Kinbaku, shibari, D/S, relazioni, pericoli stati d'animo, relazioni, pericoli, relazione e zen nel mondo BDSM o meglio, SM, sado-maso. blog I.
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sabato 4 marzo 2017
venerdì 2 dicembre 2016
Riflessi di se
Il collare ti rende possesso.
Il sesso estremo ti rende libera.
La frusta ti rende cosciente.
L'abbigliamento ti rende eccitante.
I giochi ti rendono fantasia.
Il make-up ti rende bella,
Ma solo una cosa ti rende donna:
Il tuo cuore.
Il sesso estremo ti rende libera.
La frusta ti rende cosciente.
L'abbigliamento ti rende eccitante.
I giochi ti rendono fantasia.
Il make-up ti rende bella,
Ma solo una cosa ti rende donna:
Il tuo cuore.
domenica 13 novembre 2016
Pdor
È la cravatta, elegante e distratta,
Lo scettro perfetto del signore più abietto.
Elegante, distante, un uomo rampante,
Seduto e perduto su un trono scaduto.
Sei quasi un dottore che non da l'amore,
Ma prende e pretende immonde faccende.
Tu ubbidisci, in silenzio annuisci,
Ti inchini si prone al divino padrone,
Che va ammirato, servito, adorato.
Il nuovo vestito del dio investito,
Si chiama gessato, alla moda indossato.
E l'appartenenza è solo apparenza,
Ma basta la lista, nei munch bene in vista.
E ti metti in posa ma non sei una sposa,
Un sol numeretto già pronto nel letto.
La cena, il guinzaglio, l'abbandon è un abbaglio.
Fiducia ed amore non han più colore.
Il rispetto è silente, il vero è più niente.
Porosi vocaboli di anime deboli, fragili.
Non v'è mai confronto mal sol tornaconto.
Così il parlare è sol denigrare
Chi mina la folla che delirante s'affolla
Intorno a coglioni e mai eccezioni.
Vien male trattato e mai rispettato.
sabato 29 ottobre 2016
Amore animale - il gatto
Un gatto furbetto si adagia sul petto,
Il dolce rumore, le sue fusa d'amore.
La sua testa rallenta e lentamente addormenta,
I piccoli occhi son quasi dei tocchi.
Giacere, dormire è lenire la tragedia di vita.
Non solo un giaciglio, ma il forte suo appiglio.
È la certezza di una carezza, che da sicurezza,
Che paura non duole, qui regna l'amore.
Poi d'un tratto si alza e deciso m'incalza ,
Il diletto musetto intorno al mio mento,
Nel suo linguaggio, non v'è brigantaggio,
Sei tu che sei mio, vien qua uomo pio.
La lingua rasposa indomita sposa,
La pelle adorata dell'umana accoppiata.
Quest'è un messaggio si pien di coraggio,
Che due insolite specie, s'unirono a vece,
E le differenze, son confidenze.
Messaggio potente per tutta la gente.
L'amore prescinde il colore, si scalda d'onore.
E animale è si intimità ma tanta lealtà.
La lingua rasposa indomita sposa,
La pelle adorata dell'umana accoppiata.
Quest'è un messaggio si pien di coraggio,
Che due insolite specie, s'unirono a vece,
E le differenze, son confidenze.
Messaggio potente per tutta la gente.
L'amore prescinde il colore, si scalda d'onore.
E animale è si intimità ma tanta lealtà.
martedì 18 ottobre 2016
Il fiore reciso
Il fiore reciso
Sei così bella che sembri una stella,
Ma dietro al colore riveli il dolore,
Che porti sapiente a te chi si arrende.
L'immagine in viso del tuo falso sorriso,
Brutto, contorto, sì falso e distorto,
Dalle promesse e del tuo solo interesse.
In ogni pensiero che credevo sincero,
C'è invece il nonnulla, gran donna fasulla.
Dici e trascrivi i mendaci obiettivi,
Le immonde parole che dentro mi duole,
Il folle squallore del tuo disonore.
