Prima di tutto, mi scuso con il Drago e con tutti voi per essere sparita.
Il Natale per me è un bel momento, soprattutto perché devo lavorare ed invece vorrei stare con le persone che amo ma questa è vita e deve andare bene così.
Ho promesso che avrei condiviso con voi alcune riflessioni (siamo sadici noi!), e credo che parlerò del mio capodanno.
Non vi parlerò del menù e nemmeno del terzo ban da facebook, ma della compagnia alla cena, una cosina intima tra amici, tutte persone che praticano bdsm, tranne una che potremmo definire una "nuova leva": ecco, di questo vorrei parlare. Di come di comportiamo con chi è nuovo.
Molto spesso, infatti, noto che abbiamo un atteggiamento molto paternalista con chi si approccia al bdsm e sinceramente questa cosa mi lascia molto perplessa. Un neofita infatti, è per definizione, una persona adulta e abbastanza sana di mente da poter esprimere un consenso valido.
Questo fa del "nuovo" una persona normalissima, quindi perché mille riguardi, mille spiegazioni non richieste, mille coccole non volute? Nel momento in cui accetti di partecipare ad una cena "particolare" sai a cosa vai incontro e presumi di saperla gestire.
Questo aspetto sembra una cretinata ma non lo è. Nei gruppi fb (e ai munch) girano molte persone che vengono trattate quasi da minorate, perché "nuove" e non lo trovo corretto.
Ben altro è l'esperienza in una tecnica ma nel momento che conosciamo un "giovane" dom o una "giovane "slave, in realtà, abbiamo a che fare con adulti responsabili.
Il che significa che sono responsabili delle proprie scelte e dei propri errori.
Perché scrivo questo? Perché vedo in giro molti "vecchi" preoccupati del fatto che "potrebbe succedere qualcosa". Certo che può. Purtroppo è successo e succederà ancora, ma non credo siano i paternalismi a salvarci, piuttosto un chiaro e sereno confronto, privo di giudizi (tranne sulle questioni tecniche, in cui stelline care, l'esperienza conta, eccome).