vogliono crescere. Potete indirizzarli, fare del vostro meglio perché imparino ma ad un certo punto vi dovrete per forza fermare. Non smetterete mai di amarli se dentro di voi amore c'è e non dovere da dimostrare ma farete la vostra vita, quella che il cammino vi ha messo davanti. La scelta più giusta per voi, non per gli altri. Gli altri devono decidere cosa sia più giusto per loro ed è li semmai che potrete consigliarvi e confrontarvi ma il compito e la "lezione" finisce qui.
Tu non puoi cambiare cosa succede intorno a te ma tu puoi cominciare a cambiare qualcosa dentro di te.
E per concludere: il comodo e gli interessi dovreste depennarli a prescindere. Il solo interesse che c'è in una relazione è la vostra felicità rispettando chi vi è accanto. Tutti. Non l'uno rispetto ad un altro. Insomma per cosa vorreste essere ricordati, per aver causato sofferenza al prossimo o per averlo fatto felice? Per aver fatto un piccolo passo, il possibile che si possa fare per rendere questo mondo e la sua vita qui, leggermente migliore o non aver fatto un cazzo in tal senso e magari a renderlo solo più sporco e mal vivibile?
Il significato della vita è stato affrontato nel corso degli indirizzi filosofici nel corso della storia perché alla fine è il senso, la sostanza della vita stessa non essendo semplicemente meccanica. Il tentativo di dare risposte positive. Non penso proprio che Ugo Foscolo abbia scritto quello che ha scritto con l'idea di finire S. Croce. Ce l'hanno messo perché meritava di starci! Perché ci ha fatto riflettere. Manco il Cellini probabilmente voleva finire in SS. Annunziata. Era pure un ladro dall'abilità sopraffina. Però ce l'hanno messo perché ha fatto delle cose che agli umani suscitano meraviglia. Manco Michelangelo ha scolpito, dipinto e costruito con l'idea di finire in S. Croce. Si dice che fosse pure gay o per lo meno bisex. Figuriamoci se avesse mai immaginato di finire li. Eppure c'è e la lista è parecchio lunga! Probabilmente e rimane una roba personale, invece di andare a fare i gay pride vestiti come rificolone portassero ad esempio al mondo alcuni di questi personaggi, la gente comincerebbe a riflettere sul serio. Penso però che la cultura di molti si fermi semplicemente al cul e li cadde l'asino insieme a tutte le buone intenzioni.
L'abilità è tutta qui. Riuscire a vivere in armonia anche con chi inevitabilmente rimane indietro.
Fin dove i miei occhi possono vedere
Ci sono timori che si avvicinano
a quelli che ho vissuto,
Ho voluto conoscerti
Hai sempre condiviso i miei pensieri più segreti
mi segui dove vado
oh, quando sarò vecchio e saggio
le parole amare (aspre, cattive), significano poco per me
L'ultimo post era un "inganno". Una lettera di un cane al suo "padrone" con tanta similarità ai comportamenti di vita vissuta sia da parte di chi è al posto del cane, sia di chi tratta cani e persone nello stesso disumano modo.
In questi giorni se ne è andato un micetto tra tanti. Un micio qualsiasi, uno dei milioni che vivono su questa terra. Piccoli, tutti uguali se li guardi da lontano ma se ti chini avvicinandoti alla loro essenza e ci entri in sintonia allora si crea un legame speciale, unico, indescrivibile. Alle volte mi chiedo se mi trovi davvero meglio con loro che con qualche pessimo esemplare dei sapiens-sapiens che forse sarebbe meglio definirli malum-sapiens. Loro non sono in grado di tradire e neppure di mentire, no. I loro gesti sono sempre veri, autentici fino in fondo. I nostri no. Nonostante gli sforzi, noi ci mettiamo sempre qualcosa di brutto, cattivo, vigliacco, lercio.
Così per Fester metto di nuovo "Il ponte dell'arcobaleno", la metto per tutti con la musica di Sarah McLachlan, "In the arm of a angel".
No, niente succede a caso. La vita è così, in un attimo la perdiamo e quel piccolo micetto ha dato di più di tanti malum-sapiens che ci sono a giro. Ha forse gridato? No. Ha forse scritto lettere, romanzi, editti, post? No. Ha forse una pagina di facebook, un blog o è forse stato intervistato in un talk show di grido? No. Eppure quel piccolo essere ha detto e comunicato tante cose come fanno tutti loro, in un silenzio assordante ed in piccolissime variazioni di espressione, quasi innotabili se non da uno sguardo attento.
Lo strano che nei "nostri" precetti ci sono delle situazioni particolari. Oggi la scienza chiamata psicologia ne ha fatti suoi, li ha evoluti in qualcosa di diverso di una "pseudo religione" come la nostra. Sono diventati comunque sani principi di una mente sana, di persone che cercano la felicità e che fanno il possibile di darla alle persone che hanno accanto. Un tam-tam così bello ed efficace da legarci un po' tutti per chi comprende e "sente". Così ho detto anche troppo. Vi lascio gli ultimi due e poi "Sola". Buona lettura.
"Fester, mi hai lasciata sola, non certo per volontà quanto per sorte. In poco tempo,15 mesi, mi hai dato la vita, la tua vita nelle mie mani, totalmente e completamente. Ti sei affidato a me quando ti allattavo, davvero come fossi stata tua madre, così mi hai trattata sempre: mi guardavi negli occhi, guardavi tutti noi negli occhi, mettendoti a terra piccolo, piccolo, in mezzo a noi, spiegandoci benissimo cosa volevi e capendo perfettamente quello che ti dicevamo. Capire il nostro linguaggio è stato più facile per te che per noi. La simbiosi che ci ha tenuto insieme è impossibile da spiegare, perché è stata viscerale. Bastava che pronunciassi il tuo nome che tu arrivavi come il bambino più ubbidiente, a dirmi “sono qui, cosa vuoi?”. Saresti stato un maschio bellissimo, anche se non eri poi così agile, un tordello confronto alla Skully che ti chiamava per insegnarti a salire sugli alberi. Poi quando mi chiamavi per venire a recuperarti dall’ olivo e ti buttavi fiducioso fra le mia braccia.