Amare e gioire, con te è morire.
Nei fiori incolori che porgi ai signori
Ce n'e solo uno, il resto, nessuno.
Di Narciso le chiome, e porta il tuo nome.
Quello che conta è il suon della porta.
Sul cuore perduto di chi t'ha creduto.
Per secoli amore ha portato l'ardore,
Degli uomini arditi e spesso decisi.
A far trionfare l'amore solare.
Ma con te mestamente,
L'amore leale è roba bestiale.
Ed il tradimento, il gioco, il tormento,
Prendono il posto di quando sì posto,
La tua onestà è solo viltà.
Ti vedi regina e sei solo ferina.
Unà disumana che per la sua brama,
Riflette lo specchio di sporche marchette.
Sogghigni, sgrafigni le cose a te tese,
Dritto vassallo al tuo un cuor di metallo.
E spolpi l'essenza con tal prepotenza.
Un immondo vampiro, un mero respiro,
Succhiando vilmente vita alla gente,
Che tu sei la vuota, sei il niente.
Dici e trascrivi i mendaci obiettivi,
Le immonde parole che dentro mi duole,
Il folle squallore del tuo disonore.
Amare e gioire, con te è morire.
Nei fiori incolori che porgi ai signori
Ce n'e solo uno, il resto, nessuno.
Di Narciso le chiome, e porta il tuo nome.
Tu odi al tuo ego, un bieco diniego,
Quasi un violino al conte Ugolino,
Che morse si forte i figli alla morte.
Un osceno retaggio, d'un uomo selvaggio.
Che poi non importa se per noi sei contorta.Un osceno retaggio, d'un uomo selvaggio.
Quello che conta è il suon della porta.
Sul cuore perduto di chi t'ha creduto.
Per secoli amore ha portato l'ardore,
Degli uomini arditi e spesso decisi.
A far trionfare l'amore solare.
Ma con te mestamente,
L'amore leale è roba bestiale.
Ed il tradimento, il gioco, il tormento,
Prendono il posto di quando sì posto,
La tua onestà è solo viltà.
Ti vedi regina e sei solo ferina.
Unà disumana che per la sua brama,
Riflette lo specchio di sporche marchette.
Sogghigni, sgrafigni le cose a te tese,
Dritto vassallo al tuo un cuor di metallo.
E spolpi l'essenza con tal prepotenza.
Un immondo vampiro, un mero respiro,
Succhiando vilmente vita alla gente,
Che tu sei la vuota, sei il niente.
martedì 2 agosto 2016
Fiammiferi
Ci sono delle persone che incontri che si accendono subito di una fiamma vivida, intensa, lucente e calda ma bruciano come fiammiferi. In pochi secondi diventano dei carboncini contorti e spenti, inutili, insignificanti come quello che hanno dentro. Il nulla.
mercoledì 13 luglio 2016
Senza parole
È da qualche GG che ho questa foto e mi fa venire voglia di scrivere ma son talmente cotto da non averne desiderio e quando ci provo, viene fuori un porcaio. Cosi la metto e basta. Ognuno ci legga quello che più crede. Ecco.
venerdì 17 giugno 2016
Ho chiuso la mia porta al mondo
Ho chiuso la mia porta al mondo;
ho lasciato fuggire la mia carne nel sogno…
Mi sono chiuso dentro, magico, invisibile,
e nudo come un cieco.
Pieno fino al bordo stesso degli occhi,
mi illumino da dentro.
Tremulo, trasparente,
sono rimasto sopra il vento,
come un limpido vaso
di acqua pura,
come un angelo di vetro
in uno specchio.
(Emilio Prados)
ho lasciato fuggire la mia carne nel sogno…
Mi sono chiuso dentro, magico, invisibile,
e nudo come un cieco.
Pieno fino al bordo stesso degli occhi,
mi illumino da dentro.
Tremulo, trasparente,
sono rimasto sopra il vento,
come un limpido vaso
di acqua pura,
come un angelo di vetro
in uno specchio.
