Son giorni strani questi qua. Una strana malinconia alle volte pervade e non riesco a scrivere. Rischio di dire cose che non voglio dire o di essere frainteso.
Quando eravamo ragazzi c'era una storia che girava e parlava di un tale che trovò una pulzella per strada sotto la pioggia, così si fermò e si offrì per darle un passaggio.
Lei gli disse il suo nome, dove abitava e cosi in pochi minuti deviando dal percorso, furono a casa della ragazza.
Erano altri tempi i miei tempi. Non era difficile trovare qualcuno che andava a piedi. Una donna, comunque creatura da rispettare ed il fascino sempre vivo della cavalleria. Ogni pulzella una principessa anche se magari di facili costumi. Il rispetto prima di tutto. Una donna narciso? Manco a parlarne. Fuori di ogni concezione. L'uomo poteva diventare il bruto, una donna mai. Eravamo stupidi di sicuro ma la morale era chiara, limpida. Nessuno avrebbe mai detto ti amo con facilità senza pesare le parole.
Oddio, qualcuno c'era come ho già scritto ma erano non solo dei casi sporadici ma a anche persone sole, isolate. Anche il tipo di cui ho raccontato oramai anzianotto, è rimasto ovviamente solo come un cane. Probabilmente manco un peloso a quattro zampe vorrebbe averlo come padrone o compagno.
Ebbene, tornando alla ragazza, lui si fermò sul lato destro della strada, ringraziò, scese e se ne andò.
Lui partì ritornando per la sua strada. Arrivato a casa, mise l'auto in garage e si accorse che un maglione era rimasto sul sedile posteriore. Cosi il giorno dopo decise di portare il maglione a casa della ragazza.
Tornò all'indirizzo del giorno prima, posteggiò, scese afferrando il maglione e suonò il campanello.
Aprì una signora attempata che gli chiese chi fosse e lui rispose che il giorno prima aveva dato un passaggio a sua figlia e che inavvertitamente il suo maglione era rimasto nella sua auto e che l'aveva riportato.
La signora lo guardò in modo strano e rispose: "Suvvia giovanotto, mia figlia è morta dieci anni fa e non è possibile che lei le abbia mai dato un passaggio."
"Veramente", proseguì il giovane, "non mi permetterei mai di prenderla in giro, questa ragazza si chiamava "Lisa"" e la descrisse con i suoi lunghi capelli castani, il vestito e tutti i dettagli. Cosi la signora a bocca aperta lo fece entrare e rimasero a parlare di questo strano incontro.
Ebbene, l'unica prova che il tutto fosse davvero avvenuto era quel maglione con ancora il profumo che Lisa amava. Va a sapere chi mai l'aveva creata la storia o raccontata la prima volta. Magari letta su qualche giornaletto dell'epoca con un articolo fatto per creare lettori. Chi lo sa.
Qualcosa di simile è successo. Non non parlo di persone morte realmente no ma mi è rimasto il segno di un passaggio di una persona che non capisco cosa ancora voglia da me. Ricordo i suoi occhi azzurri come l'acquamarina. Ricordo i suoi sorrisi e tanti bei momenti assieme. Sono andato a vedere i suoi occhi di nuovo ma non sorridono più. Eppure la storia è per certi lati molto simile. Non ci siamo mai incontrati, non ci siamo mai vissuti e nemmeno visti. Praticamente nessuno è mai realmente esistito. È qualcosa che fa parte di un sogno e spesso pure di un incubo ma in fondo ci si sveglia e li tutto finisce se non fosse per il maglione che è rimasto e che testimonia una reale presenza.
Si, forse non ci capirete una mazza manco del perché di quella canzone che non nel nel titolo ma in fondo va bene così. Vuole solo testimoniare e fissare la sensazione.
Non ho scritto per un po' ed ecco qualche ragione.
La prima, avevo voglia di rifare il video sulle stelle ispirato da un post di budda's teaching, una pagina fb che mi piace assai devo dire. Il pensiero è di John O'Callaghan e recita: “Never ignore someone who loves you and cares about you. Because one day you may realize you lost the moon while counting stars.” Non ignorare mai qualcuno che ti ama e si prende cura di te. Perché un giorno ti renderai conto di aver perso la luna contando le stelle.