Poi la malattia, le malattie. La tua pazienza nel farti curare, prendere medicine o fare cose che sicuramente non capivi, ma di certo sapevi che veniva fatto per curarti. Nei mesi in cui sei stato paralizzato dipendevi totalmente da me, io quasi non uscivo di casa per potermi occupare dei tuoi bisogni. Quante volte ti sei fatto fare il bagno perché da solo non potevi pulirti, ti facevi persino asciugare col phon, ed eri sempre di buon umore, mi facevi le fusa e mi guardavi con i tuoi occhi verdi, sempre pieno di fiducia. Evidentemente non ti sentivi menomato, ma quando piano piano mi hai fatto la sorpresa, sei tornato a usare la cassettina, hai ricominciato a camminare piano piano, mentre io cercato di massaggiarti, di farti sentire l’erba, la terra perché tu riacquistassi il controllo del tuo corpo. Sono stati giorni di miglioramenti, di scoperte e di gioia. Poi la cardiopatia, poi la FUS. Tu hai continuato a prendere tutte le medicine, tante davvero, hai combattuto tantissimo. Martedì l’ultimo giorno dopo pranzo sei anche stato in giardino nell’erbetta, a vedere gli uccellini che vengono a mangiare. Alla sera sei stato in braccio a me sul divano, dormivi, poi varie volte mi hai leccata, mi hai guardata, sembravi normale, non sapevo che sarebbe stato l’ultimo momento insieme. Sono andata a letto, alle 4 e 55 mi sono svegliata di colpo con un dolore fortissimo alla testa e il primo pensiero è stato che te n’eri andato. Ho cercato di allontanare quel pensiero e non sono stata capace di venire da te, stavo troppo male. Sono scesa poco dopo ed era tutto vero. Te ne sei andato piano senza far rumore fisicamente ma con un grandissimo fragore nella mia testa, qualcosa si è staccato da me, una parte di me. Mi restano le foto, i ricordi di questi pochi mesi passati con te, tante lacrime che da due giorni non riesco ancora ad arrestare. Se guardo il giardino mi sembra di vederti fra le piante, mi aspetto di vederti spuntare da qualche parte ed arrivare vicino a me con la semplicità di uno sguardo che mi diceva tutto. Adesso sono sola pur con tante persone attorno,dovrò occuparmi della mia salute, della solita vita senza più sentire la tua presenza, mi manchi, ti ho amato tanto Fester, gattino, tutto quello che la mia scienza ha potuto fare non è bastato." Liana De Felinis
Volevo un po' parlare del nulla ma mica è facile. Ci avevo già provato ma mi pareva proprio di aver tolto tutto e così ci riprovo.
Così magari qualcuno si stupisce che quando scrissi "io sono niente", fosse la prima volta. Naaaaaaaa. Forse la terza o la quarta ma mica le ho contate. Cos'è il nulla? Cos'è che una persona fa cancellare una persona da un'altra, perché succede. Cosa è veramente se non "la follia dell’uomo che ha inteso cancellare un altro uomo, ossia il suo stesso simile".
Sentimenti? Si, prima i sentimenti poi... "Sogni infranti, così come le speranze, in nome della supremazia della razza", dell'ego. Parliamo di Shoa. https://www.magdicristianoallam.it/
Non è roba difficile in fondo è. Non c'è niente di nuovo che non fosse già stato inventato come modello di società evoluta. Ringraziamo pertanto gli antichi romani il cui mondo si divideva praticamente in tre caste. I patrizi, i capoccioni del partito. I cittadini tedeschi i "romani" e tutto il resto del mondo, gli schiavi. Così "Adolf" non fece altro che rimettere indietro gli orologi di 2000 anni e zac, tutto tornò com'era. Ne imitò anche i vessilli.
Link. Non mostro l'immagine per previdenza, Legge n. 645/1952, casomai che qualcuno intenda fischi per fiaschi e ci legga un'esaltazione di questi bastardi.
Link. Non mostro l'immagine per previdenza, Legge n. 645/1952. casomai che qualcuno intenda fischi per fiaschi e ci legga un'esaltazione di questi bastardi.
Gente che non esisteva destinata ad una vita da sacrificare per il bene degli eletti. Questa è la vera ragione primaria per cui dopo la caduta dell'impero romano vi fu una frammentazione. Pensateci un po'. I nazisti resero razzisti ed egocentrici un'intera nazione in poco meno di sei anni e sette secoli di dominazione romana, in alcuni posti non furono in grado di unire dei popoli.
– Provoca una forte tensione mentale. Se non sappiamo quello che pensa l’altra persona, se non possiamo “leggerla”, la nostra mente farà comunque lo sforzo di decifrarla attraverso la scarsa o nulla informazione disponibile. A medio e lungo termine, questo atteggiamento provoca ansia, ricerca di nuove risposte e stress, il che si traduce in tensione mentale. – Genera confusione. L’indifferenza rompe un meccanismo elementare della coscienza umana: il processo di azione e reazione. Ogni volta che ci si comporta in un certo modo, ci si aspetta poi che l’altra persona agisca di conseguenza. Se talvolta la reazione non è quella che ci si aspetta, comprenderne una totale assenza risulta ancora più difficile. La comunicazione diventa impossibile e il tentativo di interazione si rende forzato e logorante. – Dà origine a una bassa autostima. Non ricevendo alcun tipo di risposta da questa persona, viene eliminata qualsiasi indicazione che potremmo trarne. Durante le fasi di formazione della personalità, ciò può ripercuotersi gravemente sull’immagine che abbiamo di noi stessi. C’è la possibilità che quella persona che riceve indifferenza arrivi a credere che non valga la pena interagire con lei, generandole una forte insicurezza.
Così me ne torno indietro di nuovo ai tempi di Roma e domando: qualcuno di voi sa chi cazzo sia un tizio di nome Lentulo? Uno che va piano magari? No. Era il tipo che possedeva degli schiavi e che li faceva combattere nei circhi, un "lanista". Si, i gladiatori e se tra di loro ci fosse stato un altro tale di nome Spartaco, volete vedere che di lui avete sentito parlare anche dopo 2000 anni? Qualcuno porta ancora il suo nome in omaggio a quella personalità mentre di Lentulo, mah. Non c'è un Lentulo no.
Non voglio mica dilungarmi se Spartaco sia stato bello, biondo e buono rispetto ai romani piccoli, brutti e cattivi. Probabilmente erano "cattivi e brutti" entrambi. Roma quando vinceva una guerra o si impossessava di un regno o di un territorio se trovava resistenza faceva delle immense carneficine. Uomini, donne, vecchi, bambini e pure incolpevoli animali venivano passati per le armi. Qualcuno schiavizzato, gli altri crocefissi che tutti vedessero cosa fa Roma a chi si ribella. Beh, anche questo modus operandi venne utilizzato dai nazisti nelle varie campagne militari. Solo che di queste alle volte ne abbiamo pure i filmati e non possono essere nascoste. Oddio, l'intento era proprio quello, di far vedere a tutti il "trattamento" e mi pare pure giusto che alla fine molti di loro vennero appesi ad un cappio dopo il famoso processo di Norimberga. Questo è il risultato pratico di cosa faccia la supremazia quando questa va al potere e le leggi se le fanno da soli.
Cos'è l'indifferenza ed il nulla? Se lo dovessi dire con un video, questo:
E se lo dovessi dire a parole, è la negazione dell'esistenza di altre persone quindi il diritto di non dare loro la dignità ed il rispetto che la vita nella sua totalità dovrebbe avere. "L’empatia (saper vedere il mondo con gli occhi di un altro) è il parametro più importante nel valutare la maturità di una persona e segnala la sua intelligenza emotiva. L’intelligenza, infatti, non riguarda solamente le acquisizioni cognitive e logico-matematiche, ma anche e soprattutto la capacità di riconoscere i sentimenti e le emozioni." Dal blog http://carlasalemusio.blog.tiscali.it
Non è una forma di autodifesa del tipo io non voglio sapere perché non voglio soffrire ma rifiutare che la stessa idea che la sofferenza è emozione ed è questo che fa riconoscere il bene dal male alle persone normali. La sofferenza è vita ed è combattendola che si riporta allo stato di felicità le persone. La sofferenza è la chiave che rende gli uomini "umani" e non macchine. Anche gli animali soffrono e pure tanto. La differenza tra noi e loro è che non sanno "sempre" riconoscere il bene dal male. Prendevo una caramella e me la tenevo con le labbra. Arrivava la canina e lei quasi se avesse paura a toccare una ferita viva, si avvicinava così delicatamente da non sfiorarle nemmeno per paura di farmi male. Quindi lo sanno cosa sia il dolore e cosa sia ferire. Non è chiaro se tutti gli animali siano così ma quando sono in sintonia con te, loro in assoluto non ti fanno del male ma anzi ti coccolano e ne chiedono di coccole. Sanno quindi cosa sia il "bene" e come ci fa stare. Hanno coscienza che tu esisti.