(Emilio Prados)
sabato 30 aprile 2016
Michele Mari - Poesie
Nella mia testa
c’è sempre stata una stanza vuota per te
quante volte ci ho portato dei fiori
quante volte l’ho difesa dai mostri
Adesso ci abito io
e i mostri sono entrati con me
(Michele Mari, Cento Poesie d'amore a Ladyhawke)
c’è sempre stata una stanza vuota per te
quante volte ci ho portato dei fiori
quante volte l’ho difesa dai mostri
Adesso ci abito io
e i mostri sono entrati con me
(Michele Mari, Cento Poesie d'amore a Ladyhawke)
sabato 2 aprile 2016
Non mi interessa
PREMERE PLAY PRIMA DI LEGGERE GRAZIE :)
"Gli anziani saggi raccontano che alla nascita del Sole e di sua sorella Luna la loro madre morì, allora il Sole diede alla Terra il suo corpo dal quale sbocciò la vita, dal petto di lei tirò fuori le Stelle e le lanciò nel cielo notturno per ricordarsi della sua anima. Così tutto ebbe inizio, ma in alcune occasioni quando la Luna e il Sole si uniscono nel cielo per pochissimi minuti, la loro madre rivive portando speranza e vita sul nostro mondo terreno."
Non mi interessa
Non mi interessa cosa fai per vivere, voglio sapere per cosa sospiri
e se rischi il tutto per trovare i sogni del tuo cuore.
Non mi interessa quanti anni hai, voglio sapere se ancora vuoi rischiare
di sembrare stupido per l'amore, per i sogni, per l'avventura di essere vivo.
Non voglio sapere che pianeti minacciano la tua luna, voglio sapere se hai toccato
il centro del tuo dolore, se sei rimasto aperto dopo i tradimenti della vita
o se ti sei rinchiuso per paura del dolore futuro.
Voglio sapere se puoi sederti con il dolore, il mio o il tuo;
se puoi ballare pazzamente e lasciare l'estasi riempirti fino
alla punta delle dita senza prevenirti di cautela, di essere realisti,
o di ricordarci le limitazioni degli esseri umani.
Non voglio sapere se la storia che mi stai raccontando sia vera.
Voglio sapere se sei capace di deludere un altro per essere autentico a te stesso,
se puoi subire l'accusa di un tradimento e non tradire la tua anima.
Voglio sapere se sei fedele e quindi hai fiducia.
Voglio sapere se sai vedere la bellezza anche quando non è bella tutti i giorni.
Se sei capace di far sorgere la tua vita con la tua sola presenza.
Voglio sapere se puoi vivere con il fracasso, tuo o mio e continuare a gridare
all'argento di una luna piena: SI!
Non mi interessa sapere dove abiti o quanti soldi hai,
mi interessa se ti puoi alzare dopo una notte di dolore, triste o spaccato in due,
e fare quel che si deve fare per i bambini.
Non mi interessa chi sei, o come hai fatto per arrivare qui,
voglio sapere se sapresti restare in mezzo al fuoco con me e non retrocedere.
Non voglio sapere cosa hai studiato, o con chi o dove,
voglio sapere cosa ti sostiene dentro, quando tutto il resto non l'ha fatto.
Voglio sapere se sai stare da solo con te stesso,
e se veramente ti piace la compagnia che hai ....nei momenti vuoti.
Scritto da un'indiana della tribù degli Oriah - 1890
venerdì 29 gennaio 2016
Cyrano De Bergerac
Ne avevo voglia, punto
Incantevoli versi.
"Ma poi che cos’è un bacio? Un giuramento fatto
poco più da presso, un più preciso patto,
una confessione che sigillar si vuole,
un apostrofo rosa messo tra le parole
“T’amo”; Un segreto detto sulla bocca, un istante d’infinito
che ha il fruscio d’un’ape tra le piante,
una comunione che ha gusto di fiore,
un mezzo di potersi respirare un po’ il cuore
e assaporarsi l’anima a fior di labbra”.
Cyrano De Bergerac - Edmond Rostand
Incantevoli versi.
