Ebbene, oggi stavo per scrivere altro quando il post del blog che seguo "L'arte di salvarsi", ha fatto di nuovo un post radiografico.
Se da un lato ho capito in che genere di bibliche stronze mi sono imbattuto, così un dialogo a distanza e se avete pazienza di leggere, ecco qua.
"Perché mi ha fatto questo, se sapeva tutto su di me? Perché mi ha tradito esattamente come il mio ex, se gli avevo raccontato tutto?
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Non possiamo rispondere a questi interrogativi senza comprendere cosa sia la fiducia e perché è fondamentale per i narcisisti perversi conquistare la fiducia altrui a qualsiasi costo. Immagino che avete letto abbastanza sulla fase del ‘love bombing’ , cioè, quando siete stati idealizzati e trattati dal/la narcisista come veri semi Dei appena scesi in terra.
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Uomini e donne affermano di provare nostalgia non dei narcisisti, ma di come si sentivano accanto a loro. Le lusinghe agivano sul loro cervello come una droga euforizzante. Perché quei complimenti dal valore di pochi spiccioli smielati e insinceri, quei gesti clamorosi (in apparenza) da uomo/donna innamorati persi, avevano il potere di far capitolare individui tutt’altro che ingenui e creduloni? Persone ben affermate, intelligenti, che ‘sapevano il fatto loro’?
Forse perché la fiducia in noi stessi, quando poco consolidata, richiede costantemente il riscontro del mondo esterno, facendoci diventare prede facili da individui incapaci di amare. Finché il giudizio del mondo peserà come un macigno su di noi impedendoci di vederci esattamente come siamo, con i nostri pregi e difetti, continueremo a essere fragili e indifesi come neonati. La fiducia fantasticata dipende da come veniamo trattati dagli altri e dal mondo in generale: abbiamo “fiducia” in qualcuno che ci tratta così come sentiamo che dovremmo essere trattati, o come crediamo che si debba trattare una persona. Ci fidiamo di chi soddisfa le nostre aspettative, ma se poi questa persona ci invade o ci ferisce, allora perdiamo la “fiducia”. Fondamentalmente, questo tipo di fiducia non è veramente fiducia, perché dipende dall’esterno. Tuttavia, quando usiamo la parola “fiducia”, è proprio questo che abbiamo in mente. Quando diciamo “mi fido di te” o “mi fido di quella persona”, di solito intendiamo dire che quella persona ci ha trattato in un modo che ci fa sentire fiduciosi.
Non concordo. Esistono due tipi di fiducia. La prima è la fiducia in se stessi, che prescinde da una buona dose di amor proprio e la seconda è la fiducia negli altri.
La prima dipende molto da credere nelle proprie capacità, conoscerle anche nei loro limiti oltre il quale sarebbe presunzione e svilupparle. La fiducia in se stessi ha anche dei limiti esterni. Riporto il tutto ad una gara ma può essere un esame, il lavoro, qualcosa da fare in casa, un'uscita con la propria amata o quel che ci passa per la mente. Magari il giorno prima ci tiriamo una martellata su un dito e le nostre capacità vengono messe a dura prova. Può essere anche qualsiasi altro fattore inaspettato: un'influenza, un guasto in casa, quel che si vuole.
La prima dipende molto da credere nelle proprie capacità, conoscerle anche nei loro limiti oltre il quale sarebbe presunzione e svilupparle. La fiducia in se stessi ha anche dei limiti esterni. Riporto il tutto ad una gara ma può essere un esame, il lavoro, qualcosa da fare in casa, un'uscita con la propria amata o quel che ci passa per la mente. Magari il giorno prima ci tiriamo una martellata su un dito e le nostre capacità vengono messe a dura prova. Può essere anche qualsiasi altro fattore inaspettato: un'influenza, un guasto in casa, quel che si vuole.
La fiducia negli altri invece è qualcosa di più profondo che in quella in se stessi. Il caso più comune è si, come quello qui citato e cioè come ci piace essere trattati. Ognuno di noi ha le proprie debolezze a prescindere dalla fiducia in se stessi. Ha, nel suo interiore, qualcosa a cui non può porre rimedio anche se solo apparentemente delle superficialità. Che ne so, una parte del corpo che non vuole essere toccata in un certo modo, il rispetto per la propria interiorità ed integrità.
