We, salve gente.
Se ci siete ancora, un nuovo post.
Qualcuno da la colpa a Secretary, qualcuno a 50 sfumature di grigio, qualcuno da la colpa ai siti a tema della mercificazione e del BDSM per tutti.
Dopo qualche tempo, imbrigliato pure io da questo come dire, abbocco hollywodiano, mi son dovuto ricredere.
Intanto che significa BDSM?
Bondage & Disciplina; Dominazione & Sottomissione; Sadismo & Masochismo.
Anni addietro era una roba solo per pochi. L'SM fa una distinzione semplice. Il/la Sadico/a è per sua natura e definizione un dominante ed impone la sua Disciplina. Un/a Masochista è di per se stesso/a un/a sottomesso/a e subisce l'altrui disciplina. Discorso a parte per gli switch che hanno le due nature presenti nel loro animo.
Allora perché il solito saccente americano si è dato la briga di introdurci anche la Dominazione e Sottomissione come significato esplicito nell'acronimo? Per il momento mistero.
Adesso manca il Bondage. Questo si fa con le corde. Legare con il cordame. Bene, secondo l'acronimo solo chi lega con le corde fa BDSM, mentre chi usa nastri magari anche di seta, polsiere e cavigliere, no. Ma com'è sto fatto? Perché sono anni se non millenni che vengono usati strumenti ed abbigliamenti fatti all'uopo per la costrizione in ambito SM (più o meno violento, a seconda delle epoche).
Queste cose qua ad esempio, non rientrano nell'acronimo eppure a colpo d'occhio e a qualcosa di più di una sensazione, rientrano tutte in ambito BDSM o meglio, nel SM. Eppure non ci sono corde. Non c'è il bondage. Perché questa roba è in genere legata al SM?
E questo sotto non è BDSM per caso? Perché nell'acronimo tutta sta roba non è specificata. L'unica pratica apparentemente ammessa è il bondage.
Così vado su wiki che qualche anno fa mi dicevano che non era attendibile e leggo: "Molte sono le pratiche che possono essere ricondotte a queste macrocategorie, e ogni persona potrebbe essere interessata solo a una o a molte di esse; per questo motivo chi ha l'intenzione di cominciare a fare BDSM con un nuovo partner solitamente apre un aperto confronto sui reciproci gusti, arrivando in alcuni casi a dettagliate contrattazioni di quanto si andrà a fare".
Si ma quali sono? :)
Perché vedete, la discussione più accesa in ambito SM è tra i praticanti ed i così detti Vanilla, quelli che fanno sesso in modo canonico e che della dominazione e della sottomissione non ne hanno mai sentito parlare. Il primo però che mi viene alla mente è questo. Si da il caso che i rapporti D/S esistono praticamente in quasi tutte le coppie vanilla. C'è chi decide chi sta sotto e chi sta sopra, chi dove e come si scopa e via così. Non c'è in effetti nessuna determinazione di limiti oltre il quale si possa ragionevolmente passare dal Vanilla al BDSM vero e proprio a meno che non ci considerino sempre e solo i due acronimi finali. Il sadismo ed il masochismo.
Sadismo Disturbo della personalità caratterizzato da una modalità pervasiva di comportamento crudele, umiliante e aggressivo diretto verso gli altri. Il comportamento sadico si manifesta spesso sia nelle relazioni sociali, specie con i familiari, sia sul lavoro, ma raramente nei contatti con persone in posizione di autorità o di più elevato livello sociale. Nell'ambito dei disturbi sessuali, il s. si manifesta con ricorrenti e intensi impulsi e fantasie sessuali che implicano atti reali, non simulati, in cui è la sofferenza psicologica o fisica (oppure l'umiliazione della vittima) a essere sessualmente eccitante. Lo stupro o altri tipi di aggressione sessuale possono essere commessi da soggetti affetti da questo disturbo.