"Ma poi che cos’è un bacio? Un giuramento fatto
poco più da presso, un più preciso patto,
una confessione che sigillar si vuole,
un apostrofo rosa messo tra le parole
“T’amo”; Un segreto detto sulla bocca, un istante d’infinito
che ha il fruscio d’un’ape tra le piante,
una comunione che ha gusto di fiore,
un mezzo di potersi respirare un po’ il cuore
e assaporarsi l’anima a fior di labbra”.
Cyrano De Bergerac - Edmond Rostand
martedì 15 dicembre 2015
Il patto
L'amore non è un aneddoto astratto,
E' un solido patto, come un contratto,
È scritto e siffatto, nel cuore redatto,
Voluto, giaciuto, leale saluto.
Un fiore di loto, che va detenuto.
Diletto, protetto, tenuto ben stretto,
Profondo nel petto. Un dolce velluto,
Un suono di liuto, lanciato, è un acuto.
È questo il concetto, non altro va detto.
MDS
Così per accompagnare una delle, più belle canzoni mai scritte. Billy Joel. Era il 1969 e ancora tanti l'ascoltano.
E' un solido patto, come un contratto,
È scritto e siffatto, nel cuore redatto,
Voluto, giaciuto, leale saluto.
Un fiore di loto, che va detenuto.
Diletto, protetto, tenuto ben stretto,
Profondo nel petto. Un dolce velluto,
Un suono di liuto, lanciato, è un acuto.
È questo il concetto, non altro va detto.
MDS
domenica 6 dicembre 2015
L'idea
Baciare, sognare. Sentire, come lenire,
Il lieve dolore, talvolta nel cuore.
Un tremulo fuoco che non è un gioco.
che infiamma e n'inganna chi tiene la fiamma.
Ti entra nel petto, potente, diretto.
L'amore accudito non va mai tradito,
Ma invece abbellito come un bacio infinito.
Un intimo abbraccio che da forza e coraggio.
La vita tradisce, d'un tratto svanisce.
E' uno schiocco di dita, d'un tratto è finita.
Perché tormentare invece d'amare?
Una sola carezza, abbracciami, fessa.
Appartenenza non è fantascienza,
È una specie di danza di forza,
Sostanza, dolcezza e costanza.
E' un un intenso bolero, solo che è vero.
Le corde son tese e non sono pretese,
Stringon la mente, assai fortemente
Si chiama legame e non è un ciarpame,
Ma il luogo preciso per il paradiso.
Lo schiaffo fremente s'abbatte potente,
Il corpo s'arrende, la voce gemente.
L'azione più cruda, decisa, voluta
Non viene a casaccio ma d'ingegno messaggio.
Ti senti protetta, tu stringimi in fretta.
Non voglio cadere, mi devi tenere.
È vero, dovuto e niente è perduto.
Ma il master è 'l tuo amico e non il tuo fico.
È strano pensare che nel dominare,
Ci sia una via che nella sostanza, non mai è distanza.
Ti sottomette ma sei tra le elette,
Che pur senza gonna, sei vera e sei donna.
Una specie felina, dolcezza divina.
Se metti apparenza, ricevi l'assenza.
Se metti l'amore, ricevi il colore,
Che una storia reale ti faccia volare.
Il lieve dolore, talvolta nel cuore.
Un tremulo fuoco che non è un gioco.
che infiamma e n'inganna chi tiene la fiamma.
Ti entra nel petto, potente, diretto.
L'amore accudito non va mai tradito,
Ma invece abbellito come un bacio infinito.
Un intimo abbraccio che da forza e coraggio.
La vita tradisce, d'un tratto svanisce.
E' uno schiocco di dita, d'un tratto è finita.
Perché tormentare invece d'amare?
Una sola carezza, abbracciami, fessa.
Appartenenza non è fantascienza,
È una specie di danza di forza,
Sostanza, dolcezza e costanza.
E' un un intenso bolero, solo che è vero.
