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mercoledì 5 ottobre 2016

Seconda lezione

Prima di leggere, il video e va letto per ogni verso possibile.


"Tu ti meriti di più di quell* stronz*" dice XVC. Non era amore e l*i è una pessima persona... o solo tanto superficiale ed egoista," continua RTD. "Lerci*" un'altra. Di che parliamo? Che mi sono perso? Aiuttt!!! :)
Ogni volta che mi girano, qualcun* se ne esce così.


Mettiamo le cose in chiaro. Intanto nella vita non esiste il merito. Questa è solo una serie continua di casualità derivate più o meno dall'azione di qualcun altro e se ci credete, anche dal destino. Il merito è qualcosa che altri uomini riconoscono verso altri uomini dopo che si è verificato un certo tipo di reazione ad un evento più o meno casuale. Questo presuppone non sono empatia ma anche senso dell'onore se così si può definire. Lo scorso mese c'è stato su National Geographic, una serie di documentari dell'11 settembre negli USA. Molto interessante devo dire. Tra le cose che mi hanno colpito è stato il fatto che una gran parte di una delle torri gemelle appartenesse alla Guardia Costiera. I loro dipendenti dopo l'esplosione del jet, facevano uscire prima le altre persone perché si sentivano responsabili dell'incolumità di chi aveva preso in affitto altri piani o che nell'occasione, si fosse trovato li dentro.
Un passettino in avanti è quello dei vigili del fuoco che nonostante fosse chiaro che qualcosa di grosso sarebbe venuta giù, si sono addentrati dentro le torri per tentare di prestare aiuto, in molti casi, rimettendoci la vita.
Un altro passettino è quello dei poliziotti e della gente comune che comunque si è prodigata ad aiutare pur non avendo alle volte manco i mezzi per intervenire vista l'enormità dei morti e dei feriti.

Il passo successivo invece è quello del poliziotto o del soldato durante il loro lavoro. Un semplice posto di blocco, richiede che ci sia sempre qualcuno in copertura. Mentre uno va a chiedere i documenti, quell'altro tiene "sotto tiro" o sta pronto nel caso succeda qualcosa. La vita di chi chiede i documenti è spesso nelle mani dell'altro. Con i soldati è ancora "peggio". Visto che il nostro campo visivo è molto limitato, ognuno "copre l'altro" guardando in direzioni diverse. Provate questo sul serio nella vita anche una sola volta e capirete che la fiducia è una cosa drammaticamente seria. Merito, fiducia, onore e lealtà, sono parte spesso della stessa medaglia. Senza che qualcuno non abbia fiducia in qualcun altro, non ci saranno occasioni per riconoscerne il merito una volta dimostrato e onore è in fondo il premio di quel merito. Non importa che sia in ambito militare, lavorativo o nella vita sentimentale.

"Un vigliacco è un essere che non ha mai osato guardare nel fondo della propria anima, che non ha mai cercato di scoprire da dove provenga il desiderio di liberare la fiera selvaggia, di capire che cosa siano la felicità, il dolore, l’amore: sono esperienze limite dell’uomo. E soltanto chi conosce queste frontiere può dire di conoscere la vita. Il resto è solo un far passare il tempo, un ripetere lo stesso esercizio, invecchiare e morire senza aver realmente saputo che cosa si stava facendo". Paulo Coelho


Da Umbriaon
Così, in antitesi ai primi, ci sono quelli che in genere vengono definiti "mele marce". Quelli che invece di far fuggire gli altri, scappano per primi loro tipo durante un certo naufragio all'Elba. Quelli che invece di tenere gli occhi sul controllato guardano gli uccellini volare ed infine pure quelli che si addormentano di guardia. Una, dieci, cento volte non succede nulla ma quella volta che va male, lo fa sul serio.

Come si dice: "Se io fossi un pesce, lo zen sarebbe l'acqua in cui nuoto" ma siccome non sono un pesce, lo zen è la mia vita, anche l'aria che respiro. Così se quest'aria è inquinata da un qualcosa che emette gas tossici per tentare di cambiare l'ambiente a suo "favore" la legge dell'evoluzione non ci lascia altre vie tra il riuscire ad adattarsi o estinguersi o rimuovere la causa dell'emissione anche in modo drastico. Questa cosa avviene anche nelle piante. Si chiamano piante colonizzatrici. Cambiano con la loro presenza, le foglie e quello che producono, il suolo circostante favorendo l'insediamento solo di individui della stessa specie. Per chi crede nelle teorie evoluzionistiche, l'adattamento ai cambiamenti dell'ambiente è il moto principale dei mutamenti in noi stessi ed il moto di spinta di ogni mutazione genetica.

