Ok ci riprovo. Prima di parlare di bdsm bisogna per forza definire cosa sia il bdsm e cosa lo differenzia dal sesso strano detto anche "famolostranista" in gergo altrimenti stiamo qui a discutere del più e del meno. Bon, sono anni che ci provo. Ebbi pure diverse discussioni con i vari guru i circolazione in merito, uno tra tutti se non ricordo male, tal Francesco che ebbe da dire che chiunque leghi e frusti e via così o per meglio dire, faccia una o più delle pratiche incluse nell'acronimo, fa bdsm. Non mi torna mica. Sarebbe come dire che un pazzo folle che prende a fucilate chi passa per strada è la stessa cosa del poliziotto che spara per fermarlo. Premettendo il fatto che bisognerebbe non arrivare a sparare a nessuno, questo è il mondo ed ogni tanto qualche imbecille capita. Vale pure per il sesso. Il sesso a pago non è lo stesso sesso che si fa con la propria amata ed il sesso che si fa nel bdsm non è altrettanto uguale. Quindi che cosa lo differenzia?
L'ho scritto più volte, è il tipo di legame. Fate come vi pare ma da qua per ora non mi sposto ma aspetto veramente che qualcuno possa contribuire alla cosa ma rispiego la differenza del legame che si forma.
In una coppia normale, il tutto è abbastanza paritetico anche se in genere, c'è sempre chi comanda e chi ubbidisce in modo molto blando. Insomma, chi ha più fantasia, chi propone di più, chi prende di più l'iniziativa. In una serata di letto se qualcosa non ti sfagiola, "tu" dici no, non mi va e non lo fai. Non importa se ti piace o meno, se in quel momento non ti va, non lo fai. Nel bdsm, nelle ore, minuti o giorni che si gioca, chi ubbidisce non po' dire di no. Sta di fatto che se nei minuti, ore o giorni che vi vedere fate sempre e solo cose che non vi piacciono, va a finire che smettete. Quindi la guida, il master o la mistress deve avere anche abbastanza abilità da farvi piacere anche le cose che in precedenza proprio non vi andavano. In fondo la guida è questa è. Chiunque è in grado di ordinare qualcosa a qualcuno, pochi sono in grado di fare la successiva. Tu dai il tuo dolore al mio piacere. Non ci siamo capiti, questo è abuso. L'abilità è riuscire a trasformare il dolore in piacere sempre che chi subisce quel dolore voglia sperimentarlo altrimenti siamo di nuovo nell'abuso.
E' altrettanto chiaro che l'affidamento nei confronti di chi comanda, sia totale, fiducioso e pure pieno di aspettative di soddisfazione morale e fisica altrimenti nessuno si butterebbe.
Alla fine la difficoltà sta tutta li in fondo: quanto il top/master/dom sia in grado di capire chi ha alle mani e trovare la strada per darle piaceri estremi e riceverne in cambio. Un conto è parlare di mollette, di ginger, di frusta e di tecniche "pure" e varie, un conto è il riuscire a capire la testa del/la sottomesso/a, farla godere ed allo stesso tempo garantirne la sua integrità fisica e morale.
Perché questo avvenga ci vuole un rapporto ed il rapporto non lo da un'esterno. In qualche modo ci vuole solo una profonda conoscenza.
Non essendo persone tutte uguali e standardizzate i percorsi per arrivare che ne so, ad un pissing o alle vergate sulla topa o sui seni o dove cavolo volete, sono diversi per forza lo sono. Allora, da master cosa posso dire di più di quello che ad esempio pubblico in questo blog? Sarebbe un azzardo serio.
La seconda e sostanziale differenza che c'è tra un rapporto tradizionale ed uno bdsm è che l'ultimo è l'esatto contrario del primo. Amo definirlo come il mondo sottosopra.
"Ciao Stefania, andiamo al cinema?" Poi andiamo a letto.
La tendenza comune è quella di inserire il rapporto bdsm in un rapporto di vita normale mentre le due cose sono antitetiche. Proprio fanno ai cozzi. Non ci sarebbe ragione altrimenti per stigmatizzare i rapporti 24/7 come a tempo limitato. Tanti non riescono a capire queste sfumature e nel "sogno", l'uno deve incontrare l'altro. Non funziona così, non ha mai funzionato, non è la stessa cosa. Ok, qualcuno dirà che ci sono coppie che lo fanno. Mosche bianche o con talmente tanti compromessi da aver snaturato completamente la cosa.
La difficoltà prima di un bdsmr's autentico e formato è proprio questa. Fargli capire le differenze e le varie sfumature. Tenere separati i due modi di vita e avere quello switch che di fa andare in modalità bdsm ed in modalità normale. Come fai a farlo a distanza? Non c'è modo o per lo meno non lo conosco.
Preso atto di questi due fattori fondamentali, il passo successivo è quello di avere sviluppato un rapporto così profondo da avere complicità piuttosto che solo D/S. Se ci si arriva e si riesce a mantenere, allora forse si arriva anche alla coppia bdsm nella vita normale ma la mentalità è sempre con il mondo all'incontrario.
Quindi e per rispondere anche a Chiarodiluna, è più che possibile farlo in tre o in quattro o anche di più sempre che ci sia affinità e buon stare assieme da chi partecipa e tutto questo non fa ai cozzi quello che ho detto e scritto qualche anno fa. Semplicemente ho voluto che cominciaste a riflettere su sta cosa.
Non era raro che se avessi avuto una slave di averla portata a fare del sesso gay (e farglielo piacere), o di "gestire una coppia" dove il lui si trovava nel popò, un vivo cazzo di ciccia. Non è solo questione che è più divertente e lo è. E' proprio l'idea di tentare di allargare una sessualità imposta dalla società e che non è naturale ma solo repressa ed indicizzata repressa.
E' chiaro che ognuno può arrivarci da solo come anche nel lavoro ma qua ogni esperimento riuscito male è una persona che minimamente è rimasta insoddisfatta.
A conclusione di questa disquisizione, vorrei che fosse sufficientemente chiaro che se vi trovate nei casi in cui io non giudico il bdsm come tale per quello che fate e vivete, non dovete certamente essere in conflitto con me. Esprimo come al solito la mia opinione ma che comunque dovrebbe farvi riflettere. Insomma è come se qualcuno vi dicesse che c'è un'altra strada, che la vostra l'ho già sperimentata tanti anni fa e che "dovete e potete" guardare oltre.
Non importa se questo vi rimette in discussione perché la crescita è proprio questo ed il bdsm altrettanto, altrimenti è solo sesso sciatto o vita monotona ma siccome è la vostra, nessuno può impedirvi di farla.
In effetti la prima opportunità che questo vi offre è quella di imparare a gestirvi, di crescere, di conoscervi, di conoscere il vostro partner in modo che quello tradizionale non vi da e non è poco.
In effetti la prima opportunità che questo vi offre è quella di imparare a gestirvi, di crescere, di conoscervi, di conoscere il vostro partner in modo che quello tradizionale non vi da e non è poco.
Ma infatti ero molto indeciso su come rispondere. Non credo che sia importante alla fine quelli che uno fa, l'importante è che piaccia e che dia qualcosa. Per chi lo fa la coscienza di sapere cosa si fa può dare spazio a migliorarsi, ad andaee oltre se ne avete la curiosità ma non è necessario. State bene? Evviva la vita. :)
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