Le corde son tese e non sono pretese,
Stringon la mente, assai fortemente
Si chiama legame e non è un ciarpame,
Ma il luogo preciso per il paradiso.
Lo schiaffo fremente s'abbatte potente,
Il corpo s'arrende, la voce gemente.
L'azione più cruda, decisa, voluta
Non viene a casaccio ma d'ingegno messaggio.
Ti senti protetta, tu stringimi in fretta.
Non voglio cadere, mi devi tenere.
È vero, dovuto e niente è perduto.
Ma il master è 'l tuo amico e non il tuo fico.
È strano pensare che nel dominare,
Ci sia una via che nella sostanza, non mai è distanza.
Ti sottomette ma sei tra le elette,
Che pur senza gonna, sei vera e sei donna.
Una specie felina, dolcezza divina.
Se metti apparenza, ricevi l'assenza.
Se metti l'amore, ricevi il colore,
Che una storia reale ti faccia volare.
sabato 5 dicembre 2015
Ti chiedo....
Beccata per caso da tumblr, bel culetto.
"Ti chiedo perdono per le prime litigate, per l'orgoglio, per i miei silenzi e i tuoi ritorni.
Ti chiedo perdono perché a volte non mi serviva essere forte e bello, mi bastava scivolarti tra le braccia e sentirti dire che mi volevi, che mi pensavi, che gli impegni ci portano via ma tu rimanevi.
Ti chiedo perdono per la costante paura di perderti, per i miei pensieri negativi ogni volta che non rispondevi al telefono per mezz'ora.
Dove sei, con chi sei, cosa fai.
Ti chiedo perdono per averti accusata di essere distante, come pistola puntata in bocca ti ho inchiodata all'angolo e ti ho costretta a parlare, la verità prima di ogni altra cosa.
Anche se faceva bene, anche se faceva male.
Per aver dubitato di te.
Ti chiedo perdono per il mio amore forte, per le mie parole maldestre, per le mie poesie lette sulla spiaggia d'estate.
Ti chiedo perdono per aver preteso da te più di quanto io pretenda da me stesso. Per non averti capita.
Ti chiedo perdono per i miei gesti folli, per i tentativi di rimediare, per il mio chiederti di restare quando non volevi far altro che andare.
Per averti costretta a sedere, per non averti lasciato correre.
Per averti tralasciata, data per scontata.
Colta come fiore e poi accantonata.
Ti chiedo perdono per i tuoi messaggi che si attardavano ad arrivare, per i miei che ti cercavano e non sapevano dove trovarti. Per quelle volte in cui mi arrabbiavo e non rispondevo io, come bambino volevo fartela pagare.
Ti chiedo perdono per non averti capita, per non averti difesa.
Per non aver intuito la bellezza delle tue spine dietro la corazza e la paura, dietro le delusioni passate.
Per averti voluta tutta e subito, per aver preteso di essere il primo e l'unico, nessuno prima di me.
Ti chiedo perdono per non aver saputo amarti, tenerti e riprenderti, quando il mondo cambiava e tu non eri con me."
Già, perché alla fine tutto a tutto il resto in qualche modo si può rimediare con un po' di intelligenza, incontro, cuore, sensibilità. Non essere assieme massacra tutto il resto.
lunedì 30 novembre 2015
L'@amore
L'@more.
Ti voglio scopare, così s'ha da fare.
Leccare, succhiare, frustare, non è mai amare.
Serve venire e non mai sentire.
Così lascia stare, non serve pensare.
Cos' è il rispetto? È meglio un dispetto.
Se dico ti amo, tu intendi ti chiavo.
Se dico una coccola, tu prendilo in bocca.
E falla finita, strapazza sta fica.
Una promessa? Una roba dismessa.
Se dico futuro, tu intendi l 'ho duro.
Se dico parliamo, tu usami l'ano.
Il bdsm è fatto niente e che non sia gente.
La conoscenza è assai fantascenza
Se incontri qualcuna: che vuoi la luna?
Se dico buon giorno: tu leva di torno.
Sembra coraggio, è solo un miraggio.
