Sedici, come il mio numero. Sedici frasi fatte di Anaïs Nin come piacciono a voi che magari le ripostate e che davvero ho letto solo stamane alla ricerca di una valida traduzione della sedicesima che non ho trovato e che ho fatto, magari sbagliando. Forse così capite (ma forse!), che cazzo sia io e questo blog. Mi ci sono voluti trenta minuti per scegliere le frasi e mezza giornata per le foto ma mica sono convinto ancora che siano quelle giuste. Se li leggi bene sono quasi tutti riscrittture di pensieri come quelli di Ghandi e di altre persone precedenti ma li rende attuali e va bene così. Vanno sempre bene così perché sono scritti da una meravigliosa professionista ed io non sono capace di fare lo stesso "lavoro". Scrivo benino qualche poesia quando mi girano i coglioni ma li mi fermo. Quando ti girano sei spesso solo, quando sei felice sei troppo impegnato a godertela per aver tempo per scrivere. Quindi passo.
La fonte del potere sessuale è la curiosità, la passione.
Lancia i tuoi sogni nello spazio come un aquilone, e non sai cosa ti riporteranno, una nuova vita, un nuovo amico, un nuovo amore, un nuovo paese.
Il sesso perde ogni potere quando diventa esplicito, meccanico, ripetuto, quando diventa un’ossessione meccanicistica. Diventa una noia.
Le persone che vivono intensamente non hanno paura della morte.
Il solo alchimista capace di cambiare tutto in oro è l'amore. L'unico sortilegio contro la morte, la vecchiaia, la vita abitudinaria, è l'amore.
Andare sulla luna, non è poi così lontano. Il viaggio più lontano è quello all'interno di noi stessi.
Ci sono abissi in cui la maggior parte degli esseri umani non osa scendere.
Sono gli inferni della nostra vita istintiva, il viaggio nei nostri incubi necessario per rinascere.
La vita normale non mi interessa. Cerco solo i momenti più intensi. Sono alla ricerca del meraviglioso.
La vita si rimpicciolisce e si ingrandisce in proporzione al proprio coraggio.
Aveva sognato una vita di desiderio e libertà, non comodità ma la dolcezza di magici avvenimenti, non lusso, ma bellezza, non sicurezza, ma compimento, non la perfezione, ma un momento perfetto.
Quello che chiamiamo il nostro destino è in realtà il nostro carattere, e il carattere si può cambiare.
Monotonia, noia, morte. Milioni di uomini vivono in questo modo (o muoiono in questo modo), senza saperlo. Lavorano negli uffici. Guidano una macchina. Fanno picnic con la famiglia. Allevano bambini. Poi interviene una cura “urto”, una persona, un libro, una canzone, che li sveglia, salvandoli dalla morte.
Preferisco le cose calde e morbide a quelle fredde e brillanti. Alcune persone sono spigolose e abbaglianti come diamanti. Preziose ma senza vita e senza amore.
Altre mi ricordano i fiori di campo più semplici, con il cuore pieno di rugiada e tutti i colori del cielo riflessi nei loro modesti petali.
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I ruoli dettati da un bisogno e non da un intero essere provocano, con l’andare del tempo, un appassimento.
Quando la tua bellezza mi ha colpito mi ha sciolto. In fondo non sono divers@ da te. Ti ho sognat@, ho desiderato la tua esistenza. Vedo in te quella parte di me che sei tu. Mi arrendo alla sincerità perché se ti amo significa che condividiamo le stesse fantasie, condividiamo la stessa follia .