Parlavo con un'amica proprio adesso di animali. Beh i miei studi sono tecnico-scientifici verso questo settore proprio perché amo la natura e tutto quanto fa vita e non ho potuto fare a meno di riflettere su una differenza fondamentale tra un contatto animale ed un contatto umano. I primi cercano prima di tutto contatto e dialogo pur parlando spesso linguaggi diversi ed incomprensibili, gli umani, solo opportunità.
E mi ricordo tra tutti gli animali che ho avuto e che ho, un piccolo riccio una 30na di anni fa che coperto di zecche, venne a chiedermi aiuto di giorno per morirmi tra le mani. Gliele tolsi con una pinza ma oramai era tardi. Quel piccolo musino con gli occhi profondi e neri che sapeva dentro di se che non l'avrei mollato. Già, loro si fidano, riescono veramente a sentirti fino in fondo, non sono come noi che si fermano spesso alla superficialità. Fanno le cose a seconda del comodo e giocano con tutto anche con loro stessi illudendosi di essere quello che non sono.
Vedo la zampona gigandesca del mio birillo e penso che se volesse mi aprirebbe come una scatoletta eppure cerca solo il contatto con la mia pelle. Sa che non gli farei mai del male manco se mi pagassero e lo sa perché gli trasmetto solo sicurezza, rinnovata di momento in momento ricoperta da una montagna di amore.
Piccolo esserino peloso e grazie Lorenz per avermi aperto gli occhi su tanti loro comportamenti che alla vista dell'opportunità sono solo animali da compagnia da leggere e comprendere come noi vogliamo e non per come sono.
C'è una pura bellezza nella verità piuttosto che nell'illusione anche se ben costruita.
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