Le vecchie promesse, son solo premesse.
E il sentimento è un peso nel mezzo,
D'un mero rapporto completamente distorto.
Dal mezzo che s' usa, e non fa le fusa.
La dolcezza, l'onore, il caldo nel cuore.
Son cose sparite lasciate alla vita.
Un passato lontano, che non tende la mano,
Al pronfondo rapporto che porta trasporto.
Così è mentire e dopo sparire,
Lasciare, negare, per poi abbandonare.
Non è più volare, è solo affogare.
Un brutto ricordo che hai sempre a bordo.
Nessun salvataggio, continua, coraggio.
Ti voglio scopare, così s'ha da fare.
Leccare, succhiare, frustare, non è mai amare.
Serve venire e non mai sentire.
Così lascia stare, non serve pensare.
Cos' è il rispetto? È meglio un dispetto.
Se dico ti amo, tu intendi ti chiavo.
Se dico una coccola, tu prendilo in bocca.
E falla finita, strapazza sta fica.
Una promessa? Una roba dismessa.
Se dico futuro, tu intendi l 'ho duro.
Se dico parliamo, tu usami l'ano.
Il bdsm è fatto niente e che non sia gente.
Se incontri qualcuna: che vuoi la luna?
Se dico buon giorno: tu leva di torno.
Sembra coraggio, è solo un miraggio.
Le vecchie promesse, son solo premesse.
E il sentimento è un peso nel mezzo,
D'un mero rapporto completamente distorto.
Dal mezzo che s' usa, e non fa le fusa.
La dolcezza, l'onore, il caldo nel cuore.
Son cose sparite lasciate alla vita.
Un passato lontano, che non tende la mano,
Al pronfondo rapporto che porta trasporto.
Così è mentire e dopo sparire,
Lasciare, negare, per poi abbandonare.
Non è più volare, è solo affogare.
Un brutto ricordo che hai sempre a bordo.
Nessun salvataggio, continua, coraggio.
martedì 29 settembre 2015
Io non esisto
Ogni promessa ha un senso se viene mantenuta. Il suo senso è farla a qualcuno, altrimenti la promessa non esiste.
Ogni amore dichiarato è potente se è sincero. Il suo vero senso è sentirlo per qualcuno, altrimenti amore non esiste.
Ogni amicizia è reale se si rimane vicini all'amico anche quando non è comodo. Il suo vero senso è l'altruismo. Altrimenti amicizia non esiste.
Ogni fiducia accordata è viva fintanto che questa non si tradisce. Il suo vero senso è la persona a cui si dona la propria fiducia. Altrimenti fiducia non esiste.
Se non esiste promessa da mantenere, amore da sentire, vicina amicizia, fiducia da donare, allora non c'è nessuna persona, ergo, io non esisto.
mercoledì 23 settembre 2015
Il viaggio
Il viaggio
T'aspetto, m'aspetti siamo quasi interdetti.
Il fremito addosso, ti voglio, son quasi commosso.
Ti vedo arrivare non riesco a parlare.
Ti stringo, ti voglio, fanculo all'orgoglio.
E t'afferro in un gesto, mai troppo lesto.
Un bacio rapito, sognato, condito.
Del tuo sapore, del petto l'odore.
Un attimo eterno, il tempo è soffermo.
Non posso parlare, solo ammirare,
Chi nel frattempo, potevo solo bramare.
Gli occhi, i tuoi occhi, son timidi tocchi,
Che mi fanno vedere oltre al piacere.
Ti avvinghio e cadi sul ciglio del nudo giaciglio.
L'odore selvaggio, l'intimo abbraccio,
E gemi vibrando, colando, venendo.
E' come sognare, e poi galleggiare,
Nell'anima lieve, e nessuno ci vede.
E' come un segreto, taciuto, temuto
Bagnato, sognato, mai troppo vissuto.
E cerchi la soglia di ogni sua voglia.
Il gioco sottile, la corda, il vinile.
Cos'è quest'aggeggio violetto nel letto?
