Mettiamo due pallini una volta per tutte visto che qui il bdsm è diventato alpitour e tutti sono nati imparati. E' scritto in modo generale, non personale.
Punto 1

vrebbe manco senso ma per esperienza personale e di qualche amico, posso dire che ci sono delle persone a cui piace dire costantemente di no e farlo in modo più duro. Come dice "G.", di quelle che ti fanno girare i coglioni. Con questi soggetti con cui è difficile capire quando il "no" è parte del rapporto e quando magari è un vero no, consiglio sempre di avere una safe e un gesto di sicurezza. Usatelo non come stop al rapporto ma come "stop, fermati, quello che adesso ti dico è una cosa seria". Utilizzate la safe in modo più ampio insomma. Magari l'interruzione totale, con la ripetizione della safe per tre volte. Per usare parole già scritte: "nel bdsm ci si diverte entrambi e lo spirito di entrambi si eleva". Si cresce e si impara. Il top è una guida a cui obbedire se questo da qualcosa di elevato nel piacere e nella crescita.
Punto 2

Sta di fatto che chiunque si affacci a questo mondo debba aver chiaro cosa fa ed del perché. In un gioco di ruolo, non necessariamente si pratica bdsm. Probabilmente adesso va di moda per via dei tanti libri-cazzata che sono stati scritti.
Il masochismo "è la capacità di provare eccitazione solo patendo una qualche forma di sofferenza fisica o psicologica; il termine deriva dallo scrittore austriaco del XIX secolo, Leopold von Sacher-Masoch, e viene utilizzato per descrivere, in particolare, un tipo di parafilia sessuale: un sufficiente livello di eccitamento, tale da determinare un orgasmo viene raggiunto solo se il soggetto, da solo o con l’aiuto di altri, prova dolore e/o umiliazione. Secondo il DSM-IV, per porre diagnosi è necessario un periodo di almeno 6 mesi in cui le fantasie, gli impulsi sessuali e i comportamenti masochistici siano di entità tale da creare disagio emotivo e interferire nell’ambito sociale e/o con l’attività lavorativa. Freud riteneva che l’aggressività nel masochista, al contrario del sadico, fosse rivolta verso l’Io del soggetto; in un secondo tempo, l’autore ipotizzò che all’origine del disturbo ci fossero desideri di punizione correlati a fantasie edipiche. Nell’ottica della psicologia del Sé, il comportamento masochistico è un tentativo, anche se in apparenza autodistruttivo, di ristrutturare il Sé quando in realtà c’è una perdita di coesione interiore.
La personalità masochista non ha implicazioni sessuali e, più che il dolore, ricerca l’umiliazione o l’insuccesso del soggetto; rappresenta una forma passiva di aggressione (Reich 1933) in cui la propria sofferenza diventa uno strumento punitivo nei confronti degli altri. Anche per questo, il termine di personalità masochista non si ritrova più come definizione nel DSM-IV, ma viene incluso nell’ambito dei disturbi di personalità NAS, nel gruppo dei disturbi passivo-aggressivi di personalità.
Il trattamento elettivo in questi casi è la psicoterapia a orientamento introspettivo, nel tentativo di autoriconoscimento dell’impulso aggressivo represso e della necessità di autopunizione, derivante da eccessivo senso di colpa inconscio." (da http://www.aipsimed.org/masochismo/)
Un masochista pertanto ricerca prima di tutto una "punizione" mentale, o psicologica piuttosto che una situazione di dolore. Ci sono alcuni che ne ricercano entrambi. Nel gioco di ruolo questa ricerca è fasulla, nel bdsm diventa reale.
Punto 4