Ecco, ci ha fatto morir dal ridere
Snoopy forever
Con gli umani non si può prendere una motosega ed abbatterli magari per scaldarsi in casa e credo, o ci si adatta al loro modo, oppure si isolano. Logica spicciola ma l'alternativa al non fare niente è subire e risubire il loro comportamento abusivo.
Lessi una volta una citazione attribuita ad un "tal" Benjamin Franklin che, secondo quanto riportato, aveva pronunciato al momento della firma della dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America, tal frase: "Per ottenere la libertà bisogna combattere, per perderla è sufficiente non fare niente". A tutt'oggi non ho saputo ritrovare l'autore se c'è, di questa citazione ma il concetto è chiaro a tutti. Oddio, alle volte combatti e perdi ma lo fai da uomo libero e mica è poco.

Battetevi sempre per la libertà, per la pace, per la giustizia sociale. La libertà senza la giustizia sociale non è che una conquista fragile, che si risolve per molti nella libertà di morire di fame. Sandro Pertini
La libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere. Oriana Fallaci
La libertà corre gravi pericoli a causa di inganni e tradimenti. Tito Livio

La libertà consiste nel poter fare tutto ciò che non nuoce ad altri. Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino. Psss questo nuoce non fa distinzione tra il fisico ed il morale.


Così non parliamo di merito, non parliamo di cose che girano per il mondo ricche solo di egoismo e che poi magari si incazzano pure se glielo rendi. Non credo faccia una grinza se dico che per fermare le forze dell'asse, ci sono volute le stesse armi, gli stessi uomini e la stessa determinazione per arrivare a qualcosa. Questo non è manco revisionismo, documenti recenti dimostrano che le "porcate" le hanno fatte anche gli alleati, dalle fucilazioni sommarie, agli stupri di donne di qualsiasi età.
Penso agli infiltrati che per riuscire a scovare gente non poco edificante si mettono allo stesso livello. Quindi di che diavolo deve essere per forza negativo scendere ad un livello più basso. Se parli con un delfino, devi andare a livello del delfino. Con un* che ha un QI comune, devi parlargli per cosa capisce. Funziona così, per tutto. Nel bene e nel male. L'avevo scritto in un post cancellato quindi lo rimetto perché mi piace il concetto senza che lontanamente ci possa venire letto chissà quale dietrologia o significati di minaccia verso qualcuno o qualcosa. Non lo è ma è un modo di affrontare le cose con un certo senso dell'onore, del merito ed il valore dell'amicizia per la quale alle volte siamo "costretti" a sporcarsi le mani e di quello che si può e si dovrebbe fare per un amico che francamente mi piace. 

Mousa Ghani: Io non so chi tu davvero sei, ma dal tuo aspetto vedo che tu non hai nessuna esperienza di guerra. Vero? ...avanti vero?
Rambo: Ho sparato qualche volta.
Mousa Ghani: In tempo antico a un re afgano è stato chiesto di mandare cinquecento suoi guerrieri in battaglia. Lui ne manda solo cinque, quelli più valorosi, e vincono! E lui dice "meglio mandare cinque leoni che cinquecento pecore!" Cosa pensi di questo?
Rambo: Che è stato fortunato.
Rambo: Non posso aspettare.
Capo afghano: Devi aspettare per aiuto come facciamo noi!
Rambo: Andrò solo.
Capo afgano: E morirai!
Rambo: E morirò.

Adesso veniamo al caso o ai casi con la premessa di una frase successiva dello stesso film. Quella serie è una vera mattonata. Rambo ne esce illeso sempre e comunque e di poche parole ma tanta azione. Quelle poche frasi dette, sono drammaticamente profonde e vere.

Col. Trautman: La tua ferita?
Rambo: Lei ci ha insegnato a ignorare il dolore.
Col. Trautman: E funziona?
Rambo: Non proprio; non se la prenda a male.