Non è una sorpresa, ti manca la presa,
E vienimi ancora fremente, già allora.
La tua voce ribelle, con te son le stelle.
Un solo tutt'uno ove uno più uno, fa solo uno.
Invana gabbana, che è questa dama,
Di ogni parola, non v'è proprio gloria.
Se tu credi ancora, ed alla buon'ora,
Che tale siffatto, sia solo un misfatto,
Che chi hai davanti, sian genti aberranti,
Che sia il venire, e non mai "sentire",
Che sia solo un gioco e dopo sia poco,
Che una promessa sia solo malmessa,
Che ogni momento trascorso nel letto,
Sia solo piacere e non rimanere.
Allora fai bene a non darti pene.
Finito il giocatolo, un'altro barattolo.
Magari vicino, così per cammino,
E che non sia penoso, il giusto percorso.
Ti iscrivi alla lista, due foto e sei in pista.
Per ricominciare di nuovo a scopare.
Di corsa nel letto, dell' "uomo perfetto",
O rimanere, a casa a sedere.
E fingere sempre di quel che si perde.
Perché quella gabbia fa rima con rabbia,
E' la tua vita, che sia definita.
Chi uccide l'amore, non ha niente nel cuore.
T'aspetto, m'aspetti siamo quasi interdetti.
Il fremito addosso, ti voglio, son quasi commosso.
Ti vedo arrivare non riesco a parlare.
Ti stringo, ti voglio, fanculo all'orgoglio.
E t'afferro in un gesto, mai troppo lesto.
Un bacio rapito, sognato, condito.
Del tuo sapore, del petto l'odore.
Un attimo eterno, il tempo è soffermo.
Non posso parlare, solo ammirare,
Chi nel frattempo, potevo solo bramare.
Gli occhi, i tuoi occhi, son timidi tocchi,
Che mi fanno vedere oltre al piacere.
Ti avvinghio e cadi sul ciglio del nudo giaciglio.
L'odore selvaggio, l'intimo abbraccio,
E gemi vibrando, colando, venendo.
E' come sognare, e poi galleggiare,
Nell'anima lieve, e nessuno ci vede.
E' come un segreto, taciuto, temuto
Bagnato, sognato, mai troppo vissuto.
E cerchi la soglia di ogni sua voglia.
Il gioco sottile, la corda, il vinile.
Cos'è quest'aggeggio violetto nel letto?
Non è una sorpresa, ti manca la presa,
E vienimi ancora fremente, già allora.
La tua voce ribelle, con te son le stelle.
Un solo tutt'uno ove uno più uno, fa solo uno.
Invana gabbana, che è questa dama,
Di ogni parola, non v'è proprio gloria.
Se tu credi ancora, ed alla buon'ora,
Che tale siffatto, sia solo un misfatto,
Che chi hai davanti, sian genti aberranti,
Che sia il venire, e non mai "sentire",
Che sia solo un gioco e dopo sia poco,
Che una promessa sia solo malmessa,
Che ogni momento trascorso nel letto,
Sia solo piacere e non rimanere.
Allora fai bene a non darti pene.
Finito il giocatolo, un'altro barattolo.
Magari vicino, così per cammino,
E che non sia penoso, il giusto percorso.
Ti iscrivi alla lista, due foto e sei in pista.
Per ricominciare di nuovo a scopare.
Di corsa nel letto, dell' "uomo perfetto",
O rimanere, a casa a sedere.
E fingere sempre di quel che si perde.
Perché quella gabbia fa rima con rabbia,
E' la tua vita, che sia definita.