Tra gli approcci terapeutici, il più utilizzato è quello psicoterapeutico a orientamento introspettivo, ma in alcuni casi sono associate anche la terapia sessuale, la terapia comportamentale o quella farmacologica. Nel caso del disturbo sadico di personalità, il comportamento è caratterizzato dal bisogno di umiliare, essere crudeli e aggressivi con il prossimo senza che ne derivi piacere sessuale: la definizione attualmente non è più compresa nel DSM-IV, se non come forma aggiuntiva tra i disturbi di personalità non altrimenti specificati nel gruppo dei disturbi passivo-aggressivi di personalità, ma viene comunque utilizzata per descrivere particolari modalità di comportamento che appaiono enfatizzate in alcuni soggetti. In molti casi, alcuni tipi di personalità presentano aspetti di tipo sadico oppure masochistico o, spesso, un’associazione di entrambi."
Vale come per il masochismo. Nel gioco di ruolo anche questa è una finzione, nel bdsm no.
Punto 5
Variazioni in ambito psicologico sul modo di considerare la parafilie (deviazioni sessuali). Con l'andare del tempo la considerazione delle medesime è cambiata. L'omosessualità è stata rimossa e così si rivedono anche le altre che forse erano dettate più dal modo di vedere comune che da una reale situazione di malattia. Le parafilie vengono mutate nell'ultimo aggiornamento del DSM-5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders), e così descritte:
"The DSM-5 Paraphilias Subworkgroup reached a "consensus that paraphilias are not ipso facto psychiatric disorders", and proposed "that the DSM-V make a distinction between paraphilias and paraphilic disorders. A paraphilia by itself would not automatically justify or require psychiatric intervention. A paraphilic disorder is a paraphilia that causes distress or impairment to the individual or harm to others. One would ascertain a paraphilia (according to the nature of the urges, fantasies, or behaviors) but diagnose a paraphilic disorder (on the basis of distress and impairment). In this conception, having a paraphilia would be a necessary but not a sufficient condition for having a paraphilic disorder." The 'Rationale' page of any paraphilia in the electronic DSM-5 draft continues: "This approach leaves intact the distinction between normative and non-normative sexual behavior, which could be important to researchers, but without automatically labeling non-normative sexual behavior as psychopathological. It also eliminates certain logical absurdities in the DSM-IV-TR. In that version, for example, a man cannot be classified as a transvestite—however much he cross-dresses and however sexually exciting that is to him—unless he is unhappy about this activity or impaired by it. This change in viewpoint would be reflected in the diagnostic criteria sets by the addition of the word "Disorder" to all the paraphilias. Thus, Sexual Sadism would become Sexual Sadism Disorder; Sexual Masochism would become Sexual Masochism Disorder, and so on."
"Il DSM -5 parafilie Subworkgroup raggiunto un " consenso che parafilie non sono ipso facto disturbi psichiatrici", e ha proposto "che il DSM –V debba fare una distinzione tra le parafilie e disturbi parafilici. Una parafilia di per sé non giustificherebbe o richiede l'intervento psichiatrico automaticamente. Un disturbo parafilico è una parafilia che causa disagio o menomazione all'individuo o danno ad altri. Si potrebbe verificare una parafilia (a seconda della natura della pulsioni, fantasie, o comportamenti), ma la diagnosi di un disturbo parafilico (sulla base di angoscia e di valore). In questa concezione, avere una parafilia sarebbe una condizione necessaria ma non sufficiente per avere un disturbo parafilico.
"La pagina 'Logica' di qualsiasi parafilia nel DSM -5 progetto elettronico continua: "Questo approccio lascia intatta la distinzione tra normativa e comportamento non-normativo sessuale, che potrebbe essere importante per i ricercatori, ma senza etichettare automaticamente un comportamento non-normativo sessuale come psicopatologico.
Elimina anche certe assurdità logiche nel DSM - IV - TR . In quella versione, per esempio, un uomo non può essere classificato come un travestito - per quanto egli attraversa -abiti e comunque sessualmente eccitante che è a lui, a meno che egli non è soddisfatta di questa attività o compromessa da esso. Questo cambio di punto di vista si rifletterebbe nei set di criteri diagnostici con l'aggiunta della parola "disordine" a tutte le parafilie. Così, Sadismo sessuale diventerebbe Disordine del Sadismo sessuale, Masochismo sessuale diventerebbe Disordine del Masochismo sessuale, e così via."
In altre parole ha fatto qualche distinguo tra comportamenti compulsivi e patologici e gusti sessuali diversi dalla norma in modo più chiaro. Insomma il sado maschismo sessuale non dovrebbe annullare la normalità di un normale rapporto. Spaziare in tutto non è una patologia medica, non riuscire più ad avere rapporti normali con la propria partner si. Detto da un profano e con parole semplici.
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