Questa manica di autodefinitesi super intelligenti, non arrivano manco a capire che cosa sia e che cosa facciano. Prendo tre tra le frasi che mi piacciono di più dal sito http://aforisticamente.com
"Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita". Antonio Gramsci "L’opposto dell’amore non è odio, è indifferenza. L’opposto dell’arte non è il brutto, è l’indifferenza. L’opposto della fede non è eresia, è indifferenza. E l’opposto della vita non è la morte, è l’indifferenza". Elie Wiesel "Il peggior peccato contro i nostri simili non è l’odio ma l’indifferenza: questa è l’essenza della mancanza di umanità". George Bernard Shaw
Ma tra le tante "contro", ne spicca una a favore: "Impara a giocare la carta dell’indifferenza. È la più scaltra delle vendette. Perché vi sono molti di cui non avremmo saputo nulla se qualche loro nemico noto non ne avesse parlato. Non vi è vendetta come l’oblio, che seppellisce l’indegno sotto la polvere della sua nullità". Baltasar Graciàn un gesuita spagnolo che ha capito il mondo e che professando gli insegnamenti del suo dio, non ha capito manco che cosa fa. E' la semplice elevazione a dio. Il diritto di poter decidere chi è vivo e chi è no senza dare mai il libero arbitrio e la possibilità di cambiare alle persone. Criticato dai suoi colleghi per aver pubblicato le sue opere senza "permesso" e di fatto di aver scritto della roba che effettivamente è l'antitesi degli insegnamenti gesuiti. Lo "strano" è che gli ultimi anni dell'esistenza di quest'uomo, coincidono con l'acuirsi dell'inquisizione spagnola che tra il 1640 ed il 1660 aumentò il numero dei processi. Periodo noto come "rinascita". Per chi non sa un cazzo:
Mi viene in mente un nome fatto fuori da questi "fulgidi esempi di intelligenza e di compassione". Giordano Bruno e anche qua, per chi non sa niente di lui, prego seguire il link visto che le opere ed il pensiero del Bruno, valgono la pena di essere lette e conosciute sopratutto nel pensiero filosofico.
Così un giorno scrissi io sono niente ma a distanza di così tanto tempo, mi son dovuto ricredere. Qualcosa mi ha insegnato. Mi sono sentito come spazzatura una volta forse peggio. Oggi, se riguardo indietro sono orgoglioso di esserlo anche se qualcuno, tale materiale non vuole vederlo proprio. Si rifiuta semplicemente di guardare perché guardare e vedere significa dichiararne la sua esistenza. Non importa quindi se non vedete le polveri sottili o i metalli pesanti. Non importa se non vedete i batteri o virus. Ci sono e non curarsene è il primo male verso la stessa sopravvivenza degli esseri "superiori".
Ebbene questa uccide lentamente pianeta e con lui, noi tutti e non vi è nessun rimedio se non quello di fermare con le buone o con le poco buone questo genere di esseri viventi. La spazzatura c'è vostro malgrado. Non importa che scegliate di vivere la vostra vita nel mondo che voi considerate asettico, lontano da esseri e cose indegne di un qualsiasi pensiero. Ci sono, vostro malgrado e così, tanto per darvene un "piccolo" esempio, ecco cosa fa la spazzatura ma visto che non conosco i diritti di utilizzo e l'inserimento di immagini di skytg24 all'interno di questo sito, vi metto il link per l'animazione e di seguito un video anche se di non buona qualità. Quella spazzatura uccide gli oceani, distrugge le catene alimentari, uccide il nostro cibo. E' negli oceani in cui si dissolve la gran parte della CO2 che produciamo, se gli oceani non funzionano è un grosso, immenso problema.
Non vi è una sola isola di spazzatura ma sono in realtà ben sei con qualche caso isolato più piccolo. C'è nelle discariche, c'è ovunque noi la depositiamo eppure a questo problema bastava poco ma ve lo spiego un'altra volta. Mi rimane che concludere l'articolo dando un senso leggermente più ampio che qualcuno si chiederà a che pro, Mastro ha scritto questa parole. Il tentativo di far cambiare o far ricredere quel genere di non-persone? Semplicemente inutile. Non ammetteranno mai un loro sbaglio. Non chiederanno mai scusa. Non faranno mai un gesto sincero, vero, importante per tentare per lo meno di "riparare" quello che hanno ridotto in mille pezzi. Magari per il prossimo, un cambio impossibile di atteggiamento. No, manco quello. Così che senso ha questa roba? Il valore del silenzio, non è la non-comunicazione ma sta sempre nella forza delle idee che eventualmente quello stesso silenzio si porta dietro. Il silenzio che fa riflettere, il silenzio che elabora gesti e parole di valore (Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale...), e che servano a far crescere o rendere migliore la società ed il mondo in cui viviamo così troppo spesso gettato nell'indifferenza e nell'apatia dell'interesse commerciale o di letto e null'altro. E' e rimane il solo modo di far pensare quei "pochi" sani che ancora ci sono e che si alzino verso la categoria dei sub umani, quelli che rovinano il mondo e che non vogliono cambiare il loro essere perfetto.
Non importa quanto piccoli siamo o quanto "voi" crediate di essere superiori. Siamo tutti legati a doppio filo. La vita nasce per tutti con un respiro e finisce nello stesso modo, con l'ultimo respiro. Quello che fa la differenza è la qualità che ci mettiamo tra le due boccate d'aria. Null'altro. Con questo, visto che è l'ultimo post dell'anno. Buon 2018 e buona spazzatura. :)
Inciampo. Alle volte inciampo su delle robe che francamente fanno veramente ridere. Così la frase "Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico," ha numerose implicazioni.
La prima, forse la buddista più "religiosa" è citata al blog https://www.quag.com/: "sedersi ed attendere di veder passare il cadavere del proprio nemico" vuol significare che il peggior nemico dell'uomo è sé stesso perché legato a passioni e desideri. La rabbia e la voglia di vendetta fanno parte delle passioni. A torto o ragione. Quindi l'aforisma suggerisce di attendere e meditare. Il cadavere è il proprio "io" piccolo che deve essere ucciso per far nascere l'IO senza l'Ego. Allora, solo allora, la vendetta apparirà inutile e ciò che prima era considerato importante diventa "relativo" e anche il nemico apparirà come un bambino puerile che ha permesso al suo piccolo "io", senza empatia per l'Altro, di vivere in un piano inferiore cercando soddisfazioni solo nella sfera materiale. Loro insegnano attraverso i simboli e il paradosso. Non a caso l'acqua (il fiume) rappresenta la vita che scorre ma anche purifica, la sponda è il limite umano che va varcato per intraprendere la via evolutiva spirituale. L'immagine della riva di un fiume è la quiete, il silenzio. Lo stato ideale per calmare la mente, lontano dal frastuono del mondo".
