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mercoledì 2 ottobre 2013

Imene verginità e deflorazione. Cosa dovreste sapere prima di...

Bon, come al solito e lo ripeterò fino alla noia, non sono un medico. Quello che leggete è solo frutto di approfondimenti e di esperienze personali. Pertanto, consultate il vostro medico per ulteriori e certamente più importanti approfondimenti. Questo blog e quello che scrivo, non ha nessuna validità scientifica e anche se potessi, non lo farei.
Rifaccio mente locale a quello imparato a scuola in campo di anatomia e fisiologia eoni fa, e quello che rimedio in rete e parliamo di imene e verginità.
Intanto l'idea del dolore e del sangue è una cosa che proprio non ci stà. Non è sempre così ed è più un mito che un luogo comune. Dipendono infatti da tre fatto
ri:
1 L'elasticità di una donna.
2 La forza nel tempo che ci mettete.
3 La tensione che la donna ha nel momento che succede.

Nei particolari. Ognuno nasce in modi diversi, strutturalmente diverso. C'è chi ha tessuti più elastici, chi cartilagini più sottili e via così. "Rompere" l'imene alle volte può essere assolutamente niente. La forza nel tempo. Per farvi un esempio attinente, se prendete un pugno sul naso e vi rompete il setto, colerete sangue come scannati. Premete sul setto con le dita piano, piano ed il setto si romperà con un tic e senza dolore (é solo un esempio, non lo fate, potreste avere altri problemi). Dopo di che, prendeteci lo stesso pugno di prima e non vi sarà sangue. Insomma se ci andate piano e premete in modo continuo e progressivo se senza fretta (in più tempo quindi), avrete più probabilità di deflorare una ragazza senza causarle dolore. Anche lei è li per piacere, è la prima volta, fate in modo che non se la dimentichi per come è stata bene, non per come ha sofferto.
La terza è praticamente il classico caso di autolesioni involontarie. Se lei è tesa, i muscoli si induriscono e avrete voglia di spingere piano, piano. Quindi, prima di fare tutto il resto o di rendervi conto se è elastica e di premere lentamente, accertatevi e fate in modo che la vostra partner sia rilassata. Fate in modo che abbia fiducia in voi e che questa fiducia sia ben riposta. Eh! E' la prima volta che lo dico mi pare. ;) 

L'imene, può rompersi con le dita o durante un ditalino? Eccome no. Magari è pure più facile della penetrazione proprio per il motivo tre. Lei è rilassata, voi ci date dentro. lei gode e si muove e zac. Andato, fatto. Manco se ne accorge. Magari ha delle perdite di sangue per via della sua elasticità ma oramai è andata. Probabilmente e se non avete problemi religiosi di conservarla per il matrimonio, dopo qualche giorno ci farete una risata su del tipo: "Ma chissà che mi aspettavo, è andata" :D


Inutile che mi metta a scrivere qua di cosa è formato e delle forme che può assumere. Il consiglio che vi do rimane esattamente quello che vi ho scritto su e che segue tutta la linea del blog. Usate la testa prima del pisello sempre che ne abbiate una! :D 
Una curiosità, il nome "Imene (o Imeneo; gr. ῾Υμήν o ῾Υμέναιος), proviene dal Dio greco degli sponsali, forse personificazione in origine del canto nuziale (imeneo), durante il quale era invocato. Nel mito è figlio di Apollo e di una Musa (Calliope, Clio o Urania) o di Dioniso (o Magnete) e di Afrodite. Nelle varie versioni della leggenda, è rappresentato come un giovane bellissimo, che dopo aver liberato alcune fanciulle ateniesi rapite dai corsari riesce a sposare l’amata.". Da treccani



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