E' un pezzetto che non scrivo è. Avevo buttato giù delle bozze ma non avevo voglia proprio. Tra il caldo ed il resto, proprio con le @@ piene. Insomma difficile trovare anche la concentrazione.
Nel frattempo c'è una pulzella che mi chiedeva dell'evoluzione del bondage. Tutte le pagine che avevo trovato qualche anno fa, sono sparite. Quello che avevo letto e scritto su quest'argomento, l'american bondage. Tokyo bound e correlati ha semplicemente fatto puff. Sarà per l'adeguamento delle nuove norme sulla privacy non so. Ma è sparito praticamente quasi tutto, rimanendo in vista solo quello che in fondo interessava agli autori. Riguardo questo blog e trovo i miei articoli del 2011-2012 e poi vado a vedere le pagine di quelli diventati famosi e vedo che sono tutte successive alle mie pagine. Non è una polemica perché mi sono stancato di questo mondo in modo così nauseato che francamente non mi sconquiffera proprio sgomitare più. Da qualcuno aspetto scuse da anni, a qualcuno devo delle scuse da anni ma si va sempre e comunque in ordine cronologico.
Non mi fotte un cazzo di quello che in fondo fanno gli altri. Alle volte scrivo pure io certi sfondoni di quelli veramente grossi confondendo parole, situazioni e roba simile. Però quando faccio un post "serio" cerco delle fonti verificabili e verificate. Mi guardo indietro e ripenso ad un mito come Midori i cui lavori sono letteralmente spariti dalla rete una volta che aprì il rope dojo a San Fransisco (CA), ed i cui set fotografici erano stati realizzati da Ken Marcus. Me li riapro e vedo un sacco di segaioli vestiti in Kimono che tentano di emulare lei ed altri in un modo che bah, mi pare davvero improponibile. Stavo cercando qualche set della signora giapponese per non mettere i miei che ho tutti ma che sono scaricati anni fa e non posso diffonderli.
Quindi vi metto due o tre links di set di foto che ho trovato:
Midori #1 Midori #2 Midori #3 ed il link al Rope dojo della sopracitata. Così te li guardi magari attaccati a quelli ganzi di ora e non so ma a me viene così: ma che cazzo è sta emme?
Che cazzo è ancora sta emme in cui leggo noti bugiardi patologici andare a scrivere pensieri passionali vuoti di ogni sostanza se non di un piacere ingannevole, superficiale legato al comodo, all'inganno dello stimolare pensieri eccitanti e falsi.
"Tu appartieni a me" come il titolo del romanzo di Sarah King. Mi appartiene la tua pelle, il tuo corpo, il tuo piacere. Se prima le persone arrivano qua alla ricerca si di un sesso spintissimo ma anche e soprattutto di quel legame speciale che raramente si crea in una coppia "normale"; oggi lo stereotipo del personaggio webete del protagonista di 50 sfumature, la fa da padrona. Una persona senza sentimenti in grado di soddisfare i pensieri e i desideri più spinti e poi sparire. Questo sei e a questo servi e finito lo scopo addio, alle volte con un saluto ma più spesso con uno scomparire senza mai più farsi vedere né sentire. Il tutto in qualsiasi modo si voglia mettere l'accento sulla seconda o di scopo. Cambia nulla proprio. Oggi con i telefonini, il pc e quant'altro, le persone hanno una cultura ed una sensibilità rasenta quella di un paracarro. Della filosofia di vita, dell'evoluzione dell'umanità in senso più profondo del termine, non ne hanno la benché minima idea. Lao Tzu scriveva parole ancora tanto attuali quanto semplici più di duemila cinquecento anni fa: "I legami più profondi non sono fatti né di corde, né di nodi, eppure nessuno li scioglie". Vengo da un'altra epoca dove già era difficile e adesso è quasi diventato impossibile. Quindi meno scrivo, meglio sto.
Eppure il sesso senza sentimenti si può fare eccome, basta che sia sincero e diventare molto appagante. Però la prima differenza che mi fece veramente senso tra una sincerità ed una voluta falsità mi capitò nel 1987 quando servimmo una simpatica puttana che decise di fare una cosina a tre per solo divertimento. Non la finiva mai di dire "amore" qui, "amore" la e non aveva senso. Mi fece venire la pelle d'oca e me ne andai non tornado più nonostante gli inviti e pure la richiesta di legare qualcuna e farci qualche soldo. Eppure era una brava crista, stimpatica, con un passato difficile e tanto da raccontare. Però era talmente abituata a chiamare amore chiunque si presentasse li, tutti contenti di essere appellati così che non aveva più alcun senso. Era meglio scopami, sbattimi, inculami, facciamo una doppia penetrazione che "amore". Ma vaffanculo te e l'amore, ecco.
