Bon, vi siete letti Shōgun? :)
Ecco, subito dopo passate ad una storia vera quella dei 47 rōnin e che poi rōnin non erano ma lo diventarono.
Innanzi tutto chi sono i rōnin? Letteralmente r ō nin (浪人), significa "uomini che imparano a diventare samurai" o più comunemente "uomini alla deriva". State molto attenti alle definizioni linguistiche perché un uomo alla deriva è un "uomo senza padrone" in italiano.
La storia comincia così. Due uomini molto diversi vennero incaricati dallo Shōgun Tokugawa Tsunayoshi di un compito. Il primo Kira Kozukenosuke Yoshinaka, maestro di protocollo e uomo avido e privo di senso del dovere, avrebbe dovuto insegnare al Daimyo Asano Takumi Naganori il "bon ton" per poi essere inviato presso la corte Imperiale dello Shōgun stesso.
Assalto al castello di Kira |
La notte nevosa del 14 dicembre 1702 diedero il via all'azione. I 61 samurai che difendevano il castello di Kira vennero travolti dai 46 rōnin. No, non ho sbagliato numero. In effetti uno di loro per non entrare in conflitto di "interessi" si suicidò ed era con i suoi compagni solamente di spirito. Tutt'oggi è conteggiato tra gli assaltatori.
Il 14 febbraio successivo e a seguito della relativa inchiesta, venne ordinato anche a loro di uccidersi e Oishi ed i suoi, obbedirono immediatamente. I loro corpi cremati e seppelliti assieme, sono nel Sengaku-ji (泉岳寺) a Tokio, il tempio dei guerrieri e le loro tombe ancora molto rispettate.
Alcune delle tombe dei ronin |
La storia fu disegnata e tramandata da Kuniyoshi Utagawa con delle bellissime stampe del mondo fluttuante. Grazie all'attenzione di alcuni cultori, possono essere visionate qui o leggere la storia in modo più completo, qui e qui.
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