Masochismo Anomalia psichica che riguarda sia la sessualità, con il bisogno di associare il piacere a condizioni di sofferenza fisica e di mortificazione, sia un tratto del carattere proprio delle persone che ricercano maltrattamenti e umiliazioni. Il termine Masochismus fu coniato nel 1869 da R. von Krafft-Ebing e deriva da L. von Sacher-Masoch, la cui vita e i cui scritti costituiscono un famoso esempio del masochismo. Il masochista deve soffrire per poter ottenere una gratificazione e per poter raggiungere l’orgasmo. In S. Freud si trovano distinte tre forme di m.: un m. erogeno, un m. femminile e un m. morale. Quest’ultimo è il più noto e si esprime in comportamenti in cui il soggetto (dominato da un inconscio senso di colpa) assume costantemente il ruolo di vittima; il m. erogeno è invece caratterizzato dal legame tra sofferenza e piacere sessuale. La nozione di m. femminile individua come appartenenti all’ambito della femminilità i tratti salienti della perversione. A queste nozioni si collegano quelle di m. primario e m. secondario. Dopo aver introdotto nell’ambito del suo sistema il concetto di pulsione di morte, Freud concepisce oltre a un m. secondario anche un m. primario in cui, diversamente dal m. secondario (dove il sadismo, prima diretto verso l’esterno, si rivolge ora verso il soggetto), la pulsione di morte è diretta sul soggetto, anche se unita alla libido e da essa controllata.
Come ben leggete alcune cose saltano immediatamente gli occhi. La prima è che le due forme si incastrano alla perfezione. Non ammettono "limiti" di pratica o sono legati al bondage. Se qualcuno è sadico o masochista lo è se lega o è legato/a con una corda o con un filo elettrico (non lo fate, è solo uno stupido esempio). Il sadismo ed il masochismo, a vari livelli, sono due stati d'animo, due condizioni interiori e non sono legati a nessuna pratica in particolare. La terza è che chi è affetto da comportamenti Sado Masochisti ha un rischio di cadere nell'estremo e di perdere il senso della misura e dei limiti comportamentali. Il sadismo e spesso associato a comportamenti narcisisti. Il sadico è al centro dell'attenzione. Ha sempre ragione. L'ego è il centro dell'universo e non sbaglia MAI. Tende a sminuire chi ha di fronte se non con gli argomenti di merito, con la semplice derisione su piccolezze sfruttate per fare sembrare il prossimo come il nulla. Qualcuno/a da umiliare e da mortificare in modo che la sua personalità e la sua ragione non possa mai essere messa in discussione.
Narcisista sadico – L'arte di salvarsi. Ed infine, il sadico è in genere anche un buon manipolatore patologico. Riempie la testa di giustificabili nefandezze sfruttando a suo favore la fase di adulazione iniziale. Insomma, deve essere creduto come "Buono". Gli sbagliati sono gli altri. sono loro che non hanno capito e che non li capiscono.
Se d'altro canto il/la sadico/a e il/la masochista sono due persone intelligenti e sono riuscite a mantenere quel tanto di umanità che dovrebbe contraddistinguere due persone "normali" che hanno bisogno di sublimare questi loro particolari aspetti della personalità senza voler scadere nell'abuso, allora bisogna tenere presente cosa e come non si dovrebbe superare. imponendosi anche reciprocamente, sincerità e non comodi venduti come verità, ma soprattutto una continua analisi e riflessione interiore.
Si ma allora qualcuno dirà, per fare BDSM davvero che bisogna fare? Secondo la definizione allargata del SM, niente. Voi esistete e pertanto siete dei BDSMr's. Ci entrate di diritto di nascita. Ridicolo vero? No, è parte della manipolazione di cui sopra. Più persone aderiscono, più "merce" c'è in giro. Più è facile raggirare prede. Più è facile convincerle di essere quello che evidentemente non sono.
Parte seconda.
Allora i GDR (Giochi di ruolo), che differenza hanno in ambito attuale BDSM? All'apparenza, nessuna. Il gioco di ruolo doveva essere qualcosa in cui si simula una dominazione o una sottomissione sadomasochistica. Finito il gioco o stancati del medesimo, si cerca altro. C'è da considerare qualcosa che non dovreste perdere mai di vista. Il dolore associato al piacere aumenta quest'ultimo, è un semplice meccanismo fisico ormonale. Non necessariamente chi chiede dolore o chi lo da è un sadico o un masochista. Semplicemente ha imparato a sfruttare le particolarità di questo fattore per godere di più. Fine, non c'è altro. Non è questione di stati d'animo o stili di vita. E' una scelta di letto come un toy, o un abbigliamento. Nel vecchio SM questo non era e non è accettabile. L'SM richiede profonda fiducia. Un rapporto molto intimo. Qualcosa di continuativo e che non si limita ad una semplice pratica ed alla sua durata.
Richiede lealtà e non fedeltà. Si possiedono le cose non le persone. Chi considera le persone come cose è già fuori dei canoni del rispetto reciproco.
Per il momento basta. :)