La seconda è contestuale alla via del guerriero che se ne dica, fa parte della cultura giapponese come l'aria che qui noi respiriamo. Potrei dirlo con una barzelletta giunta qualche giorno fa su whapp ed eccola qui. C'entra il Karma? Si e no. Intanto una piccola superfiiale e webete introduzione dal sito https://www.riflessioni.it: "Questa massima è di grande consolazione, ma non si capisce perché non la possa applicare anche il tuo nemico. Indiscutibilmente, se entrambi vi sedete sulla riva del fiume, solo uno dei due riuscirà a veder passare il cadavere dell’altro. Ad occhio e croce le probabilità sono del 50% per ognuno, a meno che uno dei due non sia molto più vecchio o fisicamente malandato. Ma almeno, mentre aspettavate entrambi sulla riva del fiume, nessuno si è più fatto male". Non è mica vera. Non tiene conto di quante altrettante teste di cazzo ci sono in giro e che invece di girarsi dall'altra parte al "nemico" reagiscono con altrettanto vigore e determinazione. Le possibilità quindi che uno dei due si faccia male, spesso sono direttamente proporzionali alla "cattiveria" di questo famoso nemico e che a forza di pestare piedi, prima o poi (più prima che poi, pesterà quello sbagliato). Vi è una certezza che anche Buddha dice come valore universale: "Tre cose non possono essere nascoste a lungo: il sole, la luna e la verità"e nessuno può scappare a questo concetto perché niente ha più forza della verità in questo mondo. Assolutamente niente. Essere bugiardi significa farla franca per un po' ma poi anche ricordarsi a chi e quali cazzate si è raccontato e il castello di bugie crollerà. Così funziona, più "grosso" sei, più grande il botto fai.
Ancora, nel buddismo l'acqua è legata a doppio filo con i draghi che simboleggiano: "...poteri positivi, come il controllo sull’acqua, sulla pioggia, sulle tempeste e sugli allagamenti." In Giappone, quattro grandi draghi controllano i quattro mari:
Lo shrine del monte Haku dove Genpei Jōsuiki riporta che un monaco Zen, vide un drago dalle nove teste trasformarsi nella dea Kannon, regina della compassione, dea dell'indulgenza e della misericordia.
Il tempi moderni, il lago Saiko, lo Shrine del Drago a Fujiyoshida, Yamanashi ha un festival annuale di fuochi artificiali..
Lo Rizai, il nome: Tenryū-ji 天龍寺 "Tempio del drago del cielo"
Il Ryōan-ji 竜安寺, di cui ho già parlato "Tempio del drago della pace" (dell'amicizia tra l'uomo ed il drago).
Al tempio Hōkō-ji 法興寺 o Asuka-dera 飛鳥寺 , fu dedicato a Nara nel 596 ad una nuvola porpora che scese dal cielo coprendo la pagoda insieme a tutto il Buddha, e la nuvola divenne di cinque colori (l'arcobaleno giapponese è di soli cinque colori), e assunse la forma di un drago o di una fenice.
In ogni aspetto della vita buddista e orientale, il drago non è solo acqua e quindi vita ma anche il custode dello spirito, di purificazione.
E adesso qualcosa di personale. Non che il mastro si crede un dio e un drago? E' no, sono pazzo, non folle. Significa dedicare la propria vita a questi valori e dalla forza del drago, trarre ispirazione. Magari qualcuno di voi che si definisce cristiano farà lo stesso con il proprio "dio". Ognuno ha le sue ispirazioni. Voi mettete sui monti le croci, "noi" mettiamo i draghi dove devono stare.
In conclusione, sedersi sulla sponda del "fiume" è sedersi accanto al drago. E' anche aspettarlo perché il fiume è il drago e prima o poi renderà "giustizia" a chi ne è stato "mutilato". C'è chi arriva veloce, c'è chi arriva con più calma ma prima o poi tutti arrivano. Sarebbe più saggio meditare sulle proprie azioni prima di metterle in pratica piuttosto che essere dalla parte del torto, della "non verità".
Come screditare qualcuno nei gruppi o nei siti a tema in genere nei confronti di chi non la pensa come (gl)i (autoproclamatesi), guru.
Indossare i panni di amministratore/amministratrice di un sito o gruppo o essere "qualificato" da uno di loro.
Aver partecipato a feste, dare dei corsi ovviamente a pagamento, indossando abiti di scena che li renda "credibili". Kimono, cordame in stile giapponese con trattamenti di cordame assurdi tesi a giustificare il prezzo di quello che vendono, abiti in pelle, avere attrezzature di nome possibilmente fatte da qualche amico/a del giro.
Avere un trattamento di sufficienza nei suoi confronti.
Prendere a sostegno delle loro idee solo una parte della verità, accuratamente estrapolata da discorsi più ampi.
Attaccare la persona per qualsiasi pretesto. Grammatica, modo di esprimersi e quant'altro appiglio sia possibile trovare per sviare il discorso dalla sostanza e metterla sul personale.
Nel caso che l'evidenza porti a dimostrare che avevano torto marcio, MAI chiedere scusa che significherebbe dare ragione agli altri ed ammettere i propri errori. Mai, né in pubblico, né in privato.
Buttare ogni discorso serio in rissa.
Criticare quello che il tipo o la tipa ha scritto sul proprio profilo, blog, pagina con più tempo e più profondità senza averlo davvero letto con parole e atteggiamenti denigratori spesso tacciando l'autore (trice), di scritture superficiali ed inconcludenti.
Ultimamente anche farsi un sito con chiavi di ricerca inserite sfruttando la fama altrui.
E' strettamente necessario rimediare una modella figa a cui piaccia l'esibizionismo e sentirsi una piccola stella, "la preferita", "l'unica", in modo da attrarre altre pulzelle ed esporla in ogni situazione "possibile".
Il guaio è che siete fatti in serie. Tutti uguali. Sentit@ un@, sentite tutte le campane. E' come mettersi a tavola e trovarci sempre lo stesso cibo cotto e ricotto e pure fatto male ma in cui lo chef si autoproclama un campione di cucina. :)
Adesso uno dice ma perché alla fine spesso sono argomenti molto simili? Perché è dal centro di ogni ruota che partono i suoi raggi. Tutti nascono da li, arrivano alla fine della ruota tornando indietro e così via.
Bon, una volta è un caso, due volte è un caso, tre volte non è più un caso e 20, 30, 50 volte è una costante educativa. Quanto cazzo mi sei comodo/a? E da li tutto il resto.
C'è quindi una massa informe che valuta una relazione da quanto riesce a tenere il proprio culo piantato su una poltrona o su un letto.
La prima volta che arrivammo a Los Angeles comprammo una cartina. Arrivammo da nord, Disneyland era dall'altra parte, opposta a Santa Monica. Due ore e mezzo di autostrada, 240 km.