Niente di più sbagliato. Forse quando non c'è la luna questa non è più nel cielo? Non è vero, la luna c'è ma è solo coperta dall'ombra della terra. Per vedere le stelle comunque la luna DEVE essere coperta dalla luce solare altrimenti nel cielo saranno visibili solo qualche centinaio di stelle e qualche pianeta. Da questa zona, probabilmente solo Giove. Nell'esempio, il tentativo di portare un messaggio di attenzione verso qualcuno che ci ama, l'autore ha, secondo il mio personale giudizio, perso la coerenza e la visione d'insieme delle cose. Se il sole tramonta è ed notte, abbiamo perso le stelle? Non è così. Ogni cosa nella vita ad un ciclo così come il giorno e la notte. Così come l'amore o come il non amore. Machiavellicamente parlando Fortuna è anche sfortuna e amore è nello stesso modo una miriade di sfaccettature ed anche il contrario. Così la realtà non è il perdere la luna e le stelle, l'una a soppressione delle altre ma capire come armonizzare le cose e per questo mai citazione più bella è stata scritta se non quella di Marcel Proust: "Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi".
Per vedere la luna questa deve essere piena. Di questa vediamo una sola faccia e non perché la luna è ferma ma la cui rotazione è di 24h e quindi presenta a noi sempre la stessa ma l'altra rimane comunque dietro. C'è anche se noi non la vediamo. Se vogliamo vedere le stelle abbiamo bisogno di una luna nera e di un cielo terso, senza umidità e quindi meglio le notti invernali con temperature sotto lo zero e niente nuvole. Per questo i telescopi sono piazzati in posti isolati e possibilmente in alto, in modo da togliere il più possibile lo strato d'aria tra loro e le stelle. C'è da dire infine che anche il sole è una stella (gialla), e nemmeno troppo grande. E' grazie a lei che esistiamo fino dalla sua formazione. Il materiale residuo ha formato i pianeti e a sua volta anche i loro satelliti quando presenti. Senza le stelle, la luna semplicemente non esisterebbe. Senza una stella esplosa, non esisterebbero metalli pesanti come il ferro e che al centro della molecola dell'emoglobina. Così ecco il video, rifatto e sta volta non con il programmino che danno gratis con win ma che consente di avere immagini in libera diffusione delle stelle ed animazioni varie. Vi consiglio vivamente di guardarlo da PC a schermo intero, massima risoluzione e un ottimo volume.
Strauss e molte immagini, ispirate da 2001 odissea nello spazio di Stanley Kubrick, Se poi vi volete togliere un'ulteriore curiosità ebbene, anche lo spazio ha un suono. I pianeti e le stelle ce li hanno. Su questo video, Potete sentire i suoni per lo meno di tre tra pianeti e stelle che ho inserito nel movie. Potete fermare il video su Urano e sentirne il suono. La pulsar del Granchio o quella della nebulosa de La Vela.
Adesso mi direte che cosa c'entra tutto questo con il SM? C'entra tutto è solo questione di visione d'insieme. In sintesi è la statua di Giorgia Batumi. Ogni giorno un uomo ed una donna si incontrano, si baciano, si fondono e danno origine ad una nuova statua, una sola con due facce, una che guarda il cielo ed un ala terra. Cosa, la Luna, i pianeti o le stelle? Dipende da voi. Qualcuno può dire quanto alto vuoi volare ma è meglio dire quanto ampia è la tua visione delle cose e della vita intorno a te.
Così per chi ha cercato di tornare ed è stata accompagnata all'uscio, devo dire che non è mai questione di essere troia, di essere libertina, di essere carina o meno, di essere una persona chiusa o aperta, di saper scrivere frasi di sei parole di senso compiuto (che, garantisco non molte sono in grado di fare), di essere più o meno carina ma nel vostro e nel nostro insieme. Il quadretto disegnato per acchiappare i polli è spesso diverso dalla realtà e basta attendere e porre le domande giuste per capire l'inganno. Personalmente ne ho abbastanza quindi meglio scoperchiare la pentola prima piuttosto che vivere nel mondo delle favole e scoprire di aver ribeccato l'ennesima "roba" dopo qualche tempo.
E' sempre aperto qua ma è proprio come una si pone che fa la differenza tra il rimanere ed il sentirsi dire: "Aria, circola".
Oggi un'amica mi ha mandato un bellissimo messaggio su whapp sulla vita. Cosi ho deciso di scriverne uno mio su quella falsa riga.