Ed in effetti non funziona. Lo sopporti fino ad un certo punto ma seguita a fare un male cane. Ti rifiuti di farti abbattere dal dolore, vinci tu ma il dolore è li e non se ne va che sia fisico o morale. Quando si tratta del genere narcisista-bugiardo è qualcosa di peggio.
Non è solo l'andarsene, il fottersi tutto quanto in genere riesce a portarsi via ma è il "niente vero" che ti lascia attonito e vuoto, quasi incapace di credere che sia così.
Non sono veri i rapporti con una famiglia se ce l'ha, ma sono solo come l*i te li ha propinati, come voleva che "tu" credessi. Non è vero il lavoro, gli amici se ci sono ma in genere no, solo conoscenti con cui passare il tempo. Non sono veri i regali, sono solo cose per illudere e nemmeno le frasi, quello che si è scritto: "Verba volant, scripta manent" dicevano i latini ed è quello che è, solo che sono inganni pure quelli, non sono veri, non sentiti, solo scritti per l'interesse del momento. Non è vero il lavoro ma solo quello che gli fa comodo per il lavoro. Non gli manchi "tu", gli manca il comodo che gli fai a letto, se c'è, fuori se serve.
La testa è strana eppure magica. Passi del tempo con qualcuna che ti piace e lei comincia ad associare il suo odore al piacere anche solo nello stare bene.  Se leggi qualcosa di suo e che ti manda per scritto, la leggi con la sua voce. Alle volte se la pensi, senti il suo odore, il suo profumo. Tutto questo è la parte più difficile da togliere. Pensate a casa vostra. Vi alzate di notte, va via la luce, riuscirete a muovervi anche al buio. Se per caso c'è un oggetto caduto nel percorso lo centrate non perché è buio ma perché la memoria non c'è di questo ostacolo. Ecco, hanno cambiato casa vostra. Adesso qualsiasi passo facciate, inciampate, vi cade qualcosa addosso. Al posto del corridoio c'è uno sgabuzzino, il bagno è al posto della cucina. Psicologia "spicciola" ma è il quanto. Quella voce con quell'odore adesso è vostra nemica. Quella che avete considerato per mesi, anni "amore", è diventata un troll o meglio: è caduta la maschera, c'è solo il troll. Questa è una delle ragioni per cui i narcisisti in genere riescono a rifarsi strada. Se non prendete provvedimenti per come li vedete e per come, COSA sono veramente, ci riusciranno. Voi, noi, siamo i nemici di noi stessi. Uccideteli nella testa, rendeteli, vedeteli per quello che sono: una massa immonda di cacca tossica. Asociali, vampiri, ingrati, incapaci di considerare gli altri come esseri umani. Non sono cattivo, è quel che è. Poi si incazzano se reagiscono. Oh quanto ne vorrei un* sul tatami e dirgli: "Reagisci, dai reagisci che quando ho finito ti metti in ginocchio e saluti il sensei o ricomincio". Un noto maestro ancora in auge, insegnò (si quello dell'ushiro-geri di qualche post fa). Funziona è, eccome per dio. Ah, questo è un libro solo che la prima pagina è l'ultima, per capirci qualcosa bisogna cominciare dall'inizio. Ribadisco che sono responsabile di quello che scrivo, non di quello che capisce qualche emerito "Webete".

Però anche il loro è un modo di sopravvivere. Se la natura o le esperienze di vita li hanno ridotti così per proteggersi e beh, i primi ad avere sbagliato sono loro e continuano a farlo. Perché stupirsi se poi stimolano reazioni uguali e contrarie negli altri esseri umani secondo la terza legge della dinamica? O è scienza o non lo è.

Ripenso a mamma della prima convivenza in terra vikinga. "Stronzo di un italiano, mi porti via mia figlia. Vattene". Ecco, con lei era palese. Mica gli fregava della figlia, era talmente folle e "troia" da combinar casini ogni tre per due ed il suo lui ogni tanto voleva tirarle il collo. Così scappava in casa nostra alle ore più pazze. No, non gli fregava di lei, solo del posto dove andare a battere il capo e fare una improbabile vittima. Eppure le amiche, chi si interessava di lei, chiedeva spesso: "Cosa le hai fatto? E' un'altra persona, è felice, serena". "Niente J., l'ho solo resa donna". Finita questa storia, l'inferno. L'inevitabile favola nel senso peggiore che si possa immaginare, di quelle dove ci sono i mostri: i trolls, le streghe, i cerberi, le medusa e via così e sono tutti parte dello stesso soggetto. Il bene qui non vince, mai perché la società li lascia semplicemente fare. Dopo un anno si accorse che quello che un intera classe di psicologi, la sua insegnante e l'imbecille che studiava con lei, io, di nuovo a dimostrazione che è difficile accorgersi in prima persona cosa un parente stretto, un* che ami ti stia facendo. Così se ne andò da un'amica comune a chiedergli se Luca l'avrebbe mai ripresa. Questa, in modo superficiale le rispose una cosa del genere: "Seee, Luca è un donnaiolo, gli importa un corno di te." Così tutto un botto, lezione nr due: pensa con il cuore, ama con la mente. 

Fotbar, al merito. Non qui. Fortuna vuole che molta gente abita in questo paese, in altri sarebbero semplicemente esclusi da tutto. Infatti mammina faceva la mammina invece di lavorare. Tutti così quelli sbroccati. Così si mantiene l'acqua e l'aria pulita e fino a che rimango qua, ho paura che di tossici ne incontrerò altri e pure troppi per reggerli. Se vivi nell'acqua sporca ti sporchi, se non ti piace, cambi acqua con tutto quello che comporta: "cambiarla". Un ultima CONSIDERAZIONE (perché è quel che è, null'altro), solo che così è molto scenico :)


Namaste


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