Il giorno dopo voglio assolutamente andare a vedere il Ranch La Brea dove adesso c'è il museo. Voglio davvero vedere le tigri con i denti a sciabola, i mastodonti, qualche orso e pure qualche dinosauro. L'altro ovviamente è entusiasta dopo che gli ho spiegato ma non sapeva assolutamente nulla dei laghi di catrame a LA. Guardiamo la strada e siamo su una street e questa diavolo di street non c'è sulla cartina!!! Così ci fermiamo e riguardiamo bene ma ci sono solo i Boulevard (le trade più grandi), le Avenue, quelle intermedie e le sreet no! O stampavano una carta grande quanto una macchina oppure la scala era molto grande così che si vedeva solo 1/5 delle strade presenti. Entrammo sul Boulevard e non mi ricordo che numero cercavamo per capire dove diavolo fossimo e all'angolo c'è un 22000 e qualcosa. Aiuto! Beh, il museo è l 5801 di Wilshire Blvd. Compris? Com'era il colmo della stanchezza? Ah, ecco, prendere una moglie incinta per la fatica di scoparla. Psss, vibratori li vendono nei sexy shop e fintanto che non becco una che lo capisce e che esce dalla massa, da qua non si passa, compris? Che da questo lato le idiote vado a prenderle negli ospedali psichiatrici non qui.
Mushin, mushin, mushin.. cosa fà il mushin, cosa fa la meditazione? Ecco un esempio pratico. Tra i monaci del Tibet, viene praticata una meditazione particolare chiamata "Tummo" che significa fuoco interiore. Questi qua si spogliano, si coprono il corpo con un panno bagnato e meditano. La temperatura della pelle sale anche di otto gradi ed il panno letteralmente si asciuga producendo vapore mentre la temperatura interna rimane costante. Non è magia, non è una mattonata, non è fantascienza, è potere della mente. Il prof Herbert Benson della Harvard Medical School che ha studiato il fenomeno, deduce che per arrivare a tale risultato si arrivi anche ad una modifica genetica anche se "parziale". Credo sia come inserire un booster in grado di far produrre al corpo tali cambiamenti. La meditazione svuotanto la testa e con le pratiche appropriate, ti cambia la vita in diversi modi ma soprattutto fa si che la "TUA" personalità esca da quella che è la massa e che tanto vi fa incazzare quando vi viene detto: Siete tutte uguali. Per certi lati lo siete e francamente è davvero penoso.
Namasté
Nelle arti marziali, soprattutto nel karate shotokan, vi è sempre uno stato di rilassamento mentale e fisico. E’ tutto molto fluido, naturale, senza “sforzo”. In un attimo bam, viene portato il colpo o una serie ci colpi come un’esplosione e l’avversario se fatto bene, nella teoria muore. Come già detto più volte arrivare a questo stato non è solo una parte fisica ma anche una parte mentale. Liberare la mente, Mushin, assorbire il tutto con una visione d’insieme, quasi di distacco. Magari fare una finta e portare il colpo decisivo con la filosofia dell’ikken issatsu (一拳必殺?) “è un termine comune nella scuola di karate tradizionale che tenta di definire l'efficienza cFomplessiva delle tecniche per colpire, che significa "battere un colpo solo". Questo, tuttavia, non significa che qualsiasi scontro deve essere risolto con l'uso di un colpo solo, ma significa che il karateka dovrebbe avere il coraggio di risolvere rapidamente lo scontro, dovrebbe essere cioè talmente concentrato da rendere mortale o quasi qualsiasi suo colpo”. Fonte wikipedia. E così non vi dovrebbe venire in mente che sono uno psicopatico omicida, sperem! ). Avete mai visto gente morta dopo una lezione di karate? No , pare ovvio ma se la preparazione è stata fatta nel modo giusto, una volta che non deciderete di fermare quel colpo, l’avversario cadrà. Questa è una delle ragioni che spesso ci fa stare lontani dalle risse o robe del genere. Sappiamo e ci viene istintivo dopo qualche anno di studio di portare quel colpo fatale e per non farlo si evita. Non si sa mai cosa può succedere. Resta comunque un fatto compiuto che la calma e la dolcezza e la meditazione, non sono sempre sintomo di essere flaccidi ed indecisi. Passare mentalmente dalla calma, al colpo portato magari dove si può affondare per farlo sentire e tornare alla calma assoluta mentre l’altro è per terra che cerca aria, è una cosa del tutto normale. Calma e tempesta, questo è lo stato. Un interruttore mentale. Rilassamento -> visione dell’avversario -> decisione sul colpo -> portare i colpo -> l’avversario cade -> rilassamento.
Di seguito i 21 principi del Dōkkōdō, la via del camminare da solo, di Myamoto Musashi. Quattro precetti aggiunti una settimana prima della sua morte, gli altri elencati tutti nel “Gorin no sho”, il libro dai cinque anelli. Cosa sono i cinque anelli? No, non le olimpiadi: Terra, Acqua, Fuoco, Vento, Vuoto. Vuoto, vuoto, vuoto… Vuoto ovunque. Il vuoto è qualcosa da riempire nell’anima non da robe. Non si possono togliere le viscere e sostituirle con altre cose di possesso. Si può vuotare la testa e riempirla di altro. Rimane il fatto che se in quella testa c’è qualcosa di sbagliato, sarà difficile metterci dentro qualcosa di giusto. Come scrisse Einstein e di cui qualcun/a se n’è fatto/a spesso faro, “La mente che riesce ad allargarsi non torna mai alla dimensione precedente ma... la mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre.” Strano, questo E’ zazen ;)
E’ quasi scontato che ogni mente piena di odio, di rancore, di prevaricazione, di competizione può solo aprirsi in due modi: il primo è quello di aggiungere altri modi di odiare, di portare rancore, di prevaricare, di competere, etc., ect., oppure il secondo, ed è quello di dimenticarsi quello che c’è dentro ed istruirla in un altro modo. Qual’è secondo voi il vuoto da fare? ;)
Vi presento quindi la teoria della felicità di Albert Einstein, battuta all’asta per $1, 36m appena ieri: “Una vita calma e modesta porta più felicità rispetto alla ricerca del successo combinata con la costante inquietudine.”
Appunto:
Accettate tutto nel modo in cui esso è.
Non cercate il piacere in sé e per sé.
In nessun caso dipendete da una parziale sensazione.
Pensate leggermente di voi e profondamente del mondo.
Siatene staccati dal desiderio per tutta la durata della vostra vita.
Non rammaricatevi di ciò che avete fatto.
Non siate gelosi.
Non fatevi rattristare da una separazione.
Il risentimento ed il rimpianto non sono mai appropriati né per se stessi né per gli altri.
Non lasciatevi guidare da un sentimento di amore o di lussuria.
In tutte le cose non abbiate preferenze.
Siate indifferenti a dove vivete.
Non ricercate il gusto della buona cucina.
Non mantenete il possesso più di quanto sia necessario.
Non agite seguendo le credenze comuni.
Non collezionate armi né fate pratica con le armi al di là di ciò che è utile.
Non temete la morte.
Non cercate di possedere i beni o feudi in ragione della vostra vecchiaia.
Rispettate il Buddha e gli dei senza contare sul loro aiuto.
Si può abbandonare il proprio corpo, ma è necessario preservare l'onore.
Mai smarrire la Via.
Pertanto.
Cerchiamo l’essenza delle cose e quella va accettata. Non c’è modo di cambiare l’essenza delle cose ma solo il loro aspetto. Prendiamone atto.
Il piacere deve essere accompagnato da altro, che non sia solo materialità. Un buon cibo ad esempio esalta il gusto ma il gusto esalta lo spirito. Senza l’ultima parte il piacere è niente.
