E' solo una bozza resa pubblica, sarà soggetta a ulteriori modifiche che le scrivo quando ho un minutino di tempo
Il problema della divulgazione e del messaggio.
1) quando tu scegli di fare corsi, di fare divulgazione sei pure responsabile del messaggio che dai. Certo è che non si può essere responsabili delle azioni dell'ultimo scemo che si presenta ma insomma cercare di fare arrivare nel modo giusto quello che si dice e si mostra è importante.
2) Ultimamente si è associata l'idea: nawashibari=bondange=bdsm. Sbagliato! Le corde sono un possibile mezzo e non è IL bdsm. Con le corde alle volte si gratifica la vista ma non più della pelle, del latex, delle catene delle scarpe, degli stivali. Ovviamente per quelli che amano altri generi di "abbigliamento" o di bondage appunto. Per fare un'esempio, posso "io" fare più bdsm guardandoti negli occhi che "tu", bravissimo nawashi (colui che lega, legatore), con 12 km di cordame diverso e colorato.
3) Il limite del legatore come il limite di ogni pratica. Saper legare non significa conoscerne i rischi. Per ogni conoscenza c'è un determinato livello. Se mi butto con il paracadute, prima di farlo l'istruttore mi prepara ad ogni possibile evenienza. Se non si apre fai così, se si annodano le corde fai cosà, quando arrivi a terra fai così. La base per un lancio semplice. Quanto più tu complichi il lancio, tanto più devi avere conoscenze e strumenti adatti a gestirlo. Un altimetro sonoro ad esempio per i lanci di precisione che ti permetta di impostare le virate. Ovvio che alle volte tutto va male, non senti l'altimetro o succede qualcos'altro e fai la triste fine del povero Taricone. Così se non prendi tutte le precauzioni per quello che vai a fare, fai la fine della povera Paola. Colgo di nuovo l'occasione per un pensiero per entrambi. Capitano gli incidenti purtroppo. Non essendo un legatore penso che chi fa divulgazione dovrebbe trovare un modo di dare dei livelli di istruzione e possibilità a chiunque pratichi nawa shibari. Penso che chi frequenti un dojo di hojojutsu/nawajutsu puro, riceverà il kuy in base al suo grado di conoscenza come chiunque faccia qualsiasi altra arte marziale giapponese. E' importante che non vi siano apprendisti stregoni. Il "fai da te" è ammesso nelle arti marziali e ci puoi pure mettere del tuo, apportare novità e modifiche ma non da solo ed in base sempre al tuo grado di esperienza. Quante volte abbiamo valutato per anni magari un entrata di empi con rotazione per migliorarla se non nella forma nell'efficacia? Il maestro il diffusore DEVE poter guardare in faccia gli allievi e allievi alla fine si è tutti sempre.
4) Il bollino del bravo master. Chi è il bravo master? Colui che osa o chi osa senza cervello? E' un modo di dire, qualcuno alle volte si è offeso quando ho detto "usa il cervello", non è personale, è semplicemente: presta attenzione, ragionaci, riflettici.. etc etc. Se non osassimo non saremmo andati sulla luna e vivremmo ancora nelle caverne o nelle praterie dell'Africa. Abbiamo osato e ci siamo evoluti ma questo ha un prezzo. Nell'osare gli incidenti capitano anche quelli non voluti ma non me la sento di condannare a priori chi esperimenta una teoria razionale e ben argomentata con ogni possibile dettaglio valutato a pieno. Condanno invece immediatamente chi osa senza testa. Chi, come diceva Stefano Laforgia, guida senza cinture prima o poi si farà male. Esatto. Quelli sono da escludere, quelli non sono master o mistress sono solo imbecilli. Non tanto perché fanno cose che la gente non apprezza ma perché in genere usano te, coglione/a che ti presti fidandoti di lui/lei. Sei tu che ci rimetti. Si magari quello va dentro ti paga i danni ma poi i segni ed il loro peso li porti tu non loro. Nel dubbio di sicurezza un buon master deve fare SEMPRE un passo indietro. Senza nessun timore per la sicurezza può solo buttarsi giù da un ponte, possibilmente parecchio alto :P. Se uno schiavo o una slave ti chiedono cose che tu non sai gestire devi dire: NO, non lo so fare. Se ti chiedono di fargli qualcosa fuori di testa tu non devi farlo. In altre parola mi sono letteralmente rotto le @@ di sentirmi chiamare per chiedermi: "quello vuole che gli spenga una sigaretta su culo, poi come lo disinfetto? " Non solo me le sono rotte ma mi viene la voglia di infilarla a te la sigaretta accesa su per il culo, pardon, un cubano è più grosso. Sta gente.. VIA! cambino "mestiere". Che siano bellissimi, medi o brutti non importa. ARIA!
5) il bdsm è uno stato d'animo non una situazione. Non è una legatura. Il legame è sempre uno stato d'animo non è il ZI BUANA; BADRONE SONO AI DUOI BIEDI. E' chiara per tutti sta cosa si o no? La vostra partner che voi chiamate schiava è li per divertirsi con voi perché è voi che ha scelto e voi lei. E' una DONNA non un oggetto, diventa un oggetto perché c'è un legame perché c'è qualcosa di magico e più profondo di un amore normale. Se ne abusate, se non capite, se non c'è empatia ma solo piacere di fare allora scusate, il vostro posto è tra le lattine di bibita vuote non tra i sapiens. Quindi rispetto per se stessi, rispetto per il partner, rispetto per le cose che si fanno. SEMPRE, non quando cacchio ci fa comodo!
MDS
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