Chi uccide l'amore, non ha niente nel cuore.
martedì 22 settembre 2015
Il volo
Erano insieme da 72 anni, avevano passato indenni la II guerra mondiale. Lei sapeva e lui dolcemente le cantava la loro canzone. Non posso negare di avere pianto davanti ad amore così grande. Penso a tutte le difficoltà che avranno di sicuro passato. Penso che ci vuole anche un colpo di fortuna a trovare la persona giusta. Così preso da una sequela di ricordi, ho scritto questa. Una parte l'avevo in testa per un'altra occasione che non ci sarà mai più. Questo mi ha reso ancora più triste ma per lo meno mi aiuta a pensare. Le dolcezze nella vita sono brevi attimi. Ricordo qualche anno fa, per le stelle cadenti, ero solo in campagna in un luogo pieno di ricordi e bellissimi momenti. Camminavo nel buio ed in un attimo una scintilla si accese nella notte per correre verso di me con un magico scintillio e per spengersi poco sopra la mia testa. Non ho mai capito se fosse stato davvero pericoloso ma mi lasciò letteralmente a bocca aperta. Un attimo speciale, che vive solo nella memoria.
Posso solo dire che quando hai ricordi, vuol dire che sono ormai passati e che a meno di rari miracoli, non li puoi rivivere ma se sono li, è perché sono momenti speciali, ineguagliabili, incomparabili, unici. Poche persone, hanno la rara saggezza di sapersi buttare dietro il presente per cambiare il loro futuro.
mercoledì 16 settembre 2015
Signore
Stringimi forte, fammi impazzire.
Sei il mio padrone, fammi gioire.
Volevi volare, così s' ha da fare.
T'arrendi fremendo, pur'anche guaendo
Così io ti prendo, tirando e battendo.
Gridando a gran voce il tuo nome feroce.
Il fremito urlato, il tuo corpo inarcato,
Il gemito acuto, l' orgasmo è voluto,
Cercato, inalato e anche salato.
E' il tuo sapore, sei schiava d'amore.
"Che gioia Signore, son piena d'ardore,
Ti prego, non mi lasciare, ti voglio ingoiare.
Ti porto con me, ovunque sia te,
Che sei la mia gioia e niente m'annoia."
Godiglia selvaggia, lercia, m'abbraccia.
M'inganna, mi danna, bisbiglia condanna.
Son uomo sincero e credo nel vero.
Tu parli d'amore che porti nel cuore,
Per poi rivelare un sudicio andare.
Un gesto spietato, malato, sfrontato.
Che uccide la mente, il sogno impotente.
Nel mondo corrente è cosa da niente,
Ridurre la gente in roba scadente.
Così in un momento, è solo tormento.
Ti senti sbiadito, usato, sfinito.
Non c'è prospettiva ma questa è la vita.
È solo un dolore che alberga nel cuore.
Sei il mio padrone, fammi gioire.
Volevi volare, così s' ha da fare.
T'arrendi fremendo, pur'anche guaendo
Così io ti prendo, tirando e battendo.
Gridando a gran voce il tuo nome feroce.
Il fremito urlato, il tuo corpo inarcato,
Il gemito acuto, l' orgasmo è voluto,
Cercato, inalato e anche salato.
E' il tuo sapore, sei schiava d'amore.
"Che gioia Signore, son piena d'ardore,
Ti prego, non mi lasciare, ti voglio ingoiare.
Ti porto con me, ovunque sia te,
Che sei la mia gioia e niente m'annoia."
Godiglia selvaggia, lercia, m'abbraccia.
M'inganna, mi danna, bisbiglia condanna.
Son uomo sincero e credo nel vero.
Tu parli d'amore che porti nel cuore,
Per poi rivelare un sudicio andare.
Un gesto spietato, malato, sfrontato.
Che uccide la mente, il sogno impotente.
Nel mondo corrente è cosa da niente,
Ridurre la gente in roba scadente.
Così in un momento, è solo tormento.
Ti senti sbiadito, usato, sfinito.
Non c'è prospettiva ma questa è la vita.
È solo un dolore che alberga nel cuore.
sabato 1 novembre 2014
Se manca l'entusiasmo
Se perdi il desiderio,
La voglia di vedersi,
La passione di incontrarsi,
Il gesto di spogliarsi,
Il sapore di baciarsi,
Il sogno ed il legarsi.,
Mi viene da pensare
Che sia l'ora di lasciare.
Niente altro ho da fare,
Mi dovete perdonare.
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