Due persone diverse ricevono un mazzo di rose per il loro compleanno. Una per ogni anno di vita. Il tutto a sorpresa. Una appena lo vede, si emoziona, ringrazia. L'altra è come se non avesse ricevuto niente. Quale risposta può creare fiducia nell'altra? Di sicuro la prima. Vero, potrebbe essere una narcisista a cui frega solo del mazzo di rose e nel caso ci sta, ma di sicuro è la risposta più appropriata al tempo ed al sacrificio che si è fatto per fare tal regalo a sorpresa. La seconda invece lascia attoniti, irriverente ma può nascondere timidezza. La fiducia che gli altri faranno il loro compito come tu lo farai per loro ad esempio dal punto di vista militare, che tu mi copra come io copro te. Che tu mi riporti a casa vivo o morto come io lo farò per te. Nel SM alle volte la fiducia militare non è molto lontana da quella che si vive a letto. Sbagliare significa fare male anche tanto. Anche rischiare la vita. Chi si affida deve avere fiducia e l'altr* esserne responsabile e leale custode.
Cit.:"Tu pensi che un uomo può cambiare il suo destino?"
"Io penso che un uomo fa ciò che può, finché il suo destino non si rivela." Dove l'avete sentita? E' zen, aria, vita.
Cit.:"Tu pensi che un uomo può cambiare il suo destino?"
"Io penso che un uomo fa ciò che può, finché il suo destino non si rivela." Dove l'avete sentita? E' zen, aria, vita.
Ma nella maggior parte dei casi non abbiamo mai realmente accettato quella persona, non l’abbiamo vista in modo chiaro, il che significa che prima o poi farà qualcosa che distruggerà la nostra fiducia. Accumulando tradimenti e invasioni finiamo per avere una sfiducia generale negli altri, anche se sviluppiamo una maschera di “fiducia” e di “apertura”. La maggior parte di noi vive in questo stato di fiducia fantasticata o di globale sfiducia[1].
Con le lusinghe i narcisisti ci fanno sentire accettati per ciò che non siamo. Non siamo i più belli, non siamo i più bravi, non siamo i migliori e non abbiamo super poteri, non perché siamo inferiori agli altri, ma semplicemente PERCHÉ NON SIAMO DIO. Direte “Ma lui/lei sembrava così sincero/a quando mi diceva che ero la/il migliore!”. Ebbene, si trattava di una rappresentazione atta a far di voi esattamente ciò che volevano in un secondo momento, di un meccanismo automatico azionato con tutti e quindi molto pericoloso: se trattate le lusinghe che vi rivolgono gli altri come verità assoluta, lo dovete considerare anche le eventuali svalutazioni e critiche distruttive come tale. Gli altri diventeranno i giudici indiscussi della vostra bellezza o bravura e allora provate a immaginare dove andrà a finire la vostra fiducia!
Così come per tutto il resto:
l'adulazione non è dissimile dall'ammirazione o dalla gentilezza.
Il chiedere le cose è parte di integrante di quello che si aspetta da una relazione e non è solo assoluto egoismo. Infatti per adulare, loro contraccambiano ma hanno sempre uno scopo sotto.
Guardare una persona non è molto diverso dal vederla ma nella seconda c'è una profondità che fino a che non la scopri, non ti accorgi. E' come ascoltare e non sentire. Lo stesso.
Non voglio manco parlare di un caso o del caso in particolare. Parlare significa rivelare e non ho più intenzione di rivelare i miei assi nemmeno dare importanza ad una singolarità se non nell'effetto che questa ha, intesa come massa insensibile ed inutile, negli altri e pure in me stesso. Nessuno è immune alle cose, mai. L'idea stessa di esserlo è pensare esattamente come loro che sono sopra tutto e sopra tutto fino a che qualcuno non gli fa affogare nel loro stesso brodo. Il tutto è in fondo solo una questione di livelli, di equilibrio. Puoi fare di tutto ma fino a che non li vedi, non capisci. Ecco perché poi ci troviamo spesso ad avere sfiducia in tutti. Perché tutto comincia nello stesso modo ma come finisce che fa la differenza ed è il leit motiv di tutta la vita. In ogni situazione è così. Non conta mai la prima cosa che fai o che pensi, sempre e solo l'ultima.
^^^Così come per tutto il resto:
l'adulazione non è dissimile dall'ammirazione o dalla gentilezza.
Il chiedere le cose è parte di integrante di quello che si aspetta da una relazione e non è solo assoluto egoismo. Infatti per adulare, loro contraccambiano ma hanno sempre uno scopo sotto.
Guardare una persona non è molto diverso dal vederla ma nella seconda c'è una profondità che fino a che non la scopri, non ti accorgi. E' come ascoltare e non sentire. Lo stesso.