Cos' tra un casino ed un altro ho fatto un nuovo ma semplice video.Non mi fotte un cazzo di quello che in fondo fanno gli altri. Alle volte scrivo pure io certi sfondoni di quelli veramente grossi confondendo parole, situazioni e roba simile. Però quando faccio un post "serio" cerco delle fonti verificabili e verificate. Mi guardo indietro e ripenso ad un mito come Midori i cui lavori sono letteralmente spariti dalla rete una volta che aprì il rope dojo a San Fransisco (CA), ed i cui set fotografici erano stati realizzati da Ken Marcus. Me li riapro e vedo un sacco di segaioli vestiti in Kimono che tentano di emulare lei ed altri in un modo che bah, mi pare davvero improponibile. Stavo cercando qualche set della signora giapponese per non mettere i miei che ho tutti ma che sono scaricati anni fa e non posso diffonderli.
Quindi vi metto due o tre links di set di foto che ho trovato:
Midori #1 Midori #2 Midori #3 ed il link al Rope dojo della sopracitata. Così te li guardi magari attaccati a quelli ganzi di ora e non so ma a me viene così: ma che cazzo è sta emme?
Che cazzo è ancora sta emme in cui leggo noti bugiardi patologici andare a scrivere pensieri passionali vuoti di ogni sostanza se non di un piacere ingannevole, superficiale legato al comodo, all'inganno dello stimolare pensieri eccitanti e falsi.
"Tu appartieni a me" come il titolo del romanzo di Sarah King. Mi appartiene la tua pelle, il tuo corpo, il tuo piacere. Se prima le persone arrivano qua alla ricerca si di un sesso spintissimo ma anche e soprattutto di quel legame speciale che raramente si crea in una coppia "normale"; oggi lo stereotipo del personaggio webete del protagonista di 50 sfumature, la fa da padrona. Una persona senza sentimenti in grado di soddisfare i pensieri e i desideri più spinti e poi sparire. Questo sei e a questo servi e finito lo scopo addio, alle volte con un saluto ma più spesso con uno scomparire senza mai più farsi vedere né sentire. Il tutto in qualsiasi modo si voglia mettere l'accento sulla seconda o di scopo. Cambia nulla proprio. Oggi con i telefonini, il pc e quant'altro, le persone hanno una cultura ed una sensibilità rasenta quella di un paracarro. Della filosofia di vita, dell'evoluzione dell'umanità in senso più profondo del termine, non ne hanno la benché minima idea. Lao Tzu scriveva parole ancora tanto attuali quanto semplici più di duemila cinquecento anni fa: "I legami più profondi non sono fatti né di corde, né di nodi, eppure nessuno li scioglie". Vengo da un'altra epoca dove già era difficile e adesso è quasi diventato impossibile. Quindi meno scrivo, meglio sto.
Eppure il sesso senza sentimenti si può fare eccome, basta che sia sincero e diventare molto appagante. Però la prima differenza che mi fece veramente senso tra una sincerità ed una voluta falsità mi capitò nel 1987 quando servimmo una simpatica puttana che decise di fare una cosina a tre per solo divertimento. Non la finiva mai di dire "amore" qui, "amore" la e non aveva senso. Mi fece venire la pelle d'oca e me ne andai non tornado più nonostante gli inviti e pure la richiesta di legare qualcuna e farci qualche soldo. Eppure era una brava crista, stimpatica, con un passato difficile e tanto da raccontare. Però era talmente abituata a chiamare amore chiunque si presentasse li, tutti contenti di essere appellati così che non aveva più alcun senso. Era meglio scopami, sbattimi, inculami, facciamo una doppia penetrazione che "amore". Ma vaffanculo te e l'amore, ecco.
Cerco un video su quello che si vede dal deserto di Acatama ed ecco, in alta definizione ma un commento sotto mi strugge il cuore.
bodymotionchile
I'm watching this with emotion. I was born in Atacama, in a small mining town called Potrerillos, almost 3.000 meters over sea level and those are the skies I was able to watch at night, the sunsets and sunrises.... The snow and ice in the Andes mountains were my town was.... How many night laying in my house backyard looking at the stars... My child memories..
