Tornato a casa mi sbrago sul divano. Accendo tv su skytg24, 2 palle. Sento un'altra campana e lo giro su tgcom24. Toh, c'è la Gabriella Simoni e parla del fuggitivo Salah con la solita storia di chi lo copre. Arguta, professionale come sempre interessante ascoltarls. Poi passano a dire del casino del post di prima. Lei fa un discorso del genere: oggi tutti vedono e sentono più importante la loro battaglia rispetto a quella degli altri. Così se ne fregano e vanno avanti per la loro strada. Ci vuole più comprensione, ci vuole più rispetto".
Nova, ma mi fa piacere che lo si cominci a dire o comunque che qualcuno lo faccia notare.
E seguito a chiedermi perché mi seguite così numerosi. Per certi lati siete pure più di prima ma più silenziosi. A parte 5-6 preoccupate magari ma il resto??? Non ho mica tanta voglia di fare dei post tranello per arrivarci.
Ah. Ho visto una cosa molto interessante sui contratti verbali a cominciare da:
Ho visto che pure in Italia le strette di mano sono come dire, ritornate in auge:
Ma sulle promesse in amore che si dice?
Beh mi pare chiaro che nessuno crede all'amore eterno, che le situazioni non cambino mai, che le storie non finiscano perché questo sarebbe assurdo davvero. Si può lavorare parecchio però sul come si finisce questo si. Considero davvero una promessa fatta in questo senso come vincolante perché come dice Michela Marzano su Vanity Fair, di cui un estratto:
«Quindi che cosa si promette esattamente? Che cos’è che dura per sempre?», Francesca sta cominciando veramente a perdere la pazienza. E allora mi incalza con le domande. «Che cosa ti ha promesso l’uomo che ami? Che cosa vi siete promessi esattamente?». L’amore è una promessa di rispetto reciproco. Sapendo che l’altro non ci apparterrà mai completamente, nonostante gli sforzi che possiamo fare per tenerlo sempre accanto a noi. Anche perché non possiamo chiedere a nessuno di darci «tutto», esattamente come noi non possiamo dare «tutto» alla persona che amiamo.
È proprio questo il punto. C'è n'è un altro di link molto cattolico che parla di promesse fatte a Dio ma non sposta il punto di una virgola. Se credi in Dio quando prometti sei osservato, quando non credi, per lo meno credi in te stesso. Chiedi, sii pronto a dare quello che chiedi. Ricambi? Ancora "peggio". È un vincolo doppio. Beh il giuramento non lo cito nemmeno o quasi. Se promettere è quasi vincolante, il giuramento è la massima espressione dell'affidabilità e la verità di quello che si dice.
«Quindi che cosa si promette esattamente? Che cos’è che dura per sempre?», Francesca sta cominciando veramente a perdere la pazienza. E allora mi incalza con le domande. «Che cosa ti ha promesso l’uomo che ami? Che cosa vi siete promessi esattamente?». L’amore è una promessa di rispetto reciproco. Sapendo che l’altro non ci apparterrà mai completamente, nonostante gli sforzi che possiamo fare per tenerlo sempre accanto a noi. Anche perché non possiamo chiedere a nessuno di darci «tutto», esattamente come noi non possiamo dare «tutto» alla persona che amiamo.
È proprio questo il punto. C'è n'è un altro di link molto cattolico che parla di promesse fatte a Dio ma non sposta il punto di una virgola. Se credi in Dio quando prometti sei osservato, quando non credi, per lo meno credi in te stesso. Chiedi, sii pronto a dare quello che chiedi. Ricambi? Ancora "peggio". È un vincolo doppio. Beh il giuramento non lo cito nemmeno o quasi. Se promettere è quasi vincolante, il giuramento è la massima espressione dell'affidabilità e la verità di quello che si dice.
Adesso, in amore se non c'è costrizione e tu prometti o giuri qualcosa e perdinci, "devi" mantenerla. Ora e me lo domando sinceramente. Chi non mantiene le promesse in amore poi quelle degli affari lo fa? Se andassi a comprare un mazzo di fiori o a ordinare una pizza e poi dopo aver pagato non mi venisse consegnato o non fosse conforme alla richiesta voi che fareste? Giro di nuovo la frittata. Se la stessa persona fosse seria nel lavoro e consegnasse il mazzo o la pizza ma non mantenere niente con chi dice di amare, l'unica plausibile considerazione che mi viene da fare è che chi questo/a considera chi si porta a letto meno del mazzo o della pizza. Non mi pare sinceramente che ci siano alte cose possibili e sempre per me, questo non solo offende la stessa parola data e la credibilità e la dignità di chi la pronuncia ma anche quella di chi la subisce. Ora, avrei da dire anche sul per me ribadito. I maestri prima e i prof dopo, dicevano che per me non serve, sei tu che lo scrivi e che è chiaro di chi è. Però in rete questo non basta spesso, allora seguito a scrivere come un bimbo di 5 elementare o delle medie.
Se mastro avesse fatto delle testa di cazzate, dopo 5 minuti immagino che ci siano fatti e misfatti raccontati ii giro a go-go (con qualche "prova" altrimenti è diffamazione davvero). Mastro, protetto dall'anonimato potrebbe cambiare nick in mastro geppetto e seguitare a farsi i cazzi suoi. Oddio, regge poco ma la cosa si ripeterebbe per molto tempo. Un po come quel tipo di oggi che ha sieropositivizzato 6 pulzelle (tg, Roma), e non è il primo né sarà l'ultimo. Se lo sapessi lo dissi no? Considerereste la rete più sicura nel caso e cerchereste ancora una nuova conoscenza qui? Dai, siamo seri.
Nessun commento:
Posta un commento
Non offendete, usate un nick riconoscibile o sarete bannati. :)