Non voglio manco parlare di un caso o del caso in particolare. Parlare significa rivelare e non ho più intenzione di rivelare i miei assi nemmeno dare importanza ad una singolarità se non nell'effetto che questa ha, intesa come massa insensibile ed inutile, negli altri e pure in me stesso. Nessuno è immune alle cose, mai. L'idea stessa di esserlo è pensare esattamente come loro che sono sopra tutto e sopra tutto fino a che qualcuno non gli fa affogare nel loro stesso brodo. Il tutto è in fondo solo una questione di livelli, di equilibrio. Puoi fare di tutto ma fino a che non li vedi, non capisci. Ecco perché poi ci troviamo spesso ad avere sfiducia in tutti. Perché tutto comincia nello stesso modo ma come finisce che fa la differenza ed è il leit motiv di tutta la vita. In ogni situazione è così. Non conta mai la prima cosa che fai o che pensi, sempre e solo l'ultima.
Anche questo non è abbastanza. Non è tutto. No, noi non siamo dio ma in ogni relazione siamo in qualche modo la parte che fa felice l'altr* in reciprocità. Questo avviene in ogni tipo di rapporti umani. Ci intendiamo, ci capiamo, ci "completiamo", facciamo "squadra" ed in questo senso, siamo unici l'uno per l'altra. Non importa sentirsi dio. Non è necessario che ti facciano sentire dio, basta che ti facciano sentire IMPORTANTE ed è li che ti fregano.
Chiamiamo questo genere di sfiducia “sfiducia globale” perché non ha discernimento, né obiettività o chiarezza. È uno stato emozionalmente contaminato dalla nostra passata storia di tradimenti e invasioni, che colora fortemente il modo in cui facciamo esperienza del presente. Quando veniamo provocati si risvegliano in noi ricordi inconsci di quando in passato, specialmente da piccoli, fummo invasi o traditi.
In quel tempo si formò, a partire dai traumi che subimmo, la nostra sfiducia, che andò via via congelandosi. Si cela nello scantinato della nostra coscienza, aspettando le provocazioni che incontriamo nella nostra vita quotidiana. Queste provocazioni ci possono arrivare da amanti, amici, figure autorevoli, figli o genitori – in breve, da qualcuno su chi abbiamo investito la nostra energia, da chiunque sia in qualche modo importante per noi. Possiamo venire provocati anche da semplici eventi della vita. E nel momento in cui viene provocata la nostra sfiducia sentiamo non solo il tradimento presente, ma anche tutti quei tradimenti passati che abbiamo accumulato. La sfiducia può essere così forte da sabotare relazioni e situazioni di lavoro. Vogliamo tenerci stretti alle nostre fantasie, e ogni nuovo tradimento va semplicemente ad aggiungersi alla già lunga lista di inganni[2].
Quando un/a narcisista vi promette qualcosa e poi non la fa, quando finge di essersi scordato/a del programma, del viaggio, della cena, del vostro anniversario di matrimonio, del vostro compleanno, del compleanno di un figlio, quando parte per un viaggio improvviso senza darvi (appositamente) il tempo di organizzarvi per accompagnarlo/a, come vi sentite? Di solito accade una sorta di regressione a uno stato infantile in cui il nostro papà, per esempio, ci aveva promesso di portarci al parco in bicicletta ma poi ha deciso di restare a casa a leggersi il giornale, provocando la nostra ira e la vostra delusione.
Esatto. Perché si tratta di bisogni semplici non fantasie campate in aria. Ci sei? No, sono scappat* e non mi cercare mai più. Ho mancato all'appuntamento e non faccio niente per rimediare. Che ne so, presentarsi in ritardo ma con un presente per scusarsi. L'esserci in un momento difficile che la vita bene o male riserva a tutti e il semplice dare una spalla, una carezza, un abbraccio o un bacio per loro è solo follia. Non è roba loro. Non capita a loro. Quando succederà ci penseranno e se non troveranno nessuno, li accuseranno di essere delle carogne magari, quello che in fondo sono stati e lo saranno ancora dopo l'evento ma si scordano di dirlo. Loro non chiedono scusa e se lo fanno è di nuovo a modo loro. Si "scordano" le tue cose, i nastri, i dischi in vinile, le tue mutande e se possono, anche il lavoro che hai fatto. Dove possono mettere le mani lo fanno senza rimorso alcuno. E' tutto dovuto e tutto talmente assurdo e carogna da non poter risultare "credibile" ma lo è. Ci batti il muso nel senso più truce del termine. Mandateli a Raqqa per dio, con una maglietta con scritto su "ho sempre fatto e sempre farò come cazzo mi pare e di voi non mi importa nulla". Risolviamo il problema. Cattivo? Mah. E' detto per dire come il tir a 18 ruote ma non è mica tanto di fuori.