Come dico spesso, le sensazioni o sono intere o non lo sono. Non si può amare a metà, non si può sognare a metà, non si può sentire a metà. Se lo fate, qualcosa non quadra.
Siamo piccoli, il giochino del “vincitore prende tutto”, non funziona. Va per un po’ poi ci sgamano e sono cazzi amari. Il non c’è nessun vincitore, solo noi, piccoli ed il mondo a cui dobbiamo rispetto.
Il desidero spinge ma il desiderio non può condizionarci. Non siamo schiavi di niente.
Quello che avete fatto, è fatto. Fine, punto. Però se avete sbagliato, rimediate.
Non siate gelosi, come al punto 5.
Le cose finiscono. Le separazioni ci sono. Il punto è sempre il come.
La lealtà è altro. Il risentimento qua è un concetto diverso. Myamoto, girò il Giappone in cerca di qualcuno che vincesse un duello con lui alla spada. Insomma, alla ricerca di qualcuno in grado di ucciderlo. Il samurai è già morto per certi versi. Vendetta è un concetto che in quel Giappone funzionava bene. Vendetta = fare giustizia non vendetta a casaccio.
Fate in modo che non vi accechi.
Provate tutto, senza paura.
La vostra casa è dove è il cuore, non dove ci sono quattro mura.
Non diventate schiavi del buon cibo.
Noi non possediamo cose. Possediamo anime o meglio, la nostra. Il resto va e viene.
Le credenze comuni sono sbagliate perché condizionate dalle credenze.
Tenete quello che serve e che funziona meglio, il resto può andarsene e venire.
La morte è un passaggio, temerla è solo vivere schiavi della paura.
Non vi rende più grandi, vi rende solo più in vista. Più vuoti siete, più vi vedranno.
Il rispetto a prescindere. Buddha, non ci ha fatto niente di male, le persone spesso si.
L’onore è anche memoria. Si vero, ci ricordiamo di psicopatici negativi per esempio a ciò che non si ha da fare e le persone positive come esempio per quello che si dovrebbe fare. Disonore o onore, da quale parte state?
Molti la conoscono, pochi la percorrono.
Così ho deciso di complicare il mushin. Vero, l’esempio del vaso è come dire, il basilare e lo scontato. Proviamo un po’ a metterci un cucciolo di animale. Un cane, un gatto o quello che vi pare purché abbia un impatto forte sulla vostra vita quotidiana. Il vaso si butta via, il cucciolo che ha bisogno di poppate, e di cure no. Visto che non si può poggiare il cucciolo come il vaso, è un esercizio che va fatto dopo. A cosa serve?
Secondo uno studio pubblicato sullo scientific american e dietro alcuni pareri più o meno scientifici (1, 2, 3, 4), zazen ha degli effetti positivi su chi è vuoto come una zucca. Oddio, mi fa pensare di doverlo mettere obbligatorio visto il nr delle zucche ma non ne ho la possibilità. Migliora comunque la personale capacità di analisi. Il rifiuto di un cucciolo da “salvare” è un buon interruttore per capire se c’è qualcosa che non va nella nostra testa. Come un dire, un test per noi stessi. Vediamoci per quello che siamo. Cerchiamo di migliorarci. C’è inoltre una roba che è collegata anche a questo. Il video che vi propongo era in chiave Rugby, poi non pubblicato. Il valore dell’esperienza. Passare attraverso qualcosa alle volte è molto pesante. Ognuno ha le sue problematiche, lo sappiamo. Ognuno le sue esperienze e questa è la vita. Però, mi è capitato spesso e leggo tutt’ora sul valore dell’esperienza per cui molte ragazzine semplicemente non sentono. Hanno le loro idee e questo basta ma non funziona. Non si impara.
Ora il quanto non significa che tizio anziano ed esperto abbia sempre ragione. E’ un po’ come il sopra, ascolto -> valuto da che pulpito arriva -> affronto una possibile discussione con mente aperta -> eventualmente provo -> cambio la mia opinione. Evidente pure in questo blog, che i primi scritti erano altro. Adesso mi rendo conto che la parte più rischiosa non è quella di prendere una vergata o di trovarsi in una situazione poco piacevole. In genere gli appuntamenti ci si danno in luoghi pubblici, in camere o appartamenti e quindi se succede un qualche casino fisico, basta urlare e la certezza che il o la tipa, non la faranno franca. E’ un buon freno. La parte peggiore sono i danni all’interiorità.
Ieri qualcuna mi dice che ce l’ho con il mondo. Assolutamente falso. Ripeto il concetto, non ce l’ho con nessuno ma l’esperienza mi ha insegnato che è meglio prendere il tutto con le dovute molle soprattutto sulle parole non seguite dai fatti da quelli che ho davanti. Non ci sono più cambiali in bianco.
Mi è stato insegnato che quando siamo amici, si cammina assieme anche a distanza. Mi è stato insegnato che se il tuo amico è nella merda più profonda, tu ti fai in quattro per tirarlo fuori. Mi è stato insegnato che ad un amico si danno i migliori consigli che si hanno a disposizione ma poi sta a lui seguirli. Sono le sue mutande, non le nostre. Mi è stato insegnato che se è un amico si sta sempre dalla sua parte anche se sbaglia ma dipende che sbaglio fa ed è strano ma parecchio strano.
C'è stata gente che stava qua ad un tiro di schioppo e che dopo anni di essere passata di qui, non si è fermata manco per un caffè o un the o un cappuccino. Però eri il miglior amico.
Ci sono stati e ci sono amici che non si preoccupano mai di chiederti per come stai. Perché in genere da cosa pubblichi, si legge uno stato emotivo.
Ci sono amici che si reputano così preziosi che ti parlano dall'alto in basso, alle volte pure in latino.
Ci sono amici che raccontano solo la loro storia ed ovviamente hanno sempre ragione perché così l'espongono.
Ci sono "amici" ma così "amici" che quando uno/a gli fa del male, non si alzano mai dicendo: E' lui/ei il mio amico, lascialo stare o te la vedi con me.
Ci sono "amici" che non non si sporcano perché loro sono diversi, superiori anche all'amicizia ma quando hanno bisogno che qualcuno si sporchi per loro, ti pongono il problema contando su ti comporti per vedere un risultato.
Ci sono stati "amici" che avevano cominciato a drogarsi e che a dire loro, se non c'eri tu, chissà dove sarei finito e poi sono spariti.
Ci sono "amici" che non hanno soldi per venire a trovarsi ma hanno soldi per comprarsi le corde, il bambù, l'attrezzatura o un gatto ma poi si dimenticano di chiederti anche come stai. Qualcuno si dimentica pure dei loro figli.
Ci sono "amici" a cui esponi le tue ragioni o un'opinione su qualcosa e invece di apprezzare il contraddittorio, seguitano a dirti che non sono come te scoprendo l'acqua calda. Così si aspettano che tu gli risponda come piace a loro solo per sentirsi di aver ragione. Si sa, la ragione serve ad un cazzo, l'importante dovrebbe essere il riuscire a trovare soluzioni ma a quanto conta di più l'ego.