Lo sto guardando con emozione. Sono nato nell'Atacama, in una piccola città mineraria chiamata Potrerillos, a quasi 3.000 metri sul livello del mare e quelli sono i cieli che potevo vedere di notte, i tramonti e le albe .... La neve e il ghiaccio delle Ande dove la mia città giaceva .... Quante notti stavo nel mio cortile di casa a guardare le stelle ... I miei ricordi di bambino ...
Chi è che non si è mai sdraiato in un prato a guardare le stelle? Niente è paragonabile per via della nostra visione periferica ed il cielo che riempie completamente il campo visivo.
Ma il metro più semplice che si possa applicare per riconoscere un@ fake da una persona con tutti gli attributi è il seguente. Ok, l'ho trovato in rete e l'ho modificato rendendolo paritetico e in chiave più ampia. Così va decisamente meglio.
1 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura ti riempie di parole, una persona "sana" prima te lo dimostra poi parla.
2 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura pensa che non sei mai abbastanza e te lo fa sentire. Una persona matura ti fa sentire la voglia di migliorarti ma per te stesso/a.
3 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura se sei meno bravo/a nella vita, si senta a disagio, una persona "sana" è orgoglioso/a di te.
4 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura è gelosa e possessiva. Una persona matura è protettiva ma ti lascia la libertà di essere.
5 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura è interessato/a te solamente quando gli fai comodo. In fondo è una questione di priorità. Una persona matura è sempre interessato/a te e sei in cima al suo ordine di priorità qualsiasi cosa succede. Ti è sempre vicino/a.
6 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura quando è in difficoltà si arrabbia con te o semplicemente sparisce. Una persona matura cerca il dialogo a prescindere perché vuole capire e capirti.
7 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura passa il suo tempo con i tuoi amici che gli stanno simpatici. Una persona matura rispetta la loro diversità e guarda alla loro individualità e se sono tuoi amici, c'è una ragione e la rispetta.
8 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura crede di aver capito tutto, sa già tutto e non ha niente da imparare. Una persona matura sa che c'è sempre qualcosa di nuovo da imparare da chiunque o da qualsiasi situazione si presenti.
9 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura è interessato/a solo o quasi alla tua bellezza esteriore. Una persona matura cerca piuttosto la tua personalità.
10 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura trova in te le ragioni per una fragile autostima. Una persona matura sa che due individui si completano, si capiscono e rendono l'un l'altra la vita migliore.
11 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura pensa solo all'oggi, a quello che gli serve "adesso". Una persona matura sta vive nel presente ma pensa anche al futuro.
12 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura quando sbaglia o si inventa una montagna di scuse e di pretesti o sparisce. Una persona matura non solo ammette i propri errori ma fa di tutto per risolvere le cose.
13 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura vive nel suo mondo dei sogni cercando spesso cose impossibili. Una persona matura segue si i suoi sogni e le sue aspirazioni ma discerne da quelle realizzabili e quelle no. Con le prime ci lavora su mentre le seconde le lascia al mondo della fantasia.
14 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura capisce prima di tutto che le persone devono prima di tutto starsi a fianco, l'uno accanto all'altra. Da questo poi magari iniziano tutte le forme di piacere reciproco ma da dove partono, da li tornano. Ogni persona ha gli stessi diritti e gli stessi doveri.
15 - Un/a sociopatica/a o una persona immatura ha spesso paura dei giudizi degli altri. . Un ragazzo è influenzato dai pareri e dalle dicerie degli altri. Un uomo non si preoccupa di cosa pensano le altre persone, finché siete felici insiem
E infine, tanto per riaffermare il carnaio di emme in cui si naviga, c'è una tipa che mi scrive questo: "ho solo deciso di provare anche a sottomettermi, pur capendo che non era nel mio, ma dopo mezza sessione ho appurato che sono solo dominante."
Mio nonno mi diceva che se volevi comandare, dovevi prima capire i problemi di chi lavora sotto. Parti dal basso e poi sali e vedrai che ne sbagli poche anche se magari quelle poche puoi anche farle grosse.
Quando parli stai soltanto ripetendo ciò che già sai.
Ma quando ascolti puoi imparare qualcosa di nuovo