Le fasi più belle della mia vita sono già passate. A 54 anni ti guardi indietro e pensi ai sacrifici che hai fatto per vedere e vivere chi amavi. Hai affrontato pericoli e notti insonni cercando di fare del tuo meglio perché questo mondo fosse migliore e più sicuro. L'idea che se ognuno facesse del suo meglio per questo il mondo in cui viviamo sarebbe un posto migliore è ancora viva ma la speranza che questo accada è sempre più vana. È come mollare gli ideali per quei pochi anni, forse giorni che mi rimangono davanti e che hanno il sapore amaro delle delusioni ricevute sempre - e sottolineo quel sempre - dalle persone a cui volevi più bene.
Cos'è in fondo l'invecchiare? È alzarsi una mattina con un occhio gonfio per una frescata e ti metti la stessa pomata che hai sempre usato per guarire ma la tua pelle non è più quella di prima. Così quell'occhio guarisce ma ti rimarrà per sempre una fastidiosa "borsa " che nessuno potrà mai far più sparire.
Anche se dentro ti senti sempre il bimbo che sognava le stelle, hai l'amara coscienza che si sono affievolite, quasi scomparse. È come andare a cercare Thuban in un cielo appena, appena velato dall'umidità. Difficilmente la trovi.
Due gg fa leggevo un precetto di e-buddha e non sono rimasto molto convinto. La vita non è scegliere tra due cose, tra la parte migliore e quella peggiore. Tra la luna e le stelle. Sono sempre li nonostante tutto. Intorno alle stelle orbitano i pianeti, intorno ai pianeti orbitano i satelliti. Senza la giusta posizione non vi sarebbe vita sui pianeti, senza i satelliti non sarebbero stabili e impazzirebbero nella loro orbita. L'unica possibile soluzione non è pertanto scegliere tra il bianco ed il nero, tra la luce e la notte ma nell' avere visione e sensibilità dell'insieme e capisco che a questo pochi arrivano.
Non ho più fretta di vivere ancora, di gustarmi un ultima caramella ed un ultimo cioccolatino. Ho sempre cercato di vivere ogni giorno della mia vita come se non ci fosse un futuro. Come se con quell'ultimo dolce o quell'ultimo letto in quel domani la mia vita finisse. Dare per quanto possibile il meglio di se o di quello che umanamente si può dare era un punto non solo di indirizzo ma anche di piacere per se stessi e per chi era accanto a te. Forse è la ragione per cui ho vissuto sentimenti così intensi. Non so dare la luna e basta, non solo le stelle. O l'universo o non se ne fa di niente perché sarebbe semplicemente una roba a metà. Cosa prendi di una persona, solo i piedi, il culo, il seno, la sua bocca, il suo sguardo o la sua anima? In effetti c'è solo un modo: tutta assieme e non mi pare proprio discutibile.
Sono morto diverse volte ed ogni volta la vita successiva aveva un sapore nuovo, diverso perché davvero non c'è niente di cosi intenso che a fasi s-fortunate della vita che ti porti così vicino a perderla e poi a rendertene una nuova. Ti senti vivo in un modo così profondo che non è spiegabile.
Nello stesso modo non c'è modo di raccontare come ti senti quando sei stato tradito dalla persona che ami. Ho sentito cosi tante donne parlare di stupri e violenze mai denunciate da farmi vergognare da essere un uomo e che dei miei simili fossero capaci di tanto. Cosi come per le vite, fintanto che non ci inciampi, non capisci. Il lercio che ti senti addosso non se ne va con una doccia. Ti lavi e gratti la pelle fino a quasi scorticarti solo che quell'odore hai ancora nel naso in effetti è solo nella tua testa e nessun bagno chimico può toglierlo. Ne "La figlia del generale" si sente sta frase: "Una volta ho chiesto a Moore cosa fosse peggio dello stupro. Ora lo so... il tradimento." Sul libro non ricordo se effettivamente ci sia quella frase, però visto che non c'è limite al peggio, vi dico che l' inferno è quando tradimento è legato al letto diventando inevitabilmente stupro così che le due cose coincidano.
Così non mi aspetto inciampi particolari. Mi rendo conto che si tratta spesso della stessa merda. Persone che scelgono tra luna e stelle o che nella loro limitatezza cercano si di imparare qualcosa ma che vorrebbero mettere la tua testa in un fisico decisamente più prestante e sicuramente anche più giovane. Hagja Sophia e la quadratura del cerchio (forse ve la spiego, ma no).