Il guaio di tutta sta roba è che sono gli atteggiamenti base di ogni "sano" narcisista. Si perché qualcuno crede che la "signora" X (che è solo il caso più clamoroso), mi avesse chiesto un mi dai una mano che non ci trovano? No. Lei come molti "amici" sapevano che ero bravo con questo coso e quando chiedi dove sta il problema e quell@ ti risponde che è cambiata la viabilità. Lo sa che tu andrai a vedere se sei sui navigatori, se hai una scheda G+ aziendale, se sei sulle mappe di bing, se il luogo è segnalato su entrambi i sistemi in modo che chiunque abbia il navigatore poi ci arrivi senza problemi (vuoi farti fare anche una pagina su Google My Business per la tua attività, la quale a meno di 150€ non ho visto nessuno che la propone tra chi la propone “di mestiere”), Così in tre ore tra il reperimento di dati e l'inserimento, il gioco è fatto. E questa è una cosa che posso raccontare perché le richieste illegali no. Ah il bordello di cui sopra tutto assieme costa diverse centinaia di euro.
Arrivai al punto che una tipa mi chiese di metterla a casa sua in una foto. In effetti poi lei era con un altro ma poté dimostrare di essere a casa. Saputo dopo. Si arriva a questo si e se gli dici che sei un po' stronza, ti manda pure a fanculo. Quindi no, non ce l'ho con il mondo ma con chiunque abbia questo genere di atteggiamenti che non voglio nella mia vita è sufficientemente chiaro?
Ah, ci fu un'altra tipa che un giorno scrisse un pezzo sm fatto di molti trattini "..." senza usare la punteggiatura e si prese con uno "scrittore", noto master perché avevano scritto lo stesso prezzo. Mi chiese aiuto, sapete gli "amici". Così dopo l'apertura di un contraddittorio pubblico sul blog, parve evidente che era più un fatto di punteggiatura e troppa semplicità grammaticale a renderli simili. Mi misi d'accordo con questo "signore", di rimuovere tutto e lo feci ma lui no in vena di sputtanamento. Così se andate nel suo blog, ci trovate di sicuro ancora un bel pezzo che senza contesto, diventa semplicemente diffamazione. L' "amica", in vena di cazzate che stava con un master ma che era invece un crossdresser sottomesso, scoperto l'arcano, spari dalla vista. Così dal fratellino dammi una mano, allo sparire fu uno sputo.
C'è stato chi, dopo il casino, si è trovato davanti qualche "conto" dell'azienda introvabile sopracitata e nonostante che la conoscesse (anche se per telefono), l'unica cosa che ha fatto è stato quella di informarmi del quanto. Sai ho le sue...xxx E allora che ci fai, gli telefoni per dirle io con te non voglio niente a che fare? Difendo il mio amico? Trovati un'altro che faccia questa roba per te? Qualsiasi cosa che poi come si vede, le parole costano un cazzo, è che sono i gesti alla fine che fanno la differenza.
Poi c'è quella che voleva lo psicologo, quella che da vegana si pappava da slave la ciccia, ma la propoli no, fa venire i denti neri. Ma da dove cavolo escono ste botte? Ah beh, dimenticavo. Ho un master, anzi no e domattina un altro. Li vendono in tre per due al supermercato o nei negozi di fiori che sono pure profumati. Timo, lavanda, loto, pino silvestre e pure il sandalo che per peccato non è quello di legno che va sotto i piedi che scagliato funziona benissimo.
Sembro arrabbiato? No, non lo sono. C'è quell'altra che ti tocca scoparla per qualche ora per farla venire ed è convinta che o tutto e subito o nulla. Beh, il problema non è nella fica è nella testa e pure nel culo che è stretto però ci passano 4 dita delle mie zampe. Ragà, oooooooooohhh ragà ma che è sta roba il baraccone del circo o qui fa buca e capitano solo a me?
"Ma uno normale che mi scrive cose normali no?" Scrive un'amica dom di vecchia data. Ci aggiungo anche che faccia cose normali.
Le metti in contraddizione e si, il denominatore comune è SEMPRE che tra quello che si dice e quello che è, passa per una linea retta che interseca il nord ed il sud ma testa e gesti vanno in direzioni opposte.
Mi sono stancato della gente che si presenta per come non è ma solo per come gli piacerebbe che fosse. Non ce l'ho con nessuno e lo riscrivo. Ognuno è libero di comportarsi come meglio crede ma pure io per la miseria, di circondarmi da persone che non siano così. Gli dici di prendere un plug, dilatazione 3,5-4,5 cm. Vedi tu ma nel mezzo ci sta bene. E' troppo grosso, mi slargo! Sveglia, sveglia, sveglissima. Mettetevelo nel culo dopo averci preso il cazzo per una mezz'ora per vedere come passa liscio. Però così si evitano rischi di strappi riparabili solo con la chirurgia e non gliene fotte una beata minchia chi ascoltare. Non vi ci vuole un master, vi ci vuole uno che vi aduli, un narcisista appunto. Che vi scopi come gli pare e quando si è rotto il cazzo, ciao. Poi o diventate come lui oppure son lacrime ma seguitate sulla stessa strada. Cosa diavolo scrissi una volta? Dietro un nonmiricordocosa, c'è solo un altro nomiricordocosa. Gli stessi errori, la stessa fine. Punto.
Nella vita non so quante donne ho incontrato che hanno subito violenza, che sono dovute venire a patti con qualche porco e oggi che si legge su tutti i giornali e sulle notizie in rete gli scandali di questa roba, mi viene ancora di più il voltastomaco. Il denominatore comune è sempre stato che poi è difficile credere che non tutti gli uomini siano così e fai di tutto per farglielo capire ma è un'idea che non passa. Ecco, con questi figli di puttana è la stessa roba. Non siete uguali ma alla fine si perché il pericolo è raro che arrivi mentre cammini per strada. Arriva da persone di casa, da gente che non ti aspetteresti mai e ti senti tradit@ e sporc@ di un lerciume che non se ne va.
Avevo cominciato scherzandoci così, come nel primo film considerando il fatto che fossero poche le persone del genere e mi son dovuto ricredere.
E invece alla fine è questo e quasi solo questo. Sono pochi quelli che capiscono. Sono quegli idioti che si picchiano per avere l'ultimo modello di Iphone davanti ad un negozio. Sono quelli che alla mia epoca andavano in giro con i vestiti firmati. I "giusti" li chiamavamo. Tolto il vestito non rimaneva niente. Adesso vivono di telefonia, di maschere, di ipocrisia e di falsità tanto nessuno gli fa un cazzo.
E sono di nuovo agli "amici". Qualcuno da di matto alle volte e sale su un furgone e se ne va in giro ad arrotare persone. E beh, amico un cazzo soprattutto se è cosciente di quello che fa soprattutto non se la merita nel caso. Domani potrebbe di sicuro arrotare me. Prima la mia salute, la prima regola del soccorso, poi il resto. Può capitare che soccorrendo qualcuno ci rimetti la pelle ma anche questo è parte del “gioco”. E invece il pulpito da cui proviene è leggermente strano dichiarando pure che legge sto cazzo di blog. Mai sentito chiamare e chiedere che cosa fosse successo, cosa potesse fare, come potrebbe aiutare. Ho sentito solo chiamare per raccontare di se. Che cosa me ne fotte di te in un momento in cui non mi fotte di me e non capisco cosa succede? Gli racconti qualcosa e ti interrompono con un sai anche io! Cambi argomento e ... pure io! E seguitano raccontandoti la loro storia in cui in quel momento non te ne fotte proprio nulla e appena finito il discorso ti tacciano pure di egocentrismo. Il/la prossima l@ registro, ocio!