Dare fiducia è dare energia. Sappiamo che i vampiri energetici ne hanno assolutamente bisogno della vostra energia vitale per trovare la forza e il vigore che li consente di agire di modo assolutamente indisturbato quando vi fanno del male. La vostra fiducia è essenziale per il mantenimento della serenità nel pseudo rapporto in cui siete stati o restate tuttora invischiati. Se sospettate minimamente che mentre dicono di amarvi fanno l’opposto, se intuite che distruggere la vostra autostima e uccidervi psichicamente è parte di una strategia per tenervi sotto controllo a vita, è ovvio che l’unica possibilità che vi resta è far saltare le ruote del carro per andarvene il prima possibile. Nessun essere umano al mondo tollera a lungo il carico di sofferenza che comporta vivere nel dubbio e nel sospetto… a meno che questi dubbi e sospetti non vengano rimpiazzati da una nuova iniezione di fiducia cieca e sconsiderata nel rapporto per parte di uno solo, cioè, proprio voi. Ecco che negandovi il diritto di fare la scelta migliore per preservarvi dai mali futuri, i narcisisti perversi vi negano il potere e il controllo sulla vostra vita. Soltanto lui/lei possono decidere quando e se andarsene dal rapporto. Il potere e il controllo su di voi devono essere assoluti altrimenti, come ben sapete, i dispetti e le svalutazioni aumentano a dismisura perché “non vi fidate di lui/lei”. Per questo è importante, anche quando colti ‘con le mani nel sacco’ continuare a implorare per la vostra indiscussa e assoluta fiducia, mentre sparano le raffiche di menzogne che ben conoscete. Quando un narcisista perverso si accorge che vi fidate nuovamente di lui cosa accade nel suo intimo? Si sente onnipotente, esattamente come voi vi sentite o vi sentivate quando vi lusingava. Il meccanismo potrebbe essere riassunto così: il narcisista vi lusinga-voi vi fidate-lui si sente potente perché vi tiene a bada e quindi è libero/a di fare ciò che vuole.
Tenendovi ‘buoni’ e convincendovi del loro infinito amore riescono a giostrarsi nelle situazioni più scabrose senza destare alcun sospetto. Si tratta di un rapporto di scambio in cui le loro lusinghe sono ampiamente ripagate dalla vostra fiducia incondizionata, una vera benzina per loro, si direbbe molto eccitante perché vi vedono come dei poveri ingenui e creduloni, sprovvisti di intelligenza perché appartenenti a un’umanità inferiore che va sfruttata e spremuta come un limone dagli “esseri superiori” come loro.
E infatti, mi immagino i precedenti o i successivi poveracci che se li ritrovano in casa. Succubi come pochi, spesso abbagliati dalle loro verità, quelle che gli hanno propinato e non quelle che sono. Io oggi sono libero, loro no. Io ci son passato e va bene così ma qualcun altro è li a vivere una vita nella prigione dissanguante che questi luridi sub umani (non riesco a definirli meglio), costruiscono intorno a loro.
Dirò di più. Credo che ci siano anche altrettante persone che di proposito non vogliono vedere chi hanno accanto per non accorgersi di quello che hanno. Fingere o essere complici, non cambia poi molto la cosa.
C'è un'ultima cosa. Questo è un bel ricamino che mi porto dietro da diversi anni. Pssss, ho fatto finta che non fosse successo niente, ho provato a dimenticare ma guarda un po', non funziona e non funziona perché è li. Nonostante tutti i miei sforzi, quel coso rimane li. Come è possibile e lo dico davvero in tutta franchezza senza nessun altro scopo che una lecita domanda racchiude, dimenticare o fare finta di nulla? Questo è stato un incidente, gli altri no, sono coscientemente voluti, ricercati, perseverati da cacciatori e distruttori di anime. Non v'è niente qua di colposo ma solo preterintenzionale e scusate se è poco. Qualcuno mi faccia capire, mi dia degli argomenti seri, validi per far finta di nulla. Per il momento a me non riesce. Vedete voi.
Hai detto bene caro Drago, sono bisogni semplici. E tanto basta a spiegare perchè almeno una volta ci siamo cascati tutti. Per quanto mi riguarda personalmente, è probabile che io ci sia cascata anche dalla parte opposta eh. Ma il problema è sempre quello, la sicurezza. Quando la cerchi fuori anzichè dentro è un casino, è un massacro, distruggi l'altro e distruggi anche te stess*. Il dare fiducia non è calcolabile, probabilmente come dici dipenderà da tutti quei substrati che ci compongono, da ignorante posso dire che boh "sarà questione di carattere"... Io sono una di quelli che preferiscono sempre rischiare. Ma si può tenere conto anche delle varianti istinto e sesto senso? Io penso di sì. Perchè 99 volte su 100, mi capita già di sapere dove sto andando a parare. E' quell'una che ti frega.
RispondiEliminaSi è quell'1 che ti frega. Proprio quello e non si può tornare indietro. Mai. Grazie del commento SINDACO, Viviana non la conosco. Rido. :)
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