Capisco pure che la scena di un pompino possa attrarre di più che una riflessione ma siccome questo blog non ha carattere pornografico anche se vi sono alle volte scene esplicite di sesso, vi prego di non avviare la clip prima di aver letto la recensione dal sito originale dove è stata scritta.
Il film riprende un vero fatto di cronaca avvenuto nel 1936 e viene sceneggiato da Oshima ricostruendo i set ispirandosi ai disegni erotici Giapponesi. Su Wikipedia se attribuisce l'ispirazione alle idee filosofiche di Georges Bataille,
il che, potrebbe pure essere vero ma dal basso della mia semplicità voglio limitarmi a credere che tutto il film non sia altro che la condanna di piaceri estremi quando questi sono solo affini a se stessi. Il piacere si esaurisce nonostante tutto perché è solo perversione e la perversione pura, il desiderio puro, può spingerti fino a commettere errori non voluti.
Abe Sada uccide Aki durante una tecnica di breath control per poi evirarlo, mettere il suo pene in borsa ed andare a sdraiarsi in un prato.
La scena qua sotto è la più difficile del film dove il sesso è vero sesso e se ne mostra tutta la materialità. Lui comodamente fuma, distaccato senza lasciare trasparire segni del piacere che arriva mentre lei compie la sua magnifica opera. A dire il vero è stato pur difficile trovarla visto i tagli e le modifiche che il film ha avuto all'arrivo in Italia nel 1976.
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