Dice che la testa non è preparata al tradimento di qualcuno che ami. Semplicemente non se lo aspetta. Ribadisco il concetto che non è una giustificazione ma uno stato ma spiega a me perché mi sono comportato così. C’è qualcuno che per molto meno c’è rimasto male e pure parecchio. Io che ero li e non capivo per quale ragione si fosse passati dal tutto al non esistere. A non avere manco spiegazioni. Io che non avevo guardato troppo bene e va a finire che visto che il fenomeno lo conoscevo, non pensavo minimamente che fosse “lei” così, una donna così cattiva ed infima che mi dicono che sono peggiori degli uomini. Forse è vero o per lo meno mi devo fidare. Ho visto gli effetti di una che dietro alle false promesse di un fiore lercio, si mise la canna del fucile in bocca e in una frazione di secondo il suo cervello era spappolato per mezza casa. Non sono incriminabili questi qua e seguitano a fare il bello ed il cattivo tempo fino a che qualcuno non dirà basta.
Di lei ho pensato che fosse stata ricattata, ho pensato di tutto di più e non era altro che il balocco buttato via. Che stupido mi son detto ma non è da stupidi trattare il prossimo da persona viva, che ama, che sente e non un ladro sempre in competizione per dimostrare a se stessa quanto è furba. Non è da deboli sentire è il niente in non sentire.
Dissonanza cognitiva: “…la vittima si trova di fronte a due cognizioni dissonanti: la prima sarebbe quest’apparenza di “brava persona, bella relazione, di una persona che mi ama, di persona amante, sexy, con cui posso avere un’intimità”, mentre dall’altro lato ci sono una serie di fatti e comportamenti completamente diversi che la porta a pensare: “Il mio partner mi inganna, non mi ama, mi maltratta, mi manipola, mi tradisce, flirta con altri, fa triangolazione”, ecc..
“La dissonanza cognitiva dura anche dopo la fine della relazione con lo psicopatico o la psicopatica, perché spesso, dopo la rottura, la fase di abbandono, la vittima resta sottomessa a questo doppio vincolo psicopatico: da un lato le dichiarazioni d’amore e i ricordi positivi della fase d’idealizzazione, e dall’altro tutto quello che ha subìto durante la fase di disgusto, nella quale è stata sistematicamente trattata con disgusto, disprezzata, umiliata, abusata. Pertanto non sa a cosa attenersi, nemmeno con i ricordi: non sa se pensare che tutto quel che ha vissuto col suo psicopatico personale in quella relazione sia stato vero, e per tanto affrontare un lutto per la perdita di una persona meravigliosa che non è più nella sua vita, o se deve finalmente rallegrarsi per essere infine uscita da una relazione tossica e nociva che non aveva visto fino all’ultimo.”
Bugie, solo bugie per mantenere per lo meno quello che uno ha e non essere presa a calci nel culo dal mondo. Nessuno sano di mente, vuole a priori uno psicopatico attaccato ai suoi coglioni il cui unico scopo non è vivere ma rubare. Rubare dignità, sincerità, sentimenti, robe varie nel tentativo di dimostrare a se stesso quanto è più bravo. Il mondo per loro è il loro campo di gioco in cui sognano di essere re e regine incontrastate. Sembrano fatti ccon lo stampo sbagliato. Non importa che vengano da Milano o da Reggio Calabria. Una volta raccontata una storia e un modus operandi, li hai raccontati tutti. Incredibile ma è così. Leggi e dici “ma io non ti ho raccontato niente di me!” eppure è tutto li. Uguale a tutti gli altri. Quindi anche le menzogne. Beh, sempre per quello che mi riguarda, quando il loro campo di gioco interseca nel mio, diventa immediatamente il loro incubo peggiore. Un po’ come i 300 è. Fecero passare la voglia di conquistare e combattere a due milioni di persiani. Ecco. Finiranno i piedi si? Poi ci sono le mani e via così. Finiscono alla fine o girano alla larga. Morale: sta a attento a quale zampa pesti. Se è quella di un ranocchio probabilmente lo spappoli. Se pesti la zampa della solita tigre, probabilmente ti sbrana.
E poi mi viene detto che sono il portatore delle verità e mi dispiace ribadire che visto che in quella testolina vuota non ci entra più niente, che io di verità non ne ho nessuna. Non sono qua per competere al contrario di molti che seguitano ad esporre le loro prede e a fare le solite "porcate". 1982, una modella danese mi fece il filo per poi, in contrasto con i modi di pensare, decise di uscire con un mio amico. Come al solito non mi sono incazzato. Vuoi andare? Vai! E chi ti ferma. Non entro in competizione con qualcun altro. Non è una gara. Se tu pensi che tizio sia per te, esci con lui. Beh tornò dalle ferie. Mi piomba in casa e quasi mi salta addosso dicendo: avevi ragione! Ecco il caso i cui la ragione si da alla famosa famiglia e luca le rispose una roba del genere. Tardi, ci avevi a pensare prima. Sei una bella donna ma li mi fermo. Sei ancorata al tuo modo di vedere, se qualcuno ti dice qualcosa di diverso a quello che pensi, credi che sia tuo nemico o che non sia per te per poi contraddirti al primo momento comodo. Se ti fanno una cosa di merda oggi, te la rifanno domani, è caratteriale. Ah, dimenticavo. Non li volete i MDF ma quando ne trovate uno così poi non vi sta bene. Non ce l'avete solo voi. Di fica è pieno e strano a dirsi, alle volte sono più oneste quelle a pago e che chiamarle puttane è un onore, di quelle che fanno le signore e valgono meno di una pantegana con l'Alzhaimer.
Ho solo la mia esperienza di vita e punto e basta e non riduco l’amicizia ad un click di facebook.
Però l'esperienza è questo:
Non faccio storie in merito, non sono quello forte. Sono stanco di essere forte per voi e mi sono rotto troppe volte il culo per troppa gente. Basta e avanza. Volete la vostra sicurezza, volete il mondo più pulito e dove stare meglio? Beh, alzate il culo, datevi da fare e vedete quanto cazzo “costa”. Voi siete liberi di vivere la vostra vita come meglio credete. Non mi sogno manco lontanamente di imporre il mio punto di vista. Ci sono le mie cose qui e molti strumenti per approfondire da soli, per farvi un’opinione. Per provare a capire le cose. Adesso c’è il link ad un blog per imparare ad uscirne, a riconoscerli, a difendersi. Non capite me, leggete quello. Non capite me e il che ci sta per come scrivo ma se non comprendete manco l’altro allora o siete scemi o non volete capire o peggio, siete fatti della stessa pasta e capire significa ammettere di essere come loro. Ecco, vedete di rispettare me come cerco di fare con voi. Di cacca, per dio, nel mio giardino non ce ne portate più. Cammino da solo più volentieri.
La parte più bella della mia vita oramai è andata. Da qui in avanti è tutto in rapida e veloce discesa, natura docet. Non cercate di farmi chiudere in bellezza con un muoia Sansone e tutti i filistei. Tenete un atteggiamento umano e qui è sempre aperto qualsiasi religione voi preghiate, di qualsiasi colore sia la vostra pelle o che siate alte, basse, magre o rotonde, oppure andatevene a fanculo. Ecco :)