La luna, le stelle, i pianeti, i satelliti e le loro orbite sono tutti visibili nel loro insieme per una semplice ragione: sono tutti tondeggianti, seguono orbite tondeggianti e nessuno di loro è quadrato. Potranno stare uniti quanto si vuole (Hagja Sophia bis), ma non saranno mai uniti. Così la mia testa in un ventenne o in un trentenne non ci starà mai. Non stava in un quarantenne ed in un cinquantenne quando ne avevo io venti, figuriamoci mo. Si, magari c'è quel tale dal buffo nome, Mr Alzheimer ma nel caso sarei da buttare tutto. Non mi sono mai accontentato di un bel culo senza che ci fosse dietro una persona in grado di trasmettermi qualcosa di positivo. Adesso il bel culo è sinonimo di vuoto, quasi il nulla. Tutto ha un'anima o un'essenza che siano cose e persone. Lo strano è che a volte molte cose riescono a trasmetterla mentre molte persone no. Credo che se non c'è niente, non si possa effettivamente trasmettere niente.
Quindi mi sveglio ogni mattina apparecchiando un bel tavolo basso, in un posto tranquillo e sereno dove pongo un cibo genuino e semplice, gustoso. Un luogo sereno dove non vi sono formalità e dove si può ammirare un bel panorama fin quasi a perdita d'occhio. Francamente non ci invito nessuno. Qualche volta ci ho provato quasi per conferma di quello che supponevo. Ti danno sempre le stesse risposte o per meglio dire mille diverse risposte ma con lo stesso significato dietro e che recita cosi: io sono unica, voglio una tavola sfarzosa, un cibo luculliano ed il mio principe. Io sono unica e voglio il meglio, lo pretendo.
Sto lontano dalle persone che cercano continuamente di passarmi sopra la testa, di screditarmi, di tacciarmi di quello che non ho fatto di perdere tempo su discussioni futili e inutili. Sto lontano dai titoli e dai clubs dove l'apparenza è tutto e la sostanza è niente. Sto lontano dagli incontri per interessi di letto come se il BDSM fosse quasi aeromodellismo e chi è più figo ha il giocattolo o il vestito più bello. L'anima si veste di se non di sovrastrutture e di apparenze che in genere, sono solo maschere che nascondono delle parole vuote ed inutili. Se ho del tempo lo dedico a me stesso e alle persone che hanno qualcosa da darmi che non sia solo nudità fisiche ma verità del cuore anche semplici ma autentiche e profonde.
Si, alle volte mi chiedo se nel tempo rimasto della mia vita, ci sarà una che voglia sedersi con me senza portarsi dietro gli stessi errori, le stesse robe inutili senza capire che per cambiare il mondo, per avere altro dal mondo, bisogna prima cambiare se stessi o non cambierà mai davvero niente.
Ogni tanto qualcuna si ferma ed impariamo un po' l'un l'altra ma l'idea di aver assimilato pensieri e sentimenti e modi diversi di vedere le cose e poterle applicare ad un altro tavolo è altrettanto irresistibile. La luna gira intorno alla terra perché la terra esiste e la terra gira intorno al sole perché il sole esiste. Esistono solo quella terra, quella luna e quel sole. Ci potranno di sicuro essere altri soli, altre terre ed altre lune ma quella terra e quella luna sono così perché sono unici. Non ce n'è uno uguale. Non puoi cambiargli sistema o orbita. Non funziona.
Alla fine di ogni pranzo vedi inevitabilmente partire per la tangente un pianeta dietro l'altro lasciare il suo sistema verso il vuoto cosmico. È triste in fondo il vedere che attraverso l'ego siamo lentamente arrivati all'assurdo. Pianeti che non sanno cosa siano essi stessi. Stelle che abbagliate dalla loro stessa luce e splendore, fagocitano inevitabilmente ogni corpo celeste che si avvicina troppo alla loro orbita, per te che rimani comunque ad aspettare un pianeta che sappia di esserlo con la coscienza che la sua esistenza e sviluppo sono legati non dalla sua eleganza o apparenza ma dal saper orbitare intorno alla sua stella.
Un'amica senza che glielo chiedessi, qualche giorno fa scrisse questo: "Lu, non penso proprio che sei pazzo, hai una tua personalità che non si lascia trascinare dal "comune" che ti circonda e che la capoccia è funzionante lo dimostri sempre. Molti dicono di essere fuori dal gregge, ma pochissimi lo sono realmente e chi lo è sta avanti. Se dietro non c'è nessuno perché vengono seminati, stanno troppo indietro". Ecco, ce ne vorrebbero di più vicine. Grazie G.